Con il concerto di sabato 6 febbraio alle 17.30 nell'Aula Magna della Sapienza (Palazzo del Rettorato, piazzale Aldo Moro 5) la IUC celebra il cinquecentenario della prima edizione dell'"Orlando furioso" di Ludovico Ariosto, che ebbe grande e immediata fortuna anche in ambito musicale. In questo concerto - intitolato "Le cortesie e le audaci imprese io canto" - l'Ensemble Micrologus esegue un'ampia scelta di arie per cantare ottave, barzellette, frottole, madrigali, mottetti e danze della prima metà del Cinquecento, ispirate direttamente all'"Orlando Furioso" o comunque riconducibili all'Ariosto e al suo ambiente.
Autori di queste musiche sono i massimi compositori dell'epoca, come Josquin Des Pres, Jacob Obrecht, Jacques Arcadelt, Cipriano de Rore, Giaches de Wert, Bartolomeo Tromboncino, Marco Cara e Francesco dalla Viola, attivi principalmente presso la corte ferrarese degli Este, nel cui ambito Ariosto trascorse gran parte della propria vita, o nelle altre capitali artistiche del rinascimento, come la Mantova dei Gonzaga, con cui pure il poeta ebbe contatti. Particolarmente importante la presenza di alcuni compositori franco-fiamminghi, che dominavano la scena musicale europea dell'epoca e che lavorarono a lungo in Italia. Alcune di queste musiche sono invece anonime, ma non meno interessanti. Testimoniano infatti l'uso di cantare l'"Orlando furioso" e gli altri poemi cavallereschi su alcune melodie tramandate oralmente, chiamate "arie per cantar ottave". Sebbene sia finito solo in epoca recente, quest'uso è ormai quasi completamente dimenticato, ma in quest'occasione se ne potranno ascoltare alcuni esempi, come le prime due ottave del poema intonate su una antichissima melodia cantata ancora cinquant'anni fa da Vittorio Lorenzi, un cantastorie toscano. È particolarmente interessante che alcune di queste composizioni usino una versione del testo ariostesco diversa da quella nota, che forse rappresenta una prima fase del poema, precedente l'edizione a stampa. Micrologus è un gruppo italiano specializzato nell'esecuzione della musica medioevale e rinascimentale, fondato nel 1984. . Il bagaglio professionale dei componenti li spinge ad approccio al repertorio basato sulla lettura filologica degli spartiti ed al recupero delle sonorità originali per mezzo della ricostruzione degli strumenti e delle vocalità del tempo in cui furono composte le musiche da loro eseguite. Si sono rapidamente imposti a livello internazionale e hanno dato concerti in tutta l'Europa, in America del Nord, estremo oriente e Africa.
Lunedì 1 febbraio 2016 ore 17.00 presso la libreria La Stanza della Musica (Via dei Greci, 36 Roma) Patrizia Bovi, voce dell’Ensemble e ideatrice del progetto, racconterà, anche con esempi musicali, come è nato questo originale omaggio musicale all'Ariosto.
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