lunedì 18 febbraio 2019

Uno strepitoso Vengerov regala uno splendido recital violinistico al folto pubblico del Petruzzelli di Bari.


E' stato un bellissimo concerto e come poteva essere diversamente. Uno, se non il più grande violinista dei nostri tempi, Maxim Vengerov (nella foto), ha distillato per il pubblico barese un programma molto vario e stimolante, accompagnato dalla elegante e precisa pianista russa Polina Osetinskaya.
l'impaginato partiva dal Mozart maturo della Sonata k. 454, per proseguire poi nella prima parte con la "Fantasie" in do maggiore del geniale Schubert, nella quale si sono immediatamente intuite la classe cristallina e l'eleganza del violinista russo di origini ebraiche, rimasto fermo alcuni anni per un fastidioso problema alla spalla.
Poi nella seconda parte, dedicata interamente a pagine meno note, ma di raro virtuosismo, del rumeno George Enescu (la Sonata n. 2) e quella, la nr. 3, dedicata allo stesso rumeno, dal virtuoso belga Eugene Ysaye un grande maestro dell'Ottocento. Pagine strepitose che hanno messo in risalto non solo le galattiche capacità virtuosistiche di Vengerov, ma anche le qualità praticamente perfette della fascinosa Osetinskaya.
Applausi molto convinti ed entusiastici del pubblico barese, che poi ha regalato autentiche ovazioni nell'ultimo brano prescelto: la "Tzigane" di Maurice Ravel, Pagina di straordinario virtuosismo, nella quale il ritmo tzigano di Vengerov si è messo pienamente in luce, con la cavata formidabile del suo Stradivari, puntellata da strepitosi passaggi. Infine il magnifico violinista ci ha regalato un brano celeberrimo di Massenet, la "Meditation dalla Thais". Un fantastico ricordo operistico, che ha permesso di concludere in bellezza il magnifico concerto. adesso, in attesa della prossima "Butterfly" di Puccini, un plauso meritato al Sovrintendente Biscardi per le "Stelle" stratosferiche che sta portando al Petruzzelli di Bari.

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