lunedì 11 settembre 2006
Visconti e la musica
Venerdì scorso ho assistito alla serata-omaggio a Luchino Visconti al Teatro Piccinni di Bari, organizzata dalla Fondazione Petruzzelli in collaborazione con la Fondazione Istituto Gramsci, il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Parus Film. Francamente, lo confesso, mi sarei aspettato molto di più, se non altro per il peso specifico dei partners aderenti all’iniziativa. Nulla da dire sulla prova dell’orchestra della Provincia di Bari, che sotto la guida attenta e musicalissima di un maestro come Marco Guidarini, si è esibita per un’ora e un quarto (senza intervallo) fornendo un’ottima prova d’insieme al cospetto di un paio di significativi e complessi “lacerti” di Anton Bruckner (il I movimento della sua Settima Sinfonia) e Gustav Mahler (l’ormai noto Adagetto tratto dalla Quinta Sinfonia) che costituiscono, come si sa, i rispettivi tessuti sonori di due capolavori del cinema italiano come Senso e Morte a Venezia; per concludere l’orchestra ha offerto una vivace, appassionata lettura della “Sinfonia sopra una canzone d’amore” di Nino Rota (lavoro anch’esso, ma solo in parte, recepito da Visconti per il suo Gattopardo). La mia delusione, invece, si è concentrata sull’illustrazione visiva delle esecuzioni e sulla povertà di contenuti formativi della serata. Possibile che non si potesse fare di meglio che proiettare una lunga sequela di fotogrammi per rendere omaggio, tra l’altro, ad uno dei più grandi registi del Novecento? E soprattutto: nessun intervento prima della serata a spiegare (anche solo in termini essenziali) il senso di questa serata in ricordo di Luchino Visconti e perché proprio qui a Bari. E ancora: perché poi la Mostra che la Fondazione Istituto Gramsci organizzerà a Roma al Parco della Musica, a partire da novembre, non poteva - almeno in parte – essere parallelamente allestita ed “assaggiata” nel rinato foyer del Petruzzelli? Insomma, bella serata musicale, ma perché chiamarla “Omaggio a Luchino Visconti”. Più giusto magari intitolarla “Visconti e la Musica”, facendola precedere da qualche ospite o testimonianza adeguatamente supportati e coordinati da un bravo conduttore. Tra l’altro era presente in un palco proprio Michele Mirabella. E chi meglio del Professore avrebbe potuto regalarci una serata anche solo leggermente diversa, ma senz’altro più puntuale?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento