Ha colto tutti (o quasi) di sorpresa la notizia della morte di Karlheinz Stockhausen il 5 dicembre scorso a Kürten, in Germania dove il geniale compositore risiedeva e lavorava da anni, dopo aver creato la sua personale casa editrice e discografica (aveva infatti rotto da tempo il suo rapporto con l’Universal Edition di Vienna).
Il prossimo 22 agosto Stockhausen avrebbe compiuto ottant’anni e nonostante l’età avanzasse inesorabilmente, egli non aveva mai cessato di progettare a medio e lungo termine, comporre, programmare nuove e originali creazioni, appuntamenti d’ascolto per i suoi allievi e fan. Fiumi d’inchiostro si sono versati in questi mesi più sulla sua controversa e discussa statura umana che sul grande complesso linguaggio musicale posto in tanti anni alla base della sua instancabile ricerca. Chi scrive ebbe la fortuna di incontrarlo ed intervistarlo a Bari per conto del Corriere del Mezzogiorno /Corriere della Sera nel maggio del 2006. La Fondazione Petruzzelli gli aveva infatti dedicato due indimenticabili e, tra l'altro, affollatissime serate in Vallisa. Sino ad allora il mio rapporto con la musica del mitico Karlheinz, lo confesso, era stato difficile, per non dire abbastanza...distaccato. Non possedevo che poche storiche incisioni prevalentemente pianistiche e cameristiche. Quell’intervista, a cui collaborò con preziosa competenza il compositore e docente salentino Biagio Putignano (nella foto, scattata a Bari, è proprio lui in compagnia del grande maestro scomparso), stimolò in me il desiderio di approfondire la vita e l’excursus artistico di questo indubbiamente grande “sacerdote” della musica del XX secolo.
Nei prossimi giorni riproporrò nel blog quell’intervista pubblicata dal Corriere, all’attenzione di quanti non l’avessero letta. Intanto, tengo molto a segnalarvi l’appuntamento di dopodomani, giovedì 27 marzo (ore 18.00) a Lecce presso il Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”, nell’ambito del significativo ciclo di incontri “MusiCultura – al museo con la musica” organizzati dal conservatorio salentino insieme alla Provincia di Lecce con un Concerto-Conferenza denominato “Omaggio a Stockhausen”, in memoria del compositore tedesco, pioniere della musica elettronica; serata significativa alla quale sono stato invitato (bontà loro…) a partecipare tra i relatori dalla docente e musicologa Elsa Martinelli (curatrice di MusiCultura) e dallo stesso Biagio Putignano, che presiederà l’incontro insieme a Pierluigi Camicia (nuovo direttore del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce), Fiorella Sassanelli (critico musicale de “la Repubblica” e docente del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza) e Franco Degrassi (compositore e docente di musica elettronica al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce). A seguire un concerto dell’Orchestra da Camera del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, diretto da Giovanni Pellegrini che rileggerà il celebre “Tierkreis” (1975) nella versione per orchestra da camera curata dallo stesso Putignano, “Gesang der Jünglinge” (1956) e “Telemusik” (1966). Da non perdere.
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