martedì 23 agosto 2011
Ecco le anticipazioni sulla stagione 2012 del Teatro Massimo di Palermo
Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Massimo ha approvato il programma delle attività artistiche 2012: come sempre otto opere e due balletti, cui si aggiungono una ricca programmazione sinfonico-corale con solisti ospiti di fama internazionale e una rassegna parallela interamente dedicata agli studenti.
«I più recenti traguardi pongono indiscutibilmente il Massimo come esempio gestionale per tutti i Teatri italiani – sottolinea il sovrintendente Antonio Cognata –, e ci spingono a continuare anche sulla medesima linea programmatica e artistica che ha già portato risultati di rilievo, grazie al connubio fra titoli di repertorio e rarità. Pur in una non facile congiuntura, è entusiasmante registrare la crescita delle prenotazioni dall'estero e il favore della critica di settore che riconosce l'alto livello delle nostre produzioni, senza contare l'aumento di contatti con i maggiori teatri internazionali, per portare a Palermo spettacoli di primo piano del panorama teatrale e per esportarli da Palermo verso altre platee. Il Teatro Massimo crede che questi risultati possano essere un vanto per l'intera città e dalla città si aspetta un segnale forte di partecipazione non solo sotto forma di presenze in sala ma anche di adesione e sostegno a un progetto culturale moderno e alieno da qualsiasi faziosità».
È frutto di una prestigiosa coproduzione internazionale lo spettacolo per il titolo inaugurale La damnation de Faust di Hector Berlioz (22-29 gennaio): un allestimento realizzato insieme alla English National Opera e alla Vlaamse Opera che porta la firma di una celebrità come Terry Gilliam, geniale innovatore del linguaggio televisivo, cinematografico e teatrale postmoderno – per la prima volta impegnato nell'opera – membro americano dei Monty Phython, fantasioso e irriverente regista di film come “Brazil” (1985), “Le avventure del barone di Münchausen” (1988), “La leggenda del Re pescatore” (1991 - Leone d’Argento a Venezia), “L’esercito delle 12 scimmie” (1995 – con Bruce Willis e Brad Pitt), “Paura e delirio a Las Vegas” (1998), “I fratelli Grimm e l’incantevole strega” (2005), “Parnassus. L’uomo che voleva ingannare il diavolo” (2009).
La traviata di Giuseppe Verdi (22-28 febbraio), L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti (10-19 giugno) e Madama Butterfly di Giacomo Puccini (18-25 settembre) costituiscono il nucleo tradizionale della Stagione, cui si aggiunge un altro capolavoro meno frequente di Giuseppe Verdi, I due foscari (27 novembre – 2 dicembre), opera che andrà in scena per la prima volta al Teatro Massimo.
A un titolo cardinale del teatro d’opera tardo romantico come l’imponente Boris Godunov di Modest Musorgskij (24 marzo – 1 aprile), affresco corale di forte impatto scenico e rilevante impegno produttivo, si affianca la prima italiana di Der König Kandaules di Alexander Zemlinsky (16-22 maggio), trama mitologica d’amore e tradimento, trasposta da André Gide sull’originale di Erodoto; quindi un raffinato e surreale dittico francese costituito da L’heure espagnole e L’enfant et les sortilèges di Maurice Ravel (16-23 ottobre). La proposta di opere meno note suscita l'attenzione del pubblico più esigente e avvezzo al teatro nonché quella della critica internazionale che da alcuni anni premia l’impegno e lo sforzo produttivo del Teatro Massimo nei confronti di queste scelte artistiche. Inoltre, dall'analisi delle passate Stagioni, è emerso che le proposte contemporanee riscuotono anche una particolare attenzione da parte del pubblico dei più giovani, arricchendo ulteriormente l’offerta che il Teatro dedica loro.
Per i due consueti appuntamenti con la danza, il corpo di ballo – già impegnato in alcuni titoli operistici – sarà protagonista di due capolavori come il sontuoso Excelsior (19-22 aprile) su musiche di Romualdo Marenco e coreografia di Luigi Manzotti e il virtuosistico Don Quichotte (20-23 dicembre) con le musiche di Ludwig Minkus e la coreografia di Marius Petipa.
Come accade ormai da alcuni anni, i dettagli sulla programmazione 2012 e sulla relativa campagna di rinnovo e acquisto degli abbonamenti, saranno resi noti in autunno, sabato 8 ottobre alle ore 11 nella Sala Grande del Teatro, con una presentazione aperta alla città.
Si delinea così un uno dei cartelloni più ricchi della produzione lirica italiana: un effetto concreto dei risultati gestionali di questi ultimi anni – è di 1.217.707 euro l'attivo di bilancio 2010 – frutto della riorganizzazione del lavoro e della scrupolosa analisi e ottimizzazione delle spese, a fronte di un crescente aumento della produttività individuata nelle serate di spettacolo valide ai fini dell’assegnazione della quota FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo). In questi anni, avendo ottimizzato la produzione secondo i parametri fissati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Teatro Massimo è fra quelli che hanno più aumentato il punteggio relativo alla produzione. Nonostante tutto, il Teatro deve registrare ancora una volta una drastica riduzione dei contributi pubblici – ben 5 milioni in meno rispetto al 2009: la condotta del Teatro Massimo, seppur rappresenta un modello sostenibile (tanto più se correlato al panorama locale avaro di investimenti privati), non potrà da sola sopportare ulteriori diminuzioni o suddivisioni non premiali se non a discapito della produzione e a forte rischio per la stabilità occupazionale.
La programmazione del Teatro Massimo per la Stagione 2011 riprenderà invece subito dopo le ferie di agosto con alcuni degli spettacoli più attesi dell'anno: “Tosca” di Puccini (18-25 settembre) diretta da una giovane star quale è l’israeliano Omer Meir Wellber. Quindi sarà la volta di un titolo per i 150 anni dell’Unità d’Italia, “Il trovatore” di Verdi (18-26 ottobre) con la direzione di Renato Palumbo. Poi “Carmen” di Bizet (18-25 novembre) in una nuova produzione con la regia di Calixto Bieito, fra i più noti, controversi e stimolanti artisti del momento. Chiuderà la Stagione 2011 il balletto di Čajkovskij “Lo schiaccianoci” (20-23 dicembre). Fitto il calendario dei concerti (fra cui quello dei giovanissimi componenti la Sinfonica “Simon Bolivar”) e delle attività per gli studenti con la ripresa dello spettacolo dedicato a Giuseppe Verdi e all'Unità d'Italia, Bianco Rosso e Verdi che nel 2010 ha ottenuto il prestigioso Premio Abbiati dell'Associazione Nazionale Critici Musicali.
Stasera a Portogruaro il Quintetto Bibiena in concerto con "Pierino e il lupo"
Quale strumento se non il flauto può imitare il volteggiare aereo di un uccellino? Chi può meglio di un clarinetto riprodurre il passo sornione di un gatto? Come esprimere se non con il “borbottio” di un fagotto i rimproveri di un anziano nonno? Come dar voce a un’anatra e a un lupo se non con il suono dell’oboe e del corno? Sono i classici strumenti del quintetto di fiati a incarnare i personaggi principali nella fiaba in musica “Pierino e il lupo” di Sergej Prokof’ev. Stasera alle 21, presso il Collegio Marconi di Portogruaro, nell’ambito del Festival Internazionale di Musica della città, il Quintetto Bibiena ne propone una trascrizione per quintetto di fiati di Andrea Chenna, nella quale gli strumentisti sono impegnati anche come recitanti.
Giampaolo Pretto (flauto), Alessandro Carbonare (clarinetto), Roberto Giaccaglia (fagotto), Nicola Patrussi (oboe) e Stefano Pignatelli (corno), racconteranno e suoneranno la celebre fiaba in un concerto che vede anche in programma: l’Andante in fa magg. KV 616 di Mozart, originariamente scritto per un singolare organo meccanico, e qui presentato in una versione per quintetto di fiati; La cheminée du roi René op. 205 di Milhaud, un adattamento della musica scritta nel 1939 per il film Cavalcade d’Amour di Raymond Bernard; La nouvelle d’Orleans del compositore argentino Lalo Schifrin, celebre per aver creato le pluripremiate colonne sonore di film di successo come Nick Mano Fredda e Mission: Impossible.
Il Quintetto Bibiena fondato nel 1993 è uno degli ensemble più innovativi del panorama concertistico europeo. Il gruppo offre un mix di repertorio classico, nuova musica e arrangiamenti, alcuni arricchiti da un cotè teatrale. Per i cinque musicisti hanno scritto compositori come Fedele, Sollima, D’Amico e Campogrande.
I biglietti per il concerto, da € 14,00 a € 4,00 (ridotto per gli allievi della Scuola di Musica di Portogruaro), sono in vendita dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 20.00, e fino alle 21.00 il giorno del concerto, presso la biglietteria del Teatro “Luigi Russolo” (piazza Marconi, Portogruaro) e sul sito www.vivaticket.it.
Per informazioni: (+39) 0421 270069; www.fmsantacecilia.it
venerdì 19 agosto 2011
Domenica prossima si apre il BAROCCO FESTIVAL a San Vito dei Normanni (BR)
Un genio del violoncello rende omaggio a un grande autore pugliese del Settecento in una magica serata di musica antica. Cristophe Coin (nella foto), un gigante del repertorio barocco, sarà lo straordinario protagonista del concerto inaugurale del Festival Barocco intitolato a Leonardo Leo, del quale il musicista francese suonerà musiche di rara bellezza insieme all’ensemble La Confraternita de’ Musici guidata al cembalo da Cosimo Prontera, direttore artistico della manifestazione, insignita per il terzo anno consecutivo del Premio di Rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L’evento è in calendario domenica 21 agosto, alle 21, nell’atrio di Villa Europa, a San Vito dei Normanni, la città natale di Leo, appuntamento di respiro internazionale che sancisce non solo l’inizio del festival brindisino (9 concerti sino al 6 settembre) ma anche l’avvio della programmazione della Rete dei Festival di Musica antica in Puglia sostenuta dal Progetto Puglia Sounds (numero verde 800.96.01.37), un network di idee e progetti artistici al quale aderiscono anche Anima Mea (7-11 settembre), il Giovanni Paisiello Festival (8-21 settembre) e La Via Francigena del Sud (17 settembre-2 ottobre).
Quest’anno sono sette le città del Brindisino coinvolte nel calendario del Barocco Festival. Oltre a San Vito dei Normanni (21 agosto e 4 settembre), i concerti (tutti a ingresso libero) si terranno, infatti, a Torre Santa Susanna (23 agosto), Brindisi (26 e 31 agosto), Latiano (29 agosto), Carovigno (30 agosto), Ceglie Messapica (2 settembre) e Mesagne (6 settembre). «Ospitare in questa edizione musicisti del calibro del francese Christophe Coin, dell’olandese Berthold Kuijken, dell’italiano Stefano Montanari, dell’americano Bruce Dickey e del fiammingo Liuwe Tamminga allontana la nostra terra da quella marginalità culturale in cui la geografia e gli uomini l’avevano posizionata», afferma con orgoglio Prontera.
Sul concerto inaugurale di domenica 21 agosto è prevista una finestra in diretta di RadioTre Suite, importante cassa di risonanza per un’occasione di ascolto di grande interesse, con la quale il Barocco Festival di propone di superare un consolidato stereotipo. Chi ha detto, infatti, che gli autori di scuola napoletana primeggiarono solo nel teatro musicale? Per rendersi conto di quanto questo tabù non abbia ragione di esistere basterà ascoltare Coin e la Confraternita de’ musici nell’esecuzione dei Concerti per violoncello n. 1 e n. 5 di Leo, parte di una serie di sei Concerti composti tra il 1737 e il 1738.
Leo li scrisse per Domenico Marzio Carafa, duca di Maddaloni, un dilettante di violoncello di buon livello che qualche anno prima aveva probabilmente commissionato a Pergolesi l’incantevole Sinfonia per violoncello e basso continuo. Questi pagine presentano - al di là della loro bellezza intrinseca - una notevole importanza storica, come spiega il musicologo Giovanni Tasso. Insieme ai concerti di Vivaldi, composti qualche anno prima, sono - infatti - tra le prime opere a vedere il violoncello in veste solistica, dunque svincolato dai poco gratificanti compiti di basso continuo. Sotto questo aspetto Leo si rivelò un vero innovatore, fatto che appare ancora più evidente se si pensa che nel 1752 - otto anni dopo la scomparsa del compositore sanvitese - Johann Joachim Quantz scrisse nel suo celebre «Versuch einer Anweisung die Flöte traversiere zu spielen» che «il compito principale di questo strumento è costituito dalla realizzazione di un buon accompagnamento».
Leo - spiega ancora Tasso - seppe essere innovativo anche sotto l’aspetto stilistico, come si può notare nella decisione di adottare nei primi movimenti un abbozzo di forma-sonata (una forma pressoché sconosciuta tra i compositori attivi a Napoli nei primi decenni del XVIII secolo), che contribuisce a rendere questi concerti - concepiti secondo il collaudato modello della sonata da chiesa, con una doppia successione di tempi lenti e veloci - più interessanti e originali rispetto alla maggior parte delle opere coeve. Sotto il profilo espressivo, Leo ottenne risultati davvero eccellenti abbinando stilemi propri del passato come passaggi fugati a spunti dal sapore decisamente teatrale, come il Larghetto a mezza voce del Concerto n. 1 in la maggiore, una meravigliosa oasi di delicato lirismo e di spiccata cantabilità.
Nel corso della serata Leo verrà messo a confronto con Francesco Durante, compositore di Frattamaggiore passato ingenerosamente alla storia - chiarisce Tasso - per non aver mai composto opere teatrali, prediligendo di gran lunga l’ambito sacro. Tuttavia Durante godette di una grande fama, come testimonia la presenza di un busto del compositore nell’Opéra Garnier di Parigi.
Il confronto tra le sue opere e quelle del compositore di San Vito dei Normanni consente di percepire un’eco della querelle che per qualche tempo vide contrapposti un gruppo di ammiratori di Leo e una fazione di estimatori di Durante, un dissidio - conclude Tasso - che non fa altro che confermare i due musicisti agli occhi di noi ascoltatori del XXI secolo tra i massimi protagonisti di una delle stagioni più esaltanti della storia della musica italiana.
Prende il via stasera a Monopoli (BA) la settima edizione di "Ritratti"
prende il via stasera una nuova stagione di Ritratti, la settima: nelle ultime serate di agosto riapriranno dunque a Monopoli le storiche quinte di Palazzo San Martino, nel cuore del borgo antico, e la cornice d’eccezione del nuovo Anfiteatro a Cristo delle Zolle, ospiteranno volti giovani e nomi di prestigio del panorama musicale italiano e internazionale, protagonisti dei nuovi programmi musicali della Rassegna di musica da Camera ideata da Massimo Felici e Antonia Valente.
Ad aprire il cartellone 2011 sarà questa sera un ritratto di Felix Mendelssohn, autore di alcune tra le più belle pagine del repertorio cameristico di tutti tempi: tra queste il Trio in re minore per violino violoncello e pianoforte e il celebre Ottetto per archi. Alla guida degli archi dell’Ensemble ’05, ospite straordinaria, la violinista francese Muriel Cantoreggi.
In occasione dei duecento anni dalla nascita del compositore, Ritratti celebra Franz Liszt con l’invito all’ interprete Stefania Santangelo, che martedì 23 agosto si esibirà in un recital pianistico interamente dedicato alla figura del compositore ungherese, del quale eseguirà alcune Parafrasi e Trascrizioni e la Sonata in si minore.
Giovedì 25 agosto, sarà la volta di Notte Trasfigurata: le avanguardie del secolo scorso accanto ad al genio di Gustav Mahler, a cento anni dalla scomparsa, in un programma che riscoprirà il Mahler sedicenne autore di un bellissimo Quartetto – incompleto, il Sestetto Verklärte Nacht / Notte Trasfigurata di Schönberg e la Sonata op.1 per pianoforte di Alban Berg, due opere composte alla frontiera tra due secoli (1899 e 1907).
La chiusura della stagione 2011, sabato 27 agosto sarà uno spettacolo musicale dedicato al Paesaggio Cubano: Ritratti si trasferisce presso l’Anfiteatro di Cristo delle Zolle a Monopoli, e ancora una volta, come in passato, i riflettori saranno puntati su una delle tradizioni popolari a cui ha attinto la musica moderna: in primo piano il genio compositivo di Leo Brouwer, con i suoi Paisajes, protagonista la chitarra, accompagnata da archi e percussioni dell’orchestra da camera diretta da Giovanni Pelliccia.
Ritratti è una co-produzione dell’Associazione Musicale Euterpe e dell’Ensemble ’05, due realtà pugliesi unite da sette anni nella promozione di un progetto che chiama a raccolta su un palcoscenico comune generazioni di artisti diverse, con il patrocinio ed il sostegno, oltre che di alcune importanti aziende del territorio, dell’Assessorato alla Cultura della Città di Monopoli, del Ministero dei Beni artistici e Culturali – Direzione generale per lo Spettacolo dal vivo, e della Regione Puglia – Assessorato a Mediterraneo.
La Rassegna è da quest’anno inserita nella Rete dei Festival ATS Feste Musicali in Puglia, sostenuta dal Progetto Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia 2007 - 2013 Asse IV e cofinanziata dall’Unione Europea.
Segreteria e informazioni: 339.3770307 /
email: info@ensemble05.it / skype: ritratti.festival /
http://facebook.com/Ritrattifstvl www.ritrattifestival.it http://twitter.com/Ritrattifstvl
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