Virginio Gazzolo (nella foto), voce inconfondibile del teatro e del cinema italiano, porta in scena «Ulisseide» per la rassegna della Compagnia Diaghilev «Le direzioni del racconto», giovedì 7 dicembre (ore 21), nell’auditorium Vallisa di Bari (info 333.1260425). «Ulisseide», e non «Odissea», perché in questo recital letterario dell’attore e doppiatore romano, che ha curato la drammaturgia del testo, si racconta di un uomo vecchio e tardo, il quale rievoca alcune delle sue avventurose peripezie di tanti anni prima, quando salpò da Troia in fiamme.
Gazzolo le riferisce così come le cantò Omero, descrivendo gli erbivori Lotofagi e i Ciclopi antropofagi, la furia del dio del mare e la malìa della maga Circe. Ma, dipartendosi da Circe, l’eroe si allontana anche dall’Odissea: sul suo piccolo legno non rema più, infatti, verso la ionica patria e la fedele Penelope, né più incontra le Sirene e Scilla e Calipso. Vecchissimo, ma sempre più curioso e avido di nuova esperienza, supera le colonne d’Ercole e vola alla scoperta di un nuovo e sconosciuto mondo. Per cinque mesi naviga sull’alto mare aperto dietro al sole, finché non viene inghiottito dal mare. È la fine del mitico eroe, come la raccontarono Plinio il Vecchio e Dante, che - ignaro dell’Odissea - trascrisse in poesia la storia dell’affogamento nell’Oceano di cui sapeva. Ma il nome di quel vecchio ficcanaso non era più Odisseo, bensì Ulisse.
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