domenica 31 gennaio 2016

Il 15 aprile prossimo andrà in scena lo spettacolo della "Compagnia Naturalis Labor" "Romeo Y Julieta Tango" organizzato dalla Camerata Musicale Barese.


Il fascino, la seduzione, l’ inesauribile passione del Tango domineranno la scena del Teatroteam il 15 aprile per la Camerata Musicale Barese  con la “ Compagnia Naturalis Labor”.
Nello spettacolo “Romeo Y Julieta Tango”   vi sarà  anche musica dal vivo , eseguita dal gruppo “Cuarteto Tipico Tango Spleen” .
“Romeo Y Julieta” è uno spettacolo intriso di passione, complicità, amore, musica e tango per la regia di Luciano Padovani che porta quel tipo di  danza in scena coniugato con le invenzioni sceniche e drammaturgiche che, da anni, contraddistinguono il suo lavoro di regista e coreografo.
Gli ingredienti shakespeariani nello spettacolo ci sono tutti: la dichiarazione d’amore dal balcone,il sepolcro, il bacio di Giulietta e Romeo, il monaco amico, la disperazione di Romeo quando prende in braccio Giulietta esanime nella sua morte apparente, la lotta, il duello, il delitto.
Padovani è un autore che, anche rivolgendosi all'amato tango argentino, sa di non poter gestire la coreografia solo sulle note e sui passi di quel ballo: è necessario trasporre il ballo in danza, uscire dalla logica della balera o della gara per entrare in quella della rappresentazione d’arte. Agisce  così su due piani distinti, congiungendoli e armonizzandoli: il tango è ballato dalle masse e i tangueros  in scena hanno la funzione del coro della tragedia classica, mentre i solisti danzano, il più delle volte, con la gestualità propria della danza contemporanea.
Gli interpreti  agiscono spesso in scene separate  ma quando s'intersecano il racconto dell’amore di Romeo e Giulietta viene danzato dai solisti mentre le coppie avvinghiate nel tango costituiscono la scenografia.

Per il balletto  sarà valida  la formula “A  Teatro con Mamma e Papà”, riservata ai ragazzi e ragazze fino a 15 anni.  Sono previste inoltre  riduzioni anche per gli allievi delle Scuole di Danza. Continuano anche  le prenotazioni  per i due Eventi (fuori abbonamento) che vedranno sulla scena del Teatro Petruzzelli Paolo Conte il 29 aprile e Giovanni Allevi il 28 maggio 2016. Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata infotel 080/5211908  e on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it.

Tributo al presidente appena scomparso Ettore Scola per il programma 2016 del BIFEST.


Tributo a Ettore Scola, presidente - Il programma del Bif&st 2016 è stato seguito e dettagliatamente curato da Ettore Scola fino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Il grande regista sarà dunque, anche per la prossima edizione  (2-9 aprile), il presidente del Bari International Film Festival che già lo ha visto per sei anni (accolse l’incarico nel giugno 2010) attivissimo animatore e protagonista della manifestazione ideata e diretta da Felice Laudadio, promossa dalla Regione Puglia presieduta da Michele Emiliano e prodotta dall’Apulia Film Commission presieduta da Maurizio Sciarra.
Scola aveva informato Laudadio - quando aveva appreso della sua riconferma per altri cinque anni alla direzione del Bif&st come voluto da Emiliano - che per ragioni di età (aveva 84 anni) e di salute non avrebbe potuto continuare ancora a lungo ad occuparsi del Bif&st e gli aveva indicato il suo auspicabile successore, il cui nome sarà a suo tempo annunciato dal presidente della Regione e dal direttore del Bif&st che insieme hanno deciso di dedicare la prossima manifestazione a Scola – che a Bari ebbe una esaustiva retrospettiva nel 2009 – con un tributo incrociato con quello già da tempo annunciato per Mastroianni.
E dunque il tema del prossimo Bif&st sarà Scola-Mastroianni 9½. C’eravamo tanto amati, giacché il regista ha diretto più di chiunque altro l’attore scomparso 20 anni fa: hanno lavorato insieme in ben 9 film di lungometraggio, più un film ad episodi, che verranno presentati l’uno dopo l’altro. Sarà inoltre istituito il Premio Ettore Scola per il miglior regista di opera prima o seconda che verrà assegnato, insieme ai Premi Gabriele Ferzetti e Mariangela Melato per il migliore attore e la migliore attrice, dalla giuria del pubblico presieduta dal giornalista e scrittore Furio Colombo.
Il primo film del festival verrà presentato al Teatro Petruzzelli alle 9 del mattino del 2 aprile: sarà Ridendo e scherzando, uno straordinario ritratto di Scola realizzato dalle sue figlie Paola e Silvia con la complicità di Pif (Pierfrancesco Diliberto). A fine proiezione parleranno del grande regista alcuni attori e attrici che con lui hanno lavorato, coordinati dal critico Jean Gili, direttore di una antica e celebre manifestazione francese gemella del Bif&st, il Festival del cinema italiano di Annecy, il cui presidente è stato fin dal 1997 proprio Ettore Scola e alla cui direzione, dal 2017, è stato nei giorni scorsi chiamato Felice Laudadio.
Sono inoltre previsti, in collaborazione con La Feltrinelli, altri otto incontri pomeridiani, uno al giorno e condotti da Jean Gili, dedicati a Scola con la partecipazione della famiglia, di amici, colleghi, produttori e studiosi quali, fra gli altri, Fabiano Fabiani, Ugo Gregoretti, Walter Veltroni, Ennio Bispuri, Stefano Masi, Carlo Degli Esposti, Roberto Cicutto, Valerio De Paolis, Giuliano Montaldo, Andrea Occhipinti e altri intepreti dei film di  Scola.
Il Festival Marcello Mastroianni, organizzato di concerto con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, con la collaborazione di RAI Teche e Istituto Luce Cinecittà, comprenderà oltre 50 film e una gran quantità di materiali di documentazione, oltre a tre laboratori di formazione sul mestiere dell’attore promossi dalla Scuola di Cinema Gian Maria Volonté e dalla Cooperativa Artisti 7607. Per parlare del talento di Mastroianni saranno presenti al Teatro Petruzzelli, dopo la proiezione dei film in cui lo hanno diretto, i registi Francesca Archibugi, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Roberto Faenza, Paolo e Vittorio Taviani, Luciano Tovoli. Queste Lezioni di cinema culmineranno, al mattino del 9 aprile, in un incontro con alcuni attori e attrici suoi compagni di lavoro, coordinati da Marco Spagnoli, del Comitato di direzione del Bif&st.
In Conversation With… è una sezione nuova di zecca - a cura di Beatrice Kruger - che prende spunto dallo straordinario successo arriso agli incontri svoltisi nel marzo 2015 al Petruzzelli con la partecipazione di otto grandi registi (Jean-Jacques Annaud, Costa-Gavras, Nanni Moretti, Alan Parker, Edgar Reitz, Ettore Scola, Margarethe von Trotta, Andrzej Wajda). Nel nome di Mastroianni il Bif&st 2016 ha invitato a Bari otto attori e attrici di grande talento e notorietà - uno solo dei quali italiano: Toni Servillo che il 4 aprile incontrerà il pubblico insieme al regista Roberto Andò dopo la proiezione di Viva la libertà - che alle 18 dialogheranno al Petruzzelli con un regista italiano dopo la presentazione pomeridiana, alle 16, di un film da essi interpretato. A Toni Servillo e agli altri sette attori e attrici stranieri (i cui nomi verranno annunciati nella conferenza stampa in programma alla Casa del Cinema di Roma il prossimo 18 marzo insieme ai film delle Anteprime internazionali e ai vincitori dell’ItaliaFilmFest/Lungometraggi) verrà conferito il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence, che riproduce il celebre profilo felliniano disegnato da Scola (riportato in fondo a questa pagina) e realizzato in platino dagli sponsor Monile e Mario Mossa. Altro importante sponsor del Bif&st è la Mercedes che con la Motoria di Francesco Maldarizzi metterà a disposizione degli ospiti una piccola flotta di auto e organizzerà un concorso di cortometraggi.

"la Foresta Incantata inaugura la decima stagione di Mirarte a Santa Teresa dei Maschi.


La Foresta Incantata
(Ensemble di musica antica)


Venerdì 5 febbraio, Auditorium S. Teresa dei Maschi
Bari - Ore
 21.00


Venerdì 5 febbraio, alle 21, all'Auditorium Santa Teresa dei Maschi di Bari si inaugurerà il cartellone 2016 dell'associazione culturale Mirarte, che quest'anno compie dieci anni di attività, con la direzione artistica di Marina Addante. Sul palco si esibirà il quartetto di musica antica "La Foresta Incantata", formato da musicisti di grande caratura internazionale: David Bellugi (nella foto, flauto dolce), Federico Guglielmo (violino), Francesco Montaruli (violoncello barocco), Onofrio Della Rosa (clavicembalo). In programma musiche di Georg Philipp Telemann, Antonio Vivaldi, Giuseppe Tartini e Johann Sebastian Bach. Infotel biglietti e abbonamenti: 345.949.54.23.


venerdì 29 gennaio 2016

A febbraio la stagione della Scala di Milano entra nel vivo con numerosi appuntamenti.



La Stagione 2015/2016 del Teatro alla Scala entra nel vivo con un mese ricco di appuntamenti, per soddisfare gli appassionati di ogni genere musicale.
Gli amanti dell’opera possono approfittare del ritorno di Rigoletto nell’ormai classica messa in scena di Gilber Deflo con le maestose scene di Ezio Frigerio. Un capolavoro assoluto del melodramma italiano che trova piena espressione grazie alla presenza di grandi interpreti quali Leo Nucci e Vittorio Grigolo, oltre alla nuova stella Nadine Sierra.
Continuano anche le repliche de Il Trionfo del Tempo e del Disinganno, che inaugura un ambizioso progetto: la nascita in seno all’Orchestra scaligera di un complesso dedito a prassi esecutiva storicamente informata, con l’obiettivo di rappresentare un’opera barocca ogni Stagione. L’oratorio di Georg Friedrich Händel rappresenta il dialogo tra Bellezza, Piacere, Tempo e Disinganno attraverso una musica che raggiunge vertici assoluti di virtuosismo ed emozione.
Inoltre, un’attesa Prima: Plácido Domingo torna alla Scala in una nuova produzione de I due Foscari per la regia di Alvis Hermanis e sotto la direzione di Michele Mariotti. L’opera si ispira alla vicenda del doge Francesco Foscari e di suo figlio Jacopo, ed è ambientata nella Venezia della metà del XVI secolo, città nella quale Hermanis si è già recato per approfondire la storia della famiglia Foscari.
Dopo il successo della scorsa Stagione, ritorna Lo Schiaccianoci di Nacho Duato che sposa il rispetto per la tradizione con la visione moderna del coreografo. Un mondo elegante di inizio Novecento si fa scenografia di una storia senza tempo, raccontata con minimalismo e freschezza. 
Lungo tutto il mese, una serie di concerti imperdibili per i cultori della musica di ogni età: oltre agli appuntamenti di Invito alla Scala per giovani e over 65 e dei Grandi Spettacoli per Piccoli, il concerto della Stagione Sinfonica diretto da Bernard Haitink, il recital di canto di Waltraud Meier e due concerti della Filarmonica della Scala.
Infine, il Teatro alla Scala festeggia i 50 anni di attività alla Scala di Georges Prêtre con un concerto straordinario con il grande direttore.

I " Dirotta su Cuba" in concerto a Martina Franca il prossimo 30 gennaio.



“Winter in Villa San Martino”
Sabato 30 Gennaio
Dirotta su Cuba in concerto.
Nuovo imperdibile appuntamento della kermesse di musica e spettacolo con ’acid jazz & funky band più famosa d’Italia.

Sabato 30 Gennaio è ancora Winter in Villa San Martino nella rinomata location di Martina Franca con il concerto dei Dirotta su Cuba.  L’acid jazz & funky band più famosa d’Italia, di nuovo insieme, nella sua formazione originale, quella con cui ha partecipano all’Umbria Jazz Winter 2015 e con cui si sono fatti amare e apprezzare dal grande pubblico, regalando hit come Gelosia, Ridere, Sensibilità e Liberi di liberi da. Un live per ripercorrere venti anni di musica e successi, riproposti per l'occasione con nuovi e accattivanti arrangiamenti.

Nascono a Firenze nel 1989 da Rossano Gentili e Stefano De Donato, seguiti l'anno successivo dalla cantante Simona Bencini. Nell’estate del 1994 il brano Gelosia anticipa l’album di debutto Dirotta su Cuba (1995) che guadagnerà il disco di platino. Grazie al successo di brani come Liberi di liberi da, Solo baci e Dove sei, il lavoro indica una via italiana all’acid jazz. Il successo radiofonico è tale da portare alla pubblicazione di ben cinque singoli nel corso del 1995. Nel 1997 partecipano al Festival di Sanremo con il brano È andata così. L’esperienza serve da pretesto per la raccolta antologica È andata così. Nel 2000 esce il quarto album Dentro ad ogni attimo, dal quale sono estratti i singoli Bang! e Notti d’estate. Successivamente Stefano De Donato lascia il gruppo. Nel 2002 esce Fly da cui vengono estratti i singoli Sono qui e la title-track. Segue un lungo giro di concerti per l’Italia che segnerà anche l’ultima esperienza di Simona Bencini con il gruppo, che lascerà per intraprendere la carriera solista. L’estate 2009 vede il gruppo di nuovo insieme nella line-up originale col rientro di Simona Bencini alla voce per celebrare il ventennale dalla fondazione del gruppo in occasione del Back To The Roots Tour 2009, che li ha visti protagonisti sui principali palcoscenici italiani. Il 18 maggio 2012 è la data del loro ritorno sulle scene. Il 06 Luglio 2012 esce in radio il nuovo singolo electro-funk Ragione o sentimento (Jazzet 2012) messo in onda durante l’estate da tutte le radio italiane. Mentre l’attività live riprende a pieno ritmo, il 21 Gennaio 2013 esce il secondo singolo Essere o non essere che prosegue ed approfondisce il nuovo viaggio artistico dei Dirotta su Cuba. Il 10 Maggio 2013 ritornano in radio con il nuovo singolo superfunk Parole e si preparano a partire in tour dal 26 Maggio.

Sul palco: Simona Bencini (voce), Luca Gelli (chitarra), Leonardo Volo (tastiere), Stefano Di Donato (basso), Francesco Cherubini (batteria) e Naya Guelfi (cori).

Segue intrattenimento musicale in consolle con la collaudata consolle è quella dei dj resident Peppe Ricci, Alex Pisconti e Mario Napolitano
Presenta Fabio Salvatore. Percussioni live Mr. Dominique.
Apertura ore 22.00 - inizio concerto ore 23.15 - ticket euro 30.00 con appetizer e calice di vino (concerto + disco).
Ingresso disco dalle ore 00.30Ticket uomo € 20 –  Ticket donna € 15 (consumazione alcolica inclusa).
La rassegna Winter si conclude il 27 Febbraio con Antonella Ruggiero.


Hotel Relais Villa San Martino – Via Taranto 59 - Martina Franca (Ta) – Info & Prenotazioni  0804805152- 3284029048 - 3481532197

Per la Camerata Musicale Barese si esibisce il Quartetto Guadagnini il 2 febbraio allo Showville.


Appuntamento con il Quartetto Guadagnini sul palcoscenico del Teatro Showville martedì 2 febbraio  alle ore 20.45 per la Stagione “Magic” della Camerata Musicale Barese. Il Quartetto è formato da Fabrizio Zoffoli e Giacomo Coletti (violini), Matteo Rocchi (viola) ed Alessandra Cefaiello (violoncello).  
Vincitore del premio dedicato a Piero Farulli all'interno della XXXIII edizione del Premio "Franco Abbiati" 2014, il più prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana, il Quartetto Guadagnini nasce nel 2012 dall’unione di quattro giovani musicisti provenienti da Ravenna, Pescara, L’Aquila e Bari.
Attualmente si sta perfezionando con il Quartetto di Cremona presso l'Accademia “W. Stauffer” e recentemente ha avuto la possibilità di seguire i corsi tenuti da Hatto Beyerle, storico violista del Quartetto Alban Berg, presso l’ECMA (European Chamber Music Academy) di cui lo stesso Beyerle è fondatore e direttore artistico.
Nonostante la recente formazione, il Quartetto Guadagnini si è già aggiudicato vari premi: al V Concorso Musicale Marco Dall’Aquila, con secondo non assegnato, alla XVI edizione del Concorso Internazionale Pietro Argento di Gioia del Colle. Si è già esibito in diverse città e per importanti realtà del panorama musicale nazionale. Ha inoltre suonato in mondovisione su RAI 1 accanto al Quartetto di Cremona, e per la St. John’s University con la pianista Elena Matteucci.
Nel giugno 2013 e 2014 si è esibito presso il Teatro Ponchielli in occasione del concerto “Omaggio a Cremona”, organizzato in collaborazione con l’Accademia “W. Stauffer”, eseguendo con successo il Quartetto per archi n.1 in mi “Dalla mia vita” di Bedřich Smetana e il Quartetto op.95 “serioso” di Ludwig Van Beethoven, mentre ad ottobre, per la stessa città, ha suonato per lo Stradivari Festival in occasione della rassegna d’inaugurazione del nuovo Auditorium “Arvedi” del Museo del Violino. Il Quartetto Guadagnini si è esibito recentemente su RAI 5 in una trasmissione condotta da Sandro Cappelletto, puntata dedicata in particolare al quartetto K465 "Le dissonanze" di Wolfgang Amadeus Mozart che ha riscosso uno straordinario successo di ascolti e consensi.
Per il concerto  è valida la formula “A  Teatro con mamma e papà”, riservata ai ragazzi e ragazze fino a 15 anni, con un costo del biglietto di soli 5 euro. Sconto speciale anche per i giovani fino a 25 anni: sempre 5 euro. Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata infotel 080/5211908  e on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it


Fondazione Petruzzelli: Arrivano i Family Concert, cinque appuntamenti pomeridiani con la grande musica al Politeama barese.


Dalla Fondazione Petruzzelli in collaborazione con gli Assessorati alle Culture ed al Welfare del Comune e i cinque Municipi di Bari  una nuova rassegna musicale in cinque appuntamenti che partirà il 7 febbraio: i Family Concert. 
L’iniziativa è stata concepita con l’obiettivo di portare a Teatro una vasta fascia di pubblico che potrà fruire di un orario pomeridiano, le 18.30, comodo anche per i giovanissimi e per gli anziani e di un prezzo alla portata di tutti: i biglietti, in vendita al botteghino del Petruzzelli costeranno 1 euro per i bambini e i ragazzi fino ai 13 anni di età e solo 5 euro per gli altri spettatori. 
L’obiettivo della rassegna, nata da un’idea del sovrintendente Massimo Biscardi ed accolta con entusiasmo da Silvio Maselli e Francesca Bottalico, rispettivamente assessori alle Culture ed al Welfare del Comune di Bari, è quello di creare una grande famiglia del Teatro Petruzzelli, luogo che i cittadini possano considerare come una Casa della Musica, in cui sentirsi a proprio agio, partecipando ad iniziative culturali di qualità.
 Domenica 7 febbraio alle 18.30 al Teatro Petruzzelli il maestro Alvise Casellati aprirà la rassegna dei Family Concert con un programma dedicato all’Holberg Suite, op. 40 di Edvard Grieg, all’Adagio for Strings, op. 11 di Samuel Barber e alla Sinfonia n. 2 in re maggiore, op. 36 di Ludwig van Beethoven.
 Ben cinque appuntamenti, nel corso della Stagione 2016, ospiteranno direttori di fama nazionale ed internazionale. Martedì 15 marzo alle 18.30, Benedetto Montebello  (nella foto) dirigerà l’Orchestra del Petruzzelli nella Sinfonia n. 36 in do maggiore K 425, “Linz”, di Wolfgang Amadeus Mozart e nella Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60 di Ludwig van Beethoven.
 Martedì 7 giugno alle 18.30, sarà la volta del maestro Nicola Paszkowski. In programma la Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore, D. 125 di Franz Schubert e la Sinfonia n. 1 in do maggiore di Ludwig van Beethoven.
 Venerdì 2 settembre alle 18.30, salirà sul podio dell’orchestra del Teatro Roman Brogli Sacher per dirigere l’Ouverture Le Ebridi  op.26, “La grotta di Fingal”, di Felix Mendelssohn Bartholdy, la Sinfonia n. 45 in fa diesis minore, “Sinfonia degli addii”, di Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n. 4 in la maggiore, op. 90, “Italiana” di Felix Mendelssohn Bartholdy. 
L’ultimo appuntamento avrà luogo martedì 25 ottobre alle 18.30 con Gunter Neuhold che dirigerà l’Ouverture del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia n. 44 in mi minore “Trauer-Symphonie” Hoboken I/44, di Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n. 41 in do maggiore K 551, “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart
 Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it.

Informazioni: 080.975.28.10.

giovedì 28 gennaio 2016

Damiano Michieletto vince lo "Schikaneder d'Oro" per la sua terza regia a Vienna e propone il suo Otello rossiniano.



Dopo il Trittico di Puccini nel 2012 Idomeneo di Mozart nel 2013 – che gli è valso il prestigioso "Schikaneder d'Oro" come miglior regista - Damiano Michieletto (nella foto) firma la sua terza regia a Vienna per il Theater an der Wien: Otello di Gioachino Rossini, in cartellone dal 19 febbraio 2016. Si arricchisce così il catalogo delle opere rossiniane messe in scena dal regista veneto, fra le quali si ricordano La gazza ladra (ROF 2007), La scala di seta (ROF 2009),Sigismondo (ROF 2010), Il barbiere di Siviglia (Grand Théâtre de Genève 2010; Opéra de Paris 2014), La Cenerentola (Festival di Salisburgo 2014), Il viaggio a Reims (De Nationale Opera, Amsterdam 2015) e Guillaume Tell (Royal Opera House, Londra 2015).
Ho impostato le relazioni tra i personaggi come se questi fossero membri di una ricca famiglia aristocratico/borghese – dice Michieletto - Jago è il cugino di Desdemona, Emilia la sorella. Il Doge ed Elmiro rappresentano la generazione anziana: uno rappresenta il potere politico, l'altro quello industriale. Nella famiglia niente è come sembra: le parole sono menzognere e i volti si atteggiano con maschere e finzioni, trappole tese per ottenere l'agognata eredità.
La famiglia – prosegue il regista – è costretta a legarsi finanziariamente a un ricco straniero, visto con diffidenza perché diversa è la sua religione e diverse sono le sue abitudini. Su di lui domina un sospetto e il senso di paura. Jago sarà disposto a tutto pur di non permettere che 'quell'indegno dell'Africa rifiuto' possa arrivare a comandare e a distruggere le tradizioni della famiglia, arrivando addirittura a sposare Desdemona, la primogenita”.
Michieletto affronta per la prima volta Otello ossia Il moro di Venezia, capolavoro serio in cui la limpidezza neoclassica di Rossini si fonde con le prime inquietudini del Romanticismo. Nonostante lo sdegno degli intellettuali stranieri dell’epoca, che ne criticarono il pesante allontanamento da Shakespeare – ancora poco noto in Italia a quel tempo - Otello fu molto amato nell’Ottocento, soprattutto per il suo terzo atto che divenne celeberrimo. Il duettino con Emilia, a cui Desdemona confida i propri tormenti, l’eco lontana di un gondoliere che canta la vicenda dantesca di Paolo e Francesca - già di per sé gravida di sventura – e la mesta canzone del Salice: il terzo atto è un’arcata unica, fortemente intimistica, tutta sospesa tra le inquietudini della protagonista che attende l’amato e un clima trasognato e preconizzatore di sorte funesta.
Ancora una volta, al fianco di Michieletto, sono impegnati lo scenografo Paolo Fantin, la costumista Carla Teti e il Light designer Alessandro Carletti. Antonello Manacorda dirige i Wiener Symphoniker e l’Arnold Schoenberg Chor. Protagonisti dello spettacolo sono John Osborn (Otello), Nino Machaidze (Desdemona), Vladimir Dmitruk (Iago), Maxim Mironov (Rodrigo), Fulvio Bettini (Elmiro Barberigo), Gaia Petrone (Emilia) e Nicola Pamio (Doge). Repliche il 21, il 23, il 26, il 28 febbraio e il  marzo 2016.
Dopo Otello, Damiano Michieletto si dedicherà a tre attese nuove produzioni: L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht con musiche di Kurt Weill al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 19 aprile (spettacolo che celebra i sessanta anni dalla morte del celebre drammaturgo tedesco); Cendrillon di Jules Massenet, in scena alla Komische Oper di Berlino dal 12 giugno; sempre nel segno di Rossini, La donna del lago al Rossini Opera Festival di Pesaro dall’8 al 20 agosto. Nel 2016 sono anche previste le riprese de Il barbiere di Siviglia all’Opéra national de Paris a gennaio, de La bohème a Budapest a febbraio, della Madama Butterfly a Trondheim e Bergen a febbraio e a marzo, de La scala di seta a Liegi a marzo, del Trittico all’Opera di Roma ad aprile e della Lucia di Lammermoor al Teatro Regio di Torino a maggio.

"Il trionfo del Tempo e del Disinganno" di Haendel in scena alla Scala dal 28 gennaio al 13 febbraio.



Con le 8 recite de Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel in scena dal 28 gennaio al 13 febbraio il Teatro alla Scala, per la prima volta, presenta al pubblico il suo complesso barocco: un gruppo di strumentisti che nei mesi scorsi ha approfondito con il Maestro Diego Fasolis tecnica, impiego di strumenti originali e prassi esecutive settecentesche.
Nel 1707 Händel ha 22 anni, ha scritto quattro opere e da un anno è in viaggio in Italia per conoscere e farsi conoscere nella scena musicale più importante d’Europa. A Roma, dove le rappresentazioni d’opera sono vietate, conosce il raffinato Cardinale Pamphilj insieme al quale progetta un oratorio i cui personaggi sono vivi come quelli di un’opera e in cui l’argomento è moraleggiante, ma la musica è scopertamente sensuale: nasce così Il trionfo del Tempo e del Disinganno. I registi Jürgen Flimm e Gudrun Hartmann ne esplicitano la dimensione teatrale collocando le schermaglie con cui Piacere, Tempo e Disinganno si disputano Bellezza in un elegante locale anni ’20, mentre avanza la notte.  
I solisti vocali, tra i più apprezzati specialisti di questo repertorio, sono il soprano Martina Jankova, il mezzosoprano Lucia Cirillo, il contralto Sara Mingardo, e il tenore Leonardo Cortellazzi.
Scopri Il trionfo del Tempo e del Disinganno e la nascita del complesso barocco del Teatro alla Scala attraverso le interviste a Diego Fasolis (nella foto) Sara Mingardo e al professore d'orchestra Francesco Lattuada.

Le Nozze al Petruzzelli di Bari, secondo Chiara Muti e Matthew Aucoin, un successo convincente.


E' tornata in scena con successo l'opera di Mozart, Le nozze di Figaro o la folle giornata, un attesissima première al Petruzzelli, per l'inaugurazione della stagione lirica 2016, con la regia di Chiara Muti che ha reso al meglio il testo di Beaumarchais, tradotto poeticamente dal librettista Lorenzo Da Ponte, autore della c.d. trilogia, che con Don Giovanni e Così fan tutte, diede oltremodo lustro al Salisburghese. quest'opera, andata in scena diversi anni fa al Piccinni, diretta dal compianto Arnold Bosman, negli ultimi mesi prima di lasciarci, non era stata un autentico successo.
In verità, qui al Petruzzelli di Bari, ieri abbiamo potuto assistere ad uno spettacolo coinvolgente e ricco di colpi di scena, grazie al felice movimento di canta-attori di prim'ordine, coordinati armoniosamente da Chiara Muti, la giovane regista, figlia dell'illustre Riccardo, che ha voluto proprio come quinta sua opera da dirigere, le Nozze.
 Un 'opera buffa, che lei conosce come le sue tasche. a dirigerla invece musicalmente, è stato chiamato un giovane maestro americano, di raro talento, Matthew Aucoin. Esibitosi alla direzione ed anche al fortepiano, ha guidato l'orchestra con appassionato fervore e spiccata, serrata velocità, sin dall'inizio.
L'Orchestra del Petruzzelli si è applicata alla perfezione, in questa memorabile perfomance, ed ha accompagnato da par suo, l'altrettanto giovane (ma di mirabile qualità) cast vocale. Nelle parti principali spiccavano, infatti, Alessandro Luongo (Figaro), Edwin Crossley-Mercer (il Conte d'Almaviva) Eleonora Buratto (Contessa d'Almaviva), Maria Mudryak (Susanna) e Paola Gardina (Cherubino). Nella fase scenica,invece, c'erano le eleganti scene di Ezio Antonelli, i costumi appropriati di Alessandro Lai ed il perfetto quanto suggestivo disegno luci di Vincent Longuemare. Oltre alla bontà di cantanti e orchestra, una parola va spesa per menzionare il Coro del Petruzzelli, diretto da Franco Sebastiani con oggettiva esperienza e risultati eccellenti.
Quello che poi ha impressionato, è la pazienza e la concentrazione di un pubblico finalmente numeroso e appassionato. L'opera durava circa quattro ore (intervalli compresi) ed era in versione integrale. Quest'anno, va detto, anche il sensibile abbassamento dei prezzi ha determinato un (quasi) sold out ed una comunicazione sicuramente più efficace. l'opera andrà in scena ancora il 29 gennaio, il 31 ed il 2 febbraio. Lo spetacolo è stato realizzato in coproduzione con il San Carlo di Napoli e il Massimo di Palermo, i tre teatri più importanti del meridione, insieme per produrre uno spettacolo di rara qualità. E' la prima volta che questo accade, e speriamo davvero che non sia l'ultima.

mercoledì 27 gennaio 2016

Giovanni Pelliccia dirige il 29 gennaio il concerto della Sinfonica Metropolitana di Bari a Giovinazzo.


Venerdì 29 gennaio 2016, alle ore 20.30, nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Giovinazzo, l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana di Bari si esibirà in un concerto diretto dal maestro Giovanni Pelliccia (nella foto, ingresso libero). In programma i seguenti brani: Ouverture da “Il flauto magico” di Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia n. 1 in do minore op. 11 di Felix Mendelssohn Bartholdy “Rosamunde” e “Alfonso und Estrella” di Franz Schubert.

Il Barbiere di Siviglia di Rossini compie 200 anni. All'Opera di Roma è affidata al regista Davide Livermore e al direttore Donato Renzetti.


Compie 200 anni “Il barbiere di Siviglia” di Rossini, una delle opere più celebri di tutti i tempi, andata in scena per la prima volta al Teatro Argentina di Roma il 20 febbraio 1816. Il Teatro dell’Opera di Roma celebra il bicentenario con una nuova produzione del capolavoro che Rai Cultura trasmette in diretta/differita su Rai5 giovedì 11 febbraio alle 21.15. Il Maestro Donato Renzetti dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Il nuovo allestimento è affidato a Davide Livermore (nella foto) che firma regia, scene e luci; i costumi sono di Gianluca Falaschi, le illustrazioni di Francesco Calcagnini e i video di D-Wok.
Protagonisti sul palco sono Chiara Amarù nel ruolo di Rosina, Edgardo Rocha in quello del Conte d’Almaviva, Florian Sempey nei panni del barbiere Figaro, Ildebrando D’Arcangelo come Don Basilio e Simone Del Savio nel ruolo di Don Bartolo. Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal Maestro Roberto Gabbiani.
Dopo Il barbiere di Siviglia, giovedì 18 febbraio alle 21.15, Rai Cultura trasmette su Rai5 l’altro celeberrimo titolo rossiniano recentemente andato in scena con grande successo al Teatro dell’Opera di Roma: La Cenerentola. Lo spettacolo, firmato della regista Emma Dante, al suo debutto al Teatro Costanzi vede il Maestro Alejo Pérez alla direzione dell’Orchestra dell’Opera di Roma. I personaggi del libretto di Jacopo Ferretti, basato su quello francese di Etienne per la Cendrillon di Isouard, e ricavato dalla celebre fiaba di Charles Perrault, hanno le voci di Serena Malfi (Angelina), Juan Francisco Gatell (Don Ramiro), Vito Priante (Dandini), Alessandro Corbelli (Don Magnifico), Damiana Mizzi (Clorinda), Annunziata Vestri (Tisbe), Ugo Guagliardo (Alidoro). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal Maestro Roberto Gabbiani. Le scene sono firmate da Carmine Maringola, i costumi da Vanessa Sannino e le luci da Cristian Zucaro. Movimenti coreografici di Manuela Lo Sicco. 

Il prestigioso Quartetto Nous suona domani a Taranto all'Auditorium Tatà.



Torna in grande stile la musica classica a Taranto, con il concerto di una formazione cameristica di alto valore artistico: il QUARTETTO NOÛS, invitato dagli Amici della Musica presso l’Auditorium Tatà, il prossimo giovedì 28 gennaio, ore 21, nell’ambito della 72ma Stagione Concertistica. Un ensemble che, in pochissimi anni, ha dimostrato di saper affrontare la grande letteratura per quartetto d’archi in modo maturo e innovativo, attraverso una interpretazione consapevole e non effimera del repertorio che dal tardo Settecento arriva fino al Novecento, pienamente inserita nei linguaggi contemporanei, tanto da portare il Quartetto a vincere nel 2015 il prestigioso “Premio Abbiati”.
Il QUARTETTO NOÛS, composto da TIZIANO BAVIERA, violino - ALBERTO FRANCHIN, violino - SARA DAMBRUOSO, viola - TOMMASO TESINI, violoncello, è una giovane ma già autorevolissima formazione da camera, costituita da musicisti italiani, nata all’interno del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e perfezionatosi poi presso l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona nella classe del Quartetto di Cremona, presso la Musik Akademie di Basilea nella classe del M° Rainer Schmidt (Hagen Quartett), poi con Aldo Campagnari (Quartetto Prometeo) e Hatto Beyerle (Alban Berg Quartett). Frequenta attualmente la Musikhochschule di Lubecca nella classe del M° Heime Müller (Artemis Quartett) e la Escuela Superior de Música “Reina Sofia” di Madrid nella classe del M° Günter Pichler (Alban Berg Quartett). 
Il nome del gruppo, Noûs, è un termine greco-antico che significa “mente”, “razionalità”, ma anche “ispirazione”, nel senso di capacità creativa. Il termine appare per la prima volta nell’Odissea ed è inteso come intelligenza infallibile e di natura divina che permette all’uomo di vedere al di là di ciò che appare. Il Quartetto Noûs esprime così, anche attraverso il suo appellativo, la volontà e la capacità di comprendere profondamente le cose del mondo, attraverso una esperienza irrinunciabile dell’essere umano: la musica.
Partendo da queste premesse culturali, il gruppo propone a Taranto un programma che affascinerà qualunque intenditore e appassionato della grande musica. Il concerto inizia con una composizione del periodo settecentesco, il delizioso Quartetto in sol maggiore op. 44/4 “La Tiranna” di Luigi Boccherini; si prosegue poi con l’immenso Ludwig van Beethoven e il suo Quartetto in sib maggiore op. 18 n. 6, una delle più interessanti composizioni del primo periodo del Maestro di Bohn, dalle chiare ascendenze haydniane e mozartiane; infine il concerto si completa con una intensa composizione del grande compositore ceco Antonin Dvorák, il famoso Quartetto in mib maggiore op. 10 n. 51.

Il 6 febbraio nell'Aula Magna della Sapienza, la IUC celebra il cinquecentenario dell' "Orlando furioso" di Ludovico Ariosto.


Con il concerto di sabato 6 febbraio alle 17.30 nell'Aula Magna della Sapienza (Palazzo del Rettorato, piazzale Aldo Moro 5) la IUC celebra il cinquecentenario della prima edizione dell'"Orlando furioso" di Ludovico Ariosto, che ebbe grande e immediata  fortuna anche in ambito musicale. In questo concerto - intitolato "Le cortesie e le audaci imprese io canto" - l'Ensemble Micrologus esegue un'ampia scelta di arie per cantare ottave, barzellette, frottole, madrigali, mottetti e danze della prima metà del Cinquecento, ispirate direttamente all'"Orlando Furioso" o comunque riconducibili all'Ariosto e al suo ambiente.
Autori di queste musiche sono i massimi compositori dell'epoca, come Josquin Des Pres, Jacob Obrecht, Jacques Arcadelt, Cipriano de Rore, Giaches de Wert, Bartolomeo Tromboncino, Marco Cara e Francesco dalla Viola, attivi principalmente presso la corte ferrarese degli Este, nel cui ambito Ariosto trascorse gran parte della propria vita, o nelle altre capitali artistiche del rinascimento, come la Mantova dei Gonzaga, con cui pure il poeta ebbe contatti. Particolarmente importante la presenza di alcuni compositori franco-fiamminghi, che dominavano la scena musicale europea dell'epoca e che lavorarono a lungo in Italia. Alcune di queste musiche sono invece anonime, ma non meno interessanti. Testimoniano infatti l'uso di cantare l'"Orlando furioso" e gli altri poemi cavallereschi su alcune melodie tramandate oralmente, chiamate "arie per cantar ottave". Sebbene sia finito solo in epoca recente, quest'uso è ormai quasi completamente dimenticato, ma in quest'occasione se ne potranno ascoltare alcuni esempi, come le prime due ottave del poema intonate su una antichissima melodia cantata ancora cinquant'anni fa da Vittorio Lorenzi, un cantastorie toscano. È particolarmente interessante che alcune di queste composizioni usino una versione del testo ariostesco diversa da quella nota, che forse rappresenta una prima fase del poema, precedente l'edizione a stampa. Micrologus è un gruppo italiano specializzato nell'esecuzione della musica medioevale e rinascimentale, fondato nel 1984. . Il bagaglio professionale dei componenti li spinge ad approccio al repertorio basato sulla lettura filologica degli spartiti ed al recupero delle sonorità originali per mezzo della ricostruzione degli strumenti e delle vocalità del tempo in cui furono composte le musiche da loro eseguite. Si sono rapidamente imposti a livello internazionale e hanno dato concerti in tutta l'Europa, in America del Nord, estremo oriente e Africa.

Lunedì 1 febbraio 2016 ore 17.00 presso la libreria La Stanza della Musica (Via dei Greci, 36 Roma) Patrizia Bovi, voce dell’Ensemble e ideatrice del progetto, racconterà, anche con esempi musicali, come è nato questo originale omaggio musicale all'Ariosto.

L’Oriente in scena a Bari: domenica 31 gennaio il Raqs Sharqi contest. Una maratona di danza orientale con le migliori artiste di tutta Italia.


Come in uno scenario da favola del Medio Oriente. Atmosfere da Mille e una Notte a Bari, dove domenica 31 gennaio si terrà la seconda edizione del Raqs Sharqi Contest, concorso di danza orientale rivolto ai migliori talenti di tutta Italia. Non un’occasione riservata ai soli appassionati di danza orientale, ma una serata di spettacolo, aperta al pubblico, durante la quale domenica 31 - alle 19,30, sul palcoscenico dell’auditorium della chiesa di San Sabino, a Bari in via Caduti del 28 luglio 1943, 5 - si esibiranno le più valenti danzatrici orientali pugliesi e non solo, visto che sono giunte adesioni da tutta Italia. Patrocinato dall’assessorato regionale all’Industria Turistica e Culturale, il contest Raqs Sharqi (che in arabo vuol dire danza orientale) è promosso e ideato da Alessandra Cappiello - pioniera della danza orientale in Puglia e presidente dell’associazione culturale L’Araba Fenice (Centro studi per le danze e le culture del Mediterraneo) - che ne ha curato la direzione artistica insieme con la danzatrice Tatiana Nardeschi. Sono attesi ben oltre cinquanta talenti fra artiste ed artisti che si esibiranno sia in gruppo che proponendo performance soliste. Segno del successo di questo concorso che, nato lo scorso anno per le artiste del Mezzogiorno, è diventato nazionale.
A giudicare le artiste che si alterneranno sul palco sarà in primo luogo una giuria tecnica composta da importanti maestri di danza orientale in Puglia: Namire de Luca che, danzatrice, coreografa e maestra, viene da Lecce e si è formata al Cairo con le più grandi danzatrici della seconda metà del 900 ed è coordinatrice nazionale della Anmb (Associazione nazionale maetri di ballo);Valentina Jasmine Losappio, insegnante, coreografa e fondatrice della compagnia "Alchimia d'Oriente" di Barletta; Zeynab Barbara Silvestris che è insegnante, coreografa e danzatrice attiva a Taranto ed è una delle poche interpreti pugliesi dello stile popolare egiziano. Ed ancora, in giuria anche Ada Santamaria, insegnante, danzatrice, coreografa impegnata a Foggia; Mary Diodicibus che, a Brindisi, è fondatrice  della scuola Dream Oriental e la barese Noemi Maggi, insegnante e coreografa dell'associazione culturale L' Araba Fenice e ballerina della compagnia Belly Etoiles. A presiedere la giuria tecnica l’artista siciliana Anastasia Francaviglia che, vive e lavora a Roma, ed è danzatrice e insegnante, esperta di musica e storia della danza Orientale e laureata in Antropologia Culturale ha scritto una tesi sulle origini e i caratteri sincretici della danza del ventre. E’ fondatrice e docente stabile, insieme con Irene Da Mario, dell’Aida (Accademia italiana danza araba). Ma ci saranno anche una giuria critica composta da giornalisti e operatori culturali del territorio e una giuria popolare,estratta a sorte tra il pubblico presente. Non da ultimo il premio della direzione artistica di Alessandra Cappiello. A condurre la serata, invece, sarà la cantante Laura Legrottaglie, lead voice del gruppo I migliori anni. La serata è aperta al pubblico ed è previsto un contributo simbolico di 5 euro che sarà devoluto all’auditorium di San Sabino. Info sul sito www.raqssharqicontest.it e ai numeri 340/8250774 - 328/4579564

"Notti di Stelle" chiude il 14 febbraio con Bahrami e Danilo Rea la rassegna invernale della Camerata Musicale Barese.


Un duo insolito chiuderà la rassegna invernale di “Notti di Stelle”: Ramin Bahrami (nella foto) e Danilo Rea, il primo un pianista tra i più apprezzati e originali interpreti classici, il secondo uno dei più grandi jazzisti contemporanei, porteranno in scena al Teatro Petruzzelli il progetto “In Bach?”, dedicato al repertorio meno noto del grande compositore e musicista tedesco Johann Sebastian Bach.
Un inaspettato viaggio musicale in cui la musica classica di Bahrami si sposa con le incursioni jazz del Maestro Danilo Rea. Un originale dialogo di generi che rende più accessibile il mondo bachiano anche alle nuove generazioni.
In occasione della prima ad Umbria Jazz 2015, Rea e Bahrami hanno rilasciato  una  intervista al quotidiano “La Repubblica” in cui così si esprimono: “Sono un grande ammiratore di Danilo Rea”, dice Bahrami, “penso sia il miglior jazzista italiano vivente, il più raffinato, dotato di una cultura musicale che gli permette di invadere anche territori differenti da quello che è propriamente il suo.”
E Rea di lui: “E’  un musicista straordinario e una persona fantastica, ha un grande amore per la musica e per la vita e insieme stiamo benissimo. Tra noi si è stabilita una grande fiducia e la fiducia sul palco quando si improvvisa, e, tutto sommato noi due improvviseremo, è una rarità.”

martedì 26 gennaio 2016

"Le nozze di Figaro" di Mozart domani a Bari al Petruzzelli in versione integrale.


Mercoledì 27 gennaio alle 20.30 (turno A) sarà Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, nella versione integrale, per la regia di Chiara Muti, ad aprire la Stagione d’Opera 2016 del Teatro Petruzzelli di Bari.
Lo spettacolo è una nuova produzione della Fondazione Petruzzelli in coproduzione con la Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli e con la Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Sul podio dell’Orchestra della Fondazione Petruzzelli Matthew Aucoin, maestro del Coro Franco Sebastiani.
A curare le scene Ezio Antonelli, i costumi Alessandro Lai, il disegno luci Vincent Longuemare. Assistente alla regia Marie Lambert. L'opera sarà data in versione integrale, cioè senza tagli.
A dar vita allo spettacolo: Alessandro Luongo (Figaro), Edwin Crossley-Mercer (Il Conte di Almaviva), Eleonora Buratto (La Contessa di Almaviva), Maria Mudryak (Susanna), Paola Gardina (Cherubino 27, 29, 31 gennaio), Margherita Rotondi (Cherubino, 2 febbraio), Laura Cherici (Marcellina), Fabrizio Beggi (Bartolo), Bruno Lazzaretti (Basilio), Giorgio Trucco (Don Curzio), Anne Marine Suire (Barbarina), Matteo Peirone (Antonio). 

Esauriti i biglietti per la Lezione di Rock su David Bowie allo Showville il 27 gennaio prossimo.


Sono esauriti i biglietti per la lezione di rock David Bowie: l’uomo che cadde sulla terra in programma mercoledì 27 gennaio ore 21.00 al Cinema Showville di Bari. Una lezione speciale, che Puglia Sounds e i due giornalisti musicali Assante e Castaldo hanno deciso di inserire nel programma delle Lezioni di Rock 2016, per ricordare David Bowie. Un’occasione per ripercorrere le tappe più importanti della sua carriera: la vita come un’opera d’arte, il rock come forma espressiva assoluta, le maschere e i travestimenti attraverso i quali filtrare il racconto della realtà. David Bowie ha saputo attraversare quasi 50 anni di storia del rock restando sempre unico e originale.
Le Lezioni di Rock, quest’anno dedicate ai nove dischi senza i quali non è possibile vivere,proseguiranno sino al 18 maggio con lezioni dedicate a The Beatles, The Clash, Fabrizio De Andrè, Bob Dylan, The Who, Michael Jackson, Nirvana e U2. Prevendita suwww.showville.net e presso il botteghino del cinema: biglietto euro 7,00 biglietto ridotto under 18 a soli euro 2,00 e riduzioni speciali per i titolari carta più la Feltrinelli info dettagliate suwww.pugliasounds.it.

"Corrispondenze tra Romanticismo e Simbolismo nella letteratura musicale franco-tedesca" con Fiorella Sassanelli e Adele Boghetich il prossimo 28 gennaio a Casa Giannini.



Abbiamo il piacere con l'Alliance Francaise e l'Associazione culturale Italo-Tedesca di invitarvi a tre appuntamenti :
" Corrispondenze tra Romanticismo e Simbolismo nelle letteratura musicale franco-tedesca "
a cura di Fiorella Sassanelli (nella foto) e Adele Boghetich.


SOGNI:           giovedì 28 gennaio


TERRE LONTANE:   giovedì 3 marzo


RIMEMBRANZE:   giovedì 7 aprile


La Francia e i paesi di lingua tedesca hanno sempre condiviso forti affinità culturali nonostante le storiche rivalità che , negli anni, sono state ragione di conflitti anche bellici.
In tre prossimi incontri promossi congiuntamente dall'AF e dall'ACIT di Bari le musicologhe FIORELLA SASSANELLI e ADELE BOGHETICH proporranno tre percorsi tra musica e letteratura franco-tedesca tra Romanticismo e Simbolismo per parlare di Sogni, Terre lontane e Rimembranze.
Tre temi che, come metafore, riassumono l'esistenza umana nelle fasi della giovinezza, del viaggio e del ricordo. Letture scelte e ascolti guidati  di musica anche dal vivo saranno gli strumenti di queste conversazioni che mettono in relazione mondi e sensazioni.
Corrispondenze appunto, come il celebre titolo di Baudelaire.
Nell'incontro di giovedì 28 gennaio, in particolare, tra brani scelti di artisti quali Chopin, Schumann, Faurè, Wagner, Goethe, Berlioz percorreremo sequenze di immagini ed emozioni nell'onirica dimensione del Sogno, nella tematizzazione letteraria e musicale della fantasia e dell'illusione dai colori della notte.


CASA GIANNINI ore 18,30
ingresso libero   info 080/5246864