mercoledì 31 maggio 2017

Il prossimo 7 dicembre il baritono Luca Salsi sarà uno dei protagonisti dell' "Andrea Chénier" di Umberto Giordano, diretto da Riccardo Chailly, che inaugurerà la nuova stagione del Teatro alla Scala di Milano.


Il baritono italiano Luca Salsi è uno dei protagonisti dell’Andrea Chénier di Umberto Giordano che il 7 dicembre prossimo inaugurerà la nuova stagione del Teatro alla Scala, con la direzione musicale di Riccardo Chailly e la regia di Mario Martone. Salsi vestirà i panni del rivoluzionario Carlo Gérard, accanto a Yusif Eyvazov (Andrea Chénier) e Anna Netrebko (Maddalena di Coigny), dopo aver recentemente debuttato nel medesimo ruolo alla Bayerische Staatsoper di Monaco, al fianco di Jonas Kaufmann e Anja Harteros. Per l'occasione ha scritto di lui la «Abendzeitung»: “Luca Salsi ha la voce perfetta per la parte del servitore ribelle e poi capo della rivoluzione Gérard. Un baritono con una voce potente, capace di esprimere forte carnalità e desiderio.” 
Luca Salsi ritorna al Piermarini dopo il personale successo ottenuto come protagonista de I due Foscari del 2016. “Sono felice di affrontare nuovamente il ruolo di Gérard – dice il baritono – e in particolare con il Maestro Riccardo Chailly (nella foto), da tutti riconosciuto come grande interprete del verismo musicale, con il quale lavorerò per la prima volta. Gérard rappresenta per me il traguardo di un percorso artistico nel quale ho cercato di esplorare le opere e i ruoli più diversi, spaziando da Mozart al belcanto di Rossini, Bellini e Donizetti, per poi approdare al mio repertorio attuale, incentrato soprattutto su Verdi. 
Dal punto di vista vocale e interpretativo – prosegue Salsi – quello di Gérard è uno dei ruoli più belli mai scritti per la corda di baritono: con frasi ampie che ricordano Puccini, uno scavo attento della parola che ricorda Verdi, un fraseggio intenso, sempre sorretto da un’orchestrazione che permette di esprimere tutte le sfumature del personaggio.” 
Tra i prossimi impegni di Luca Salsi, il ritorno per il terzo anno consecutivo al Festival di Salisburgo come Amonasro nell'Aida diretta dal Maestro Riccardo Muti, in scena dal 6 agosto, e il debutto nel ruolo di Scarpia nella Tosca in scena all'Opera di Roma dal 14 ottobre.
 

Per il terzo anno consecutivo il bilancio della Fondazione Petruzzelli chiude in pareggio con un avanzo di gestione di 190 mila euro.


Per il terzo anno consecutivo il Bilancio della Fondazione Petruzzelli chiude in pareggio e con un avanzo di gestione di 190.000. 
Fra le note positive spicca una consistente crescita dei ricavi della biglietteria del Teatro Petruzzelli: 1.174.470 gli introiti relativi allo sbigliettamento nel 2016, contro gli 834.252 del 2015 e 345.833 gli incassi che riguardano gli abbonamenti contro i 283.323 dell’annata precedente. 
Il ricavo complessivo della biglietteria ammonta a 1.520.303, segnando un incremento del 36,04% rispetto al 2015 in cui gli introiti erano stati di 1.117.575. 
In crescita le alzate di sipario che nel 2016 sono state 137 rispetto alle 99 del 2015, con un incremento di ben 38 rappresentazioni. Un risultato importante che ha portato ad un aumento di ben 443 punti conferiti dal Fondo Unico per lo Spettacolo, per un totale di 1.053,50 Punti Fus rispetto ai 610,5 del 2015, con un incremento del 73% circa. 
Inoltre nel 2016 si è finalmente concretizzata anche buona parte della stabilizzazione del personale con un consistente aumento della dotazione organica. Ciò è rilevabile dall’incidenza del costo per il personale a tempo indeterminato rispetto al costo complessivo riferito a tutta la forza lavoro. Infatti, nel 2016 si è attestato al 68,1% contro un 31,9% riferito al personale a tempo determinato. Il dato, nel 2017 dovrebbe ulteriormente crescere, assestandosi attorno all’80% per il personale stabile rispetto al 20% per i c.d. “aggiunti” (personale a tempo determinato). 
Importante sottolineare che: nell’ultimo triennio il costo del personale si è contratto passando da € 6.256.304 (2014) a 5.581.581 (2016). L’effetto di tale decremento è dovuto in parte agli sgravi contributivi governativi ed in parte non inferiore ad una sana gestione nell’utilizzo del personale. 
“Il 2016 è stato un anno difficile sotto diversi aspetti per la Fondazione Petruzzelli– spiega il presidente Antonio Decaro – e il risultato dell’avanzo di gestione non era affatto scontato. Abbiamo lavorato sodo sul fronte economico senza rinunciare alla mission di rilanciare l’immagine del Teatro Petruzzelli e soprattutto di aprirlo alla città sempre più spesso. Proprio i risultati della biglietteria ci indicano che questa è la strada giusta e che i baresi stanno imparando a conoscere il Teatro e ad apprezzarne la produzione artistica e culturale. Voglio ringraziare per questo tutte le persone che a vario titolo stanno contribuendo a questo lavoro con l’auspicio che si possa fare ancora meglio in modo da attrarre anche contributi e partner privati”. 
Tra gli obiettivi del management del Teatro Petruzzelli per i prossimi mesi, infatti, ci sono, il recupero e l’incremento della contribuzione privata, che in seguito alle note vicende emerse ad inizio 2016 si è sensibilmente ridotto e il rilancio dell’immagine del teatro, a partire dalla trasparenza nei processi di acquisizione e sulla qualità dell’offerta culturale. 
Il Teatro Petruzzelli ora guarda al futuro con fiducia anche grazie alla stipula del Contratto di finanziamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, siglato il 9 marzo 2017, che porterà nelle casse dell’ente la somma di € 4.478.136,00 che saranno utilizzati per l’estinzione dei debiti pregressi. 

Vista la chiusura del terzo bilancio in pareggio, il Consiglio di Indirizzo, ha deciso all’unanimità di incrementare la produttività, proponendo un’offerta culturale più ricca e inserendo nei prossimi cartelloni un maggior numero di produzioni.

Domani il Multicinema Galleria organizza a Bari un party ispirato al film "I Pirati dei Caraibi- La vendetta di Salazar".

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Giovedì 1 giugno, a partire dalle 19,30, fino a tarda sera, il Multicinema Galleria organizza a Bari un party ispirato al film «I Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar» (nella foto), quinto episodio della celebre saga cinematografica della Disney, in questi giorni in programmazione in sala. Il party si terrà al Riva Beach Club, all'interno di Torre Quetta (ultimo chiosco nelle vicinanze della torre). La serata si svolgerà in puro stile “Pirati dei Caraibi”: per entrare nel mood della serata, è consigliato un dress code piratesco ed inoltre ci saranno molte sorprese, con figuranti e artisti di strada, che renderanno l'atmosfera magica ed elettrizzante. Ad attendere i visitatori anche un dj set, oltre alla possibilità di scattare foto all'interno di un foto set allestito per l'occasione. Ingresso libero, infotel: 334.227.96.48.

martedì 30 maggio 2017

Dal 3 al 21 settembre ritorna a Milano e Torino il grande Festival MITO / Settembre Musica.


Il tema naturalistico dell’undicesima edizione di MITO SettembreMusica – dichiarano i sindaci di Milano e Torino – ci permette di sottolineare quanto il nostro ecosistema non sia fatto solo di terra, acqua e cielo, cioè di cose che vediamo, ma consista anche di uno spazio sonorolo spazio del “sentire”, che è nostro compito proteggere, sviluppare e tenere vivo. Sostenendo la musica, contribuiamo alla varietà, all’armonia e all’equilibrio di questo spazio uditivo, favorendone la biodiversità, poiché convivono nel festival musica antica e moderna, musica classica e nuovi linguaggi, nel consueto spirito di un cartellone che propone solisti e grandi orchestre, gruppi da camera ed ensemble di varia conformazione». Dal 3 al 21 settembre, ritorna a Milano e a Torino il festival MITO SettembreMusica guidato per il secondo anno da Anna Gastel, Presidente e da Nicola Campogrande, Direttore artistico. Per l’undicesimo anno consecutivo dalla fondazione, il festival unisce nel segno della musica le due più grandi città dell’Italia settentrionale, riconfermando il desiderio delle amministrazioni di considerare lo sviluppo della cultura musicale un’imprescindibile forma d'impegno a favore del bene comune. «Il tema di quest'anno è Natura. È una scelta che mi è parsa subito feconda – spiega il direttore artistico Nicola Campogrande – perché la musica classica è di per sé un inno alla natura; se ci si pensa, è ormai quasi l'unica che si suoni con strumenti prodotti con materiali naturali (il legno, in particolare), e perché il suo repertorio si è regolarmente ispirato ai fenomeni naturali, e continua ancora a farlo nella produzione dei compositori viventi. Così, ascoltare in centoquaranta concerti le infinite declinazioni del tema mi sembra un’esperienza particolarmente affascinante». In calendario 140 concerti (70 per ogni città) dei quali ben 69 ad ingresso gratuito, tutti con programmi appositamente ideati e proposti da alcuni dei più importanti musicisti del panorama internazionale, alternati alle forze musicali torinesi e milanesi di maggior prestigio. Particolarmente apprezzate l’anno scorso, sono confermate le introduzioni all’ascolto – affidate a Gaia Varon e Mattia Palma, a Milano e a Stefano Catucci e Carlo Pavese, a Torino – per offrire al pubblico il piacere di una comprensione più profonda delle esperienze d’ascolto proposte, spesso inedite e comunque sempre originali. I prezzi dei biglietti per i concerti a pagamento sono gli stessi sia a Torino, sia a Milano, e rimangono particolarmente contenuti. I concerti pomeridiani sono proposti gratuitamente o a 5 euro; stesso costo per i biglietti dei concerti per bambini e ragazzi sotto i quattordici anni. I concerti serali vanno da 10 a 30 euro. I concerti diffusi nel territorio metropolitano sono gratuiti.«Alla luce del grande successo riscosso da MITO Open Singing 2016 – osserva il presidente Anna Gastel – il festival quest’anno raddoppia il numero degli eventi in piazza, sia a Milano, in piazza Duomo, sia a Torino, in piazza San Carlo. I nostri concerti corali a partecipazione pubblica, che si sono dimostrati così efficaci nel raggiungere amanti della musica di ogni genere, dai neofiti ai più musicalmente preparati, saranno seguiti, nelle stesse piazze e durante lo stesso fine-settimana, dall’esecuzione dellaNona Sinfonia di Beethoven da parte dell’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Daniele Rustioni. È il nostro modo per ribadire l’importanza dell’esperienza musicale “di piazza”, pubblica e condivisa». Come nel 2016 quindi, quando furono più di venticinquemila i cittadini raccolti nei due cori formatisi in piazza del Duomo e in piazza San Carlo, anche quest'anno gli stessi spazi simbolici delle due città del festival si trasformeranno, il 9 settembre a Torino e il 10 a Milano, in un gigantesco palcoscenico per MITO Open Singing: un evento in occasione del quale tutti potranno diventare cantori unendosi al coro-guida (il Coro Giovanile Italiano), e a mille coristi radunatisi in piazza, per intonare – grazie al fascicolo con le partiture distribuito gratuitamente – i brani in programma, sotto la guida del direttore specializzato nella pratica dell’open singing, Michael Gohl. Tali appuntamenti collettivi arriveranno al termine dei due “Giorni dei Cori” in cui oltre trenta cori, provenienti da tutta Italia e dall’estero (come il Choeur National des Jeunes, portabandiera della Francia, o lo sloveno Vokalna Akademija Ljubljana), si esibiranno in diverse zone del tessuto urbano. Puntando nuovamente su questo straordinario momento di condivisione, la programmazione di MITO 2017 rilancia, incrociando negli stessi luoghi – 9 settembre a Milano, 10 settembre a Torino – un momento di ascolto collettivo che sicuramente “rinfrescherà” la percezione collettiva di uno dei capisaldi del repertorio: in programma c’è infatti la Nona di Beethoven eseguita dall'Orchestra Giovanile Italiana, il Coro Maghini e i solisti dell'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Daniele Rustioni. La serata d’apertura del festival, il 3 settembre al Teatro alla Scala di Milano e il 4 al Teatro Regio di Torino, è affidata alla Gustav Mahler Jugendorchester diretta da Ingo Metzmacher con la partecipazione del pianista Jean-Yves Thibaudet. Il concerto, intitolato Quattro paesaggi, introduce al tema del festival proponendo quattro differenti modalità musicali di relazionarsi alla Natura. In programma, la prima esecuzione in Italia di This Midnight Hour di Anna Clyne – compositrice inglese trentasettenne, “in residence” alla Chicago Symphony Orchestra dal 2010 al 2015, vincitrice di numerosi premi e nominata ai Grammy Award – oltre al Concerto per pianoforte di Gershwin, all'ouverture di Dvořák Nel regno della natura e alla suite da Daphnis et Chloé di Ravel, che evoca una Grecia immaginaria.Nei fine settimana si concentra la programmazione per i bambini (dai due anni) con spettacoli e concerti pensati per loro, come l’olandese Cellostorm, in cui si narrano le avventure di un piccione solitario in cerca di amici (9 e 10 settembre); Play (16 e 17 settembre), dedicato alla prima infanzia, e d'Orfeo (in coproduzione con il Festival della Letteratura di Mantova) per raccontare ai più piccoli il capolavoro di Monteverdi nel 450° anniversario della nascita del compositore (16 e 17 settembre). Il programma del Festival percorre un arco temporale di oltre mille anni di musica. I compositori viventi eseguiti sono 115, con 10 prime esecuzioni italiane di Rautavaara, Tan Dun, Clyne, Ducros, Paulus, Korvits, McGowan, Andres, Dessner, Fairouz, che fanno capolino tra il canto ambrosiano, Vivaldi, il Classicismo, il Romanticismo, le scuole nazionali, il Novecento. Sono addirittura 7 le prime esecuzioni assolute, con brani, tra gli altri, di Gianluca Cascioli, di Pärt Uusberg, di Virginia Guastella (commissioni di MITO SettembreMusica), di Nicholas Bacri e il battesimo de Il canto della fabbrica di Francesco Fiore, composto su invito della Fondazione Pirelli per il violino di Salvatore Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana, dopo la visita del compositore e dei musicisti al Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese dove il brano sarà eseguito e dove Renzo Piano ha progettato una struttura trasparente, denominata “Spina”, in stretto rapporto con l’ambiente e i ciliegi che la circondano. Oltre ai brani di autori viventi inseriti tra pagine di repertorio – una delle impronte caratteristiche di MITO SettembreMusica – il Festival accoglie quest’anno anche la prima esibizione italiana degli Eighth Blackbird, sestetto proveniente da Chicago e considerato una formazione di punta della nuova musica statunitense. Il Festival si chiuderà a Milano il 20 e a Torino il 21 settembre con il concerto Luci, di cui sarà protagonista la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly (nella foto), solista Julian Rachlin alla viola, in un programma che si apre con Lontano di Ligeti, che evoca la lenta progressione della luce, quindi propone il Concerto per viola di Bartók, ultimo suo lavoro, intimo e timbricamente oscuro, e in conclusione offre gli sfavillanti colori di Pini di Roma e Fontane di Roma di Respighi.Anche quest'anno, MITO ribadisce la propria natura di festival diffuso in tutta l’area metropolitana, dal centro città ai nuovi centri pulsanti; alcuni degli stessi artisti che si esibiscono nelle sale storiche, come Gauthier Capuçon e Gabriela Montero, saranno infatti protagonisti degli appuntamenti nei nuovi quartieri. Fra i pochi appuntamenti che avranno luogo in un solo capoluogo, anche per la loro radicata peculiarità, il Torinodanza festival (di 4 giorni) e, sempre a Torino, un convegno dedicato alle relazioni tra musica e acqua; e a Milano, la celebrazione di due Messe cantate e l’esecuzione di Vespri dal repertorio sacro ambrosiano, anche al centro di un convegno a Palazzo Reale. Il Festival, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è realizzato da I Pomeriggi Musicali di Milano e Fondazione per la Cultura di Torino grazie all’impegno economico delle due Città, e al prezioso contributo del partner Intesa Sanpaolo, che ha creduto al progetto sin dalla prima edizione, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, e degli sponsor Pirelli Fondazione Fiera di Milano.

Giovedì 1° giugno prossimo al Teatro Abeliano di Bari si esibisce l'Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana diretta dal maestro Gabriele Bonolis.


Giovedì 1 giugno 2017, alle ore 21.00, nel Teatro Abeliano di Bari (via Padre Kolbe, 3) l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana si esibirà in un concerto diretto dal maestro, Gabriele Bonolis (nella foto).
(Biglietti: intero € 10,00ridotto e studenti under 18, universitari, di Conservatorio, over 65, dipendenti dell' Ente, dipendenti pubblici iscritti a circoli ricreativi € 5,00).
In programma brani di Marcello Filotei “Dov’è la vittoria?” per archi ed elettronica (I^ esecuzione assoluta nella versione per archi commissionata dall’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari), Matteo D'Amico “Haydn allo specchio” su temi tratti dalla Sinfonia n.101 “The Clock” di Joseph Haydn (nuova versione per l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana di Bari) e Joseph Haydn Sinfonia n.101 “The Clock” in re maggiore.

Cresce l'attesa per la presentazione della Stagione scaligera 2017/ 2018 che sarà presentata domani dal Sindaco Giuseppe Sala, dal direttore musicale Riccardo Chailly e dal Sovrintendente Alexander Pereira.


Cresce l’attesa per la presentazione della Stagione 2017/18 del Teatro alla Scala, che sarà presentata domani 31 maggio dal Sindaco Giuseppe Sala, dal Direttore Musicale Riccardo Chailly e dal Sovrintendente Alexander Pereira in conferenza stampa e in diretta Facebook e YouTube dalle ore 11:30.
Uno sguardo al futuro ma anche al presente e al passato, perché nel mese di giugno l’attività del Teatro continua incessante con le riprese di tre spettacoli che hanno fatto la storia di questo Teatro.
Dal 7 giugno torna La bohème firmata da Franco Zeffirelli con l’esordio scaligero di Sonya Yoncheva, che si alternerà con Ailyn Pérez come Mimì sotto la bacchetta di Evelino Pidò.
Dal 17 giugno, con sei recite de Il ratto dal serraglio (nella foto) di Mozart, la Scala omaggia il grande Giorgio Strehler, a vent’anni dalla scomparsa, con una delle sue regie più affascinanti. Sul podio Zubin Mehta, che diresse la prima di questo allestimento, oltre 50 anni fa.
Dal 28 giugno Sogno di una notte di mezza estate fa rivivere un pezzo di storia del Balletto scaligero. La grazia della musica di Mendelssohn incontrerà ancora una volta la fantasia shakespeariana e la perfezione coreografica di George Balanchine per sei serate d’incanto.
Sono da segnare sul calendario anche le date concertistiche, dal recital di René Pape (5 giugno) ai concerti brahmsiani di Riccardo Chailly con Anne-Sophie Mutter (8, 9 e 12 giugno) fino all’attesa Missa Solemnis di Beethoven diretta da Bernard Haitink (23, 24, 26 giugno).

Il prossimo giovedì 1° giugno secondo appuntamento con il Festival di Primavera dell'OSN della Rai di Torino, intitolato "I giovani talenti del violino", che propone il violinista ceco Josef Spacek nel Concerto n.3 in sol maggiore di Mozart. Sul podio è impegnato il direttore principale James Conlon.


Secondo appuntamento con il Festival di Primavera dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, intitolato “I giovani talenti del violino”. Giovedì 1° giugno alle 20.30, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e in diretta su Radio3, è protagonista il violinista ceco Josef Špaček (nella foto), che propone il Concerto n. 3 in sol maggiore KV 216 per violino e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart.
Affermatosi rapidamente come uno dei violinisti più talentuosi della sua generazione, Špačekha studiato con Itzhak Perlman alla Juilliard School di New York, con Ida Kavafian e Jaime Laredo al Curtis Institute of Music di Philadelphia e con Jaroslav Foltyn al Conservatorio di Praga. È stato premiato con i maggiori riconoscimenti in vari concorsi, ha suonato con le più prestigiose orchestre internazionali - Konzerthausorchester di Berlino, Essener Philharmoniker, Philadelphia Orchestra, Metropolitan Symphony Orchestra di Tokyo, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Orchestre National de Belgique - e con direttori come Semyon Bychkov, Christoph Eschenbach, Valerij Gergiev e Marc Albrecht.
Sul podio è impegnato il Direttore principale dell’Orchestra Rai James Conlon, che in apertura di concerto propone la Sinfonia n. 33 in si bemolle maggiore KV 319 di Mozart.
Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani con meno di trent’anni) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.
Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it

Dal 4 al 29 giugno Palazzo Vernazza a Lecce ospiterà la mostra fotografica "AKT" di Barbara Luisi.

Dal 4 al 29 Giugno Palazzo Vernazza a Lecce ospiterà la mostra fotografica AKT. Fotografie di Barbara Luisi (nella foto uno scatto di quelli che vedremo nella Mostra) a cura di Manuela De Leonardis. Per la prima volta in Italia, dopo il recente debutto newyorkese, viene presentata al pubblico la serie fotografica Vita Aeterna che Barbara Luisi ha realizzato in terra di Puglia - da Brindisi a Fasano - nel corso del 2015.  Un inno dell’’artista agli ulivi, protagonisti di una storia millenaria e incommensurabile patrimonio dell’umanità troppo spesso messo a repentaglio dall’uomo.


Vita Aeterna è un lavoro strettamente collegato con i precedenti Nude Nature (2007), Dreamland (2014) e Fragilità (2013-2015), di cui viene esposta una selezione insieme ad un’anteprima dei nuovi scatti AKT – Ageless Beauty (2017) in cui è protagonista la terza età. 

L’epidermide, la nodosità, l’apparente fragilità dei corpi di tutte le età e razze che la fotografa invita a posare per lei, trovano un parallelo ricco di rimandi tra gli esseri viventi del mondo animale e vegetale. Come gli alberi, anche gli individui posano in gruppi di due, tre, quattro persone. “Gli alberi hanno bisogno della vita sociale,” - spiega Barbara Luisi - “quelli giovani vengono piantati vicino ai più vecchi perché questi possano trasmettergli vitalità attraverso le radici.”

Due installazioni sonore, realizzate per la mostra accompagneranno gli scatti in bianco e nero.

In occasione dell’inaugurazione, domenica 4 giugno (ore 18.30) sarà eseguito un concerto per pianoforte e violino da Alessandro Taverna e Barbara Luisi. Seguirà una degustazione di olio dell’Antica Masseria Brancati di Ostuni (BR) e di vini locali.

Sabato 10 giugno (ore 18,30) l’esposizione sarà arricchita dal concerto-anteprima del 43° Festival della Valle d'Itria a cura degli allievi dell'Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti", con accompagnamento al pianoforte, organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi in collaborazione con il Festival della Valle d'Itria.

La mostra si chiuderà giovedì 29 giugno con due appuntamenti: lo shooting fotografico “Lo studio della pelle”, in collaborazione con Digimedia Production, tenuto dalla stessa Barbara Luisi e aperto a tutti (ore 16-18) e l’incontro sullo stato dell’arte della fotografia coordinato dall’Associazione Positivo Diretto (ore 18,30-19,30).



Barbara Luisi è nata a Monaco di Baviera, vive e lavora tra New York, Zurigo e Camogli (GE). Violinista dall’età di nove anni, dopo il diploma alla Munich Arts and Music Highschool ha proseguito gli studi presso la Hochschule für Musik und Theater di Monaco. Ha suonato in importanti orchestre europee quali la Munich Philharmonic, l’Orchestre du Capitole de Toulouse e la Bayerische Staatsoper ed è stata Primo Violino nel Pocci String Quartet. Affascinata dalla camera oscura, a 17 anni ha iniziato ad interessarsi alla sperimentazione fotografica. La ritrattistica, spesso associata al teatro e alla musica, è tra i generi che predilige, insieme a nudo, still life e notturni. Ha studiato e lavorato con i fotografi Eikoh Hosoe, Art Streiber, Michael Grecco e Jock Sturges. Tra le mostre personali recenti: 2016 - Fragilità, Acta International, Roma (a cura di M. De Leonardis); Vita Aeterna, Isaia, New York; 2015 - Florence after Nightfall, Teatro dell’Opera, Firenze; Dreamland, Glorietta gallery, Beirut; Night on Earth, NYU University, New York; 2014 - ŒUVRES RÉCENTES,Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Night and Nude, galleria Emmeotto, Roma; Dreamland, Auditorium Fondazione Paolo Grassi, Martina Franca (TA). E’ autrice dei libri fotografici: Nude Nature (Böhlau, 2008), Glühende Nacht (Böhlau, 2008), Pearls, Tears of the Sea (Böhlau, 2011) e Dreamland (Contrasto, 2014).



La mostra è patrocinata da: Comune di Lecce, Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti", Fondazione Paolo Grassi, Festival della Valle d'Itria. Partner tecnici: Antica Masseria Brancati, Digimedia Production, Quarta Caffè. In occasione della mostra è stato realizzato un libro (italiano/inglese) in edizione limitata (grafica a cura di Giordano Santoro / Drusticamente).

"La scuola deve saper accogliere tutti, ciascuno con le proprie differenze di apprendimento". E' quanto afferma la senatrice Angela D'Onghia, oggi intervenuta al convegno all'Ex Palazzo delle Poste di Bari.


“La scuola deve saper accogliere tutti, ciascuno con le proprie differenze di apprendimento”. E’ quanto afferma la  sottosegretaria al MIUR, senatrice Angela D’Onghia (nella foto), intervenuta oggi al Convegno “La rete amica per talenti sospesi”, organizzato dall’associazione ‘Città dei bimbi’, all’Ex Palazzo delle Poste a Bari.
“Spesso bambini con un alto potenziale cognitivo vengono emarginati ed esclusi dalla società e la scuola non sempre è in grado di riconoscerli”, prosegue la senatrice. “Da qui l’importanza di preparare gli insegnanti a individuare le caratteristiche di questi bambini attraverso un lavoro di formazione basato su programmi didattici personalizzati che stimolano gli interessi dei piccoli plusdotati. E’ importante contribuire a far crescere la sensibilità su questo tema, perché i bambini emarginati o incompresi oggi, potrebbero diventare i cosiddetti cervelli in fuga di domani.
In fondo il genio non è altro che intuizione e velocità di esecuzione. Il sistema scolastico allora deve rispondere a questi bisogni e deve dotarsi di strumenti e modalità educative specifici mirati all’inclusione e al fare gruppo dei piccoli alunni plusdotati scongiurando il loro disagio. Solo così saranno in grado di star bene con se stessi e di mettere a frutto il proprio talento. Nell’ottica di una scuola  inclusiva i piani didattici devono essere flessibili e innovativi ovvero delle vere e proprie linee guida per il supporto e l’orientamento delle diverse potenzialità cognitive dei bambini”.
“Non dimentichiamo”, conclude la sottosegretaria D’Onghia, “che il compito della scuola è realizzare tutte le strategie possibili per sviluppare le potenzialità degli studenti pur nelle loro diversità”.

Il prossimo 1° giugno a Parco Punta Perotti andrà in scena MIGRANTI 2.0 di Luigi Morleo. Concerto multiculturale per voci ed ensemble.



1° Giugno - ore 21 
FESTA DEI POPOLI - Parco Punta Perotti - BARI

MIGRANTI 2.0 di Luigi Morleo
Concerto multiculturale per voci ed ensemble


VOCI

Blessed Usifoh - Nigeria
Mbengue Elhadji - Senegal 
Thian El Hadgi Baba - Senegal 
Bambara Iliyass - Burkina - Faso

ENSEMBLE
Paolo Debenedetto - Saxofono
Francesco Palazzo - Fisarmonica
Giuseppe Scarati - Basso Tuba
Luigi Morleo - Percussioni e Composizioni

Siamo alle prese con una massiccia migrazione verso l’Europa. Nello specifico l’Italia è diventata l’approdo più significativo e la Puglia una banchina tra le più sfruttate. I migranti di seconda generazione arrivano con i più profondi intenti di integrazione e una festa di condivisione delle diverse culture potrebbe diventare una grande opportunità per tutti. Il progetto MIGRANTI 2.0 (nella foto) vuole essere una strategia musicale che si avvale di un coro formato da diverse culture africane e di una ensemble formata da docenti del Conservatorio Piccinni di Bari.

lunedì 29 maggio 2017

La pianista pugliese Serena Valluzzi vince la 55esima edizione dell'International Piano Competition "Arcangelo Speranza" di Taranto.


International Piano Competition
«Arcangelo Speranza»
Taranto
55a edizione
Vince la pugliese Serena Valluzzi
Seconda classificata la kazaka Oxana Shevchenko
Terzo il giapponese Kaoru Jitsukawa

Una pugliese vince la 55esima edizione dell’International Piano Competition «Arcangelo Speranza». È Serena Valluzzi, di Gioia del Colle, classe 1994, residente a Santeramo in Colle. La pianista succede al russo Feodor Amirov nell’albo d’oro dello storico concorso organizzato dagli Amici della Musica di Taranto. Al secondo posto, un’altra donna, la kazaka Oxana Shevchenko, di trent’anni. Terzo classificato, il giapponese Kaoru Jitsukawa, del 1989.
Il verdetto della giuria internazionale, presieduta da Riccardo Risaliti e composta da Vovka Ashkenazy, Graham Scott, Akemi Alink-Yamamoto e Marco Vincenzi, è giunto nella tarda serata di domenica al termine di una sfida combattutissima tra il quartetto dei finalisti del quale faceva parte l’altro italiano Riccardo Natale. Assegnato nel corso delle semifinali di sabato, il Premio  speciale «Elsa e Peppino Orlando», per la migliore esecuzione di Paisiello, è andato al ventiseienne Andrea Napoleoni, di Bergamo.
L’International Piano Competition, sostenuto da Mibact, Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto con il supporto di Farina Pianoforti e Pascar, laurea, dunque, il vincitore della 55esima edizione al termine di una gara che nel Salone della Provincia di Taranto ha visto inizialmente darsi battaglia trenta iscritti provenienti da Cina, Siria, Giappone, Sud Corea, Spagna, Bielorussia, Polonia e Italia.
Con oltre mezzo secolo di storia, il Concorso Speranza costituisce un punto di riferimento per i grandi talenti di ogni parte del mondo. Fondato nel 1962 e ormai consacrato nel circuito delle più importanti competizioni, l’International Piano Competition non ha mai subito un’interruzione, imponendosi con una continuità che rappresenta uno dei segni di garanzia sul piano della qualità. Ma la manifestazione può vantare anche quella credibilità e autorevolezza che possono essere realmente certificate solo dal successo artistico dei tanti giovani musicisti passati attraverso quest’importante competizione.

Il prossimo 31 maggio presso l'Auditorium del Lingotto l'Unione Musicale di Torino conclude la sua stagione concertistica con il recital di uno dei più grandi pianisti viventi: Grigory Sokolov.


Mercoledì 31 maggio 2017, presso l’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto alle ore 21, l’Unione Musicale di Torino conclude la Stagione concertistica 2016-2017 con il recital di uno dei più grandi pianisti viventi: Grigory Sokolov (nella foto). Ospite abituale dell’Unione Musicale, dal 1988 a oggi Sokolov ha suonato ben dodici volte in stagione, davanti all’affezionato pubblico torinese che da sempre lo segue e lo accoglie con entusiasmo e ammirazione immutati. 
Nato a Leningrado, talento precocissimo, a soli sedici anni Grigory Sokolov è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il primo premio al Concorso Čajkovskij di Mosca. Anti-divo per eccellenza, schivo e colto, il suo talento è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali e, dopo aver suonato con le più grandi orchestre del mondo, da diversi anni ha deciso di concentrare la sua attività concertistica esclusivamente sui recital per pianoforte solo. Sokolov resiste anche alle lusinghe del mercato discografico: le sue rare incisioni sono quasi esclusivamente dal vivo e quindi per apprezzare il suo pianismo bisogna seguirlo in sala da concerto, dove riesce a instaurare con il suo attentissimo pubblico un clima di colloquio intimo e riservato.
Le sue magistrali interpretazioni sono caratterizzate da un controllo totale del fraseggio, del suono, delle dinamiche, lontano dallo sfoggio di ogni facile virtuosismo e rivelano la capacità di “rileggere” con perfezione maniacale la partitura, svelandone i suoi significati più profondi e spirituali. «Nella mia vita c’è solo il pianoforte» ha affermato in una delle rarissime interviste concesse, e vedendolo durante le prove sembra veramente che lo strumento sia la sua ragione di vita, per come ne analizza e studia le varie parti, così da farne emergere durante il concerto tutte le potenzialità. 
Per il suo recital di maggio Sokolov ha scelto un programma molto classico, con alcune opere della piena maturità di Mozart e Beethoven. Il concerto si apre con la famosissima Sonata in do maggiore K. 545, anche detta “facile” e scritta da Mozart nel 1788; a seguire la Fantasia K. 475 e la Sonata K. 457, entrambe in do minore, che vennero pubblicate insieme nel 1785, cioè un anno dopo l’ultimo deludente viaggio a Salisburgo del compositore.
Nella seconda parte la Sonata in mi minore op. 90, conclusa da Beethoven nel mese di agosto del 1814, dopo la caduta dell’Impero francese e dopo circa cinque anni di pausa con il pianoforte e l’ultima Sonata beethoveniana, l’op. 111 in do minore, composta cinque anni prima di morire, che si spinge in terre così lontane da arrivare persino ad accenni di jazz. 
Come ogni anno, l’ultimo concerto di Stagione dell’Unione Musicale coincide con l’avvio della campagna abbonamenti. A partire dalle ore 19, presso il foyer dell’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, gli abbonati alle varie serie concertistiche possono effettuare il rinnovo per la Stagione 2017-2018 e chi sottoscrive un nuovo abbonamento (di qualsiasi tipo) riceverà un biglietto omaggio per assistere al concerto di Grigory Sokolov alle ore 21.

Grandi bacchette si alternano con quella del Direttore Principale James Conlon sul podio della nuova stagione 2017/2018 dell'OSN della Rai di Torino.


Grandi bacchette si alternano con il Direttore principale dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai James Conlon (nella foto) nei 24 concerti in programma all'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, trasmessi su Rai5 e Radio3. Protagonisti molti solisti di prestigio, presenti anche nella rassegna Rai NuovaMusica e nel Festival di Primavera, dedicato a Rossini nel 150° della scomparsa. Ricco anche il calendario delle attività educational pensate per i più piccoli e per le famiglie.
Yury Temirkanov, Myung-whun Chung e Fabio Luisi sono alcuni dei prestigiosi nomi che si alterneranno a quello del Direttore principale James Conlon (nella foto) sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nella Stagione 2017/2018, la prima firmata dal Direttore artistico Ernesto Schiavi. Ventiquattro concerti all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, da ottobre a maggio, tutti in doppia serata con turno rosso alle 20.30 e turno blu alle 20. Rai Cultura li proporrà con una programmazione dedicata, in diretta su Rai5, mentre tutti saranno trasmessi – sempre in diretta – su Radio3, oltre che nel circuito Euroradio, in Eurovisione e in live streaming sul sito www.osn.rai.it.
L’inaugurazione, venerdì 20 e sabato 21 ottobre 2017, è affidata a James Conlon e affianca la Prima e la Terza Sinfonia di Johannes Brahms, del quale il Direttore principale dell’Orchestra Rai propone l’integrale delle sinfonie, completandolo il 19 e 20 aprile 2018 con la Sinfonia n. 2 e la Sinfonia n. 4. Durante il corso della stagione e nel successivo Festival di Primavera, Conlon dirigerà otto concerti, dedicati al repertorio sinfonico classico, romantico e tardo-romantico - da Mozart e Beethoven a Mahler e Strauss, passando per Dvořák e Saint-Saëns – e grandi pagine novecentesche di Stravinskij e Respighi. Dopo il successo ottenuto la scorsa stagione con il primo atto della Valchiria, quest’anno – il 24 e il 26 maggio 2018  Conlon propone un’intera opera in forma di concerto, ancora di Richard Wagner: Der fliegende Holländer (L’Olandese volante), con un cast di grandi voci come il baritono Erik Tomas Tomasson nel ruolo del titolo, il basso Kwangchul Youn, il soprano Amber Wagner, il mezzosoprano Sarah Murphy, il tenore Matthew Plenk e il Coro Maghini.
Oltre a Conlon, sul podio dell’OSN Rai si alterneranno grandi direttori di fama internazionale. Graditissimi i debutti di Yuri Temirkanov – con un programma russo – e Fabio Luisi – presente con un concerto in stagione e uno nel Festival di Primavera – e il ritorno di Myung-whun Chung con grandi pagine di Rachmaninov e Beethoven. Anche Juraj Valčuha, Direttore principale dell’Orchestra Rai dal 2009 al 2016, tornerà per due concerti dedicati principalmente al grande sinfonismo del Novecento. Nel corso della stagione si potranno ascoltare anche John Axelrod, Dennis Russel Davies, Andris Poga, Hartmut Haenchen, Claus Peter Flor, Kazuki Yamada, Gustavo Gimeno, Mark Elder, Marc Albrecht e la direttrice lituana Mirga Gražinyte-Tyla, nuovo direttore musicale della City of Birmingham Orchestra. L’8 e 9 marzo poi, il grande compositore ungherese Peter Eötvös interpreterà la sua opera intitolata Alle vittime senza nome, commissionata congiuntamente dall’Orchestra Filarmonica della Scala, dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e dall’OSN Rai.
Ma sul palco dell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” sono protagonisti anche grandi solisti: i pianisti Andrea Lucchesini, Roberto Cominati, Alexander Melnikov, Bertrand Chamayou, Alessandro Taverna, Seong-Jin Cho, Stephen Hough, il giovane canadese Jan Lisiecki, che a ventidue anni è già considerato sommo interprete di Chopin, e il giovanissimo talento russo Alexander Malofeev, che a soli sedici anni ha già suonato con i direttori e le orchestre più prestigiose. Oltre a loro saranno ospiti i violinisti Sergej Krylov, James Ehnes, Ziyu He e i due più grandi violoncellisti italiani Mario Brunello ed Enrico Dindo. Molte le voci, a partire da quella del grande soprano bulgaro Krassimira Stoyanova, che nel primo concerto del 2018 (11 e 12 gennaio) propone il monologo della Marescialla dal Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa) e la scena finale dalla Salome di Richard Strauss; il mezzosoprano Michelle Breedt, che interpreta i Kindertotenlieder di Mahler; i The Swingle, protagonisti di un autentico capolavoro del secondo Novecento come Sinfonia di Luciano Berio, del quale ricorrono i cinquant’anni dalla prima esecuzione, che vide protagonisti nel 1968 con la New York Philharmonic proprio i The Swingle. Nello stesso concerto, diretto da John Axelrod, sarà festeggiato anche Leonard Bernstein, nei cent’anni dalla nascita. Il soprano Aga Mikolaj, il contralto Yulia Matochkina, il tenore Brenden Gunnell, il baritono Thomas Tatzle il Coro Filarmonico Ceco di Brno sono impegnati in Das Klagende Lied di Mahler; i soprani Bernarda Bobro e Sabina von Walter, il tenore Brenden Gunnell e il Coro Maghini cantano nella Sinfonia n. 2 Lobgesang di Mendelssohn.
Fuori abbonamento sono proposti tre concerti speciali in serata unica: il 23 dicembre James Conlon fa gli auguri al pubblico con il Concerto di Natale; l'11 febbraio John Axelrod sale sul podio del Concerto di Carnevale; mentre il 26 aprile sono protagoniste le prime parti dell’OSN Rai in veste di solisti, nella Festa dell’Orchestra diretta da Pietro Mianiti.
I professori dell’Orchestra Rai sono impegnati anche nella consueta stagione cameristica intitolata “Le domeniche dell’Auditorium”: cinque appuntamenti – la domenica mattina alle 10.30 – con gruppi da camera che suoneranno anche nei Concerti del Quirinale di Radio3 nella Cappella Paolina a Roma.

RAI NUOVAMUSICA 2018
Dal 19 gennaio al 26 febbraio torna Rai NuovaMusica, che propone come di consueto tre concerti sinfonici interamente dedicati alla musica contemporanea, con prime esecuzioni assolute, prime per l’Italia e opere commissionate dalla Rai. Protagonisti quest’anno i direttori Aziz Shokhakimov, Jonathan Webb e Henrik Nánási, accompagnati da autentiche star come le violiniste Patricia Kopatchinskaja, Akiko Suwanai e Viktoria Mullova, oltre al violoncellista Matthew Barley.

FESTIVAL DI PRIMAVERA – “ROSSINI E DINTORNI”
A partire dal 7 giugno invece, la stagione lascia spazio al Festival di Primavera 2018, intitolato quest’anno “Rossini e dintorni” e dedicato al grande compositore pesarese del quale nel 2018 ricorre il centocinquantesimo anniversario della morte. Il primo concerto, diretto da James Conlon, propone un suo capolavoro sacro: lo Stabat Mater, con un cast di grandi voci come il soprano Carmen Giannattasio, il mezzosoprano Marianna Pizzolato, il tenore Edgardo Rocha e il basso Ildebrando D’Arcangelo, accompagnati dal Coro Maghini. Il 14 giugno torna sul podio Fabio Luisi che dirige musiche di Britten ispirate a Rossini e celebri brano d’opera interpretati dal basso Luca Pisaroni. Il 21 giugno è la volta di Enrico Dindo, che nella doppia veste di violoncellista e direttore interpreta brani sinfonici rossiniani e il balletto La boutique fantasque di Respighi, su musiche del compositore pesarese. In chiusura, il 28 giugno, ancora Conlon dirige una scelta di brani dal Barbiere di Siviglia, proposti in forma semi-scenica, con testi e narrazione di Francesco Micheli e interpreti dell’Accademia del Teatro alla Scala.

CLASSICA PER TUTTI
Tante le iniziative dedicate ai giovani e giovanissimi, nonché alle famiglie, raccolte sotto l'etichetta “Classica per tutti”. “Prosegue la vivace attività Educational dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai – dice la Sovrintendente Paola Carruba - Nella missione di servizio pubblico che ha l’orchestra sinfonica dell’ente radio-televisivo, va da sé il riferimento forte all’inclusione. Arrivare ad un pubblico, il più ampio possibile, significa sollecitare la sua curiosità, facilitare quanto più possibile la sua libera fruizione di concerti ed eventi, anche da un punto di vista economico e logistico. In altre parole, l'impegno è quello di raccogliere la grande domanda di bellezza e darle risposta attraverso il fascino di cui sono portatrici l’orchestra sinfonica e la grande musica. Tutto ciò rispettando, certo, il codice di comunicazione di ciascuno. I bambini in età prescolare e della scuola primaria, gli adolescenti, gli studenti universitari, i non più giovani, i futuri musicisti. Questa è un’attività profondamente radicata nel territorio torinese, pur non perdendo mai di vista il resto del paese e anzi rinnovando la nostra vocazione internazionale, particolarmente nell’ambito dei progetti di divulgazione. Di qui un sodalizio indissolubile con la televisione, la radio e i social, che ci permette di avere visibilità nazionale ed internazionale e di fare parte, a pieno titolo, del progetto Rai - Porte Aperte”.
Classica per tutti” si articola in diverse proposte:
Sabato in famiglia
Tre  appuntamenti rivolti a famiglie, giovani, studenti, anziani. Unico requisito richiesto: una spiccata curiosità per la musica classica in generale e sinfonica in particolare. Un percorso condotto con grande “leggerezza” e competenza dal giovane musicista Giacomo Tesini e strutturato in tre momenti:
- un’introduzione all’ascolto del programma del pomeriggio con esempi musicali realizzati dall’orchestra;
- un ascolto completo con l'OSN Rai;
- un question time che offre la possibilità di interagire con i protagonisti - Direttore, professori d’orchestra e conduttore.
La casa dei suoni
Torna a grande richiesta, dopo i sold out delle precedenti edizioni, il progetto nato in collaborazione con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus. Bambini in età scolare e prescolare potranno sperimentare la conoscenza diretta degli strumenti che animano l'orchestra sinfonica. Ogni strumento viene raccontato come fosse il personaggio di un circo, dove la musica è protagonista. E dopo averne compreso il "carattere", i bambini avranno la straordinaria e impagabile possibilità di “provare” a suonare ogni strumento, con il consiglio ed il sostegno dei professori d’orchestra. E quest’anno “La casa dei suoni” avrà anche una versione radiofonica.

!WOW! – Il mago di OZ
Seconda edizione del progetto realizzato in collaborazione con MIUR e Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, nel periodo che va da aprile a novembre. 1500 ragazzi delle scuole di Torino, 40 dei quali coinvolti come attori e gli altri come pubblico attivo, lavorano - insieme ai musicisti, alla compagnia Venti Lucenti e ai professionisti del centro di produzione Rai - alla messa in scena di un suggestivo e poetico spettacolo, realizzato in occasione della settimana dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e programmato il 24, 25 e 26 novembre 2017. Radio Rai poi, realizzerà un'ampia programmazione dedicata all’iniziativa, che si aggiungerà agli speciali televisivi realizzati dai diversi canali Rai.

Professione Orchestra
È un progetto rivolto ai giovani musicisti che desiderano fare della musica la loro vita professionale, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Pinerolo, che si propone come Master in cui si affrontano passi e soli del repertorio sinfonico e prove a sezioni, unitamente a un attento lavoro individuale, volto a potenziare la capacità di controllo dell’esecuzione musicale. Obiettivo ulteriore è l'attribuzione di borse di studio ai migliori talenti, che potranno lavorare una intera stagione con l’OSN Rai.

WOW – Altri Mondi
I ragazzi delle scuole superiori di Torino lavoreranno attivamente alla costruzione di uno spettacolo di Teatro musicale che andrà in scena nel 2018. Tema dello spettacolo "il viaggio”. I ragazzi verranno coinvolti su più fronti: protagonisti in scena e dietro le quinte, nella preparazione di bozzetti di scenografia, costumi e trucco e nella definizione della sorprendente colonna sonora.

CONCERTI FUORI SEDE
L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è presente anche sulla scena nazionale e internazionale, con concerti e tournée in Italia, Europa, Medioriente, Sudamerica e Asia. Nell'estate 2017 partecipa al Ravenna Festival, diretta da Juraj Valcuha e con il pianista David Fray, il 30 giugno; il 13 luglio è presente sul palco en plein air del Festival Torino Estate Reale, con il suo Direttore principale James Conlon, mentre il 21 luglio è in programma un altro concerto sul territorio torinese alla Reggia di Venaria, diretto da Michele Gamba. Dal 10 agosto poi, l'OSN Rai sarà impegnata come Orchestra principale del Rossini Opera Festival di Pesaro, dove eseguirà due opere e una pagina sacra: Le siège de Corinthe diretta da Roberto Abbado, La pietra del paragone e lo  Stabat Mater diretti da Daniele Rustioni.
A settembre il tradizionale impegno con il Festival MiTo SettembreMusica, al quale l'Orchestra Rai partecipa con due concerti, il 14 settembre a Milano e il 16 settembre a Torino, diretti da Semyon Bychkov con il pianista Kirill Gerstein. Lo stesso concerto è poi proposto il 17 settembre al Teatro Filarmonico di Verona e il 20 settembre in una delle più prestigiose sale della capitale internazionale della musica: la Konzerthaus di Vienna. Tradizionale anche la partecipazione alla Biennale Musica di Venezia, quest'anno in programma il 30 settembre con un concerto diretto dal compositore Tan Dun, a cui è assegnato il Leone d'oro alla carriera, con il percussionista Simone Rubino. Il 7 ottobre poi, in Francia, ad Aix-les-Bains, il finlandese Pietari Inkinen propone una scelta di pagine sinfoniche wagneriane per il festival “Les nuites Romantiques”.
Il 13 novembre segna il debutto dell'Orchestra Rai al Teatro alla Scala, con un concerto per il Festival Milano Musica diretto da Cornelius Meister, con la voce recitante di Fabrizio Gifuni.
Il concerto di stagione diretto da Fabio Luisi con il pianista Alexander Melnikov è replicato al Teatro Municipale di Piacenza l'8 dicembre e al Teatro Grande di Brescia il 10 dicembre, in occasione della XXV edizione del “Concerto d'inverno” - Premio Mauro Ranieri. Tradizionale poi la partecipazione al Concerto di Natale della Rai, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, trasmesso da Rai1 il 25 dicembre.
La primavera 2018 infine, vede il ritorno al Teatro Verdi di Pordenone, per una replica del concerto di stagione diretto da Mirga Gražinyte-Tyla con il pianista Jan Lisiecki in veste di solista