
Il programma della serata, poi, rende
omaggio anche al compositore contemporaneo scomparso nel 2006 György Sándor
Ligeti, ungherese naturalizzato austriaco. Qualcuno lo ricorderà nella colonna
sonora di “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, accanto ai valzer di
Johann Strauss e a “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss. Nel concerto
sarà proposto il più raro “Melodien”, il
cui titolo, spiegava lo stesso autore, «si riferisce alla particolare natura
della scrittura strumentale, nella quale le singole voci sono particolarmente
melodiose». Chiuderà la “Sinfonia n.
8 in sol magg. Op. 88” di Antonín Dvořák, compositore boemo della
seconda metà dell’Ottocento divenuto famoso al grande pubblico per le “Danze
slave” e per la musica scritta su ispirazione del periodo trascorso in America.
La Sinfonia fu composta e strumentata da Dvořák in un periodo di circa due mesi
e mezzo, nell'autunno del 1889 a Vysoká u Příbrami, località nei pressi di
Praga dove il cognato del compositore, il conte Václav Kaunitz, aveva anni
addietro edificato un maniero. In questi incantevoli luoghi Dvořák trovò ispirazione
per comporre diversi importanti lavori, fino al periodo immediatamente
precedente alla sua partenza per l’avventura americana. La partitura venne
dedicata all’Accademia di Boemia dell’Imperatore Francesco Giuseppe e venne
eseguita per la prima volta il 2 febbraio 1890 a Praga, diretta dall’autore.
Grande successo ottenne una successiva performance a Londra nello stesso anno,
motivo per cui per un certo tempo l’opera fu conosciuta come la “Sinfonia
Inglese” di Dvořák.
Per info biglietti: www.fondazionenuovoteatroverdi.it
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