lunedì 5 novembre 2018

La "Leggenda Vivente" Daniil Trifonov incanta il Petruzzelli di Bari in un meraviglioso concerto.


Ha suonato a Bari ieri sera in un concerto fuori abbonamento il grandissimo pianista, ex enfant prodige, Daniil Trifonov, che si è fatto crescere una barbetta incolta, per azzerare in qualche maniera la sua faccia adolescenziale, che abbiamo apprezzato negli ultimi anni. Teatro Petruzzelli pieno ma non strapieno come avrebbe meritato il pianista russo. Programma lunghissimo, con la prima parte che sfiora l'ora e mezza di durata! e' il pianista più grande del mondo? Molti lo hanno sostenuto, noi non lo riteniamo ancora tale, in un mondo che ha in Sokolov, Argerich e Zimerman, un tris d'assi clamoroso.
In  ogni caso, il suo è un modo di suonare unico ed originalissimo. I tasti sono sfiorati con legerezza ed eleganza sublime in Beethoven eseguito perfettamente nell'Andante Favori in fa e nella strepitosa Sonata n.18 "La caccia", poi passiamo ad una lunga pagina di Schumnn ai più sconosciuta o almeno poco noto, come Bunte Blatter ed al Presto Passionato, che hanno concluso una bellissima prima parte di un'ora e mezza, assolutamente stupenda.
Nella seconda parte, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la poco nota (rispetto alla Settima ed alla Sesta) Sonata di Guerra n. 8, dove il nostro ha messo in luce la scintillante tecnica di cui è dotato, con scaglie di luce taglienti e luminose, ottave vigorose e micidiali, da mettere in ginocchio chiunque.
Ti aspetteresti decine di bis alla fine del concerto? Ed invece no. Si fa un po' pregare, ma poi concede due essenziali Bach e Chopin, suonati con una misurata classe e un infantile prestanza. Deve farne di strada, Il Maestro Sokolov è ancora un lontano obbiettivo da raggiungere.

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