lunedì 31 ottobre 2016

Il 3 e il 4 novembre si apre la nuova stagione di prosa a Monfalcone con The Human Jukebox.


La nuova stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone si apre all’insegna della contaminazione fra i linguaggi. Giovedì 3 e venerdì 4 novembre alle ore 20.45, infatti, sono i pirotecnici Oblivion a dare il la al nuovo cartellone con The Human Jukebox, lo spettacolo scritto da Davide Calabrese e Lorenzo Scuda che vanta lo sguardo registico di Giorgio Gallione e vede in scena i cinque straordinari cantanti-attori: i due autori insieme a Graziana Borciani, Francesca Folloni e Fabio Vagnarelli.
In The Human Jukebox gli Oblivion danno vita a un incredibile mangianastri umano che mastica la musica e la digerisce in diretta in modi inediti. Dopo aver rimixato i grandi classici della letteratura, dai Promessi sposi a Dante, gli entertainer più irriverenti del teatro e della Rete (hanno letteralmente spopolato su YouTube facendo registrare migliaia di visualizzazioni), giocano questa volta con la storia della canzone italiana. E alla loro perversa creatività si affianca quella del pubblico, che contribuisce a creare il menù della serata suggerendo gli ingredienti della pozione: invitano, infatti, gli spettatori a infilare in una boccia di vetro dei foglietti con i nomi dei cantanti preferiti, li estraggono e improvvisano con grande ironia e il consueto virtuosismo. 
Gli Oblivion, che hanno in repertorio tutti i grandi della musica italiana e internazionale, sono quindi pronti ad affrontare ogni sfida a colpi di mash-up, parodie, duetti impossibili: un infinito flusso di note ogni sera diverso, un’esperienza irripetibile, al limite della follia. The Human Jukebox è un montaggio azzardato e divertente che va dai Ricchi e Poveri ai rapper, da Ligabue al gospel, da Morandi ai Queen. Uno schiacciasassi che trangugia Sanremo e X Factor, tutto nell’originale “stile Oblivion”, mescolando modernità e tradizione, vintage e attualità, improvvisazione geniale e ritmo sostenuto

Nell'ambito della rassegna "Dietro le quinte", giovedì 3 novembre alle 20.00, al Bar del Teatro, ha luogo una breve presentazione dello spettacolo.
Venerdì 4 novembre, invece, è in programma alle 19.00 un incontro con gli Oblivion.

Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro, Biblioteca Comunale di Monfalcone, ERT di Udine, prevendite Vivaticket e on line su www.vivaticket.it; la Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche.

La prima del 7 dicembre di Porgy and Bess di Gershwin alla Scala di Milano.


L’autunno scaligero prosegue con un Novembre ricco di straordinari spettacoli e appuntamenti in vista della Prima del 7 dicembre.
Si apre a Milano un ciclo di iniziative culturali dedicate all’approfondimento di Madama Butterfly #PrimaScala, il capolavoro pucciniano che inaugura la stagione 2016-2017. Momenti pubblici di riflessione musicologica e culturale che precedono il calendario degli eventi cittadini di “Prima diffusa”.
Conclude la stagione l’ultimo e più importante lavoro per il teatro musicale di George Gershwin, Porgy and Bess, proposto in nuova produzione firmata per la regia da Philipp Harnoncourt e per la direzione d’orchestra da Alan Gilbert, direttore musicale della New York Philharmonic.  In omaggio alle ricerche di Nikolaus Harnoncourt, scomparso il 5 marzo 2016, questa “American folk opera”, tratta dal dramma di DuBose Heyward, sarà eseguita nella sua versione originale, che include molta musica influenzata dalle esperienze dell’avanguardia europea, aumentando l’effetto drammatico e mostrando i legami di Gershwin con la cultura musicale del suo tempo. Un titolo capace di unire la serietà drammatica dell’opera lirica europea del Novecento all’esuberanza delle contaminazioni jazz e spiritual d’oltreoceano. 
I posti migliori sono in rapido esaurimento per tutte le repliche della nuova produzione de Le nozze di Figaro con il giovane regista, Frederic Wake-Walker, uno dei più grandi direttori mozartiani del nostro tempo, Franz Welser-Möst, e un superbo cast composto da interpreti come Diana Damrau, Markus Werba, Golda Shultz, Marianne Crebassa, e Carlos Álvarez.
La programmazione concertistica offre per il mese di novembre due serate da segnare in calendario. Accanto alla Cenerentola per i bambini, il 20 novembre continua l’impegno della Scala verso il pubblico dei più piccoli con l’Ottetto e mezzo all’opera, pensato per i bambini. Un programma vario e intenso coinvolgerà le famiglie in una serata all’insegna dell’allegria, grazie alla partecipazione di Gioele Dix. Infine, il 21 novembre una serata speciale dedicata al ricordo di Luciana Pestalozza e Claudio Abbado, diretta da Stefan Asbury, con le voci di Anu Komsi e Ursula Hesse von den Steinen, conclude il 25° Festival di Milano Musica “Gérard Grisey- Intonare la luce”.
Non mancare all’appuntamento con il baritono tedesco Matthias Goerne, accompagnato al pianoforte dal grande pianista e direttore d’orchestra, Christoph Eschenbach in un programma interamente dedicato ai cicli liederistici di Schumann.
Ti aspettiamo a Teatro! 

Due concerti per il Gioco del Jazz il 5 e 6 novembre allo Sheraton di Bari nell'ambito di Bari Hi End


Nell’ambito della 25^ edizione di Bari Hi End, mostra mercato dedicata all’audio/video più importante del Sud Italia in programma il 5 e il 6 novembre al The Nicolaus Hotel di Bari, si terranno due concerti promossi dall’Associazione Nel Gioco del Jazz. Sabato 5 alle ore 21 è di scena “SoupStar” con un connubio a dir poco inusuale nel mondo del jazz, è quello messo in piedi da Giovanni Guidi (pianoforte, fender, rhodes) e Gianluca Petrella (trombone ed elettronica).Due dei migliori jazzisti italiani di nuova generazione - Gianluca Petrella e Giovanni Guidi - e un nome – SoupStar - che in un gioco di parole racchiude il cuore di una collaborazione ormai consolidata: una  salutare capacità di mettersi in gioco costantemente, con ironia e apertura mentale, e la  propensione a esplorare, in lungo e in largo, nuove dimensioni e nuovi linguaggi.
Dopo l’uscita del primo disco del duo, dall’omonimo titolo “SoupStar”(uscito nell’ottobre 2013 per Musica Jazz) e reduci da un anno che ha visto crescere la loro capacità e la loro fama (non ultimo il successo  dei tour in Cile e Argentina  e in Francia, Germania, Spagna, Canada, Turchia, Ucraina, Serbia)
Cresciuti entrambi, seppur con dinamiche diverse, sotto la guida di un musicista illuminato qual è Enrico Rava, i due musicisti sono riusciti a trovare in SoupStar un ottimo equilibrio tra la libertà di sperimentare molteplici linguaggi e il forte approccio all’improvvisazione: un duo dinamico, quindi, in perfetta sintonia – artistica e umana – ricco di idee e di sfumature.
Nei loro concerti sanno alternare originali riletture di brani come “Over The Rainbow” o “Prelude To A kiss”  o ” Ida Lupino” – ad esempio – ad altri scritti a quattro mani (pubblicati nel disco “SoupStar” e nel nuovo album ECM intitolato “Ida Lupino” che ha come ospiti il clarinettista francese Louis Scalvis e il batterista americano Gerald Cleaver) o inediti, in grado di esprimere al meglio la loro personale dimensione. Domenica 6 novembre alle ore 21 tocca alla alla Big Band del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari diretta da Vito Andrea Morra.
La Big Band nasce come laboratorio formativo per gli studenti di musica jazz e diventa organico stabile ed ufficiale della stessa Istituzione musicale pugliese.
Con la collaborazione dei Maestri Roberto Ottaviano e di tutto il dipartimento di Musica Jazz del Conservatorio, la Big Band abbraccia un repertorio che spazia dal grande classicismo per questo organico, Sammy Nestico, Quincy Jones, Henry Mancini, Neal Hefti e Burt Bacharach, fino agli autori più moderni in arrangiamenti spesso curati dallo stesso M. Morra. L’ingresso al concerto è libero. 
Per ulteriori info e acquisto dei biglietti presso: Centro Musica – Corso Vitt. Emanuele 165 Bari – tel. 0805211777 oppure Associazione Nel Gioco del Jazz – tel, 3389031130 – oppure circuito on-line www.liveticket.it



Un importante appuntamento con la Formazione per direttori e coristi.



Da Gennaio non perdere un importante appuntamento con la formazione, per direttori e coristi.
Vi aspettiamo!







L'attrice Isa Danieli alla Vallisa, la Signora del Teatro Italiano si esibisce.


Isa Danieli (nella foto), signora del teatro italiano, rende omaggio agli autori che hanno accompagnato il suo viaggio di donna e attrice, da Eduardo ai drammaturghi contemporanei, con una lettura intitolata «Raccontami. Una passeggiata devota». L’appuntamento con la grande artista napoletana è in programma martedì 1° novembre (ore 20), nell’Auditorium Vallisa di Bari, per la decima edizione della rassegna di teatro di narrazione letteraria «Le direzioni del racconto», organizzata dalla Compagnia Diaghilev in collaborazione con l’Assessorato alle Culture del Comune di Bari e il sostegno della Regione Puglia (biglietti 10 euro, info e prenotazioni 3331260425).
«Mi piaceva l’idea di far rimbalzare nel cuore e nella testa del pubblico parole avute in dono o solamente in prestito», racconta Isa Danieli, che sul palco della Vallisa porta il «ricordo prezioso di facce, suoni, lacrime e risate di una stagione amata in cui potersi riconoscere per sempre». L’attrice si propone, con questo tributo, di esprimere la sua «riconoscenza e gratitudine ad una officina - dice - che mi fece donna e attrice, che mi fu casa e giardino di sapienza e affetto, talvolta di amarezza: giorni, mesi, anni di viaggi a piedi fermi o tra valigie e specchi in cui riconoscersi e tradirsi».
Isa Danieli si trasforma sempre. Ma non c'è da stupirsi, dal momento che sin da quando ha cominciato a calcare il palcoscenico, da adolescente, ha abituato il pubblico a infinite e perfette metamorfosi. Protagonista del teatro napoletano e italiano, ha intessuto la sua carriera fra magia e mistero, legandosi professionalmente a grandi autori e senza avere la minima idea di cosa fosse il look di un’attrice. Ed è proprio per questo che piace: perché Isa Danieli, pur essendo tra le più grandi interpreti delle scene partenopee, ha sempre l’aria della dirimpettaia.
Luisa Amatucci, questo il vero nome di Isa Danieli, è figlia d’arte. Sua madre era Rosa Moretti, indimenticabile voce di Radio Napoli, mentre suo padre era l’attore Renato Di Napoli, discendente di una dinastia di professionisti della scena teatrale. Contro il volere materno tenta la strada della recitazione. I primi passi sono sul palcoscenico proprio accanto alla madre e allo zio Gennaro nella sceneggiata napoletana.
Poi, scrive una lettera ad Eduardo De Filippo, con allegata fotografia, nella quale esprime il desiderio di lavorare con lui. Ed invitata a recarsi in teatro per un provino, quella sera stessa Isa si ritrova a recitare in «Napoli Milionaria». Eduardo le chiede di rimanere nella compagnia. E la Danieli accetta, legando la sua vita a quella del maestro che sarà il suo più grande mentore. 
Nel 1956 l’attrice lascia la compagnia e decide di darsi all'avanspettacolo, spinta dal desiderio di imparare a cantare, a ballare e muoversi in scena. Incontrerà Roberto De Simone, che  nel 1976 la vorrà per «La Gatta Cenerentola» ritagliandole un personaggio da antologia destinato a renderla definitivamente celebre. Seguiranno i successi al cinema e in televisione al fianco di Carlo Giuffrè, Franchi e Ingrassia, Marcello Mastroianni, Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Vittorio Gassman, Monica Vitti e Sophia Loren. Quindi, il ritorno con Eduardo per alcuni spettacoli e le collaborazioni con Lina Wertmüller, Mario Monicelli, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore. E ancora il teatro con Giorgio Strehler, Benno Besson e Glauco Mauri.
Infine, gli incontri con gli autori che, insieme a Eduardo, hanno segnato la vita artistica di Isa Danieli, Annibale Ruccello ed Enzo Moscato su tutti. Autori che, con De Filippo, saranno protagonisti di questo recital un po’ speciale.

I prossimi appuntamenti della Camerata Musicale Barese a Bari.


Anche quest’anno la Camerata Musicale Barese presenta, nell’ambito della Stagione Concertistica, tre importanti appuntamenti di “Teatro Musicale”.
Apertura della rassegna lunedì 30 gennaio al Teatro Petruzzelli   con l’Ensemble di Berlino Solisti dei Philarmoniker e Peppe Servillo uno dei volti più interessanti del teatro italiano.
Peppe Servillo presenterà una sua nuova versione del “Borghese e Gentiluomo” di Richard Strauss (eseguito dall’Ensemble Berlin nell’elaborazione per violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto, fagotto, corno).
Il Borghese Gentiluomo fu per Richard Strauss una sorta di work in progress lungo e travagliato. Alla fine, dopo vari tentativi sul versante teatrale, il compositore concentrò il meglio della Comédie Ballet primigenia in una suite delle musiche di scena. «Nel nostro piccolo,  spiega Peppe Servillo, vorremmo dare seguito, appunto, all’intento di origine dei due autori, attingendo a Molière, ridando spazio a Hofmannsthal e affidando il racconto ad un unico attore che possa essere, contemporaneamente, narratore e personaggio, un po’ come nella “Histoire du Soldat”, alla quale ho lavorato anni fa proprio con le prime parti dei Berliner Philarmoniker. Il senso del tragico e del ridicolo confinano felicemente nel Borghese gentiluomo: nell’interscambio tra parola e musica viene fuori un racconto fatto di allusioni colte, supportato da una musica che, non a caso appare divertita, sa giocare con le citazioni, da Verdi a Wagner, alle turcherie di maniera. Attraverso i ritmi di danza, cesellati con grazia, traspare l’aspirazione del protagonista ad un ideale fatto di eleganza.
Secondo appuntamento il 25 marzo al Teatroteam con una  nuova produzione de  “La Principessa Sissi” della Compagnia Corrado Abbati, un  musical liberamente ispirato all’omonimo film di Ernst Marischka, adattamento di Corrado Abbati  ed elaborazione musicale di Alessandro Nidi
Sissi è diventata uno dei personaggi ancora oggi più famosi ed amati; attorno alla sua figura è nata una leggenda romantica che si è concretizzata in un grande seguito popolare. A rinverdire il fascino di Sissi torna in teatro la sua storia, quella stessa che ha ispirato i celebri film interpretati da
Romy Schneider. Il nuovo spettacolo teatrale torna sullo stesso soggetto attualizzandone l’immagine, i ritmi della sceneggiatura, ma non il contenuto.  Del resto, l’ambientazione, lo sfarzo, gli amori e gli intrighi della vicenda, diventano sede  ideale per un moderno spettacolo dove grandi quadri d’insieme, balli di corte e atmosfere da "Capodanno a Vienna" si svolgono davanti a noi come una pellicola ricca di musica, di danza, di buonumore, che va ben oltre il sapore edulcorato della fiaba.
Ancora appuntamento, il 22 maggio, al Teatro Petruzzelli con lo spettacolo “Amore che vieni, Amore che vai…” un Tributo a Fabrizio De André con Cristina Donà, Rita Marcotulli, Enzo Pietropaolo, Fabrizio Bosso, Javer Girotto, Saverio Lanza e Cristiano Calcagnile.
In un angolo della memoria, molti di noi hanno protetto alcune canzoni: vuoi per ricordare l'accendersi veloce di una passione d'amore che si pensava eterna o al contrario: la sua incertezza e mutevolezza.
Per ricordare personaggi tanto simbolici quanto teneri o paradossali, romantici o beffardi; ironici, carichi di una allegria che si trasforma in lieve cinismo ma anche portatori di una etica civile tanto moderna quanto oggi spesso dimenticata. Molte di queste canzoni e di questi personaggi 
appartengono alla poetica di Fabrizio De André. Una poetica colta, curiosa della vita, attenta al mondo e alle sue ingiustizie. E in questa poetica una parte grande è dedicata alle donne. Tutte.
A quelle che volano, che piangono; che amano riamate o che vengono lasciate e diventano storie struggenti... quelle che creano il mondo, lo amano ma vorrebbero cambiarlo per essere felici.
Per informazioni e per la vendita dei biglietti dei singoli spettacoli anche per gli Eventi fuori abbonamento (Stefano Bollani del 15/1/2017 e Massimo Ranieri del 11/3/2017 in “Malia”),  gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141  (dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.00) oltre che sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it


venerdì 28 ottobre 2016

Il Balletto Anastasia al Cinema Showville in diretta dalla Royal Opera House di Londra.


Un'identità in crisi, una nazione in completa rivolta. Anastasia è un  meraviglioso balletto che affronta uno dei grandi misteri nella storia del ventesimo secolo, solo di  recente svelato.
Al culmine della Rivoluzione Russa la famiglia reale fu giustiziata, ma successivamente apparì inaspettatamente una giovane donna, apparentemente una sopravvissuta della famiglia reale, una principessa: la Gran Duchessa Anastasia. "Anna Anderson" questo il suo nome , non riusciva a ricordare il passato e si presumeva quindi che si trattasse di un'impostora. Molti volevano dimenticare il massacro e la Rivoluzione; molti credevano, o speravano, che una principessa potesse essere sopravvissuta, che una traccia del vecchio mondo fosse ancora lì presente. Questo balletto  è uno dei primi lavori di Kenneth MacMillan , creato quando divenne direttore del Royal Ballet nel 1970.
 Anastasia è una ricerca drammatica e inquietante nell'incubo della memoria e dell'identità di Anna, è l’ ambiguità del concetto stesso di identità.
. Le musiche di Tchaikovsky e Martin, accompagnano eventi che conducono all'omicidio della famiglia degli zar  e i sogni di Anna ( o sue memorie ).
Una sfida impegnativa per la ballerina principale, ricca di pathos e l’ occasione di
vedere un balletto fondamentale di un grande coreografo. Il balletto andrà in scena il prossimo 2 novembre, alle ore 19.



Per il sesto anno consecutivo torna in rete PappanoinWeb.



Per il sesto anno consecutivo torna in rete PappanoinWeb.
Il progetto nasce dalla collaborazione fra TIM e Accademia Nazionale di Santa Cecilia con l’obiettivo di creare valore grazie all’utilizzo innovativo del web e incoraggiare la diffusione dei contenuti culturali e la socializzazione delle esperienze artistiche.
PappanoinWeb si articola in cicli annuali di concerti di musica classica trasmessi su telecomitalia.com, arricchiti da guide all’ascolto, curate da un musicologo insieme al Maestro Antonio Pappano, disponibili sul sito per introdurre il pubblico della rete alla storia e ai segreti dei brani in programma. Un progetto rivolto sia ai “giovani”, che sul web possono apprezzare temi culturali come la musica classica, sia ai “meno giovani” che, attratti dai contenuti di loro interesse, si avvicinano alle tecnologie digitali comprendendone le potenzialità. L’interesse per l’iniziativa è testimoniato dai traguardi raggiunti: nelle edizioni passate PappanoinWeb è stato seguito da oltre 200.000 utenti connessi che hanno partecipato anche grazie alle vivaci interazioni sui social network.
Anche nel 2016 PappanoinWeb propone quattro appuntamenti durante i quali il pubblico del web partecipa sia alla live chat dedicata grazie all’hashtag #pappanoinweb sia in collegamento diretto dalla sala da concerto dove viene allestita un’autentica WebArena, uno spazio tecnologicamente allestito da TIM, riservato ai giovani, liberi di connettersi per condividere foto, brevi video, emozioni ed esperienze reali.
La user experience online offre sempre nuovi punti di vista grazie alle tecnologie di ripresa Panoramica 360° sperimentate con grande successo nell’edizione 2015.

Per questa occasione si collega in diretta anche il TIM Space di Milano, dove un pubblico di appassionati potrà seguire il concerto in modalità del tutto inedita e coinvolgente grazie all’utilizzo di visori per la realtà virtuale che esaltano la user experience delle tecnologie di ripresa Panoramica 360°.

L’iniziativa è parte delle attività #ilfuturoèditutti di Corporate Shared Value di TIM, un programma di interventi basati sulla creazione di valore condiviso con le comunità in cui l’Azienda opera.
Tutti gli appuntamenti e le guide all'ascolto saranno disponibili su telecomitalia.com/pappanoinweb

Il Festival Oriente Occidente presenta a Santa Teresa dei Maschi domani sera il concerto "Dalla Guerra Amorosa (Fatti e misfatti di amori turbolenti)".


Il Festival Oriente Occidente diretto a Bari da Sabino Manzo nella rete Orfeo Futuro,  sabato 29 ottobre presenta, a Santa Teresa dei Maschi (ore 20.30), il concerto «Dalla Guerra Amorosa (Fatti e misfatti di amori turbolenti)», protagonista l’Ensemble Cappella Santa Teresa dei Maschi con il baritono Giuseppe Naviglio, Claudio Mastrangelo al violoncello e Sabino Manzo (nella foto) al cembalo.
Nel percorso musicale di quest’ultimo appuntamento, il festival getta uno sguardo sulla cantata a voce sola d’autore nelle sofferenze d’amore. Dunque, amori contrastati, tradimenti, gelosie, sospetti ed altro ancora rivivono attraverso le note di Bach («Amore traditore» Cantata BWV 203 per voce sola di basso e cembalo), Händel («Dalla guerra amorosa» Cantata a voce sola di basso con basso continuo) e Antonio Caldara («Che dite» Cantata a voce sola di basso con basso continuo).
Previste anche prime assolute in tempi moderni con una panoramica nella Napoli di Francesco Mancini («Agitato mio pensiero» Cantata a voce sola di basso con basso continuo) e in quella dei pugliesi Nicola Fago («Miserabile scempio» Cantata a voce sola di basso con basso continuo), Domenico Merola (Toccata in re maggiore, Sonata in re minore e Sonata in si bemolle maggiore per cembalo) e Francesco Paolo Scipriani (Toccate a solo 1, 2, 5 e 10 da Principi da imparare a suonare il violoncello). Tutti inediti per il pubblico d’oggi che affrontano temi comuni e passioni del Sud, con la voce rara di basso che trionfa nell'ira e nella passione.
Biglietti 10€ (intero), 8€ (over 65), 5€ (under 30 e studenti universitari), 3€ (14-18 anni).
Botteghino un’ora prima del concerto o acquisto sulwww.santateresadeimaschi.it

L'8 dicembre con Sergio Cammeriere sul palco del Petruzzelli apre la terza edizione della rassegna "Notti di Stelle Winter".


Cresce l’attesa per un evento davvero imperdibile per chi ama la grande musica d’autore italiana: il prossimo 8 dicembre  alle ore 21 sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli, straordinario concerto con  Sergio Cammariere (nella foto), accompagnato da una super band composta da Daniele Tittarelli, sax, Luca Bulgarelli, contrabbasso, Bruno Marcozzi, percussioni e Amedeo Ariano, batteria. Il concerto aprirà la terza edizione della rassegna “Notti di Stelle Winter”.
Sergio Cammariere, nato a Crotone, è un personaggio singolare nel panorama musicale italiano. Pianista ormai riconosciuto per il suo talento e interprete coinvolgente, trae la sua ispirazione sia dalla grande scuola della musica d'autore italiana che dalle sonorità sudamericane, dalla musica classica e dai grandi maestri del jazz.
Nel 1997 Cammariere partecipa al Premio TENCO, catturando l'attenzione di critica e pubblico e la Giuria della manifestazione gli attribuisce all'unanimità il Premio IMAIE come migliore esecutore e interprete della rassegna, consacrandolo ad autentica rivelazione dell'anno.
Nelle sue performance live, Sergio Cammmariere si racconta in modo sincero in un connubio perfetto tra i suoi assoli di pianoforte e i momenti corali di forte impatto emotivo.
Sul suo sito si legge: «Sergio Cammariere è un artista e compositore completo, più volte vincitore di dischi d’oro e di platino, sempre sorprendente, carico di umanità, capace ancora di commuoversi. Una figura elegante, composta, quasi d’altri tempi, un‘anima creativa e in continua evoluzione e ricerca, destinata a lasciare un segno sui binari della grande musica d’autore».
Secondo appuntamento  della rassegna  dedicato al pianoforte  solo di Stefano Bollani il 15 gennaio sempre al Petruzzelli, mentre il 15 febbraio, sul palco del Teatro Showville, si esibiranno  tre  giovani pianisti, Mirko Signorile, Claudio Filippini e Giovanni Guidi,  impegnati nel  progetto “Tre pianisti per la ricostruzione”, con lo scopo di poter donare un pianoforte alle zone terremotate.
Quarto appuntamento il 28 febbraio, sempre al Teatro Showville con Mauro Campobasso & Mauro Manzoni Sextet in “Duck You, sucker” - A Jazz Homage  To Sergio Leone”. 
Grande chiusura delle “Notti Winter” con un Evento Straordinario “Massimo Ranieri” in “Malìa”, che ha inaugurato la scorsa estate “Umbria Jazz”.
Per il ciclo dei concerti è disponibile uno speciale abbonamento al costo di € 160 per la poltrona ed € 110 per la poltroncina per tutti i concerti ad esclusione dell’Evento con “Massimo Ranieri”.

Abbonamenti e biglietti disponibili per i singoli spettacoli  presso gli Uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 tel. 080/5211908 e sul sito www.cameratamusicalebarese.it 

L'Orchestra di Lecce e del Salento si esibisce ed impiega i talenti pugliesi il 2 e il 3 novembre.


L’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento continua ad esibirsi e impiegare i talenti pugliesi.  L’Orchestra, con  Direttore e Pianista la pugliese Gianna Fratta (nella foto), violino il pugliese Dino De Palma e violoncello Massimo Polidori, sarà in concerto sabato 29 ottobre alle ore 21.00 Teatro Comunale di  Aradeo, lunedì 31 ottobre ore 20.30 chiesa la Chiesa "La Madonna della Fiducia” Calimera, mercoledì 2 novembre alle ore 21.00 Teatro Comunale di Mesagne e giovedì 3 novembre alle ore 21.00 Teatro Comunale di Melendugno (ingresso libero informazioni www.teatropubblicopugliese.it). Prestigioso il programma musicale che prevede Ludwig van Beethoven: Triplo Concerto in do magg. per pianoforte, violino,  violoncello e orchestra op. 56 e Pëtr Il'ič Čajkovskij Sinfonia n. 5 in mi min. op. 64. I concertirientrano nell’intervento della Regione Puglia, affidato al Teatro Pubblico Pugliese nell'ambito delle attività realizzate a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione FSC 2007-2013 - APQ rafforzato "Beni ed attività culturali, destinato allo sviluppo dell’attività concertistica dell’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, Orchestra ICO della Magna Grecia e OLES, Orchestra Sinfonica di Lecce e Salento.
Gianna Fratta è pianista e direttore d'orchestra, si esibisce nei più importanti teatri del mondo (Carnegie Hall di New York, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Teatro Solis di Montevideo, Seoul Art Center di Seoul, Smetana Hall di Praga, Teatro Sao Pedro a San Paolo del Brasile, Teatro dell'Opera di Roma ecc.).  Tra le orchestre dirette, i Berliner Symphoniker, l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, la Sinfonica di Macao (Cina), la ORT di Firenze, l’Orchestra del Teatro Petruzzelli, la Royal Academy di Londra, l'Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma, l'Orchestra Sinfonica di Sofia e di Kiev, la Sinfonica di Greensboro (USA), l'Orchestra de lIle de France, la Prime Orchestra di Seul (Corea), l'Orchestra Filarmonica di Montevideo.  Il 7 marzo 2009 è insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana dal Presidente Giorgio Napolitano per i risultati da lei ottenuti in campo internazionale come pianista e direttore d’orchestra.
Massimo Polidori a sedici anni debutta come solista eseguendo le "Variazioni Rococò" di Čajkovskij con l'Orchestra da camera di Sofia. Diplomatosi con il massimo dei voti in Italia prosegue gli studi a Ginevra ottenendo il Primo premio di Virtuositè. A trent'anni vince il concorso di Primo Violoncello indetto dal Teatro alla Scala, nel periodo in cui Riccardo Muti era direttore musicale. La grande passione per il repertorio cameristico lo ha portato ad essere fondatore del "Trio Johannes" composto da Francesco Manara e Claudio Voghera, esibendosi in tutto il mondo. Per la rivista "Amadeus" il trio ha inciso l'integrale dei trii e i quartetti con pianoforte di Brahms e si appresta ad uscire un altro Cd dedicato alle musiche di Ravel.  Da sempre attratto dal repertorio quertettistico, nel 2000 col sostegno e l'incoraggiamento del maestro Muti, insieme alle prime parti dell'Orchestra del Teatro rifonda il Quartetto d'archi della Scala. 
Dino De Palma solista e camerista apprezzato e attivo a livello internazionale, si è esibito in tutto il mondo in sale e teatri come la Carnegie Hall e il Lincoln Center a New York, la Sala Tchaikowsky a Mosca, il Teatro Coliseum a Buenos Aires, il Centro Pompidou a Parigi, il Seoul Art Center a Seul, l’Auditorium Nazionale di Madrid, il Teatro Solis a Montevideo, la Smethana Hall di Praga, il Teatro Music Hall di San Pietroburgo, il Teatro Gyvataim di Tel Aviv e molti altri.Le sue tournèe, in oltre venti anni di carriera, lo hanno visto protagonista in Russia, Stati Uniti, Brasile, Francia, Egitto, Australia, Taiwan, Israele, Turchia, Svezia, Lituania, India, Giappone, Corea, Germania, Spagna, Italia, Repubblica Ceca, Argentina, Uruguay. Ha inciso per BMG, Bongiovanni di Bologna, Velut Luna di Padova, Amadeus e altre case discografiche.  Suona un violino Mantegazza del 1795.

giovedì 27 ottobre 2016

Il 30 ottobre nuovo appuntamento con la pianista cinese Feng Ran, giovane talento asiatico vincitrice del 25° Concorso Internazionale Giovani Musicisti " Città di Barletta" 2015.


Domenica, 30 ottobre, con porta alle ore 18,00 e inizio alle ore 18,30, nuovo appuntamento dell'intenso Cartellone della 32.ma Stagione Concertistica dell'Associazione Curci di Barletta.
Nella accogliente  cornice della Chiesa di S.Antonio a Barletta, sarà  la pianista cinese Feng Ran, vincitrice del  1° Premio Assoluto  al 25°  Concorso Internazionale per Giovani Musicisti  "Città di Barletta"  2015  , la protagonista della serata .
Ultimo evento della  Sezione  “Artisti Internazionali” , ambito riservato da molti anni  dall’Associazione Curci, ai migliori musicisti internazionali che si sono affermati in importanti Concorsi Musicali Nazionali ed Internazionali , con alle spalle una già intensa e prestigiosa carriera concertistica, cercando  di offrire una vetrina musicale dei migliori concertisti  provenienti da tutto il mondo con un curriculum di assoluto prestigio internazionale e che ci hanno fatto ascoltare giovani musicisti che nulla hanno da invidiare ai grandi nomi.
Azione di rilievo questa dell'Associazione Curci , importante animatrice delle Stagioni Musicali della città e promotrice di interessantissime e prestigiose iniziative di valorizzazione di giovani talenti.
La rassegna dedicata agli “Artisti Internazionali” offre una importante vetrina dei migliori musicisti internazionali che si sono affermati in importanti Concorsi Musicali Nazionali ed Internazionali , con alle spalle una già intensa e prestigiosa carriera concertistica.
Feng Ran è uno di questi  giovani talenti.Nata nel 1991 a Guizhou, in Cina, ha iniziato lo studio del pianoforte a soli quattro anni.
All'età di 14, è stata ammessa al  collegio musicale Lysenko di Kiev per le sue particolari doti. A 17 anni, viene ammessa al Conservatorio Tchaikovsky di Kiev, che è una delle accademie musicali più famose nel mondo sia per le qualità dei suoi studenti che per le loro eccellenti affermazioni. Nel 2013, si è laureata con il massimo dei voti e la lode. Nel 2012, Ran è stata anche selezionata  dalla International Piano Academy 'Incontri col Maestro' di Imola in  Italia. Attualmente sista perfezionando ad Imola sotto la guida dei maestri  Leonid Margarius, Enrico Pace e Igor Roma e completerà i suoi studi in Italia con la sua seconda laurea a giugno 2017 . A soli sedici anni, ha vinto il terzo premio al "3 ° Tbilisi International Young Pianists Competition" in Georgia, ricevendo un importante Premio Speciale come  'Futura Pianista'.
Nel 2014, ha vinto il secondo premio al 16 ° Concorso Internazionale di Musica 'Euterpe', il primo premio e il premio speciale al 5 ° concorso internazionale 'Premio Crescendo' tenutosi a Firenze, ha superato la selezione internazionale per il 10 ° Concorso Pianistico Internazionale di Utrecht Liszt nei Paesi Bassi.
Nel 2015, ha vinto il primo premio assoluto al  25 ° Concorso Internazionale per Giovani Musicisti "Città di Barletta' " e, ad ottobre, è stata una dei sei semifinalisti  all''8 ° Concorso Pianistico Internazionale "Franz Liszt" di Weimar-Bayreuth in Germania.  Ha tenuto concerti nei più prestigiosi e noti festival d'Europa, si è esibita, per la Utrecht Music Foundation  durante la Cerimonia di inaugurazione del TivoliVredenburg presso la famosa Concert Hall a Utrecht, Paesi Bassi . In Germania è stata invitata dall'organizzazione del "Liszt Competition" ad esibirsi presso la "Liszt - Haus" a Weimar . Infine ha tenuto un importante recital per la Fondazione "Musica Insieme in Ateneo" per commemorare il 300 ° anniversario della Accademia Filarmonica di Bologna a Bologna.
Feng Ran  è un'artista a tutto tondo e riesce a trasmettere al pubblico la sua capacità di coinvolgere e affascinare, la sua espressività e passionalità, qualità che la caratterizzano, saprà avvolgere lo spettatore e proiettarlo in una dimensione quasi irreale.
Per informazioni  tel. 0883/528026 - 380 3454431            
info@culturaemusica.it ; www.culturaemusica.it;   www.facebook.com/asscurci; @asscurci



Sabato 29 ottobre alla Vallisa è di scena Iaia Forte.


Voce rauca, occhi di ghiaccio. Iaia Forte, la bionda più drammatica del cinema italiano, con più di quaranta pellicole all’attivo, tra cui il film premio Oscar, «La grande bellezza», di Paolo Sorrentino, è la grande protagonista del prossimo appuntamento della rassegna di teatro di narrazione letteraria «Le direzioni del racconto», organizzata dalla Compagnia Diaghilev in collaborazione con l’Assessorato alle Culture del Comune di Bari e il sostegno della Regione Puglia.
Sabato 29 ottobre (ore 21), all’auditorium Vallisa, l’attrice napoletana, signora del teatro e musa di grandi registi, leggerà «L’isola di Arturo» di Elsa Morante in un’elaborazione drammaturgia da lei stessa curata a quattro mani con Carlotta Corradi.
Con «L’isola di Arturo» Elsa Morante vinse nel 1957 il Premio Strega e, dopo il felice esordio nel 1948 con «Menzogna e sortilegio», confermò tutte le proprie qualità di scrittrice, affidandosi ancora una volta a un linguaggio di forte suggestione e ad un impasto di elementi realistici e fiabeschi.
«Quando ho letto la prima volta L’isola di Arturo - racconta Iaia Forte - ero molto giovane. I personaggi erano così vivi che mi sembrava di averli accanto, di sentire il loro calore nella stanza in cui leggevo. Quando in età adulta, già innamorata della Morante, ho deciso di rileggerlo, ho compreso cose che da piccola non riuscivo a capire, ma ho sentito che la memoria “fantastica” della prima lettura era rimasta intatta, e che questo libro, per me, avrebbe incarnato per sempre l’adolescenza. Procida, nel romanzo, è come l’anima di Arturo, un luogo incantato e innocente, che verrà abbandonato dal protagonista nell’età in cui si abbandona la propria infanzia. L’Isola e Arturo sono quindi lo stesso corpo, selvatico e denso, sono l’infanzia e l’innocenza, e il romanzo racconta magnificamente quel “rito di passaggio” da un età all’altra così traumatico per tutti noi. Ho deciso di lavorare su questo romanzo per il piacere di comunicare una lingua così bella, e per passare del tempo in compagnia di “Quell’isola”, di quel tempo perduto, che è per tutti noi, il nutrimento più vitale dell’immaginazione». Biglietti 10 euro. Informazioni e prenotazioni 3331260425.

Orchestra Rai diretta da James Conlon. Ochestra Sinfonica Nazionale Rai: "Classica per tutti".


Prende il via il ciclo di iniziative dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal titolo “Classica per tutti”, dedicato a famiglie, giovani e giovanissimi. Il primo appuntamento è in programma sabato 29 ottobre alle ore 16 all'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Protagonista il nuovo Direttore principale dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai James Conlon (nella foto), che propone la Sinfonia n. 3 op 97 di Robert Schumann detta “Renana”. A “raccontare” il concerto è chiamato Giacomo Tesini, violinista che viene dall'esperienza diSpira Mirabilis, l'orchestra di giovani musicisti abituati ad approfondire lo studio delle partiture e a divulgarne i contenuti a un vasto pubblico.
Un viaggio nella musica di Schumann fatto di immagini e voci: oltre a proporre esempi musicali, Tesini si confronterà con James Conlon e con i professori dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, alla scoperta dei segreti e delle curiosità nascosti nella partitura.
Oltre alla consueta stagione sinfonica – dice la Sovrintendente Paola Carruba – l'offerta dell'Orchestra Rai si arricchisce quest'anno di numerose iniziative educational. Cerchiamo un modello di divulgazione diverso, sperimentando nuove vie per raccontare la musica, dando spazio alle idee e al dinamismo di giovani musicisti di livello internazionale, come Giacomo Tesini, oltre che ad artisti di grande fama, come lo stesso James Conlon. Tutti gli appuntamenti prevedono l'interazione dei musicisti con il pubblico in sala, per dare la possibilità a chi ascolta la musica di interrogarla attraversi i suoi interpreti”.
Il primo appuntamento sarà seguito da altri tre incontri, tutti programmati il sabato pomeriggio alle ore 16 e presentati da Giacomo Tesini. Sabato 17 dicembre, sempre con la direzione di James Conlon, saranno protagonisti Mozart, con la sua celebre serenata Eine kleine Nachtmusik, e Beethoven, con la Seconda Sinfonia. Sabato 11 marzo salirà sul podio Eiji Oue, che eseguirà la Rapsodia per orchestra di Toyama e i frammenti sinfonici dal balletto Daphnis et Chloé di Ravel. L'ultimo appuntamento, sabato 25 marzo, sarà invece dedicato a Berlioz, con la sua Symphonie Fantastique op. 14 interpretata da John Axelrod. I biglietti per i quattro appuntamenti sono proposti al prezzo di 10 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini con meno di quindici anni.

mercoledì 26 ottobre 2016

Stefano Bollani in concerto alla Camerata Musicale Barese.


Grande Jazz per il  concerto programmato dalla Camerata Musicale Barese  il 15gennaio prossimo al Teatro Petruzzelli   per la 75ª Stagione “Gold”.
Sulla scena Stefano Bollani,  musicista iperbolico,  scattante ma profondo , goliardico ma rigoroso, che si diverte  come il più consumato degli attori teatrali ed emoziona come il più  splendente dei pianisti.
Il concerto è il primo degli “Eventi Straordinari” Fuori Abbonamento della Stagione Concertistica.
Stefano Bollani, esordisce  professionalmente a  quindici anni.
Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 e una breve esperienza come turnista nel mondo della musica pop ( con Raf e Jovanotti, fra gli altri) si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Bobby McFerrin,  Chick  Corea, Michel  Portal, Franco D’ Andrea , Martial  Solal; Phil Woods, Lee Konitz ,Han Bennink,  Miroslav Vitous, Antonello Salis, Aldo Romano,  John Abercrombie , Uri Caine ,Kenny Wheeler, Greg  Osby…) sui palchi più prestigiosi del  mondo (da Umbria Jazz al Festival di Montreal e di Nizza, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia,  fino alla Scala di Milano).
Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 e da allora mai  interrotta con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale ha tenuto centinaia di concerti (anche per la Camerata) ed ha inciso  ben quattordici dischi.
Il secondo asso degli “Eventi Straordinari”  della Camerata è previsto l’11 marzo, sempre  al Petruzzelli, con Massimo Ranieri in “Malia”.  Il termine Malìa significa magia, incantesimo, fascino, seduzione, ed è presente nel testo di Te Voglio Bene Tanto Tanto uno dei brani più noti del celebre cantante.
Massimo Ranieri ha  coinvolto nel progetto, che ha inaugurato nel luglio scorso la kermesse di Umbria Jazz,  cinque grandi musicisti: Enrico Rava (tromba e flicorno),
Stefano Di Battista (sax alto e sax soprano), Rita Marcotulli (pianoforte), Riccardo Fioravanti (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria).

Per informazioni e biglietti gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata infotel 080/5211908,  on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it e presso il Box Office c/o La Feltrinelli.

Domani si inaugura con Brunello e Lucchesini la stagione del Teatro comunale di Monfalcone.

Giovedì 27 ottobre, alle 20.45, sono Mario Brunello (violoncello) e Andrea Lucchesini (pianoforte) a inaugurare la stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone, diretta da Filippo Juvarra. Brunello e Lucchesini suonano insieme da oltre 25 anni: si conobbero, infatti, la notte di Capodanno del 1989 e decisero di suonare insieme. Oggi, anche se entrambi continuano a coltivare una prestigiosa attività solistica, l’affiatato duo rappresenta il meglio della musica da camera italiana.
Il programma del concerto propone alcune fra le più belle pagine per violoncello e pianoforte. Due Sonate(l’op. 36 di Grieg e l'op. 40 di Šostakovič) e due brani solistici che presentano, in stili diversi, la Follia (danza di origine portoghese): le 12 Variazioni per clavicembalo di C. P. E. Bach e il brano La Follia di Sollima per violoncello solo, un pezzo che prevede la scordatura, composto nel 2007 per il Concorso Internazionale “Antonio Janigro”.
Ad anticipare il concerto, alle 20.00 nel Bar del Teatro, una breve presentazione a cura di Filippo Juvarra e un aperitivo inaugurale.
 
Primo artista italiano a vincere il Concorso “Čaikovskij” di Mosca nel 1986, Mario Brunello s’impone fin da giovanissimo sulla scena internazionale. Invitato dalle più importanti orchestre, lavora con direttori e musicisti da camera fra i più prestigiosi. Nei suoi progetti riserva ampio spazio a forme d'arte e saperi diversi, integrandoli con il repertorio tradizionale e interagendo con artisti di altra estrazione culturale (Uri Caine, Paolo Fresu, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela fra gli altri). Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un'idea diversa e multiforme del fare musica, lavorando e sperimentando anche nello Spazio Antiruggine da lui creato, un’ex officina ristrutturata. Direttore musicale del festival “Artesella arte e natura” e Accademico di Santa Cecilia, suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.
Formatosi sotto la guida di Maria Tipo, Andrea Lucchesini raggiunge giovanissimo fama internazionale con la vittoria del Concorso “Dino Ciani” alla Scala di Milano e suonando da allora in tutto il mondo con le orchestre e i direttori più illustri. La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico all'oggi, conquistando nel 1994 – unico italiano finora – il riconoscimento della critica con il Premio Internazionale Accademia Chigiana e nel 1995 con il Premio “Abbiati”. Si dedica con passione all'insegnamento presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale è stato anche direttore artistico, la Musik Hochschule di Hannover e il Mozarteum di Salisburgo; dal 2008 è Accademico di Santa Cecilia.
Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro, Biblioteca Comunale di Monfalcone, ERT di Udine, prevendite Vivaticket e on line su www.vivaticket.it; la Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche.

martedì 25 ottobre 2016

Porgy and Bess alla Scala di Milano dal 13 al 23 novembre.


Dal 13 al 23 novembre non perderti Porgy and Bess, ultimo e più importante lavoro per il teatro musicale di George Gershwin che chiude la Stagione 2015/16. Per la prima volta, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala saranno impegnati assieme in questo titolo unico nel suo genere, capace di unire la serietà drammatica dell’opera lirica europea del Novecento all’esuberanza delle contaminazioni jazz e spiritual d’oltreoceano. 
Una modernità evidenziata dal lavoro di Nikolaus Harnoncourt per ripristinare la versione originale di Boston (1935). La sua scomparsa nel marzo scorso fa di questa produzione anche un omaggio alla sua curiosità, con il testimone raccolto dal figlio Philipp, che cura la parte scenica dello spettacolo, e da Alan Gilbert, Music Director della New York Philharmonic, sul podio per restituire tutti i colori di Catfish Row, lo slum di Charleston, South Carolina, in cui è ambientata la vicenda. 
Il cast di questa "American folk opera" è, come richiesto espressamente dall’autore, interamente composto da artisti afroamericani: lo sfortunato ma generoso Porgy (Morris Robinson, astro nascente del Met) tenta di liberare la fragile Bess (Kristin Lewis, già applaudita alla Scala come Aida e ne La cena delle beffe) dal violento e possessivo Crown (Lester Lynch, già protagonista della produzione scaligera del 1996) e dalle attenzioni dello spacciatore Sportin’ Life (Chauncey Packer). 
Una grande storia americana che inscena, fra passioni accese e crimini efferati, l’eterno conflitto fra nobiltà e miseria in un ambiente in rapida trasformazione come l’America degli anni ‘30. Un mondo complesso, caotico e dinamico, perfettamente rispecchiato dalla musica eclettica e brillante di Gershwin, che definiva Porgy and Bess “il mio Wozzeck”. Tutti temi da approfondire un’ora prima di ogni recita con le introduzioni del Professor Franco Pulcini e con un intero palinsesto di eventi, incontri e proiezioni che il Teatro alla Scala dedica a questa significativa produzione, in collaborazione con gli Amici della Scala, la Fond azione Milano per la Scala, gli Amici del Loggione e la Fondazione Corriere della Sera. 
Biglietti da 11 a 180 euro più prevendita, da 5,50 a 90 euro più prevendita per ScalAperta del 15 novembre.

Il 6° festival Città di Corato è partito dalla sua seconda parte.


Dopo il successo di pubblico del jazz di Roberto Tarenzi, della “storia dell’amore” della Dual Band e del pianismo virtuoso e sensibile del giovane Angelo Nasuto, è la volta del violoncellista Luca Provenzani e del pianista Sergio De Simone: due straordinari musicisti che interpreteranno celebri pagine solistiche e d’insieme di Bach, Fauré, Schumann e Brahms. Da cui il titolo di UN DUO DI… SOLISTI. L’appuntamento è per mercoledì 26 ottobre alle 20.30 in Sala Verde a ingresso libero. Il concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto del direttore artistico Filippo Balducci e intervallato da un breve intermezzo letterario dedicato alla scrittrice coratina Benedetta Caterina.
Luca Provenzani si è diplomato con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° Franco Rossi presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze. Ha frequentato corsi di perfezionamento con Maestri quali YO-YO MA, Mischa Maisky, Alexander Lonquich, Dario De Rosa, Maureen Jones, Anner Bijlsma, Mario Brunello, ottenendo sempre particolari elogi, borse di studio e riconoscimenti (borse di studio all’Accademia Chigiana di Siena, alla Fondazione Romanini di Brescia, al Concorso Vittorio Veneto (ed.1985/1987), alla Scuola di Musica di Fiesole, primi premi ai concorsi di Chieti (1986), Milano, Moncalieri, Genova ect.).
Dal 1994 suona in duo con la pianista Fabiana Barbini, considerato fin da subito dalla critica come uno dei gruppi emergenti più interessanti in Italia e vincitore di concorsi nazionali e internazionali.
Intensa la sua attività di primo violoncello con importanti orchestre come l’OSER di Parma, la RAI di Torino e la Symphonica Toscanini.  Stabilmente ha ricoperto il ruolo di concertino con obbligo del primo violoncello al Teatro dell’Opera di Roma e a partire dal 2001 di primo violoncello presso l’Orchestra della Toscana.
L’attività didattica di Provenzani l’ha portato a insegnare presso l’Istituto musicale di Carpi e il Conservatorio “Martini” di Bologna, il Conservatorio Cherubini di Firenze e l’Istituto Superiore di Studi Musicali R. Franci di Siena. Attualmente insegna all’ISSM “Mascagni” di Livorno e presso la Scuola di Musica “Le 7 Note” di Arezzo di cui è fondatore.
Provenzani affianca all’attività violoncellistica anche un importante impegno come organizzatore di eventi. Dal 1997 è Presidente e Direttore Artistico della sezione di Firenze dell’A.Gi.Mus. (Associazione Giovanile Musicale) organizzando per la stessa oltre 500 concerti e curando la stagione dei concerti in ospedale “Careggi in Musica” premiata più volte dal Presidente della Repubblica Italiana. Sergio De Simone (nella foto) è vincitore di numerosi concorsi pianistici e cameristici, svolge attività concertistica, sia in veste di solista che in formazioni cameristiche, in Italia, Spagna, Francia, Croazia, Slovenia e Stati Uniti. Si è inoltre esibito con la Camerata Strumentale Città di Prato, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, la Meadows Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra rumena di Stato di Oradea, l’Orchestra Filarmonica di Sarajevo (sotto la direzione di Anton Nanut, Jonathan Webb, Alessandro Pinzauti, Paul Philips, Augusto Vismara, Giuseppe Camerlingo, Andrea Fornaciari, Giovanni Bartoli, Daniele Giorgi, Samra Gulamovic). Collabora abitualmente con i violinisti Pavel Berman, Markus Placci e Violeta Smailovic, i flautisti Maxance Larrieu e Francesco Loi, il violista Wladimir Kossianenko, i violoncellisti Yevgeniy Xaviereff e Manfred Stilz, il Quartetto Fonè e il Quartetto Bernini.
Insegna Pianoforte presso il Trinityi Laban Conservatoire of Music and Dance di Londra, all’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. Mascagni” di Livorno e la Scuola di Musica di Sesto Fiorentino della quale è Direttore dal 2006. Ha tenuto Master classes presso SMU di Dallas, UC Santa Barbara, UC Fresno, Achucarro Foundation e l’Accademia Superiore di Spalato. Ha collaborato come pianista “in residence” con l’Accademia Chigiana di Siena, con gli Amici della Musica di Firenze e con l’Accademia Estiva del Mozarteum di Salisburgo.
Nato a Firenze, ha studiato con il M° Giuseppe Tanzini, si è diplomato con Menzione d’onore al Conservatorio di Parma, perfezionandosi poi con Joaquin Achucarro all’Accademia Chigiana di Siena e alla Southern Methodist University di Dallas. Ha inoltre seguito Master Classes con Murray Perahia e Aldo Ciccolini.
Il Festival pianistico Città di Corato, organizzato dall’Associazione Musicale e Culturale “Fausto Zadra” con la direzione artistica del pianista coratino Filippo Balducci, gode del patrocinio morale della Città metropolitana di Bari, e del sostegno del Comune di Corato e della Regione Puglia. Si avvale anche della collaborazione di alcune associazioni culturali locali. Già da alcuni anni le sezioni coratine della FIDAPA e del Rotary clubl’Associazione musicale “Euterpe” e l’AIOS di Bari sono vicine al Festival. Quest’anno si aggiungono il sostegno e la collaborazione dell’Associazione Ponti sul mondo e del Forum degli Autori che partecipa attivamente alla manifestazione con brevi intermezzi letterari. Sponsorizzano il Festival GRANORO, l’Ottica Talìa, l’Ulivo Rooms for Rent, Villa Monna Lisa, il Corato Executive Center, la SIT impianti e la Libreria musicale Le Muse di Bari. I Media partner sono Lo Stradone, Live Network e Ugolopez.it. Domenica 30 ottobre penultimo appuntamento del 6° Festival pianistico Città di Corato diretto dal pianista Filippo Balducci. Il Duo contrabbasso-pianoforte composto da Javad e Adel Javadzade si esibirà alle 19 in Sala Verde. Lo scherzoso titolo LA STRANA COPPIA gioca sul fatto che è veramente insolito ascoltare il contrabbasso prodursi nei virtuosismi che ascolterete e dialogare alla pari con il pianoforte in importanti pagine cameristiche. Peraltro i due sono una coppia anche nella vita. In programma musiche di Brahms, Glière e Bottesini. Il concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto del direttore artistico Filippo Balducci e intervallato da un breve intermezzo letterario dedicato alla scrittrice coratina Nunzia BevilacquaIngresso libero.
Javad e Adel Javadzade Javadzade sono nati a Baku, in Azerbaijan dove si sono laureati presso l’Accademia Musicale.
Stato della Georgia, con direttori quali il Maestro Rauf Abdullayev, Nikoloz Rachveli, Ennio Morricone, Maxim Vengerov, Laurent Petitgirard, Peter Rundel, Ignat Solzhenitsyn. Come membro dell’orchestra d’archi da Camera della Georgia, Javad ha partecipato alla 23a edizione del Festival “Al Bustan” a Beirut, Libano. Il suo repertorio musicale include brani di tutte le epoche e di ogni genere.
Come solista Adel ha conseguito il primo posto al 10° Concorso Musicale Internazionale Pietro Argento di Gioia del Colle (Italia). Ha preso parte, inoltre, al festival musicale internazionale “Young Euro Classic” (Germania), come membro dell’orchestra sinfonica “New Philharmonic” dell’Azerbaigian.
I due suonano insieme dal 2011. Attualmente risiedono in Georgia e continuano ad esercitare la loro attività concertistica e didattica anche in Azerbaijan. Si sono, affermati tra gli altri, all’8° edizione del concorso J. M. Schperger (Germania), e al 18° Concorso musicale internazionale Euterpe (Italia) dove Javad ha vinto il Primo premio assoluto nella sezione Archi.  
Con questo concerto si rinnova la consolidata collaborazione fra l’Associazione Musicale “Fausto Zadra” e la competizione musicale coratina.
Il Festival pianistico Città di Corato, organizzato dall’Associazione Musicale e Culturale “Fausto Zadra” con la direzione artistica del pianista coratino Filippo Balducci, gode del patrocinio morale della Città metropolitana di Bari, e del sostegno del Comune di Corato e della Regione Puglia. Si avvale anche della collaborazione di alcune associazioni culturali locali. Già da alcuni anni le sezioni coratine della FIDAPA e del Rotary clubl’Associazione musicale “Euterpe” e l’AIOS di Bari sono vicine al Festival. Quest’anno si aggiungono il sostegno e la collaborazione dell’Associazione Ponti sul mondo e del Forum degli Autori che partecipa attivamente alla manifestazione con brevi intermezzi letterari. Sponsorizzano il Festival GRANORO, l’Ottica Talìa, l’Ulivo Rooms for Rent, Villa Monna Lisa, il Corato Executive Center, la SIT impianti e la Libreria musicale Le Muse di Bari. I Media partner sono Lo Stradone, Live Network e Ugolopez.it. 
Come si interpreta un brano musicale? Come si prepara una performance? Che relazione c’è fra il gesto tecnico e il suono?
Martedì 1 novembre nella Sala Verde del Palazzo di Città si conclude la sesta edizione del Festival pianistico Città di Corato. Il celebre pianista serbo-croato Dorian Leljak, presidente della WORLD PIANO TEACHER ASSOCIATION, terrà, a partire dalle 9, una master class per un gruppo di giovani pianisti i quali si esibiranno alle 19 nel concerto conclusivo della rassegna, intitolato WORLD PIANO TALENTS. La master class è aperta al pubblico, ad ingresso libero, come il concerto.
Con questo doppio evento l’Associazione Musicale “Fausto Zadra” diretta dal M° Filippo Balducci, si propone un duplice scopo:
- dare l’opportunità ai giovani talenti locali di dialogare con grandi maestri e promuoverli presentandoli al pubblico;
- formare il pubblico del Festival dandogli la possibilità di capire meglio cosa avviene “al di qua della tastiera”.
Dorian Leljak vince numerose competizioni pianistiche internazionali - tra cui il Concorso Rachmaninov di Belgrado e il concorso pianistico di Novi Sad - ed è più volte insignito di innumerevoli premi, tra cui il Premio al Merito, conferitogli dall’Università di Novi Sad, e i premi Mary Clapp Howell, ricevuto dall’Università di Yale, Irving Gilmore e Parisot.
La sua carriera di pianista, costellata di successi in tutto il mondo, vede anche recital e a concerti con orchestre, tra cui spiccano la Windstrings Orchestra, la Wyoming Symphony Orchestra, la Yale Philharmonia Orchestra, l’Orchestra filarmonica di Belgrado, l’Orchestra della radio-televisione serba, l’Orchestra filarmonica di Voivodina, la Yale Repertory Orchestra e molte altre. Dorian Leljak è attivo anche come musicista da camera, collaborando con successo con nomi di spicco quali il violoncellista Istvan Varga e il pianista Ninoslav Zivkovic. Il suo debutto risale al 2002, alla Carnegie Hall e alla Boston Philharmonia Hall.
Dorian Leljak è attualmente docente di pianoforte presso l’Accademia delle Arti di Novi Sad e il Royal College of Music di Londra. In passato, ha inoltre insegnato alla Yale School of Music. Si è formato con Arbo Valdma e Boris Berman (DMA, Yale University).
Leljak è direttore artistico del concorso pianistico internazionale Isidor Bajic nonché presidente della World Piano Teachers Association (WPTA) e della World Piano Conference (WPC), ex presidente della European Piano Teachers Association (EPTA) di Voivodina, direttore esecutivo delle scuole internazionali Panopticum Musicum / Musica Ricercata / Omnibus Musicus International Music Schools, e infine rappresentante per il sud est Europa presso la ABRSM (Londra).
Leljak è frequentemente invitato anche nelle giurie di numerosi concorsi pianistici internazionali, tra cui la Cleveland International Piano Competition (USA), il Concorso pianistico internazionale di Roma (Italia), il Concorso pianistico per giovani musicisti di Enskede (Paesi Bassi), il Concorso pianistico internazionale di Namur/Waterloo (Belgio), il Concorso pianistico Chopin di Mazovia (Polonia), il Concorso pianistico Top of the World di Tromsø (Norvegia), e il Concorso EWON Cheonan (Corea). 
Tiene regolarmente master class e seminari in tutto il mondo, inclusi l’Università di Pretoria, l’Associazione Sudafricana di docenti di Musica, il Conservatorio di Namur Jambes, il Festival internazionale di Chetham, la Summer School per pianisti, l’Accademia musicale di Waterloo, l’Università Anton Bruckner di Linz, lo Schloss Weinberg di Kefermarkt, l’Accademia pianistica internazionale ASIA di Cheonan, il Centro culturale EWON di Seoul, lo Scotch College di Melbourne, il Conservatorio Elder di Adelaide, la University of Western Sydney, nonché presso ulteriori università e centri di eccellenza.
Il Festival pianistico Città di Corato, organizzato dall’Associazione Musicale e Culturale “Fausto Zadra” con la direzione artistica del pianista coratino Filippo Balducci, gode del patrocinio morale della Città metropolitana di Bari, e del sostegno del Comune di Corato e della Regione Puglia. Si avvale anche della collaborazione di alcune associazioni culturali locali. Già da alcuni anni le sezioni coratine della FIDAPA e del Rotary clubl’Associazione musicale “Euterpe” e l’AIOS di Bari sono vicine al Festival. Quest’anno si aggiungono il sostegno e la collaborazione dell’Associazione Ponti sul mondo e del Forum degli Autori che partecipa attivamente alla manifestazione con brevi intermezzi letterari. Sponsorizzano il Festival GRANORO, l’Ottica Talìa, l’Ulivo Rooms for Rent, Villa Monna Lisa, il Corato Executive Center, la SIT impianti e la Libreria musicale Le Muse di Bari. I Media partner sono Lo Stradone, Live Network e Ugolopez.it.