martedì 18 settembre 2018
Ieri la presentazione della Stagione 2019 della Lirica al Petruzzelli di Bari.
Il Petruzzelli celebra i suoi primi dieci anni di stagione. Ne è passato di tempo dall'inizio della prima stagione con esiti raramente positivi e straordinari. Oggi anche il Govenatore Michele Emiliano ha potuto rimarcare i risultati strepitosi delle precedenti stagioni con due milioni di euro nel bilancio di quest'anno. Una stagione che possiamo definire la migliore di sempre, grazie agli stupendi risultati accumulati. Si parte con il "Simon Boccanegra" di Verdi con la regia del francese Bernard Arnaud, poi a seguire la "Madama Butterfly" di Puccini per la regia di Daniele Abbado, a seguire un ritorno di fiamma, la "Walchiria" di Wagner, co la regia di Walter Pagliaro. Poi ci saranno la "Voix Humaine" firmata da Emma Dante e conla strepitosa voce di Anna Caterina Antonacci (nella foto), e l'"Eugene Onegin, in prima assoluta a Bari con la regia di Dmitri Bertman. Ed ancora a seguire ci saranno classici del repertorio come la "Tosca" di Puccini, il "Barbiere di Siviglia" di Rossini, la "Cavalleria Rusticana" di Mascagni, con la regia del nostro Michele Mirabella.
Nella stagione sinfonica non mancheranno le sorprese, a cominciare dall'annunciato concerto del pianista Danill Trifonov, che nel 2015 il New York Times annunciò come il più sorprendente pianista del suo tempo.". Inoltre, ci saranno il grande Yuri Temirkanov e la lussureggiante Filarmonica di San Pietroburgo, insieme alla violinista giapponese Sayaka Shoji. Non mancheranno figure come i pianisti di grido Krystian Zimerman e Angela Hewitt. Ed ancora tanti interpreti straordinari internazionali. Insomma ci sarà da divertirsi quest'anno anche nella Sinfonica, grazie ad appuntamenti imperdibili garantiti da Massimo Biscardi, per rendere la stagione la migliore di sempre.
sabato 8 settembre 2018
Un Rigoletto truce e violento al Petruzzelli di Bari raccoglie consensi intriganti.
E' stato un bellissimo Rigoletto, truce e violento quanto basta, quello del regista francese Arnaud Bernard, sulla regia ripresa da Angela Saroglu, con una validissima compagnia di canto, che ha visto primeggiare in parte il Duca di Mantova di Ivan Magrì, la Gilda strepitosa di una giovanissima Giuliana Gianfeldoni, ed lo struggente Rigoletto di Marco Vratogna (nella foto). Il tutto splendidamente diretto con classe sopraffina ed un tocco di straordinaria teatralità dal maestro Giampaolo Bisanti, a capo della splendida Orchestra del Petruzzelli, una delle migliori compagini attuali delle 14 Fondazioni liriche.
Perchè truce e violento? Perchè indubbiamente la storia narrata da Piave e Verdi è una storia di pura e duplice violenza. La prima intentata dal Duca di Mantova, la seconda dal padre deforme e buffone il gobbo Rigoletto. Il regista Bernard è noto da tempo a Martina Franca, per aver portato gli Ugonotti di Meyerbeer ad una scandalistica regia più di venti ani fa. Qui nel Rigoletto barese si mette in luce la splendida Gilda di Giuliana Gianfaldoni con vocalità belcantistica raffinata e di alto livello, mentre un passo indietro appare il Duca di Mantova di Ivan Magrì, un Don Giovanni nero e spettrale, non sempre all'altezza della situazione di una parte di difficile presa.
Molto bene il Rigoletto di Vratogna, credibile e appassionato baritono e gli altri validi interpreti della serata:da Mariano Buccino (Sparafucile) a Daniela Innamorati (Maddalena), da Raffaele Raffio (Monterone) a Valeria Tornatore (Giovanna), da Tommso Barea (Marullo) ad Alberto Comes (Conte di Ceprano) ed a Marta Calcaterra (Contessa di Ceprano). Insomma, uno spettacolo di virile e appassionata bellezza, eccellente anche la direzione del Coro del Petruzzelli, del maestro Fabrizio Cassi. E da rimarcare la superlativa direzione d'orchestra di Giampaolo Bisanti, che dirigerà l'inaugurazione nel 2019 dell'attesissimo "Simon Boccanegra" di Verdi.
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