martedì 30 giugno 2009

Erwin Schrott dominatore assoluto dell'Elisir d'amore barese


Tre case affiancate disegnate nel cielo azzurro intercalato da nuvolette bianche. Un po’ Magritte, un po’ Folon e magari un po’ anche il film Truman Show (ve lo ricordate?) nella favola surreale, senza tempo, dell’Elisir d’amore.
Così il regista Francesco Esposito coadiuvato dallo scenografo Tommaso Lagattolla, dal light design Bruno Ciulli, con le coreografie per i movimenti scenici di Domenico Iannone ha intelligentemente ripensato nello spazio 7 della Fiera del Levante di Bari il popolare dramma giocoso di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani.
I costumi, d’altro canto, dello stesso Esposito sembrerebbero però in parte contraddire l’apparente surrealtà in cui è calata la vicenda: un piccolo villaggio contadino del reggiano alla fine del ‘700. E invece è proprio la chiusura tipicamente provinciale al mondo esterno che permette al regista di “giocare” con le fughe dalla realtà regalate a piene mani dal mago-ciarlatano Dulcamara con i suoi filtri d’amore in un’atmosfera fiabesca che Donizetti (per la parte musicale) e Romani (per il libretto) plasmarono ad arte in appena due settimane di lavoro: un tempo di prodigiosa brevità rossiniana. E chi se non Rossini è il modello principale del giovane compositore bergamasco in quest’opera?
La regia è dunque briosa e fantasiosa anche grazie ai movimenti scenici ideati da Domenico Iannone che fanno dimenticare, almeno per un momento, il contesto ambientale in cui l’opera va in scena: un padiglione industriale della Fiera del Levante seppure ottimamente riattato.
Circostanza dolorosa (a Petruzzelli ancora inspiegabilmente chiuso) che mettiamo da parte godendo della musica ora frizzante, ora mirabolante delle danze e dei cori contadini che riempiono lo schermo surreale dell’allestimento barese.
Per l’esecuzione musicale, a dire il vero, proviamo meno entusiasmo. La direzione della bella canadese Keri-Lynn Wilson brilla di un incipit convincente nella ouverture, complice la buona tenuta dell’Orchestra della Provincia di Bari, per poi smarrirsi nelle scene d’insieme e nei vorticosi crescendi di matrice rossiniana, che richiedono un’esattezza agogica e una precisione negli attacchi millimetriche. Certo è che nelle prossime recite troverà senz’altro la quadratura del cerchio. O almeno lo speriamo.
Nel cast vocale non regalano le necessarie certezze belcantistiche l’Adina un po’ faticosa di Roberta Canzian e l’acerbo Nemorino del giovane tenore russo Alexey Kudrya: voce di timbro angusto, vibrato tremulo e ingolata nei pochi non insormontabili acuti dell’opera. Ricordiamo con struggente nostalgia l’edizione del Petruzzelli con il Maestro Carlo Bergonzi e un ancora non celebrata star come Mariella Devia.
Meno male che a salvare il cast vocale ci pensa lo straordinario Dulcamara dell’uruguaiano Erwin Schrott: timbro seducente, dizione perfetta, doti attoriali non comuni. Lo scorso anno, non è un caso, che abbia meritatamente trionfato al Festival di Salisburgo nel Don Giovanni di Mozart. Discreti, infine, il Belcore di Luca Salsi e la Giannetta di Filomena Diodati ed egregia la prova del Coro della Fondazione Petruzzelli. Alla fine il pubblico, che ha comunque sempre ragione, gradisce e applaude salomonicamente tutti, magari solo un po’ indispettito per non aver goduto appieno della stupenda aria di Nemorino - “Una furtiva lagrima” – rovinata da inopportuni quanto rumorosi fuochi d’artificio provenienti dal vicino lungomare. Un altro direttore avrebbe forse fermato l’orchestra e atteso la fine del fastidioso disturbo; la Wilson no, lei è andata teutonicamente avanti come se nulla fosse...

lunedì 29 giugno 2009

Il Paisiello "ritrovato"


Un concerto per clavicembalo di Paisiello "ritrovato" ed eseguito per la prima volta, in tempi moderni, secondo l'autografo originale ritrovato nella biblioteca dell'Abbazia di Montecassino.
E' accaduto sabato sera a Bari presso Villa Romanazzi Carducci durante il concerto del Collegium Musicum brillantemente diretto da Rino Marrone.
Il merito va a Michele Visaggi, eccellente clavicembalista ma anche all'occorrenza ricercatore e musicologo. Il concerto in sol minore per clavicembalo e archi, revisionato dallo stesso interprete si è infatti rivelato pagina di particolare interesse, se si pensa che sia questo che altri concerti del Nostro ebbero all'epoca tra gli ammirati ascoltatori lo stesso Mozart.
Visaggi ha in animo di studiare e approfondire anche gli altri sette concerti per clavicembalo e orchestra, il cui manoscritto inglese giace presso la Bodleian Library di Oxford. Per il momento godiamoci l'ottimo risultato raggiunto con il primo e chissà che prima o poi non possa venirne fuori anche un cd.
Nel concerto dell'altra sera anche due divertimenti (n. 1 e 3) di Mozart e due concerti per mandolino, uno dello stesso Paisiello, l'altro di Nicolau; in entrambi solista encomiabile ed applauditissimo Mauro Squillante.

Il Festival pucciniano di Torre del Lago (10 luglio - 23 agosto)


Opera, Danza e Concerti nella straordinaria cornice del Gran Teatro all’aperto "Giacomo Puccini" di Torre del Lago, di recentissima costruzione.
Quattro i titoli pucciniani proposti agli appassionati che nella rassegna di Torre del Lago, l’unica al mondo dedicata a Giacomo Puccini, ritrovano l' occasione per entrare in stretto contatto con le atmosfere che ispirarono il geniale compositore dal 10 luglio al 23 agosto:
"TOSCA", "MANON LESCAUT", "LA BOHÈME" e "TURANDOT", quattro tra i titoli più celebri del compositore lucchese.
Alle 19 serate d’opera, si affiancheranno 2 serate di grande danza -
IL LAGO DEI CIGNI e GISELLE - e infine uno straordinario Gala Lirico (23 agosto) che segnerà il debutto nell’arena pucciniana del soprano Angela Gheorghiu (nella foto). Sul podio ci sarà il maestro Alberto Veronesi.

Dal 19 luglio prende il via la seconda edizione del Festival Operistico del Mediterraneo a Giovinazzo (Ba)


Definito il Cartellone del II Festival Operistico del Mediterraneo che si svolgerà a Giovinazzo (nella foto), in provincia di Bari, dal 19 Luglio al 2 Agosto presso il Cortile Vittorio Emanuele. Per la presentazione ufficiale alla stampa bisognerà però aspettare il 2 luglio. Il Festival presenterà tre opere liriche e un concerto lirico-sinfonico di apertura. L'apertura è comunque prevista già il 19 luglio con un recital lirico-sinfonico del soprano Mimma Tomei, accompagnata dall'Orchestra del Festival diretta da Giuseppe Monopoli, che è anche direttore artistico della manifestazione. Il 26 Luglio sarà poi la volta del Tabarro di Giacomo Puccini diretta da Daniele Belardinelli con la regia di Gianni Caruso e la direzione del Coro di Andrea Gargiulo. La messa in scena dell'opera si avvarrà di un cast internazionale di assoluto livello. Per il 30 Luglio il pubblico potrà assistere alla messa in scena di "The Food Opera", una prima mondiale commissionata dal Festival al Compositore Luigi Morleo con la regia di Francesco Gorgoglione e Pino Africano librettista dell'opera e voce recitante nell'allestimento. A chiusura del Festival il 2 Agosto, il programma prevede la messa in scena del Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. La direzione sarà affidata a Lee Sang-Hwan, regia e scene di G. Caruso e direzione del coro di A. Gargiulo.
Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il 347.9640366 o inviare una email a: festival.med@alice.it.

mercoledì 24 giugno 2009

Workshop della biblioteca regionale pugliese: "La memoria potenza del futuro: biblioteche, archivi, musei, collezionisti privati."


Il 26 e 27 giugno 2009 si svolgerà il dodicesimo Workshop organizzato dalla Biblioteca della Regione Puglia presso l'Hotel Mercure - Villa Romanazzi Carducci di Bari.
Il tema principale di questa dodicesima edizione è legato al concetto della memoria, ovvero: “La memoria: potenza del futuro: biblioteche, archivi, musei, collezionisti privati protagonisti nell’unire il tempo”.
Dopo i consueti saluti ufficiali, i lavori verranno aperti dall’introduzione ai temi del workshop da parte del Direttore.
Il seminario della sessione antimeridiana dal titolo “La storia di Thomas Sgovio tra Gulag e “Dear America” sarà dedicato al progetto “Thomas Sgovio” del quale è promotrice la Comunicazione Istituzionale del Consiglio.
Verrà presentato durante il workshop il lavoro di ricerca sulla figura di Sgovio, con relativa pubblicazione bilingue, condotto dall’IPSAIC in collaborazione con l’Università di Buffalo e il Museo storico di Stato di Mosca.
I lavori saranno coordinati dal prof. Leuzzi, che sta seguendo le attività di ricerca in qualità di direttore dell’IPSAIC; presenteranno i lavori di ricerca e studi David A. Carson e Martin Ederer (Università di Buffalo), padre Secondo Casarotto (reverendo della chiesa di S. Antonio di Buffalo) il quale ha messo a disposizione i numerosi materiali posseduti nel suo archivio parrocchiale, Elena Nikolaeva (Museo Storico di Stato di Mosca) e Giulio Esposito (IPSAIC).
La sessione pomeridiana sarà dedicata al quarto meeting delle biblioteche euromediterranee. I lavori saranno coordinati da Enrichetta Faticato (Biblioteca Provinciale di Foggia), interverranno Rosalba Magistro e i direttori delle biblioteche di 10 paesi dell’area del Mediterraneo con i quali si ha, ormai, una consolidata collaborazione, ovvero: Albania, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Grecia, Macedonia, Malta, Montenegro, Serbia, Tunisia, Turchia.
I lavori della sessione antimeridiana della giornata del 27 saranno dedicati al seminario “La costruzione della memoria nelle buone prassi”; verranno presentati esempi e testimonianze di alcune realtà importanti a livello nazionale e internazione.
Il seminario sarà coordinato da Maria Stella Rasetti, interverranno Carmelo Calò Carducci che ci parlerà delle modalità di conservazione delle collezioni private e quali possono essere i modi per rendere fruibili tali patrimoni; sarà presente inoltre, Mareille Maurice, responsabile di un importante archivio a Marsiglia; Stefano Gambari responsabile della Casa della memoria e della storia di Roma, Ernesto Cilento responsabile del progetto “Archivi di teatro” di Napoli e Annamaria Sciortino responsabile della Biblioteca dell’identità toscana di Firenze, infine Paola Rodari ci parlerà dei modi innovativi per la costruzione della memoria applicati prevalentemente ai musei della scienza.
La sessione pomeridiana sarà dedicata alla presentazione della novità editoriale “Operisti di Puglia: dalle origini al Settecento”.
Si tratta di un dizionario bio-bibliografico che censisce tutti gli operisti pugliese dalla origini al Settecento. La scheda di ogni autore è composta da una biografia schematica, da una sintesi d’inquadramento stilistico, un catalogo delle opere e bibliografia completa. Lo studio è stato curato dal prof. Lorenzo Mattei, musicologo. Il lavoro di ricerca prodotto è inserito nel progetto “APULIA”.
I lavori saranno condotti da Antonio Tuzza (musicista), interverranno Pierfranco Moliterni, Lorenzo Fico, direttore dell’Istituto Musicale Paisiello di Taranto e Paolo Giovanni Maione, responsabile della Società italiana di Musicologia.
Al termine dei lavori, verrà consegnato al compositore Ivan Iusco il premio “Ombre Sonore del Mediterraneo” giunto alla seconda edizione.
Il workshop si concluderà con un significativo concerto, presso la Sala Europa di Villa Romanazzi Carducci, eseguito dell’orchestra “Collegium Musicum” diretta da Rino Marrone, con la partecipazione al clavicembalo di Michele Visaggi (nella foto) ed al mandolino di Mauro Squillante. In programma musiche di Piccinni, Paisiello, Mozart e Nicolau.

Le anticipazioni della Gazzetta del Mezzogiorno sulla riapertura imminente del Teatro Petruzzelli


Vi riporto l'articolo integrale uscito in cronaca questa mattina sulla Gazzetta del Mezzogiorno riguardante la riapertura del Petruzzelli. Contiene alcune indiscrezioni e anticipazioni interessanti, ma naturalmente da prendere con le dovute cautele, tanti e tali sono ancora i nodi da sciogliere sul teatro ricostruito e pronto da sei mesi, ma ancora chiuso.

"Adesso è finalmente chiaro a quale sindaco spetterà l’onore di inaugurare il teatro Petruzzelli, finito e rifinito da mesi ma chiuso al pubblico per una serie interminabile di querelle, vere o presunte che siano.

Mentre da fonti romane arriva l’ipotesi di una consegna delle «chiavi» da parte del ministero alla Fondazione per l’8 luglio, Michele Emiliano, il primo cittadino che rivendica alla sua azione pressante l’avvenuta ricostruzione, ha in mente una ed una sola data per la possibile inaugurazione, il 6 dicembre, per almeno un paio di buoni motivi. Per tornare al 6 dicembre, non può sfuggire il fatto che sia il giorno della festa religiosa di san Nicola, particolare di straordinaria valenza simbolica. La sera successiva, il 7, è quella della tradizionale apertura della stagione lirica della Scala, guardacaso nel giorno di sant’Ambrogio. E l’idea di anticipare di 24 ore il galà milanese non dispiace troppo al sindaco. Quella di dicembre potrebbe dunque far coincidere la data dell’inaugurazione con quella dell’aper tura della stagione lirica, e rimanere poi come appuntamento fisso nel tempo. Ma per l’apertura ufficiale del teatro, si sta pensando ad una serie di eventi, sfruttando il lungo ponte festivo (5 sabato, 8 dicembre Immacolata Concezione, martedì): potrebbero essere quattro le serate consecutive con le quali aprire il teatro alla città, al paese ed al mondo.

Quattro serate, quattro proposte artisticamente diverse ma tutte ugualmente sensazionali, che potrebbero - è solo un esempio - scandirsi con l’inaugurazione del 5 sera affidata ad un ensemble di straordinario prestigio e ad un direttore di inossidabile carisma (molto difficile che sia Riccardo Muti, assai più probabile possa essere Claudio Abbado, nella foto, il sogno sarebbero i Wiener). Inaugurazione alla quale sarebbero attesi il presidente della Repubblica, quello del Consiglio, il ministro per i Beni culturali e tutte le massime autorità politiche, militari e religiose della regione.

Ben diverse le altre tre serate: una sarebbe riservata agli artisti locali, una sorta di serata d’onore alla quale parteciperebbero non solo musicisti classici ma anche jazzisti ed altri di matrice più pop; un’altra ad un grande maestro come Ennio Morricone alla testa di una grande orchestra in un programma dedicato alla sue musiche da film, un evento di valore internazionale; l’ultima infine, affidata ad uno degli artisti italiani più amati, anche lui accompagnato in un progetto esclusivo da orchestra e coro del Petruzzelli, Claudio Baglioni.

Un riconoscimento anche a chi, quando del teatro non parlava quasi più nessuno, mise la sua faccia ed il suo carisma per rilanciarne il ricordo in una leggendaria serata in diretta su Raiuno il sabato sera della finale della Lotteria Italia. Per adesso, però, il vero problema sarà riottenere le ormai celebri «chiavi». Berlusconi, nel corso della sua ultima visita barese del 31 maggio scorso, garantì la consegna del teatro alla città, e dunque alla Fondazione che l’attende trepida come una sposina la prima notte di nozze, entro sessanta giorni. Che scadono dunque il 31 luglio. Passata invano la data dell’8 giugno come quella della annunciata consegna delle chiavi dal commissario alla ricostruzione al ministero, ecco delinearsi quella dell’8 luglio come quella della consegna addirittura alla Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari. E’ u n’ipotesi, ma nemmeno troppo campata in aria rispetto alle tante che sono circolate intorno al politeama. Questo non garantirebbe affatto l’immediata riapertura, né lo svolgimento nel teatro (che è assolutamente, inequivocabilmente in regola con tutte le prescrizioni di legge) delle ultime due opere della stagione lirica in corso, il Macbeth e il Sogno di una notte di mezza estate di Britten, con la regia di Daniele Abbado (guarda caso), alle quali si potrebbe persino aggiungere l’allestimento della famosa Norma che andò bruciata la notte fatale. Perché andrebbero avviate le procedure per così dire di «resettaggio» rispetto al protocollo d’intesa con la famiglia proprietaria. «Abbiamo volutamente tenuto un profilo bassissimo durante la campagna elettorale - dice a questo proposito l’avv. Ascanio Amenduni, legale dei tre quarti dei Messeni Nemagna - una volta intuito che ogni nostra dichiarazione avrebbe potuto essere manipolata o peggio interpretata politicamente a favore dell’uno o dell’altro candidato, abbiamo assunto un ruolo defilato. Ma adesso è chiaro che ci auguriamo che si riprenda il cammino interrotto verso la riapertura. Credo che il Petruzzelli sia troppo importante per la città, e ovviamente per la famiglia». «Quanto ad Emiliano - conclude il professionista barese - il nostro è un rapporto ormai consolidato. A lui va tutto il merito dell’intuizione che consentì di affidare alla protezione civile la ricostruzione del politeama, rendendola velocissima. Un affidamento che però ha creato una sfasatura economica e procedurale con il protocollo, nel senso che si è dato il via a spese e lavori extra protocollo che la famiglia nulla ha potuto fare per bloccare. E’ quello il nodo da sciogliere»." (estratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 24 giugno 2009)



martedì 23 giugno 2009

Qui Roma: Il Requiem di Verdi diretto da Baremboim e poi due giorni con la musica di Shore scritta per il Signore degli Anelli


Domani 24 giugno un atteso Requiem verdiano con l'Orchestra Filarmonica e il Coro del Teatro alla Scala diretti da Daniel Baremboim (nella foto), a seguire il 25 e 26 giugno (alle 21.00) sempre a Roma, presso l'Auditorium Parco della Musica, sarà eseguita l'imponente colonna sonora del Signore degli Anelli, fortunata trilogia di Peter Jackson composta da Howard Shore che è stata amalgamata ed elaborata dallo stesso autore nel progetto video-musicale intitolato per l'appunto "Il Signore degli Anelli" con l'Orchestra, Coro e Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia - diretti dallo stesso Shore - che eseguiranno in prima italiana una selezione delle musiche dai tre film, accompagnate sullo sfondo da proiezioni dei bozzetti di scena e degli storyboard cinematografici.
In occasione del debutto italiano della Sinfonia, venerdì 26 giugno alle ore 19.30 nella Serra del Parco della Musica, Howard Shore sarà lieto di incontrare il pubblico in possesso del biglietto per uno dei due concerti.
Maggiori dettagli sul sito dell'Accademia romana: http://www.santacecilia.it/

lunedì 22 giugno 2009

L'Elisir d'amore di Donizetti a Bari (ancora in Fiera) per la Fondazione Petruzzelli


La Fondazione Petruzzelli presenta l’ultima opera in cartellone prima della pausa estiva. Si tratta dell’ "Elisir d’amore" di Gaetano Donizetti, per la regia di Francesco Esposito, che andrà ancora una volta in scena nello Spazio 7 della Fiera del Levante e non purtroppo al Petruzzelli. Ecco le date delle recite: lunedì 29 giugno, mercoledì 1° e venerdì 3 luglio alle 20.30, mentre domenica 5 luglio 2009 lo spettacolo avrà inzio alle 19.00.
Sul podio dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari ci sarà la direttora canadese Keri-Lynn Wilson (nella foto), già protagonista alcuni anni fa nel capoluogo pugliese di un'esecuzione del Werther di Massenet, mentre il Coro della Fondazione Petruzzelli sarà guidato da Franco Sebastiani.
A curare le scene Tommaso Lagattolla, i costumi lo stesso Esposito, il disegno luci Bruno Ciulli e i movimenti scenici di Domenico Iannone.
Promette bene il cast vocale: Roberta Canzian (Adina), Alexey Kudrya (Nemorino), Luca Salsi (Belcore), Erwin Schrott (Dulcamara) e nel ruolo di Giannetta si alternano Filomena Diodati e Manuela Boni.
L’ Elisir d’amore andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832, al teatro della Cannobiana di Milano, con un successo clamoroso.
La vicenda dell’opera si svolge nei Paesi Baschi, alla fine del Settecento. In una fattoria i mietitori si concedono una tregua dal lavoro nei campi. Adina, colta e ricca fittavola capricciosa, siede in disparte e legge l’antica storia di Tristano e Isotta, innamorati grazie ad un filtro d’amore, mentre in disparte Nemorino, contadino timido e povero, osservandola si strugge d’amore.
Divertita dalla lettura e sollecitata dai contadini, Adina legge a voce alta come Tristano, in un primo momento respinto, fa innamorare Isotta ricorrendo ad un magico elisir. Nemorino si riconosce subito nella storia e, incapace di svelare i suoi sentimenti alla giovane, decide di procurarsi un filtro che abbia quelle stesse proprietà. Quando nella piazza del villaggio arriva il dottor Dulcamara, ciarlatano con pretese di taumaturgo, che narra alla folla affascinata dalla sua oratoria i poteri di miracolose pozioni, Nemorino non si fa scappare l’occasione e gli chiede se possieda “lo stupendo elisir che desta amore”. Questo l’incipit di un plot che appassiona e diverte il pubblico giocando con equivoci, situazioni esilaranti e l’atmosfera romantica tipica della favola.
Infotel: 080.521.24.84.

venerdì 19 giugno 2009

La ricca estate barese tra musica, cinema e teatro


140 mila euro per una quarantina di eventi, concentrati tra il 21 giugno e il 30 luglio, con una coda significativa il 10 settembre: la mostra fotografica di Enzo Lattanzio nell’Ateneo barese sulla storica Primavera di Praga.

Questo e altro è, sarà l’estate culturale a Bari 2009 intitolata "IL VALORE DELL’ACQUA", in omaggio all’elemento decisivo, ma mai troppo valorizzato, dell’identità di ogni barese che si rispetti.

Il tutto è stato presentato ieri mattina a Bari nel corso di una conferenza stampa (tenutasi al Fortino S. Antonio) dell’assessore alla cultura del Comune, Nicola Laforgia, in compagnia della collega regionale allo stesso ramo, Silvia Godelli.
Tra gli eventi, numerosi di carattere musicale e teatrale, segnaliamo il 22 giugno l’apertura della terza edizione del Festival dei popoli del bacino del Mediterraneo (22 - 28 giugno), rassegna curata dall’associazione Badathea di Nicola Valenzano e quest’anno dedicata alla donna nelle sue più diverse declinazioni. Nella prima serata, alle 20.30, presso il Fortino previsto un recital poetico-musicale con due attrici del calibro di Sandra Milo (in una foto di "qualche" anno fa) e Caterina Costantini accompagnate al pianoforte da Leonardo Smaldone.
Il 23, 24, 25 e 26 giugno prenderà il via il Festival Bari in Jazz, giunto alla sua quinta edizione, sempre con l'apprezzabile direzione artistica di Roberto Ottaviano, che si svolgerà nel centro storico di Bari, tra il piazzale del Castello Svevo e le chiese di San Giacomo, Santa Chiara e l’auditorium Vallisa; quest’anno il tema del festival è “Il sacro ed il profano” e sarà avviato da Gianna Montecalvo e Lisa Manosperti con il progetto vocale “Sussurri”; a seguire, sempre la sera del 23 giugno, dopo le 22, il trombettista e flicornista beneventano Luca Aquino con il suo Lunaria quartet.
Il 25 giugno l’ARCI organizza una Festa della Musica itinerante per la città, con tre marching band che confluiranno poi in Piazza Umberto I per una grande "Jam Session" finale.
Programma fitto anche per gli appuntamenti de L’ACQUA IN TESTA che vedrà Tricky e Caparezza (10 e 11 luglio) protagonisti sulla spiaggia di Pane e Pomodoro, CINEMADAMARE (4-9 luglio) e il COCA COLA TOUR di Mtv il 24 luglio, appuntamento molto atteso che si rinnova già da alcuni anni.
Dispiace che nell’estate barese organizzata dall’assessorato alla cultura non ci sia un evento che uno dedicato alla musica classica, che certo non ama gli spazi aperti, ma il suo pubblico ce l’ha da sempre (anche se purtroppo non proprio giovanissimo).
Finale di conferenza stampa con saluti e un brindisi con i giornalisti che sembra una sorta di scaramantico addio di Nicola Laforgia. Si è infatti in vista del ballottaggio di domenica e lunedì che darà il nome del sindaco che amministrerà la città di Bari per i prossimi cinque anni.
Se dovesse essere Simeone Di Cagno Abbrescia (PdL) a vincere cambierebbe tutto. Se non altro, va dato atto all’amministrazione di Michele Emiliano (PD) e in questo caso all’assessore Nicola Laforgia di non aver lasciato Bari senza eventi estivi. Ricordiamo bene che non accadde lo stesso all’indomani delle elezioni comunali del 2004, quando una programmazione sistematica estiva non esisteva neppure e i baresi dovettero andarsene in giro per la Puglia a cercare concerti e festival. Fortunatamente Bari da allora è cambiata e va avanti. O almeno così speriamo.

giovedì 18 giugno 2009

Dal 25 giugno prenderà il via la quarta edizione del "Miami International Piano Festival in Lecce"


E' iniziata da ieri la prevendita dei biglietti per l'attesa quarta edizione del prestigioso “Miami International Piano Festival in Lecce”, in programma dal 25 giugno al 4 luglio 2009.
Due i punti dove poterli acquistare: il Castello Carlo V (tel. 0832 246517) e la sede del Balletto del Sud, in Via Biasco 10 (tel. 0832 453556). Per il solo concerto inaugurale, realizzato in collaborazione con l’Orchestra della Fondazione ICO “Tito Schipa”, che si terrà il 25 giugno alle ore 21.30 nell’Atrio di Palazzo dei Celestini, la prevendita si effettuerà anche presso il botteghino del Teatro Politeama Greco.
Come ogni biennio, per dieci giorni il capoluogo salentino si trasformerà nella capitale del concertismo internazionale, ospitando i virtuosi di tutto il mondo, grazie alla collaborazione fra l’associazione Nireo, la Fondazione “Patrons of Exceptional Artists”, il Comune di Lecce e la Regione Puglia.
I prezzi dei concerti del Festival, che vanta la direzione artistica di Francesco Libetta e quella organizzativa del critico musicale Eraldo Martucci che lo affianca anche come consulente alla direzione artistica, si differenziano in tre fasce: 3 € costerà il biglietto per assistere alla serata inaugurale a Palazzo dei Celestini; 10 € costerà quello per assistere ai concerti serali in programma al Teatro Paisiello il 26, 28, 29 giugno e 1 luglio (in questi stessi giorni è previsto anche un concerto pomeridiano con i biglietti a 3 €); 15 € quello, invece, per il Gala pianistico di musica animata in programma il 2 luglio sempre al Paisiello. Sarà infine ad ingresso gratuito la serata finale del 4 luglio in occasione della Notte Bianca di Lecce. Dal 25 giugno, tutti i biglietti potranno essere acquistati anche al botteghino del Teatro Paisiello.
Il calendario di questa quarta edizione prevede anche tre appuntamenti in provincia: due a Nardò (alla Masseria Torre Nova di Portoselvaggio), il 30 giugno ed il 3 luglio, ed uno a Tricase, il 27 giugno. Tra i pianisti che hanno assicurato la loro presenza si segnalano Roberto Prosseda, Kemal Gekic, Jin Ju, Ilya Itin, Gülsin Onay e Aleksandar Madzar, tutti nomi di spicco del panorama internazionale.
Il concerto del 29 giugno sarà invece tenuto da Giuseppe Greco, recente giovanissimo vincitore del Concorso pianistico “Speranza”.

martedì 16 giugno 2009

L'Orchestra Sinfonica Verdi di Milano sarà protagonista del Festival di Spoleto 2009


Si è appena conclusa una Stagione Sinfonica ricca di oltre 150 concerti, ma l'Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi" non si "dà pace" proseguendo la sua attività con una serie di importanti impegni che la vedranno unica compagine sinfonica presente all'ormai prossimo Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Il 52° Festival dei Due Mondi di Spoleto, una delle principali manifestazioni culturali europee, si aprirà il 26 giugno con un concerto della "Verdi", diretto dal Maestro James Conlon (nella foto).

L’Orchestra eseguirà alcuni brani composti da Gian Carlo Menotti, il fondatore del Festival scomparso nel febbraio del 2007. In particolare, saranno eseguite l’Introduzione, la Marcia e la Danza di Amahl e gli ospiti notturni; la Suite dal balletto Sebastian e il Preludio orchestrale di Amelia al ballo.

A seguire, l'orchestra milanese proporrà dal 26 al 28 giugno, sotto la direzione di James Conlon, il "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini con la regia di Woody Allen. Quest’opera costituisce il debutto alla regia di Woody Allen nella lirica e si tratta della prima europea. Le rappresentazioni di Los Angeles sono state accolte con grande calore dal pubblico che si è divertito mostrando di apprezzare l’originale rilettura pucciniana del grande regista americano.

Gli spettatori di Spoleto avranno dunque la possibilità di assistere ad uno spettacolo unico, originale e sorprendente del compositore italiano.

Sabato 27 giugno sarà invece la volta de l’Histoire du Soldat, la favola in musica che Igor Strawinskij compose nel 1918 con l’amico Charles-Ferdinand Ramuz, ispirandosi al mito del Faust delle fiabe popolari russe. Insieme alla Verdi che disegnerà il collage musicale composto di marce e danze, sarà la voce narrante di Luca Barbareschi ad accompagnare il pubblico attraverso l’amara parabola del soldato Joseph alle prese con le insidie del diavolo.

Un’occasione per il pubblico di Spoleto per apprezzare in una veste inedita una delle più innovative e moderne opere del compositore russo. Alla "Verdi" è stato anche affidato l’onore di concludere il Festival con una festa gershwiniana. Infatti, la sera del 12 luglio, nella cornice suggestiva della Piazza del Duomo di Spoleto, sotto la facciata duecentesca della chiesa romanica impreziosita dai rosoni e da un mosaico bizantineggiante, il Maestro Wayne Marshall suonerà al pianoforte le musiche di George Gershwin dirigendo la Verdi. Una conclusione tutta americana, un dialogo suggestivo tra due epoche e due mondi.

lunedì 15 giugno 2009

Musica e Prosa vanno splendidamente a braccetto al Comunale di Monfalcone


È un bilancio del tutto positivo quello che chiude la stagione 2008-2009 del Teatro Comunale di Monfalcone; una stagione caratterizzata, ancora una volta, dall’eccellenza degli interpreti che l’hanno animata e dalla singolarità delle scelte artistiche.
Una stagione attenta alle diverse esigenze del pubblico, i cui cartelloni (musicale, di prosa e della rassegna “contrAZIONI”) sono stati concepiti per soddisfare gli interessi di un pubblico sempre più articolato ed eterogeneo, spaziando quindi dalla musica antica al repertorio contemporaneo, dal teatro brillante e musicale a quello di impegno civile e di ricerca.
Una stagione che alla ricchezza dell’offerta culturale ha saputo affiancare un sistema di offerta rinnovato e ampliato nelle sue modalità, che non ha mancato di ottenere ottimi risultati.
Sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e dall’ERT - Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, il Teatro Comunale di Monfalcone chiude la stagione 2008-2009 all’insegna del successo di pubblico e critica e preannuncia, per la stagione 2009-2010, un programma ancora più ricco ed originale.
L’articolato sistema di offerta della stagione 2008-2009, che prevedeva diverse formule di abbonamento, unito all’alta qualità dei cartelloni ha favorito l’aumento degli abbonamenti (il numero delle persone che ha sottoscritto uno o più abbonamenti è infatti cresciuto del 7%), interrompendo in modo netto il trend negativo che da alcuni anni caratterizza molti dei teatri italiani ed anzi invertendone la rotta.
Gli abbonati ai diversi cartelloni non soltanto sono aumentati ma hanno dimostrato un particolare interesse per i nuovi programmi, una vera e propria voglia di teatro.
È particolarmente significativo, infatti, il numero delle persone che hanno sottoscritto, nell’ambito della stagione di prosa, la formula “plus” (che affianca ai dieci spettacoli del cartellone di prosa i cinque della rassegna “contrAZIONI”), numero che, rispetto alla stagione 2007-2008, è quadruplicato. Alla possibilità, introdotta con questa stagione, di inserire o meno in abbonamento gli appuntamenti della rassegna “contrAZIONI”, la maggior parte degli abbonati di prosa ha quindi risposto sottoscrivendo la formula “plus”.
Più che favorevole riscontro anche per la CARD “il MIO Teatro”, una nuova formula di abbonamento, introdotta a partire da questa stagione, che prevedeva l’ingresso a 4 spettacoli o 4 concerti a scelta, consentendo quindi allo spettatore di costruirsi un percorso personale nell’ambito dell’offerta del Teatro.
La CARD ha così favorito l’avvicinamento al Teatro e alla sua offerta culturale di un pubblico diverso, nella maggior parte dei casi giovane.
Ottimi anche i risultati ottenuti nella vendita dei biglietti, che premiano e gratificano le decisioni prese circa la programmazione e il sistema di offerta, specie se rapportati alla situazione di crisi economica che caratterizza il nostro paese.
Rispetto alla passata stagione, infatti, il numero dei biglietti venduti è aumentato del 55%, facendo registrare, in occasione di alcuni appuntamenti, il “tutto esaurito”. È il caso, ad esempio, degli spettacoli Nel, di e con Alessandro Bergonzoni, e Promemoria, annunciato successo che ha visto debuttare sul palcoscenico, nell’inedita veste di autore ed interprete, il giornalista Marco Travaglio.
Particolarmente apprezzati, in termini di presenze, anche la raffinata messinscena della Trilogia della villeggiatura firmata da Toni Servillo, Premio UBU 2008 per il Miglior Spettacolo, e la divertente commedia di Vincenzo Salemme Bello di papà.
In ambito musicale, grande successo di pubblico per Angela Hewitt che, proseguendo nel pluriennale “Progetto Bach”, ha interpretato alcune pagine dei contemporanei Couperin e Haendel; per Eugenio Finardi, che insieme all’Ensemble Sentieri Selvaggi ha presentato Il cantante al microfono, progetto dedicato al poeta e cantautore russo Vladimir Vysotsky; e per l’affascinante progetto dedicato al Don Quijote de La Mancha che ha visto protagonisti Jordi Savall, l’Ensemble Hespèrion XXI e Montserrat Figueras.
L’ampio gradimento del pubblico, confermato peraltro dai questionari compilati dagli abbonati verso la fine della stagione, caratterizzerà certamente anche la stagione 2009-2010 del Comunale, distinguendo la programmazione del Teatro cittadino nel panorama regionale e non solo.
Ad aprire la prossima stagione dei concerti è la straordinaria pianista canadese Angela Hewitt (nella foto), affezionatissima amica del Comunale e ancora una volta protagonista del “Progetto Bach”. Considerata “la principale interprete di Bach” (The Guardian) e “la pianista che caratterizzerà le esibizioni di Bach negli anni a venire” (Stereophile), la Hewitt è affiancata, in questa occasione, dalla celebre Internationale Bachakademie di Stoccarda. In programma cinque Concerti per clavicembalo (in questo caso sostituito dal pianoforte) e gruppo strumentale; fra queste partiture figura anche il V Brandeburghese, che oltre alla tastiera prevede anche un flauto e un violino solista.
Fra gli appuntamenti della stagione musicale (sedici i concerti in cartellone, di cui sei dedicati al panorama contemporaneo) figura un altro amico del nostro Teatro, Louis Lortie, artista internazionalmente acclamato come uno dei più grandi pianisti d’oggi. A Monfalcone Lortie ripropone il leggendario programma dell’ultima apparizione pubblica di Sergej Rachmaninov, a pochi giorni dalla scomparsa, nel febbraio del 1943. Un programma molto vario, come era di moda a quell’epoca: Bach, Schumann, Chopin, Liszt, trascrizioni da opera di Wagner e, ovviamente, alcune pagine dello stesso Rachmaninov.
Accanto alla Hewitt e a Lortie spicca, nel cartellone 2009-2010, un altro straordinario pianista. Si tratta di Maurizio Baglini, impegnato a Monfalcone nell’interpretazione di uno dei monumenti della storia della musica occidentale, la Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt, capolavoro di cui Baglini ha già proposto una mirabile lettura nel 2008 al Museo d’Orsay di Parigi e inciso un CD, pubblicato dalla Decca, presso la Fazioli Concert Hall di Sacile.
La nuova stagione musicale prevede anche il secondo appuntamento con “Scuole di Musica d'Europa”, un progetto di Carlo de Incontrera per la Scuola Normale Superiore di Pisa, volto a promuovere i migliori talenti delle scuole di eccellenza d’Europa offrendo loro una preziosa occasione di visibilità e confronto.
Con questa iniziativa, realizzata in collaborazione con le Accademie Superiori e Università della Musica europee, il Teatro Comunale conferma la linea della sua direzione artistica che, riservando particolare attenzione alle giovani forze della musica, unisce allo spessore qualitativo del progetto un’alta connotazione morale.
Fra gli appuntamenti che caratterizzano, per ricercatezza ed originalità, la stagione musicale del Teatro, di particolare rilievo è il concerto Berio Project, un omaggio alla musica e all’opera di Luciano Berio che vede protagonisti il pianista e compositore americano Uri Caine insieme al suo Ensemble e al gruppo Tempo Reale.
L’arte di Uri Caine è basata su una magistrale coniugazione di libera improvvisazione jazzistica e di rigore compositivo secondo le tecniche più innovative. E’ grazie a questa sua specificità che Uri Caine può essere considerato come l’artista più accreditato a “rileggere”, nel senso di decostruire e reinventare, l’opera di Berio.
Al suo fianco, oltre all’Ensemble strumentale, troviamo il gruppo Tempo Reale di Firenze, vera e propria “fucina” sperimentale della tecnologia digitale applicata al suono, la cui presenza risulta particolarmente significativa perché fu proprio Berio, fra i pionieri della musica elettronica in Italia, a volere la creazione di questo centro.
Ad arricchire la nuova stagione musicale è anche un appuntamento dedicato al Fado. Flor de Fado è infatti il titolo del nuovo spettacolo di Mafalda Arnauth, una delle più originali autrici e interpreti del Fado contemporaneo e fra le migliori voci portoghesi, che ha al suo attivo cinque album accolti con entusiasmo dalla critica. In Flor de Fado la Arnauth, dolce e seducente, propone il suo migliore repertorio, un’attenta selezione che intreccia grandi brani tradizionali e canzoni originali, mossa dall’intento di far accantonare l’idea che questo genere sia destinato a muoversi sempre in un mondo triste e buio.
Particolarmente ricca anche la nuova stagione di prosa, un percorso articolato che si muove fra i grandi classici della storia della drammaturgia, la commedia e il teatro musicale.
Certamente gradita, perché più volte richiesta dal pubblico anche attraverso i questionari, risulterà la presenza in cartellone del nuovo spettacolo prodotto da La Contrada di Trieste, che vede protagonista l’eclettica ed amatissima Ariella Reggio.
Remitúr. Le donne al parlamento, questo il titolo dello spettacolo scritto da Ugo Vicic insieme al regista Francesco Macedonio, è una libera rivisitazione della Lisistrata di Aristofane. L’ambientazione è quella della Trieste attuale e la ribellione femminile non riguarda il dramma della guerra ma la crisi economica e le ingiustizie quotidiane: le rivoltose dei giorni nostri proclamano infatti lo sciopero sessuale per ottenere il governo della cosa pubblica, non tollerando più l’incapacità amministrativa dei maschi e nell’intento di costruire un futuro migliore.
Uno sguardo divertito alla storia italiana lo propone anche la commedia Italiani si nasce... E noi lo nacquimo, che vede protagonisti Tullio Solenghi e Massimo Micheli, autori insieme a Marco Presta del testo.
L’imminente celebrazione dei 150 anni dall’Unità d’Italia offre l’occasione per riflettere ironicamente sugli aspetti del nostro costume che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e puntualmente si ripropongono. In omaggio al genere del varietà teatrale, Solenghi e Micheli ripercorrono la storia patria soffermandosi su protagonisti altolocati e umili comparse, in un funambolico pout pourri di travestimenti e trucchi, prose e versi, musiche e canzoni.
Musica e umorismo anche nello spettacolo che segna il ritorno a Monfalcone di Moni Ovadia, interprete ed autore, insieme a Roberto Andò, di un’originalissima riscrittura del Mercante di Venezia, che debutta quest’estate al Festival Shakespeariano di Verona.
Shylock. Il mercante di Venezia in prova rivisita la storia shakespeariana mettendo in scena le prove di una compagnia che deve rappresentare la pièce in forma di teatro musicale.
In scena, accanto a Moni Ovadia e alla sua compagnia, anche la Stage Orchestra e, nel ruolo di Shylock, Shel Shapiro, reduce del grande successo ottenuto nella passata stagione, anche a Monfalcone, con il recital Sarà una bella società.
Fra le opere di teatro classico in cartellone, spicca per la raffinatezza della regia il Tartufo di Molière diretto ed interpretato da Carlo Cecchi, che con Tartufo mette in scena il suo sesto Molière.
Fra le commedie più rappresentate del grande drammaturgo francese, Tartufo è un’opera di straordinaria attualità, una violenta e tagliente satira contro l’ipocrisia. La messinscena di Cecchi, però, restituisce la sostanziale ambiguità della commedia e del personaggio, vedendo questo ultimo anche “in positivo”: un servo che usa l’intelligenza e gli strumenti della politica per fare carriera e diventare, da servo, padrone. Una lettura, quella di Cecchi, che produce risonanze assolutamente contemporanee.
Ai dieci spettacoli del cartellone di prosa si affiancano i cinque di “contrAZIONI. Nuovi percorsi scenici”, la rassegna che dà voce agli interpreti e agli spettacoli emergenti della scena contemporanea. Fra gli ospiti della prossima edizione spiccano i Modena City Ramblers, celebre gruppo musicale al suo debutto nel teatro di prosa. Lo spettacolo Carrozze di terza classe in coda, che vede in scena a fianco del gruppo la compagnia La Baracca, è un lungo viaggio musical-teatrale attraverso i temi cari ai Modena: la resistenza (quella partigiana e quella, tristemente attuale, di chi resiste alla cultura dell’illegalità), la storia italiana più recente, la memoria collettiva.
Ospiti di “contrAZIONI” anche Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, noti al grande pubblico per le trasmissioni televisive Le iene e Camera Café ma anche raffinati attori e cabarettisti (vengono dalle esperienze del Politeama Genovese e della compagnia Cavalli Marci). A Monfalcone approdano quali autori (insieme a Michele Serra) ed interpreti del caustico e divertente La passione secondo Luca e Paolo.
La campagna abbonamenti inizierà sabato 12 settembre, con la riconferma di chi si è abbonato alla passata stagione. A partire da sabato 3 ottobre saranno invece in vendita i nuovi abbonamenti.

giovedì 11 giugno 2009

Presentata ieri a Lecce la variegata stagione estiva dell'Orchestra Sinfonica "Tito Schipa" di Lecce


Sarà un’estate all’insegna dell’opera, delle composizioni per il cinema e della canzone, quella dell’Orchestra Sinfonica della Fondazione ICO “Tito Schipa” di Lecce.
Un programma ricco, ideato dal direttore artistico e principale Marcello Panni, che è stato presentato ieri mattina nella Sala Giunta del Comune di Lecce dallo stesso maestro e dai responsabili della Fondazione ICO Tito Schipa, il vicepresidente Eraldo Martucci e il direttore amministrativo Grazia Manni, alla presenza del sindaco, Paolo Perrone.
L’apertura ufficiale si terrà questa sera, alle ore 21.30, nell’Atrio di Palazzo dei Celestini, con il concerto d’ “Omaggio a Tito Schipa” per orchestra e cinque tenori. La serata, presentata da Simona Marchini e organizzata in collaborazione con l’Archivio Schipa-Carluccio e con l’Associazione Amici della Lirica “Tito Schipa” di Lecce, in onore della lunga storia di interprete del tenore leccese, sarà registrata su CD come omaggio a Schipa dell’Orchestra che porta il suo nome, diretta da Panni, e di cinque tra i più promettenti protagonisti italiani della scena lirica di oggi: Aldo Caputo (nella foto), Francesco Marsiglia, Giuseppe Talamo, Andrea Carè e Alessandro Liberatore.
Il calendario estivo prevede altri sette suggestivi appuntamenti: il 18 giugno, Tetsuro Ban (di ritorno a Lecce dopo il successo de “L’Olandese volante”) dirigerà l’Orchestra supportata dal Coro Lirico di Lecce, guidato da Francesco Pareti, in un confronto fra le più celebri pagine musicali di Verdi e Wagner.

Il 25 giugno, invece, in apertura del "Miami International Piano Festival in Lecce", l’Orchestra, diretta da Daniele Giorgi, renderà omaggio a Liszt insieme a tre solisti d’eccezione del Festival: il russo Ilya Itin, il croato Kemal Gekic e la cinese Jin Ju.
Luglio si aprirà poi nel segno di Nicola Piovani che, il 3, dirigerà l’Orchestra nell’esecuzione delle sue suite più famose scritte per le colonne sonore di Fellini, Benigni, Moretti e i fratelli Taviani. L’8 luglio sarà, invece, una serata dedicata al Gospel: sul podio Marco Della Gatta affiancato dal Coro Gospel A. M. Family – diretto da Elisabetta Guido – e dalla pianista Carla Petrachi, mentre sarà un “Puccini senza parole” quello proposto il 15 luglio dal direttore Antonio Ballista e dal pianista Alessandro Lucchetti alle prese con trascrizioni per pianoforte e orchestra da Manon Lescaut, La Fanciulla del West e Madama Butterfly.
Il 22 luglio, Panni dirigerà l’Orchestra nell’esecuzione delle musiche di scena de L’Arlesiana insieme al Coro del Conservatorio Tito Schipa di Lecce diretto da Giorgio Primiceri e alla voce recitante di Anna Nogara.
Si chiuderà, il 28 luglio, con una chicca: Rapsodia Satanica, a tutti gli effetti la prima colonna sonora integrale della storia del cinema, composta da Pietro Mascagni per l’omonimo film muto di Nino Oxilia con Lyda Borelli del 1915.

Sul podio dell’Orchestra ancora Marcello Panni, autore della revisione della partitura che verrà eseguita.
I concerti, realizzati in collaborazione con Mediterranea Estate 2009, si terranno nell’Atrio di Palazzo dei Celestini, tutti con inizio alle ore 21.30. Biglietto d’ingresso: 3 € (5 € per l’11 giugno, il 3 e l’8 luglio). Sei degli otto appuntamenti saranno replicati dall’Orchestra anche in provincia, e precisamente a Nardò, nella suggestiva location di Piazza Cesare Battisti. Info: http://www.icolecce.it/






L'ORECCHIO DI DIONISO...tre anni dopo


Sono passati ormai tre anni (era il 14 giugno del 2006) da quando è cominciata la bella e per certi versi esaltante "avventura" di questo mio blog.

Molti lo hanno apprezzato, altri lo hanno contestato, altri ancora, di recente, attraverso il popolare social network Facebook vorrebbero addirittura oscurarlo, perchè "farebbe danni"(...a chi poi?). Ho deciso in questa settimana di silenzio di riflettere anche su questa estrema possibilità. Aspetto di conoscere il vostro pensiero a riguardo. Aggiornare (con cadenza spesso quotidiana e in perfetta solitudine) un blog con informazioni, recensioni a concerti, opere, cd, dvd e interviste di carattere musicale non è stato agevole...Tutt'altro. Di errori, si sa, ne facciamo tutti. Nessuno ne è immune. E' una possibilità oggettivamente insita nella natura umana. Le critiche costruttive fanno certo piacere, quelle solo sterili, o peggio, ricamate da insulti gratuiti, assai meno.

Ne ho ricevute di entrambi i tipi in questi anni di lavoro. Ci può stare. Fa parte delle regole del gioco.

Non smetterò pertanto mai di ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, spesso collaborando con gratuita dedizione a "costruirlo" giorno per giorno attraverso interventi, segnalazioni, comunicati, commenti.

In un momento in cui la stampa e l'editoria vivono giorni abbastanza critici, legati ad un progressivo depauperamento delle risorse pubblicitarie e insieme alla Rete vedono oltremodo minata progressivamente la loro indipendenza ed autonomia, non posso che augurare ottimisticamente a tutti tempi migliori.

E' sempre valido a mio sommesso parere, quando ci sono dei valori importanti da difendere, il vecchio inossidabile motto:

RESISTERE!

RESISTERE!

RESISTERE!

venerdì 5 giugno 2009

Gli appuntamenti di giugno al Teatro alla Scala di Milano


Tra i suoi venti appuntamenti, il mese di giugno intreccia le recite di quattro differenti spettacoli e riserva ancora il debutto di tre produzioni.
La prima è un inno alla fantasia: A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten con la regia di Robert Carsen.
Lo spettacolo, nato nel 1991 a Aix-en-Provence, è ancora di un'attualità conquistatrice per qualunque tipo di pubblico, così come al cuore di qualunque pubblico riesce sempre ad arrivare la musica di Britten, che intrattiene con la storia un rapporto fluido e naturale, perciò modernissimo.
Il mondo, i temi, i sortilegi del Sogno di Shakespeare si collegano ai sogni e agli inganni di Alcina di Handel, che il pubblico della Scala ha scoperto con piacere in marzo, riservandole uno straordinario successo. Anche quello spettacolo era di Carsen.
Concluse le ultime quattro recite di Assassinio nella cattedrale, dopo Britten torna in scena l’Aida di Zeffirelli che ha inaugurato la Stagione il 7 dicembre 2006. Torna con la direzione di Daniel Barenboim, che in luglio porterà quest’opera di Verdi in Israele (ma nella regia zeffirelliana del 1964) e a settembre in Giappone: cavallo di battaglia di due importanti tournée internazionali.
Finale di stagione rock con la ripresa del Pink Floyd Ballet di Roland Petit, spettacolo che proseguirà le sue recite in luglio e in tournée. Infine, due appuntamenti pianistici imperdibili: il 7 giugno con Lang Lang da Schubert a Debussy, e il 21 con Maurizio Pollini (Bach, il Clavicembalo ben temperato - vol. I).
Mentre domenica 14 l’Accademia mette in mostra i frutti della sua scuola di canto nel concerto finale dei corsi, in teatro.

VIOLINO CERCASI


Ho ricevuto da Angelo Foletto, presidente dell'Associazione Nazionale Critici Musicali la seguente e-mail (più allegato) che sottopongo di seguito alla vostra attenzione.


"Cari amici,

la vicenda di Margherita Di Giovanni, l'ho sintetizzata nel piccolo pezzullo che ho scritto per il TuttoMilano un paio di settimane fa, e che vi allego...
il seguito è che l'assicurazione non le riconosce nulla e ora suona con uno strumento prestato.
Magari, la sua storia può essere fatta conoscere anche a altri... di lei so solo l'indirizzo e-mail: margheritadigiovanni@email.it
se avete idee o spazio...
grazie, abbracci a tutti
Angelo Foletto.


"Nella festa di fine stagione dell’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano, entrata oramai nel decimo anno di attività con la direzione artistica di Daniele Gay e quella stabile di Alessandro Crudele (il programma 2010 c’è già), in pochi hanno fatto caso al ‘concertino’ dei primi violini (compagno di leggio della spalla) entrata in scena con le stampelle. La ragazza, lunghi capelli fulvi raccolti, ha onorato come niente fosse il ruolo musicale e orchestrale.

Ma dev’essere stata dura. La caviglia malconcia, e il non visibile mal di schiena erano i segni tangibili del dramma del 7 aprile, quando la sua casa abruzzese le è rovinata addosso.

Lei è stata salvata: sotto le macerie, tra le altre cose, è rimasto il violino (di valore) appena acquistato. Sarebbe sconveniente che a Milano, dove sta completando gli studi, con tutti i violinisti che per ragioni diverse hanno appeso lo strumento spesso molto buono al chiodo, o ne hanno più d’uno, non si trovasse qualcuno che glielo offra."

In Cattedrale Flavio Emilio Scogna dirige la Sinfonica di Bari per Telethon


Domani, sabato 6 giugno alle ore 20.30 presso la Cattedrale di Bari, l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari sotto la guida del direttore-compositore ligure Flavio Emilio Scogna (nella foto) eseguirà in prima assoluta "Concentus", concerto per orchestra, dello stesso Scogna e la Sinfonia n. 4 "Ode alla gioia celestiale" di G.Mahler con l'orchestra allargata a cento elementi (con gli allievi dei corsi superiori del Conservatorio "N.Piccinni").
La serata, organizzata da BNL Gruppo BNP PARIBAS, è finalizzata alla raccolta fondi per Telethon. Flavio Emilio Scogna, perfezionatosi con maestri del livello di Luciano Berio e Franco Ferrara, è da gennaio direttore principale dell'Orchestra sinfonica della Provincia di Bari.
Nell'allestire questo programma, Scogna ha voluto focalizzarsi sul doppio ruolo di direttore e compositore, due figure che sono coincise molto spesso nel Novecento.
Il suo "Concentus" viene qui proposto in prima esecuzione assoluta ed è una sorta di concerto per orchestra, nel cui ambito vengono individuati tre distinti trii: un primo con flauto in sol, violino e percussioni; un secondo con clarinetto basso, violoncello e percussioni; un terzo con corno inglese, viola e percussioni.
Sarà, poi, la volta dell'esecuzione della Sinfonia n. 4 in sol maggiore di Gustav Mahler (1860 - 1911).
Mahler cominciò a lavorare sulla stesura di questa sinfonia nel luglio del 1899 ad Aussee e la terminò il 6 agosto del 1900 a Maiernigg-am-Wörthersee, in Carinzia, dove aveva acquistato una casa nella quale avrebbe trascorso tutte le estati sino al 1907. La prima esecuzione dell'opera, sotto la direzione dell'autore, si tenne invece a Monaco di Baviera il 25 novembre del 1901, precedendo quindi quella della Terza Sinfonia che venne invece presentata il 9 giugno del 1902.
Si può dire che, per alcuni versi, la Quarta sinfonia sia una sorta di sintesi di quelle composte precedentemente dall'autore, sebbene sia più breve (ha un movimento in meno) ed anche più leggera. Questa sinfonia, sottotitolata "Ode alla gioia celestiale", associa la grazia e l'espressione pastorale a un incisivo vigore, ma al tempo stesso sembra esprimere dei sentimenti marcati da una certa ambiguità resa più evidente dalla semplificazione dei temi e delle strutture. Idea dominante della composizione è l'infanzia in tutti i suoi aspetti e il suo evolversi sembra come rappresentare l'ingresso in un Paradiso che viene intravisto nei primi tre movimenti per poi apparire in tutto il suo splendore nel finale cantato.

giovedì 4 giugno 2009

Claudio Abbado e l'Orchestra Mozart avviano domani a Jesi le celebrazioni pergolesiane


Sarà Claudio Abbado con l’Orchestra "Mozart" di Bologna ad inaugurare domani 5 giugno 2009 (alle 21.00) al Teatro Pergolesi di Jesi il programma delle Celebrazioni per il terzo centenario della nascita di Giovanni Battista Pergolesi.

Il concerto presenterà alcune delle più importanti opere sacre di Pergolesi: la "Missa S. Emidio" per soprano, contralto, due cori e due orchestre, il Salmo "Laudate pueri", il "Salve Regina", per contralto e un’aria dal San Guglielmo Duca d’Aquitania.

Si tratta dell’inizio di un progetto che entro il 2010 prevede nella città natale del celebre compositore la rappresentazione delle sei opere teatrali (quattro drammi, due commedie e due intermezzi), come pure l’esecuzione di tutta la musica vocale, strumentale e sacra che il musicista compose in appena 26 anni di vita.

Le Celebrazioni si protrarranno fino al 2011 con una serie di iniziative musicologiche, espositive, didattiche e di promozione di altissimo livello, che coinvolgeranno le città legate al nome di Pergolesi.Promosse dalla Fondazione Pergolesi Spontini, le Celebrazioni Pergolesiane sono patrocinate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; per esse è stata avanzata domanda di istituzione di un Comitato Nazionale presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il programma prevede anche iniziative didattiche dirette alle scuole delle località legate alla vita di Pergolesi, un evento espositivo nei luoghi in cui l’Autore ha vissuto e operato, la realizzazione di prodotti multimediali, come la registrazione in alta definizione di tutte le opere teatrali, sacre, vocali e strumentali di Pergolesi, e sarà inoltre promossa l’attività scientifica con un ciclo di convegni internazionali di studi a Napoli, Roma, Milano, Jesi, Parigi e Dresda.
Per informazioni sul fitto calendario di eventi: Fondazione Pergolesi Spontini. Via Mazzini 14, 60035 Jesi (AN) Tel. +39 0731 202944 - fax +39 0731

mercoledì 3 giugno 2009

Giuseppe Greco, 18 anni da Palagianello (TA), è il vincitore dello "Speranza" di Taranto


E’ Giuseppe Greco, 18 anni di Palagianello, il vincitore del 47° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” organizzato dagli Amici della Musica di Taranto sotto la direzione artistica del pianista Marco Vincenzi e con una giuria d’eccellenza presieduta dal celebre pianista M° Bruno Canino.

Al giovane pianista tarantino va il premio in danaro di € 5.000,00 oltre a dieci concerti offerti da importanti società concertistiche europee. Al secondo classificato, Scipione Sangiovanni, 22 anni di San Pietro Vernotico, va un Premio di € 3.000,00, mentre il premio di consolazione alla 26enne coreana Hayoung Jeong, al quale va un premio di € 1.200,00.

Giuseppe Greco si è aggiudicato inoltre, il Premio “Giovanna e Riccardo Albano”, come più giovane finalista italiano, mentre vincitore del Premio “Peppino ed Elsa Orlando”, al più giovane pianista straniero, è Hwan-hee Yoo, 25 anni della Corea. A entrambi un premio di € 500,00.
La giuria internazionale presieduta da Canino (Italia) e di altissimo livello è composta da Lorenzo Fico (Italia), Jin Ju (Cina), Alicja Kledzik (Polonia), Jorge Lhez (Argentina), Claudius Tanski (Austria) e lo stesso Marco Vincenzi (Italia). Segretario del Concorso Luigi Scaramazza.
“Una 47° edizione senza precedenti”, ha dichiarato Marisa di Giacomo.

"La scelta dei vincitori - ha aggiunto Bruno Canino - è stata difficilissima: tutti i partecipanti avevano le carte in regola per riuscire ad aggiudicarsi un premio. Ma il background e il talento virtuoso dei vincitori questa volta hanno fatto la differenza".
Per la prima volta il Concorso Pianistico "A. Speranza" in veste Internazionale, si è avvalso dell’egida del Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del contributo della Regione Puglia e dei patrocini di Provincia, Comune e CSV di Taranto, oltre che del sostegno della dalla Fondazione Alink-Argerich.

lunedì 1 giugno 2009

Stuart Isacoff conversa con Emanuele Arciuli sul "temperamento equabile" a Casa Giannini


Questo pomeriggio Casa Giannini a Bari ospita Stuart Isacoff (nella foto), docente universitario presso la State University di New York, pianista, musicologo e scrittore, che contribuisce regolarmente alle pagine culturali del New York Times.
In una brillante conversazione con il pianista barese Emanuele Arciuli, Isacoff accompagnerà lo spettatore alla scoperta di una fra le più appassionanti e per molti versi sconosciute avventure dell’intelletto umano: il “temperamento equabile".
Perché un Notturno di Chopin può essere così espressivo da far spargere lacrime da un capo all’altra della tastiera?
Cosa rende leggere come nuvole le eteree frasi di Debussy?
Molto dipende dall'interprete, ma il pianoforte non sarebbe uno strumento così versatile se la “accordatura”, non rispettasse precise regole.
Mercoledì 3 giugno, stesso luogo stessa ora, si svolgerà un interessante dibattito sul futuro della musica e dei musicisti nella nostra città: dalla riapertura del Teatro Petruzzelli alla sopravvivenza delle Associazioni musicali, dalla diffusione di messaggi culturali alle nuove generazioni alle prospettive formative e lavorative dei giovani musicisti.
Il dibattito, moderato dal critico musicale Nicola Sbisà, s'intitolerà: "I PROBLEMI DELLA MUSICA NELLA BARI CHE VERRA' " e vedrà protagonisti alcuni candidati alle prossime elezioni amministrative nella nostra città, che ci parleranno delle loro proposte e soluzioni.
Ecco i loro nomi di seguito: PINO BUZZANCA (Puglia prima di tutto), GIOACCHINO DE PADOVA (Sinistra per Bari), PAOLO LEPORE (Popolo della Libertà), FABIO LOSITO (Sinistra per Bari) e ONOFRIO SISTO (Partito Democratico). Sarebbe auspicabile una partecipazione numerosa.

CASA GIANNINI: Via Sparano, 170 – BARI.

Ingresso libero.