giovedì 30 luglio 2009
Stasera al Festival Operistico del Mediterraneo di Giovinazzo va in scena in anteprima mondiale la "Food Opera" di Luigi Morleo e Pino Africano
Questa sera, alle ore 20,30, in occasione del Festival Operistico del Mediterraneo a Giovinazzo (BA), andrà in scena in anteprima mondiale The food Opera, opera in un atto e sette scene su libretto di Pino Africano e musica di Luigi Morleo.
Il libretto di Pino Africano, da esperto naturopata, chiarifica quelle che sono le difficili realtà sociali del mangiar bene.
In sette scene spiega a chiare lettere i punti salienti della cultura della salute sottolineando il consumo di cibi e prodotti naturali congeniali al corpo umano per vivere in armonia.
The Food Opera è un esempio di Opera Teatrale in cui si incontrano le tradizionali arti dell’opera lirica con una musica che abbraccia generi e stili moderni.
Il minimalismo, il pop, il jazz, l’etnico sono tutti stili e contenitori di esperienze musicali che Luigi Morleo fa convivere con estrema semplicità coinvolgendo il pubblico in uno spettacolo affascinante.
La voce recitante di Pino Africano si completa con la voce solista del soprano Marika Spadafino; le vicende si susseguono in una scenografia accattivante e di facile coloritura ironica proiettata nel sottolineare l’indifferenza, nella vita quotidiana, riguardo certe tematiche.
Il Sudden Ensemble, diretto da Luigi Morleo, riempie di colori la cornice teatrale con straordinarie sonorità e rivela grande abilità nel passaggio tra stili e generi musicali che si intersecano tra loro con estrema fluidità musicale.
Domenica 2 Agosto 2009, presso il Cortile Vittorio Emanuele II di Giovinazzo, il Festival proseguirà con un allestimento dell’Opera “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. Maestro concertatore e direttore: Lee Sang Hwan. Regia e scene: Mimmo Colangelo. Cast: Carlo Giacchetta, Antoine Bernheime, Ji Yang, Kang Nae Woo, Massimiliano Fiorini, Maria Pia L'Abbate, Pietro Barbieri. Porta ore 20,30 – inizio ore 21,00. Biglietti: Proloco di Giovinazzo tutti i giorni ore 10,00-12,00 e ore 17,00-20,00. Per Info: 347.9640366.
FEDERMUSICA: IL SETTORE GETTATO IN UNA CRISI PROFONDA
Ricevo e pubblico dagli Amici della Musica "Arcangelo Speranza" di Taranto il seguente testo, che naturalmente anche L'ORECCHIO DI DIONISO, nel suo piccolo, sottoscrive in pieno, parola per parola:
“Un fatto grave che sta gettando in una crisi profonda il settore musicale italiano”. E’ così che viene definito il perdurare del taglio al FUS - Fondo unico per lo spettacolo - da parte della Federmusica/Agis, riunitasi ieri a Roma.
I rappresentanti delle associazioni che aderiscono a Federmusica/Agis (Atit - teatri di tradizione, Antal - lirica ordinaria, Italiafestival - festival, Ico - istituzioni concertistico orchestrali, Anbima - bande musicali, Ismez - istituto nazionale per lo sviluppo musicale nel mezzogiorno, oltre all'AIAC - Società di concerti, gruppi musicali e orchestrali, cori e concorsi rappresentati dalla neocostituita associazione fondata anche dagli Amici della Musica "Arcangelo Speranza" di Taranto e rappresentata da Paolo Ruta) si dicono fortemente preoccupati per le conseguenze che il mancato reintegro del Fus sta avendo e avrà su un settore che rappresenta centinaia di istituzioni, nonché migliaia di lavoratori. Questa decisione avrà gravi ripercussioni sia in termini di produzione, sia di occupazione. Si ritiene inoltre scandaloso che in un paese come l’Italia, famoso in tutto il mondo per il patrimonio musicale, si penalizzi l’attività di coloro che lavorano costantemente per mantenere intatta questa ricchezza. Ciò, inoltre, porterà ad uno svuotamento dell’immagine culturale del Paese con conseguenze gravi anche sul turismo che da sempre beneficia dell’offerta delle attività di spettacolo.
Federmusica/Agis rivolge quindi un appello al governo affinché provveda urgentemente a porre rimedio a questa grave situazione, attraverso il reintegro delle risorse, e, inoltre, invita le istituzioni rappresentate a continuare nell’opera di denuncia e informazione del pubblico sulla situazione che le attività di spettacolo stanno vivendo." Ulteriori informazioni e notizie si possono rintracciare sul sito: www.giornaledellospettacolo.it.
mercoledì 29 luglio 2009
Camerata Musicale Barese: nella stagione appena conclusa 30 mila spettatori hanno assistito ai suoi spettacoli
"Nonostante i tempi difficili dell’attualità, la Camerata Musicale Barese ha chiuso la sua 67ª Stagione con un bilancio più che positivo e confortante: oltre 30.000 spettatori in 34 serate tra “prime” e repliche di 24 spettacoli.
Il risultato più brillante è stato quello di aver conservato, anzi superato, il numero di soci della precedente Stagione, al di là di ogni ragionevole previsione, come dire che la crisi colpisce ogni settore, ma, nel caso della Camerata, risparmia la buona musica e lo spettacolo di qualità.
E’ la conferma di scelte che premiamo la strategia della Camerata e che fanno onore al passato ed alle tradizioni della società musicale barese. Non sono affermazioni senza fondamento: le cifre parlano chiaro, ma ancora di più contano i giudizi della critica ed i consensi dei Soci e del pubblico.
Una testimonianza ultima appartiene già alla 68ª Stagione 2009/2010: alla data del 20 maggio il numero degli abbonamenti ha superato di una buona misura quello registrato alla stessa data dell’anno scorso.
La verità è che la 67ª Stagione, da poco conclusa, anche senza il ritorno all’agognato “Petruzzelli” ha potuto ospitare balletti, concerti e recital di grande richiamo: ricordiamo le Orchestra di Prato, della Radio e Tv di Mosca, i Balletti del “Bucarest National Opera” del “Theatre Nero di Praga”, del “Teatro Greco”, “L’Omaggio a Maurice Bejart” di Raffaele Paganini e Grazia Galante ed il “Momix Dance Theatre”, che ha fatto segnare un autentico primato con un totale di sette repliche: nella storia della Camerata non c’erano mai state tante serate per lo stesso spettacolo. E quello dei “Momix”, esclusiva centromeridionale, con la cifra di 6.000 spettatori si è tradotto in un trionfo straordinario, frutto anche del prestigio che il Balletto americano ha sempre raccolto in Puglia.
Non minore entusiasmo hanno meritato dagli appassionati della musica classica i concerti di Salvatore Accardo e di Bruno Canino e l’esibizione del Pianista Stefano Bollani che ha concluso felicemente la 67ª Stagione.
Naturalmente la Camerata guarda alla nuova Stagione, di cui anticipazioni sono state già pubblicate (Uto Ughi, Balletto di Mosca, Antonio Marquez, Kataklò e molti altri ancora), con la certezza che possa trovare spazio nel “nuovo Petruzzelli”, garanzia di qualità ambientale, di acustica e di dignità artistica e civile, a parte la possibilità di offrire una migliore ospitalità e disponibilità ai più grandi complessi ed ai più qualificati artisti del pianeta.
Intanto continua la campagna abbonamenti che prevede particolare agevolazioni per i vecchi Soci che vorranno rientrare nella famiglia della Camerata.
Per loro gli uffici della Camerata sono aperti ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20 fino al 7 Agosto prossimo, allorquando gli uffici resteranno chiusi per la pausa feriale fino al 30 Agosto.
La Camerata ha da pochi giorni concluso con straordinario successo il Festival Jazz “Notti di Stelle” che ha visto per protagonisti: “McCoy Tyner Trio” with Special Guests “Bill Frisell and Gary Bartz”, la “Mingus Dynasty” e “Ray Mantilla” con “Bobby Watson Quintet”.
Informazioni presso la sede della Camerata Musicale Barese a Bari in via Sparano 141 tel. 080/5211908."
lunedì 27 luglio 2009
Il Massimo di Palermo è ospite in questi giorni del prestigioso Festival finlandese di Savonlinna
Saranno oltre duecentocinquanta, fra orchestra, coro, corpo di ballo, personale amministrativo, tecnico e maestranze le persone coinvolte nella nuova tournée del Teatro Massimo in Finlandia partita nei giorni scorsi. Dopo l'entusiasmante esperienza in Giappone di due anni fa, attesa per oltre un trentennio, il prestigioso teatro siciliano raggiunge un altro traguardo internazionale e sarà ospite d'onore del celebre Festival operistico finlandese di Savonlinna, una delle località turistiche più importanti e belle della Finlandia, situata nella splendida regione dei laghi, circondata da una natura incontaminata, fatta di vie d’acqua e boschi di pini, abeti e betulle.
La nascita del Festival è legata alle lotte per l’Indipendenza finlandese d’inizio Novecento: l’idea fu del celebre soprano e patriota Aino Achté; la prima edizione ebbe luogo nel 1912 e la programmazione continuò per cinque estati, prediligendo opere di autori finlandesi. Gli eventi bellici spensero la manifestazione, risorta nel 1967. Da allora è cresciuto annualmente e oggi propone un mese di manifestazioni, imponendosi fra i principali appuntamenti estivi internazionali con l’opera lirica. Come nelle intenzioni della fondatrice, il programma affianca classici del repertorio, opere finlandesi, prime esecuzioni e teatro musicale per bambini. Dal 1987 ospita gli spettacoli di un teatro straniero: nelle edizioni precedenti si sono succeduti fra gli altri il Mariinsky di San Pietroburgo, il Covent Garden di Londra, l’Opéra National du Rhin di Strasburgo, la New Israeli Opera, la Los Angeles Opera, il Gran Teatre del Liceu di Barcelona, il Teatro Comunale di Bologna, il Bolshoi di Mosca e la Shanghai Opera House.
Il Teatro ospite dell'edizione di quest'anno, interamente dedicata all'Italia e all'opera italiana, è il Massimo di Palermo. Il Festival – che si è inaugurato lo scorso 2 luglio e che sta presentando in queste settimane Mefistofele, Turandot e Lucia di Lammermoor – ha sede all’interno del Castello di Olanvinlinna (2.257 posti a sedere), situato su un isolotto chiamato Kyrönsalmi e collegato alla terra ferma da un ponte. Fondato nel 1475 da Erik Axelsson Tott, governatore del Castello di Viipuri, è stato più volte rimaneggiato e oggi, interamente restaurato, è la più importante e meglio conservata fortezza antica della Scandinavia.
Sul palcoscenico realizzato all'interno del Castello di Olavinlinna il Teatro Massimo presenterà tre suoi importanti allestimenti: l'ormai celebre dittico Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggerio Leoncavallo (28 e 30 luglio, 1 agosto), biglietto da visita internazionale, firmato da Lorenzo Mariani (regia) e Maurizio Balò (scene e costumi), nonché recentemente applaudito al Teatro di Verdura da oltre 6.500 spettatori.
Quindi (29 e 31 luglio) un'altra opera “siciliana” come I puritani di Vincenzo Bellini per la prima volta in scena in Finlandia con una nuova edizione per la regia di Elisabetta Marini e le scene di Italo Grassi; i costumi sono quelli firmati da Pier'Alli per l'edizione andata in scena al Massimo lo scorso autunno.
Sul podio Donato Renzetti (dittico) e Srboljub Dinic (I puritani). Fra gli interpreti Marianne Cornetti e Zoran Todorovich (Cavalleria rusticana), Susanna Branchini e Giuseppe Giacomini (Pagliacci), Desirée Rancatore e Celso Albelo (I puritani).
Questa mattina il sovrintendente Antonio Cognata e il vicepresidente del Teatro Giuseppe Dell'Aira sono stati ospiti dell'Istituto Italiano di Cultura in Finlandia per presentare le attività del Teatro a giornalisti e operatori turistici finlandesi.
La tournée del Teatro è realizzata grazie al contributo del Savonlinna Opera Festival e dell'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana – Dipartimento Turismo, Sport, Spettacolo, con il supporto dell'Ambasciata italiana e dell'Istituto Italiano di Cultura a Helsinki.
sabato 25 luglio 2009
Qui Bayreuth: Tristano e Maestri Cantori per un week-end al'insegna di Wagner
Prende il via oggi pomeriggio il Festival di Bayreuth interamente dedicato alle opere di Richard Wagner.Per gli appassionati italiani due i titoli in cartellone che Rai Radiotre ci farà ascoltare.
Oggi, alle 15.57, Tristan und Isolde, capolavoro del Romanticismo tedesco e pilastro della musica moderna. La trama è basata sul romanzo omonimo di Gottfried von Strassburg, a sua volta ispirato dalla storia di Tristano raccontata in lingua francese da Tommaso di Bretagna nel XII secolo. Wagner condensò la vicenda in tre atti, staccandola quasi completamente dalla storia originale e caricandola di allusioni filosofiche di stampo schopenhaueriano. Decisivo per la stesura dell'opera fu l'amore intercorso tra il musicista e Mathilde Wesendonck (moglie del suo migliore amico), destinato a restare inappagato. Wagner era ospite dei Wesendonck, a Zurigo, dove ogni giorno Mathilde poteva ammirare pagina per pagina l'evolvere della composizione. Trasferitosi a Venezia per fuggire lo scandalo, Wagner si ispirò alle notturne atmosfere della città lagunare, dove scrisse il secondo atto e il preludio strumentale del terzo. Terminato a Lucerna nel 1859, Tristano venne rappresentato per la prima volta a Monaco di Baviera il 10 giugno 1865, dopo sei anni di anticamera. Domenica 26, sempre alle 15.57, I maestri cantori di Norimberga, composta fra il 1862 e il 1867 e rappresentata la prima volta a Monaco di Baviera il 21 giugno 1868, sotto la direzione di Hans von Bülow e alla presenza del re Luigi II di Baviera, patrono del compositore. Nell'estate del 1845 Wagner, allora Kapellmeister del Teatro di corte di Dresda, si trovava in villeggiatura alle terme di Marienbad, nell'attuale Repubblica Ceca, quando concepì per la prima volta l'idea de I maestri cantori: tra le sue letture di quei giorni vi era il volume Geschichte der poetischen National-Literatur der Deutschen (Storia della letteratura poetica nazionale dei Tedeschi) di Georg Gottfried Gervinus, la sua fonte per l'episodio di Sachs e il "marcatore". Il pensiero di rovesciare la situazione e far sì che fosse Sachs, battendo sulla scarpa, a segnalare gli errori del rivale lo divertì moltissimo e in breve tempo immaginò tutta la parte finale del secondo atto. La materia venne accantonata dal compositore per lungo tempo e solo nel 1861 recuperò l'idea di un'opera vivace e serena: ne diede l'annuncio in una lettera datata 30 ottobre 1861 al suo editore Schott. La partitura fu terminata, nella sua versione definitiva, il 24 ottobre.
venerdì 24 luglio 2009
Trionfo meritato per i pianisti Pasquale Iannone e Paola Bruni nel concerto inaugurale del Barletta Piano Festival
Pubblico delle grandi occasioni a Barletta per il concerto inaugurale del Piano Festival presso la Cattedrale della bella e accogliente cittadina pugliese. In programma, come avevo anticipato in un post di qualche giorno fa, due pagine significative del concertismo romantico come la demoniaca Burleske in re minore per pianoforte e orchestra e lo stupendo Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 56 di Robert Schumann. Dirigeva con mano sicura la solida Balkan Festival Orchestra il maestro Gregorio Goffredo, mentre al pianoforte si sono alternati con eccellenti risultati, nonostante l’acustica non adeguata della Cattedrale, Pasquale Iannone (protagonista di un’esecuzione esemplare di questo tecnicamente arduo “unicum” straussiano per pianoforte e orchestra) e la moglie Paola Bruni che del concerto di Schumann ha offerto un’interpretazione di adamantina precisione ed eleganza. Completava il programma l’esecuzione dell’Intermezzo dalla “Manon Lescaut” di Puccini. Alla fine i due artisti non hanno concesso alcun bis, nonostante le insistite richieste del folto pubblico presente. Il Festival barlettano si chiuderà questa sera con un concerto diretto dal maestro Salvatore Campanale, con la partecipazione del tredicenne enfant prodige Leonardo Colafelice e del noto pianista argentino Daniel Rivera rispettivamente impegnati nel giovanile concerto in la minore di Mendelssohn e nel trascinante concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Franz Liszt.
Il 28 luglio prende il via con un Gala Lirico la sesta edizione del Bitonto Opera Festival
Anche quest’anno la città di Bitonto ospiterà la sesta edizione de “Il Bitonto Opera Festival”. La rassegna di opera lirica che si tiene nella suggestiva cornice del Chiostro dell’Istituto Sacro Cuore di Bitonto è stata presentata ieri mattina in una conferenza stampa al Caffè Miles di Bari. Presenti, tra gli altri, Anna Lacassia (Associazione "La Macina"), il vice sindaco di Bitonto, Domenico Damascelli, il direttore musicale del festival Emanuela Aymone e i registi Teodoro Carbone e Francesco Carrassi.
Il Bitonto Opera Festival, va detto, è il risultato di un'intensa e progressiva attività di ricerca e sperimentazione musicale, finalizzata alla conoscenza e alla fruizione del melodramma italiano; promosso anche quest'anno dall'Associazione socio-culturale "La Macina", che da anni opera con ottimi risultati nell’ambito del sociale nella Provincia di Bari con a capo Giuseppe Maiorano.
Sin dal 2003, l’Associazione, composta da musicisti professionisti e appassionati di musica lirica lancia un progetto denominato "Macina Opera" volto alla promozione della cultura musicale attraverso attività di formazione e impegno sociale.
Grazie alle competenze dei fondatori il festival ha aperto le porte a giovani musicisti locali, affiancati da professionisti, apprezzati in Italia ed all'estero.
Il Bitonto Opera Festival, vedrà la realizzazione di tre appuntamenti concertistici e di opera diretti da Emanuela Aymone sotto l’attenta regia di Teodoro Carbone e Francesco Carrassi. Come ogni anno il Festival si avvale della preziosa collaborazione di giovani volontari, impegnati nell'allestimento delle opere liriche in tutta la loro imponente complessità.
info: Tel (+39) 080.9903129 Mob. 339.1175513 - 3288930349 e-mail la_macina@libero.it
è possibile prenotare ed acquistare i biglietti presso la libreria del Teatro di Bitonto – 0803758368
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL:
Martedì 28 LUGLIO ore 20:30 /
Chiostro Sacro Cuore – Via Santa Lucia Filippini, 23 - Bitonto (Ba):
Gran Galà dell’Opera Lirica Concerto per soli, Coro e Orchestra. Classici fine ‘800 inizi ‘900. Orchestra Filarmonica di Stato di Dnepropetrovk (Ucraina)e Coro Lirico Città di Bitonto diretti da Emanuela Aymone.
Venerdì 7 AGOSTO ore 20:30 /
Atrio Vescovado (Cattedrale di Bitonto) (Ba):
“Non ti scordar di me”:
Concerto per quartetto d’archi, Pianoforte, soli e coro. Dall’operetta al classico al napoletano.
Martedì 11 AGOSTO ore 20:30 /
Chiostro Sacro Cuore – Via S. Lucia Filippini, 23 - Bitonto (Ba)
Madama Butterfly -
Opera in tre atti di Giacomo Puccini.
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
website: www.bitontooperafestival.it
giovedì 23 luglio 2009
Al Festival deIla Valle d'Itria il RE LEAR di Antonio Cagnoni: non un capolavoro, ma una piacevole sorpresa
L’anno scorso il recupero del suo “Don Bucefalo” fu considerato una piacevole sorpresa. Quest’anno il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, dopo l’inaugurale Orfeo ed Euridice gluckiano riveduto e (s)corretto da Johann Christian Bach per il San Carlo di Napoli, ha proposto l’ultima inedita opera di Antonio Cagnoni (Godiasco, 1828 – Bergamo, 1896). Musa ispiratrice del compositore lombardo niente di meno che la leggendaria tragedia di Shakespeare “Re Lear” (1606), ricostruita nel 1885 dal librettista Antonio Ghislanzoni. Quello che non riuscì a fare Verdi, e cioè mettere in scena l’amato “Re Lear”, riuscì al troppo presto poi dimenticato Cagnoni.
Non si può parlare, dopo aver ascoltato e visto l’opera nel decoroso allestimento martinese, di un capolavoro ritrovato, ma certo di un tassello utilissimo per cogliere al meglio quel complesso periodo di transizione che va dal melodramma verdiano a Puccini e al verismo (Giordano, Leoncavallo, Cilea, Catalani, Ponchielli eccetera, eccetera), con reminiscenze wagneriane mutuate in Italia, per esempio, da Boito, Martucci e Franchetti.
Nell’insalatona stilistica di Cagnoni, fine armonizzatore di melodie orecchiabili che rischiano però di sconfinare in zuccherosa banalità, c’è un po’ di tutto. L’opera in sé, va detto, scorre velocemente (poco meno di un paio d’ore e mezza, intervallo escluso) rispetto ad un testo che musicalmente richiederebbe maggiore introspezione psicologica ed un peso drammaturgico proporzionato al dramma shakespeariano. Rimpiangiamo dunque di non avere il Re Lear verdiano, ma siamo comunque rimasti piacevolmente sorpresi dall’artigianale abilità compositiva del signor Cagnoni a noi sino ad oggi colpevolmente ignota.
L’allestimento proposto in questa prima mondiale ha richiamato la critica nazionale ed internazionale al gran completo. Interessante, anche se a tratti vagamente lugubre e sinistra, la regia di Francesco Esposito, che ha ben lavorato sul pregevole impianto scenico ricreato da Nicola Rubertelli: una ripida piattaforma dov’era collocato uno specchiante, interrogativo parallelepipedo.
Complessivamente buona la prova della compagnia di canto in cui spiccavano con merito Costantino Finucci (un credibile Re Lear), Danilo Formaggia (un Edgaro dal timbro accattivante e dalla dizione esemplare) Serena Daolio (un’appassionata Cordelia), Eufemia Tufano (una stentorea Regana) e Domenico Colaianni (un riflessivo Conte di Kent, lontanissimo peraltro dai ruoli buffi che magistralmente interpreta), ben sorretta sul podio dalla solida, ispirata lettura del bravo Massimiliano Caldi. Eccellenti l’orchestra Internazionale d’Italia e il Coro Slovacco di Bratislava. Successo caloroso, con applausi anche a scena aperta per i protagonisti.
Giovanni Allevi in concerto con l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari
Mercoledì 29 luglio, la suggestiva cornice della Piazza D’Armi della Cittadella della Guardia di Finanza di Bari, ospiterà un prestigioso evento musicale. Giovanni Allevi, in tutto il suo geniale talento, terrà un concerto esclusivo e irripetibile che si preannuncia "mitico". Il pianista e compositore italiano, che ha entusiasmato critica e pubblico con le composizioni originali degli ultimi tre, applauditissimi, album: “No Concept” (2005), “Joy” (2006) e “Evolution” (2008) si esibirà eccezionalmente insieme all’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari; sessanta elementi sotto la guida di Nicola Colabianchi, Direttore Artistico del Teatro dell’Opera di Roma. “Stiamo tornando nel Rinascimento italiano, dove l’artista deve essere un po’ filosofo, un po’ inventore, un po’ folle, deve uscire dalla torre d’avorio e avvicinarsi al sentire comune.” (Giovanni Allevi).
Compositore, direttore d'orchestra e pianista, ha all'attivo sei album di proprie composizioni originali:"13 Dita" (1997), "Composizioni" (2003), "No Concept" (2005), "Joy" (2006), "Allevilive" (2007), per pianoforte solo, ed "Evolution" (2008) con l'orchestra sinfonica. Allevi è anche filosofo, laureato con lode in Filosofia con la tesi "Il vuoto nella Fisica Contemporanea", e scrittore ( "La musica in testa" Ed. Rizzoli). Le sue tournée internazionali, che più volte hanno toccato Stati Uniti, Canada, Russia, Austria, Francia, Germania, Belgio, Balcani, Ungheria, Hong Kong e Cina, registrano ovunque il tutto esaurito, decretando Giovanni Allevi uno degli artisti contemporanei più amati dal pubblico di tutto il mondo.
Attraverso la pubblicazione delle sue partiture orchestrali e per pianoforte solo, il compositore Allevi ridisegna i confini di una nuova Musica Classica Contemporanea. Il suo linguaggio affonda le radici nella tradizione musicale europea, aprendola alle sonorità dei nostri giorni. Attraverso la sua musica, Allevi offre una lettura nuova, estroversa e positiva del mondo contemporaneo, e ciò è testimoniato dal grande entusiasmo con cui è ovunque accolto dalle giovani generazioni. Per la data di Bari del 29 luglio i biglietti sono già disponibili nelle consuete prevendite del circuito "BOOKINGSHOW".
Questo il prezzo dei biglietti, tutti posti a sedere numerati, compresi diritti di prevendita:
1° Settore € 52,00 /
2° Settore € 40,00 /
3° Settore € 25,00.
Per informazioni: 080 9670573 – 346 7110420.
martedì 21 luglio 2009
L'Arlesiana di Bizet diretta da Marcello Panni a Lecce
Penultimo appuntamento, domani mercoledì 22 luglio, alle ore 21.30, per la Stagione Sinfonica Estiva dell’Orchestra della Fondazione ICO “Tito Schipa”, che vanta la direzione artistica e principale del noto maestro romano Marcello Panni (nella foto). La location sarà questa volta l’esterno di Palazzo dei Celestini, in Piazza Umberto I, nei pressi della Basilica di Santa Croce, a Lecce.
Per l’occasione tornerà sul podio dell’Orchestra lo stesso Panni che proporrà “L’Arlesiana”, musiche di scena per il fosco dramma di Alphonse Daudet, ambientato in una Provenza primitiva e carica di sensualità, che furono uno dei più grandi successi che ebbe nella sua breve vita Georges Bizet. Esse sono più conosciute nella versione per orchestra in due bellissime suite, di quattro pezzi ciascuna, scritte la prima dallo stesso Bizet e la seconda, postuma, dal suo allievo Ernest Guiraud (lo stesso che orchestrò i recitativi parlati di Carmen).
Panni ritorna alla versione originale per piccola orchestra e piccolo coro, ricostruita sulle parti della prima esecuzione da Giacomo Zani, integrata da un testo narrativo di Vincenzo De Vivo basato su tre racconti incrociati di Daudet, connubio che riesce a far apprezzare tutta l’originalità della scrittura e dei colori di Bizet, sul percorso che lo porta da Arles alla Siviglia di Carmen.
L’Orchestra sarà affiancata dal Coro del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, diretto da Giorgio Primiceri. La voce recitante sarà quella di Anna Nogara, raffinata attrice milanese attiva sia in Italia che in Francia.
Biglietto posto unico: 3 €. I tagliandi si possono acquistare prima dello spettacolo. Il concerto sarà replicato anche a Nardò, giovedì 23 luglio, alle ore 21.00 in Piazza Cesare Battista.
Domenica a Giovinazzo va in scena "Il Tabarro" di Puccini
Dopo il concerto lirico-sinfonico inaugurale diretto da Giuseppe Monopoli e che ha visto protagonista il soprano Mimma Tomei, prosegue Domenica 26 Luglio 2009, presso il Cortile Vittorio Emanuele II di Giovinazzo, il 2° Festival Operistico del Mediterraneo con l’allestimento dell’Opera “Il Tabarro” di Giacomo Puccini. Maestro concertatore e direttore: Daniele Belardinelli. Regia e scene: Gianni Caruso. Direttore del Coro: Andrea Gargiulo. Cast: Antonio Magno, Mimma Tomei, Jo Sang Hyun, Tina Dalessandro, Domenico Cuocci, Pietro Barbieri, Dominika Zamara, Natale Paglionico, Margherita Rotondi. Porta ore 20,30 – inizio ore 21,00. Biglietti: Proloco di Giovinazzo tutti i giorni ore 10,00-12,00 e ore 17,00-20,00. Per Info: 347.9640366.
"La chitarra a due buche Greci" di Denis Sansoe
“La poca sonorità della chitarra rispetto agli altri strumenti è sempre stato il cruccio di ogni chitarrista.Strumento sempre amato per le sue grandi qualità timbriche e coloristiche, viene però definito “intimo” nei dizionari a causa della sua voce ridotta.
Questo appare ancora più evidente quando la chitarra si accosta ad un flauto od a un violino, che la relegano rapidamente a strumento di sfondo, sopraffacendola grazie alla loro maggiore potenza sonora. In questi casi va perduta purtroppo anche tutta la magia timbrica caratteristica della chitarra, che solo per farsi udire deve sacrificare tutto il resto.
Ed è un peccato, perché almeno sulla carta (o quando registrata) la musica per chitarra ed altri strumenti è a volte di rara bellezza, ma l’effetto dal vivo risulta sempre deludente.
La risoluzione di tale problema ha impegnato e impegna intere generazioni di liutai.
Il primo passo fu sicuramente fatto da Antonio de Torres Jurado, che la rese più grande e sonora. Passi significativi dopo di lui furono poi fatti nel Novecento da Hermann Hauser e José Ramirez, liutai che fornirono i loro strumenti ad Andrés Segovia.
Nonostante ciò, e nonostante gli innumerevoli tentativi fatti da moltissimi artigiani, il ruolo della chitarra è rimasto suddito, perché il reale incremento della potenza sonora ottenuto non è affatto sufficiente a sostenere il confronto con gli altri strumenti.
In questo contesto si inserisce il lavoro di ricerca che ha portato alla ideazione e realizzazione della chitarra Greci, il cui volume sonoro è più che doppio rispetto ad ogni chitarra da concerto di grande tradizione, presentando inoltre un ampio ventaglio armonico e grande tenuta di suono.
Queste innovative doti, oggettivamente testate anche in laboratori di acustica, permettono alla chitarra Greci di dialogare alla pari con qualsiasi strumento, nella vera maniera concertata e senza mai mostrare cedimenti armonici, fonici o dinamici, ridonando così alla chitarra una nuova ed interessante dimensione sonora, dai molteplici sviluppi.
La chitarra Greci si vuole infatti rappresentare come il propulsore di un nuovo ed entusiasmante momento storico della chitarra nel mondo della Musica.
La storia ufficiale della chitarra Greci ha inizio nel 1989, quando uno di questi esemplari viene accettato in dono da S. S. Papa Giovanni Paolo II in considerazione del grande significato che questa innovazione rappresenta per il mondo della Cultura. Tale strumento è stato collocato nella collezione privata del Santo Padre.
Dal 1990 al 1997 Michele Greci entra in collaborazione con l'Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente (ENEA) dove ha modo di sviluppare una particolare ricerca sul movimento del piano armonico delle chitarre avvalendosi di tecnologie raffinatissime, quali l'interferometria laser. In questa sede vengono sottoposte a test comparativo numerose chitarre di gran pregio, ed emergono oggettivamente proprio le caratteristiche di grande e superiore potenza della chitarra Greci.
Tali caratteristiche già risaltano dalle olografie , ma manca l'analisi armonica. Per ottenere delle riprese sonore validamente oggettive ci vuole una macchina che, sostituendo l'incerto elemento umano, dia dei risultati costanti e ripetitivi. La macchina viene costruita , dopo molti tentativi, sotto la direzione del prof. Enzo Marchetti, presso il Dipartimento di Meccanica Aeronautica della Facoltà di Ingegneria dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Alla fine di luglio 2001, avvalendosi di tale macchina, vengono effettuati dei test comparativi presso l'Istituto Elettrotecnico Nazionale "Galileo Ferraris" di Torino, che rilascia dichiarazione attestante l'oggettiva superiorità fonica ed armonica della chitarra Greci, validandone così l'effettivo risultato positivamente innovativo.
In termini concreti, tali risultati fonico-armonici vogliono significare che la chitarra Greci possiede un volume sonoro paragonabile ad uno strumento ad arco; queste qualità sono particolarmente degne di nota specialmente nella musica di insieme o concertata, dove fino ad oggi la chitarra rivestiva una figura minoritaria.
Lo scopo dei test eseguiti è stato di dimostrare attraverso un sistema oggettivo di misurazione le differenze esistenti tra la chitarra Greci e quelle di migliore e consolidata tradizione.
Questo non poteva avvenire tranne che attraverso l'uso di una macchina appositamente ideata e costruita, che escludesse in maniera assoluta la possibilità dell'intervento umano, garantendo nello stesso tempo una ripetitività certa e costante.
La macchina, frutto di un lungo periodo di studi e di prove, è stata infine realizzata sotto la guida del prof. Enzo Marchetti, presso il Dipartimento di Meccanica e Aereonautica dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Successivamente la macchina è stata usata proprio per confrontare la chitarra Greci ed una chitarra da Gran Concerto presso l'Istituto Elettrotecnico Nazionale "Galileo Ferraris" di Torino, che ha rilasciato una relazione ufficiale corredata di grafici attestante l'assoluta superiorità fonica ed armonica della chitarra Greci.”
Denis Sansoe
giovedì 16 luglio 2009
Il Petruzzelli da ieri è un teatro agibile: lo dicono le carte. Ma ci volevano proprio sette mesi?
E' finito un incubo? Da ieri il Nuovo Teatro Petruzzelli ha tutte le carte in regola. E' cioè agibile. Si sono persi sette mesi abbondanti, tra rinvii e ritocchi vari, ma alla fine il teatro è pronto per essere riaperto e gestito. Leggo dal Corriere del Mezzogiorno di oggi che l'agognata quanto simbolica consegna delle chiavi potrebbe avvenire entro il prossimo 28 luglio. Lo speriamo. Ma siamo poi così certi che non insorgeranno nuovi problemi, nuove eccezioni, nuovi deliranti atteggiamenti da parte dei soliti e noti protagonisti di questa assurda telenovela?
Se ne fossimo certi intoneremmo già l'inno alla gioia di beethoveniana memoria, ma poichè l'esperienza di questi ultimi mesi ci ha fatto diventare più prudenti prendiamo semplicemente atto che il teatro sia finalmente agibile. Ci sarebbe anche una data per la possibile inaugurazione ed è quella del 6 dicembre, giorno di San Nicola, pronunciata dal sindaco di Bari Michele Emiliano con la motivazione che il "Santo Patrono di Bari ci sarebbe rimasto male, se avessimo cambiato la data già fissata lo scorso anno". A noi piacerebbe inaugurarlo prima, ma forse il sindaco di Bari è assai meno scaramantico di quel che sembri. Nonostante gli sia andata male la prima volta, vuole ritentare l'anno seguente.
La terza edizione del Barletta Piano Festival nel segno del romanticismo mitteleuropeo
Il Barletta Piano Festival giunge quest'anno al suo terzo storico appuntamento. Dopo le precedenti applaudite edizioni dedicate alla integrale dei concerti per pianoforte ed orchestra di Beethoven e ad una prima singolare investigazione del concertismo romantico d'area slava, l'associazione Amici della Musica "Mauro Giuliani" ha inteso quest'anno celebrare il pianoforte nel periodo romantico di quell'area austro-tedesca in cui nacquero numerosi e ineguagliabili capolavori.
Nella suggestiva cornice della Cattedrale di Barletta si potranno pertanto ascoltare alcune tra le più significative pagine della letteratura musicale romantica.
La Balkan Festival Orchestra (forte di circa 50 maestri d'orchestra) sarà guidata dai maestri Gregorio Goffredo, Giuseppe La Malfa e Salvatore Campanale, tre tra i più interessanti direttori d'orchestra in circolazione.
Il 22 luglio Gregorio Goffredo, che a Barletta è nato, guiderà la Balkan Festival Orchestra nell'esecuzione di un'emozionante quanto nota pagina del giovane Puccini: l'Intermezzo della Manon Lescaut. Accompagnerà poi due pianisti del calibro di Pasquale Iannone e Paola Bruni (nella foto) rispettivamente nell'interpretazione della Burlesque per pianoforte ed orchestra del celebre compositore bavarese Richard Strauss e del magnifico Concerto in La minore per pianoforte e orchestra di Robert Schumann, una tra le opere più significative della letteratura romantica.
Il giorno 23 sul podio troveremo il direttore d'orchestra Giuseppe La Malfa che si cimenterà nella prima parte con la Sinfonia n° 4 "Italiana" di F. Mendelssohn, di cui quest'anno ricorre il bicentenario della nascita, mentre nella seconda accompagnerà il talentuoso pianista Tommaso Cogato nell'esecuzione del Concerto n.2 op.83 per pianoforte ed orchestra di J.Brahms, autentico capolavoro del sommo compositore amburghese.
Il festival si concluderà il 24 luglio con l'esecuzione del Concerto in La minore per pianoforte ed archi di Mendelssohn(aveva soli 13 anni, quando lo compose!), eseguito proprio da un tredicenne di valore come Leonardo Colafelice. Seguirà l'esecuzione di una tra le pagine più affascinanti ed evocative della musica occidentale, l’Ouverture “Le Ebridi”, composta dallo stesso Mendelsshon dopo un mirabolante viaggio alle isole di cui il lavoro porta il nome.
Infine il pianista argentino Daniel Rivera, uno tra i massimi virtuosi del nostro tempo, interpreterà il celeberrimo Concerto n°1 per pianoforte e orchestra di Franz Liszt sul podio ci sarà Salvatore Campanale.
Da segnalare, infine, la presenza al festival di un pianoforte di eccezione, il Gran Coda Fazioli, straordinario pianoforte italiano gentilmente concesso dall’Ingegner Paolo Fazioli per la seconda volta all’Associazione Amici della Musica “M. Giuliani”, in segno di grande fiducia per la qualità artistica espressa nell’organizzazione del Barletta Piano Festival.
Il presidente della Associazione Francesco Caporale ed il suo direttore artistico Pasquale Iannone fanno sapere di sentirsi "felicemente orgogliosi di aver potuto organizzare questa terza edizione del Barletta Piano Festival ad un livello artistico, quale davvero non si sarebbe potuto sperare anche in congiunture economiche più favorevoli, una realtà davvero unica e speciale per la nostra regione e per il meridione tutto."
Biglietti in vendita presso il box-office del Castello di Barletta /
Infotel: 0883-532569 / 3476194215 /
http://www.ass-maurogiuliani.it
mercoledì 15 luglio 2009
Il Teatro Kismet OperA pronto ad ospitare la stagione 2009-2010 dell'Abeliano. Concreta solidarietà anche dalla Provincia di Bari
Il Teatro Kismet OperA sostiene il teatro Abeliano di Bari.Alla luce delle notizie sullo sfratto dalla storica sede di viale della Costituente a Bari, il Kismet, pur avendo tutti i requisiti necessari, ha deciso di rinunciare alle contestazioni in corso di gara relative alla gestione del teatro comunale “Traetta” di Bitonto per la quale concorre anche l’Abeliano. La rinuncia, formalizzata in data odierna, spiana così la strada a un’immediata assegnazione a quest’ultimo, a ché possa trovare in Bitonto un fattore positivo nel difficile momento.
Il Presidente del teatro Kismet, Augusto Masiello (nella foto), all’insegna del motto “dire una cosa di meno e fare una cosa di più”, ancor più valido in tema di solidarietà, si dichiara disponibile ad ospitare l’attività programmata dall’Abeliano – dal giorno successivo lo sfratto – al fine di non aggravare ulteriormente la situazione, qualora fosse necessario per rispettare i parametri ministeriali e regionali richiesti allo stesso per la stagione 2009/2010.
Si tratta di una scelta che “trova le ragioni sia nell’entusiasmo proprio dei teatranti sia nel senso di responsabilità richiesto ad uno Stabile convenzionato con il Comune di Bari, quale il Kismet è” - chiude Masiello.
Quasi in contemporanea anche la Provincia di Bari scende in campo a sostegno del Teatro Abeliano che il 31 luglio prossimo, dopo più di trent’anni di attività, lascerà definitivamente la vecchia sede di via della Costituente.
Lo ha annunciato il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, incontrando, questa mattina, il direttore artistico dello storico teatro barese, Vito Signorile.
“La Provincia – ha affermato Schittulli - è pronta a contribuire alla costruzione di un nuovo teatro Abeliano attraverso la promozione di una sottoscrizione pubblica e privata. Il nostro obiettivo è quello di sollecitare - ha continuato il Presidente della Provincia - l’intervento economico delle altre Istituzioni locali e sensibilizzare l’imprenditoria privata e gli istituti bancari a sostegno di questa iniziativa. Il teatro Abeliano – ha concluso - è una realtà artistica del nostro territorio che non può essere abbandonata in questo difficile momento. Il mio impegno è rivolto anche a salvaguardare i posti di lavoro di tutti i dipendenti del gruppo Abeliano”. La Provincia ha, inoltre, messo a disposizione del teatro barese l’auditorium del Polivalente, al quartiere japigia di Bari, per la promozione e diffusione fra gli studenti di iniziative culturali e laboratori teatrali.
martedì 14 luglio 2009
Prenderà il via il 18 luglio a Molfetta la XXI edizione di "Notti di Stelle"
Goran Bregovic (nella foto), il Mc Coy Tyner Trio insieme a Bill Frisell e Gary Bartz, Mingus Dynasty e infine Ray Mantilla con il Bob Watson Quartet. Questi i principali protagonisti di Notti di stelle, il festival organizzato dalla Camerata Musicale Barese e giunto quest’anno alla sua XXI edizione. La prestigiosa manifestazione è stata presentata ieri mattina nella sala giunta della Provincia di Bari. Presenti, tra gli altri, il nuovo presidente dell’ente, Francesco Schittulli, il suo vice Nuccio Altieri e naturalmente il presidente della Camerata Giovanni Girone, il direttore generale Rocco De Venuto e il direttore artistico Giovanni Antonioni.
Il festival prenderà il via con l’anteprima a Molfetta presso l’anfiteatro di ponente sabato 18 luglio (alle 21) con l’atteso concerto di Goran Bregovic & Wedding and Funeral Band. Per i successivi appuntamenti la location sarà invece quella consueta del piazzale antistante la Basilica di San Nicola a Bari. Per tutte le informazioni sul festival consultare il sito web della Camerata Musicale Barese (l’e-mail è la seguente: camerata.musicale@tiscalinet.it ) o rivolgersi ai numeri di telefono e fax: 080.5211908 / 080.5237154.
lunedì 13 luglio 2009
Due gravi lutti
Due lutti tristissimi hanno sconvolto in questi ultimi giorni la vita e l'attività della Fondazione Petruzzelli di Bari. E' infatti scomparso improvvisamente l'artista del Coro della fondazione Alberto Guillermo Tapia. Il basso, cinquantatreenne, era originario del Perù. Il sindaco di Bari e presidente della Fondazione Petruzzelli Michele Emiliano, il Consiglio di amministrazione e tutto lo staff della Fondazione ricordano la sua grande professionalità, l'amore per il proprio lavoro e la passione di una vita tutta dedicata al canto. Tra i suoi ultimi impegni in qualità di solista, la Petite Messe Solennelle, prodotta dalla Fondazione Petruzzelli nel mese di ottobre ultimo scorso. Un pensiero di affettuosa vicinanza va alla famiglia di Tapia che risiede in Perù dove la salma sarà inumata. Nella notte tra venerdì e sabato è stata uccisa in circostanze ancora tutte da chiarire Anna Costanzo (nella foto), cinquantenne dolcissima e preparata truccatrice che lavorava da numerosi anni prima al Teatro Petruzzelli e poi con la Fondazione omonima. Anche in questo caso, un affettuoso pensiero va ai parenti distrutti dal dolore. Anna sognava come tanti, ad occhi aperti, la riapertura del "suo" teatro.
Dal 16 luglio parte il 35°Festival della Valle d'Itria a Martina Franca
Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, giunto alla sua trentacinquesima edizione, propone per l’estate 2009 un cartellone particolarmente ricco e aperto a differenti stili (la direzione artistica, come sempre, affidata a Sergio Segalini) investendo nelle molteplici visioni della musica e dell’opera lirica, nonché nel passaggio dello stesso testo musicale dalle mani di un compositore a un altro.
Con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto, il Comune di Martina Franca, la Camera di Commercio di Taranto, la General Trade, Ippi Casa, e Banca Prossima, con l’alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Parlamento Europeo, il Festival è giunto alla sua trentacinquesima edizione.
Sarà il potere, nelle sue varie accezioni, il filo conduttore delle tre maggiori produzioni operistiche di questa edizione, in programma dal 16 luglio al 5 agosto 2009.
Dal potere magico e straordinario dell’arte e della musica, espresso dal mito di Orfeo ed Euridice, al potere quale tragica aspirazione della mente umana, simboleggiata dal dramma di Re Lear, al potere della tirannia esercitato in nome della sacralità, nella vicenda euripidea di Ifigenia, La Creazione) di Franz Joseph Haydn, di cui ricorre il duecentesimo anniversario della morte.
Naturalmente, secondo tradizione, ciascun aspetto sarà declinato attraverso la riproposta di opere assenti da secoli dai palcoscenici, non solo italiani, o addirittura mai rappresentate.
Il Festival si inaugura il 16 luglio (replica il 18 luglio) con un titolo che, nel 1975, diede il via alla prestigiosa avventura: l’Orfeo ed Euridice di Gluck. Secondo titolo in programma, il 19 e 21 luglio, Re Lear, l’ultima opera musicata da Antonio Cagnoni (Godiasco, 8 agosto 1828 – Bergamo 30 aprile 1896). A completare la proposta operistica, l’1 e il 3 agosto, ancora un’opera di Christoph Willibald Gluck: Iphigenie auf Tauris.
Ai tre titoli d’opera si affiancheranno numerosi concerti, che saranno replicati anche a Noci e Castellana Grotte. Il 17 e 25 luglio, con Haydn e Gluck, e il 24 e 30 luglio, con Shakespeare e l’opera. Il 26 Luglio si terrà il tradizionale Concerto sinfonico, quest’anno dedicato alla classicità di Gluck, Haydn e Berlioz. Il programma prevede anche, il 29 luglio, una rara opera da camera: Cendrillon, della cantante e compositrice Pauline Viardot. La chiusura sarà itinerante e ad ospitare il Festival saranno le cattedrali di Martina, Massafra, Brindisi e Bitonto, nei giorni 31 luglio, 2, 4 e 5 agosto, dove sarà eseguito il monumentale oratorio dal titolo "Die Schöpfung" (La Creazione).
venerdì 10 luglio 2009
"Il cappello di paglia di Firenze" di Nino Rota in scena a Monopoli da stasera a domenica
Continuano da stasera a domenica con un significativo evento gli appuntamenti dell'Estate al chiostro, organizzati dal Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli. Appuntamento da non perdere, infatti, con l'opera di Nino Rota "Il cappello di paglia di Firenze". la farsa musicale in quattro atti è di scena alle 21.15 (ingresso alle 20.45) nel chiostro del conservatorio e si replica domani e domenica.Protagonista l'Orchestra del conservatorio di Monopoli, integrata da alcuni giovani musicisti dell'Accademia delle arti di Tirana sarà diretta dal maestro Gianni Pelliccia, mentre la regia, le scene e i costumi sono a cura di Giovanni Guarino. Infotel: 080.9303607.
martedì 7 luglio 2009
Aspettando il 35° Festival della Valle d'Itria...Mettiamoci all'Opera
Mettiamoci all’Opera
(Seconda edizione)/
In occasione del 35° Festival della Valle d’Itria:
PROGETTO “I SAPERI DELLO SPETTACOLO”
ACCADEMIA DELLO SPETTATORE.
Iniziativa promossa dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi – Onlus nell’ambito delle Attività Culturali ai sensi della L.R. 6/04 art. 14.
Alla vigilia della nuova edizione del Festival della Valle d’Itria, la Fondazione Paolo Grassi torna a promuovere un laboratorio dello spettatore, rispondendo ad un’esigenza diffusa sul territorio di conoscere, approfondire e comprendere al meglio i linguaggi dell’opera e della musica classica, le scelte artistiche del Festival ed ancor più le opere allestite in questa 35° edizione.
La scelta, rigorosa ed ambiziosa, di proporre titoli inediti e programmi di raro ascolto coniugata alla qualità delle produzioni ha definitivamente consacrato la manifestazione martinese fra i più importanti festival internazionali dedicati all’opera ed anche il pubblico ha sempre assicurato una partecipazione attenta, reagendo alle proposte con osservazioni pertinenti ed entusiasmi. La Fondazione Paolo Grassi nella sua attività di promozione del pubblico, in conseguenza dei risultati conseguiti dal Festival, vuole attivare in relazione agli spettacoli in programma, efficaci strumenti di crescita per la comunità – non solo martinese - a cui rivolgere una proposta culturale ampia e trasversale rispetto ai diversi linguaggi del teatro musicale.
Mettiamoci all’Opera, Seconda edizione, in occasione del 35° Festival della Valle d’Itria è un invito esplicito lanciato dalla Fondazione a sé stessa e al suo interlocutore privilegiato, il pubblico, anzitutto gli ormai affezionati frequentatori delle iniziative di laboratorio dello spettatore, perché intorno ad un progetto culturale ed artistico si sviluppino dialogo, incontro, ma anche ad sane e concrete capacità di operare, di essere cittadini attivi. La programmazione dell’iniziativa rientra nelle attività 2009 dell’Accademia dello spettatore, promossa dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi – Onlus nell’ambito delle Attività Culturali ai sensi della L.R. 6/04 art. 14 per fornire strumenti adeguati alla lettura degli spettacoli e per la crescita della consapevolezza della funzione storica e sociale dello spettacolo dal vivo.
Dall’8 al 25 luglio la messa in scena delle opere liriche e dei concerti in programma al Festival si intreccerà con la realizzazione di sette incontri con direttori di festival, registi e scrittori nell’Auditorium della Fondazione, nell’ex convento di San Domenico a Martina Franca.
Il programma delle conversazioni:
8 luglio, ore 20 Sergio Segalini
Direttore Artistico del Festival della Valle d’Itria
"Prima la musica poi le parole?" /
9 luglio, ore 20 Mario Desiati,
scrittore:
"Raccontare Orfeo e Euridice";
13 luglio, ore 20 Giorgia Lepore,
scrittrice:
"Raccontare Re Lear";
14 luglio, ore 20 Donato Carrisi,
scrittore:
"Raccontare Ifigenia in Tauride";
17 luglio, ore 19 Sarah Wilson,
direttore del Festival di musica antica di Innsbruck:
"Musica classica e stili di vita contemporanei";
18 luglio, ore 19 Giovanni Soresi,
direttore Comunicazione e Marketing del Piccolo Teatro di Milano:
"Il Re Lear di Giorgio Strehler";
25 luglio, ore 20 Roger Assaf,
regista:
"Teatro come spazio e laboratorio della memoria e della convivenza".
Programma e relatori sono di certo stimolanti e capaci di schiudere nuove e interessanti prospettive di visione e di ascolto, non solo degli spettacoli del Festival ma anche delle dinamiche culturali di oggi, come ben sanno gli affezionati partecipanti dei tanti laboratori dello spettatore fin qui realizzati. La partecipazione è libera e gratuita. In più i frequentanti più assidui saranno premiati, infatti coloro che seguiranno almeno cinque dei sette incontri previsti riceveranno un biglietto omaggio per l’ingresso a uno spettacolo a loro scelta fra quelle in programma in questa edizione 2009 del Festival.
Per iscrizioni e informazioni: Fondazione Paolo Grassi - Onlus, via Metastasio 20 Martina Franca (www.fondazionepaolograssi.it - tel. 080/4306763 – info@fondazionepaolograssi.it).
"Buon sangue non mente" (Bari, Castello Svevo, 9 e 10 Luglio)
"BUON SANGUE NON MENTE"
di Raffaello Fusaro e Giammarco Spineo.
Con
Raffaello Fusaro.
Musiche eseguite dal vivo da
Livio Minafra,
a cura di Domenico Coduto.
Una produzione Giugnozerocinque
in collaborazione con "Musica e altre cose"
(9 e 10 luglio 2009)/
Bari, Castello Svevo -
ore 21,00.
Uno spettacolo tra musica e teatro, un’esplosione di particelle e cellule per comporre il DNA di una nazione partendo dall’individuo e dalla sue caratteristiche; il testo, la musica, i movimenti sulla scena, si fanno strumento attraverso il quale attivare lo spirito incarnato da un'Italia, raccontata fuori dai luoghi comuni.
Un regista-attore ed un musicista giocheranno di rimbalzo in una trama delicata ed emozionante, goliardica e allo stesso tempo poetica, come in una sorta di ping pong di sensazioni restituendo uno spettacolo divertente ed avvincente che permetterà di tradurre i vezzi, le tradizioni nazionali e individuali in istantanee di verità.
Attraverso la scena si coglieranno le ombre, i gesti, le consuetudini, i profumi di un paese che vive nella nostra quotidianità ed ognuno potrà conoscere o disconoscere le proprie virtù e i propri vizi specchiandosi nell’attore e nel musicista che attiveranno memorie sensoriali, stimolando l’orecchio ed il cuore dello spettatore.
In un ritmo incalzante e tagliente, in un continuo mescolarsi di alto e basso, di colto e popolare, saranno rivelati antichi sapori e saperi, il mito, il rito, la fiera, il carnevale, la sagra, la tradizione letteraria, la poetica di Dante, la tarantella e la metafora.
Una memoria quasi olfattiva di quell’immortale DNA che rende riconoscibili gli italiani in ogni parte del mondo, in grado di cogliere l’essenza in un profumo dell’anima attraverso l’intramontabile marchio di fabbrica della commedia dell’arte.
Una sorta di ritorno alle origini, ambizioso e al contempo perentorio, affinché si possa mettere una pietra sopra ad antiche ombre per porre una nuova prima pietra rinnovatrice e capace di farci vedere tutto sotto una nuova luce.
Un’ora di spettacolo per ridere ed emozionarsi, per ridisegnare in modo catarchico e rinascimentale la struttura che regge una penisola “un po’ affaticata,ancora bella che ultimamente traballa”.
Lo spettacolo è in collaborazione con
- Ubi Banca Carime - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia - Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici della Puglia
- Comune di Bitonto.
lunedì 6 luglio 2009
Con un lungo gala pianistico (e non solo) si è chiusa la quarta edizione del "Miami International Piano Festival in Lecce"
Con un gala di ben trentasei mini concerti si è conclusa sabato scorso la quarta edizione del “Miami International Piano Festival in Lecce”.
Tra i pianisti che hanno partecipato quest’anno,oltre che il direttore artistico del festival Francesco Libetta (nella foto), ricordiamo i nomi di Ilya Itin, Aleksandar Madzar, Gülsin Onay, Roberto Prosseda, Mirco Ceci, Emanuele Delucchi, Vincenzo Maltempo, Marco Falossi, Kemal Gekic, Jin Ju e altri che hanno reso possibile la realizzazione di questo ennesimo prestigioso appuntamento nella capitale del Salento.
In verità, il concertone dell’altra sera, organizzato durante la caotica notte bianca leccese, consisteva in oltre tre ore e mezza di no stop all’interno di quella preziosa bomboniera che è il teatro Paisiello; l’ascolto è stato pertanto a più riprese funestato dal frastuono "sonoro" terrificante degli amplificatori dei palchi allestiti in diverse piazze leccesi: un mix di assordante hard rock, heavy metal e quant’altro che giungeva dall’esterno della sala.
Era inoltre consentito alla gente di entrare ed uscire dal teatro dopo ogni miniconcerto, ma non c’era in effetti nemmeno una pausa di almeno due minuti per consentire che l’andirivieni del pubblico non disturbasse sia l’ascolto che la concentrazione degli stessi esecutori.
Dispiace non poco perché il concertone sarebbe stato di gran lunga più apprezzabile considerato il valore degli interpreti, alcuni dei quali poc’anzi citati e la lunga e stimolante serie di proposte esecutive: dalla Polacca in la maggiore di Chopin al Nachtlied di Brahms-Cortot entrambi magistralmente riletti da Libetta.
In mezzo, di tutto di più, con molte sorprese originali, quelle in particolare regalateci dal pianista-compositore Marco Falossi che “gioca” alla dissacrazione intelligente dei grandi miti della musica classica e da Claudia Patanè nell’insolita ma apprezzata doppia veste di soprano e pianista schumaniana.
Bravi anche i giovani Delucchi e Maltempo in alcune trascrizioni a quattro mani di Beethoven e Mendelssohn e la pianista Onay. L’appuntamento con il Miami International Piano Festival in Lecce è per il 2011 con altre – c’è da scommetterci - immancabili novità e sorprese.
venerdì 3 luglio 2009
Domani sera a Ruvo di Puglia "Sotto le stelle per parlar d'amore"
Domani 4 Luglio 2009 alle ore 20.30 presso l’Istituto Sacro Cuore di Ruvo di Puglia si terrà lo spettacolo di beneficenza dal titolo “Sotto le stelle per parlar d’amore”.
Lo spettacolo vedrà impegnati simultaneamente il quartetto d’archi Gershwin (Fabrizio Signorile, Sandro Fiore, Vincenzo Anselmi e Elia Ranieri), il Gruppo di pattinaggio “Stars of skating” (Maria Teresa Marinelli, Valeria Gattulli, Mariantonietta Riccardi, Mariagrazia Roselli, Maria Ida De Palo, Noemi Maselli) e la voce recitante di Lara Cascarano.
Saranno eseguite musiche di J. Strauss, Gershwin, Brahms, Bizet, Rota, Morricone, Piazzola su poesie di Prèvert, Shakespeare, Dickinson, Hikmet e Neruda. Il ricavato della serata sarà devoluto a favore dell’Associazione “Ali di Scorta” per il sostegno alle famiglie che assistono i propri bambini degenti presso il reparto oncologico pediatrico del Policlinico “Gemelli” di Roma.
Per informazioni rivolgersi al M° Vincenzo Anselmi cell. 347.0477474 / tel. 080.3611065 / email: vincenzoanselmi@tiscali.it
Lo spettacolo vedrà impegnati simultaneamente il quartetto d’archi Gershwin (Fabrizio Signorile, Sandro Fiore, Vincenzo Anselmi e Elia Ranieri), il Gruppo di pattinaggio “Stars of skating” (Maria Teresa Marinelli, Valeria Gattulli, Mariantonietta Riccardi, Mariagrazia Roselli, Maria Ida De Palo, Noemi Maselli) e la voce recitante di Lara Cascarano.
Saranno eseguite musiche di J. Strauss, Gershwin, Brahms, Bizet, Rota, Morricone, Piazzola su poesie di Prèvert, Shakespeare, Dickinson, Hikmet e Neruda. Il ricavato della serata sarà devoluto a favore dell’Associazione “Ali di Scorta” per il sostegno alle famiglie che assistono i propri bambini degenti presso il reparto oncologico pediatrico del Policlinico “Gemelli” di Roma.
Per informazioni rivolgersi al M° Vincenzo Anselmi cell. 347.0477474 / tel. 080.3611065 / email: vincenzoanselmi@tiscali.it
Nicola Piovani dirige stasera L'ICO "Tito Schipa" a Lecce.Tutto esaurito da giorni
È il giorno di Nicola Piovani a Lecce. Le suggestioni, le atmosfere, le emozioni di una musica che ha incantato il mondo intero. Quella del premio Oscar che nel 1999 ricevette l’ambita statuetta per l’indimenticabile colonna sonora de “La vita è bella” di Roberto Benigni, compositore fra i più noti e apprezzati dai registi che hanno fatto la storia del cinema italiano.
Stasera alle ore 21.30, nella consueta cornice dell’Atrio di Palazzo dei Celestini dirigerà l’Orchestra della Fondazione ICO Tito Schipa di Lecce in un concerto – già da giorni tutto esaurito – che prevede l’esecuzione delle suite più famose da lui composte per i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Federico Fellini e, appunto, Benigni. Suite che sono state trascritte per orchestra con grande maestria dall’autore.
Questa quarta serata della Stagione Sinfonica Estiva, che vanta la direzione artistica e principale di Marcello Panni, è intitolata “Piovani dirige Piovani” ed è di certo l’appuntamento più atteso, dopo l’omaggio a Tito Schipa, il “duello” Verdi-Wagner e l’inaugurazione del Miami International Piano Festival in Lecce. Protagonista assoluto sarà il pianista, compositore e direttore d’orchestra romano che ha debuttato nel 1968 con la sua prima colonna sonora per i cinegiornali sul movimento studentesco sotto la guida di Silvano Agosti. È partita allora una carriera strepitosa che lo ha portato a lavorare, oltre che con i più grandi registi italiani, anche con personalità di calibro internazionale, come Ben Von Verbong, Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Philippe Lioret, Danièle Thompson, Eric-Emmanuel Schmitt. Alla fine degli anni Ottanta è iniziato il sodalizio artistico con lo scrittore Vincenzo Cerami, con il quale Piovani ha fondato la Compagnia della Luna, per dar vita a un genere di teatro dove musica e parola abbiano pari dignità e si sostengano a vicenda.
Con il maestro, si esibiranno i solisti Barbara Eramo e il salentino Pino Ingrosso (voce), Ivan Gambini (batteria), Marina Cesari (sax) e Nando Di Modugno (chitarre).
Stasera alle ore 21.30, nella consueta cornice dell’Atrio di Palazzo dei Celestini dirigerà l’Orchestra della Fondazione ICO Tito Schipa di Lecce in un concerto – già da giorni tutto esaurito – che prevede l’esecuzione delle suite più famose da lui composte per i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Federico Fellini e, appunto, Benigni. Suite che sono state trascritte per orchestra con grande maestria dall’autore.
Questa quarta serata della Stagione Sinfonica Estiva, che vanta la direzione artistica e principale di Marcello Panni, è intitolata “Piovani dirige Piovani” ed è di certo l’appuntamento più atteso, dopo l’omaggio a Tito Schipa, il “duello” Verdi-Wagner e l’inaugurazione del Miami International Piano Festival in Lecce. Protagonista assoluto sarà il pianista, compositore e direttore d’orchestra romano che ha debuttato nel 1968 con la sua prima colonna sonora per i cinegiornali sul movimento studentesco sotto la guida di Silvano Agosti. È partita allora una carriera strepitosa che lo ha portato a lavorare, oltre che con i più grandi registi italiani, anche con personalità di calibro internazionale, come Ben Von Verbong, Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Philippe Lioret, Danièle Thompson, Eric-Emmanuel Schmitt. Alla fine degli anni Ottanta è iniziato il sodalizio artistico con lo scrittore Vincenzo Cerami, con il quale Piovani ha fondato la Compagnia della Luna, per dar vita a un genere di teatro dove musica e parola abbiano pari dignità e si sostengano a vicenda.
Con il maestro, si esibiranno i solisti Barbara Eramo e il salentino Pino Ingrosso (voce), Ivan Gambini (batteria), Marina Cesari (sax) e Nando Di Modugno (chitarre).
giovedì 2 luglio 2009
Il Teatro Abeliano di Bari chiuderà il 31 luglio. Il Gruppo omonimo cerca urgentemente una nuova sede.
"A nulla sono valsi 32 anni di ininterrotta attività in quella sede. A nulla è valso evidenziare i numerosi posti di lavoro messi a repentaglio da questa assurda quanto inspiegabile caparbia dei proprietari. A nulla sono valsi persino i reiterati inviti del Giudice Di Lalla a concedere ancora qualche mese, in attesa di una soluzione certa, dopo il fallimento dell’ipotesi Centrale del latte.
A nulla è valso ricordare ai proprietari che l’originario capannone, un rustico semiabusivo destinato a deposito, ottenne condono e destinazione d’uso per attività culturali grazie all’opera di vero e proprio servizio alla collettività che l’Abeliano già attuava nell’allora quartiere periferico della città e per un atto di sottomissione e di rinuncia agli indennizzi sottoscritto dai proprietari.
Vale la pena ricordare il considerevole investimento (oltre un miliardo di vecchie lire) che, con sacrifici e lavoro straordinario sottopagato, Attori e tecnici dell’Abeliano hanno effettuato negli anni per l’adeguamento di un capannone a Teatro accogliente e sicuro, con pavimentazione in marmo, intonaco fonoassorbente e per l’ottenimento di una Agibilità che impose poltrone e sipari autoestinguenti e tutte le pareti separatorie e il controsoffitto composti da pannelli divisori in materiale resistente al fuoco per oltre due ore; vale la pena evidenziare come tutto questo materiale, nella fase di smontaggio e trasporto, si danneggerà e perderà gran parte del proprio valore. Il “folle” investimento fu fatto dalla cooperativa perché il piano regolatore prevedeva il totale esproprio di largo 2 giugno a verde pubblico con la salvaguardia del Teatro Abeliano. Lo sfratto per fine locazione ha percorso implacabilmente il suo cammino.
L’anno scorso L’Abeliano è stato costretto (prendere o lasciare) a sottoscrivere un atto di transazione che se da un lato fermava lo sfratto e concedeva tempo fino al 31 luglio 2009, dall’altro imponeva una penale di ben 1.500 euro per ogni giorno di ritardo nella riconsegna dell’immobile completamente sgombro. Ulteriore danno e ulteriore beffa che la cooperativa non può permettersi di rischiare anche a causa della precarietà economica creata dall’ennesimo durissimo colpo infertogli dal Teatro Pubblico Pugliese che, nella stagione appena conclusa, non ha concesso all’abeliano nemmeno una recita nel circuito, pur distribuendo milioni di euro di danaro pubblico in recite e progetti a compagnie di ogni genere e dimensione, nella totale distrazione degli Organi preposti al controllo e nella egoistica indifferenza dei sazi per diritto di appartenenza. Resta ferma comunque la volontà del Gruppo Abeliano di far valere i propri diritti e le proprie ragioni in tutte le Sedi opportune. L’intera città e tantissimi protagonisti della Scena Nazionale, con il proprio incitamento e la propria solidarietà, auspicano che l’abeliano possa continuare a svolgere la propria attività, ormai irrinunciabile punto di riferimento.
Tutte le speranze del Centro Polivalente di Cultura Gruppo Abeliano sono ora aggrappate al Comune di Bari e all’incontro chiesto al Sindaco Michele Emiliano."
A nulla è valso ricordare ai proprietari che l’originario capannone, un rustico semiabusivo destinato a deposito, ottenne condono e destinazione d’uso per attività culturali grazie all’opera di vero e proprio servizio alla collettività che l’Abeliano già attuava nell’allora quartiere periferico della città e per un atto di sottomissione e di rinuncia agli indennizzi sottoscritto dai proprietari.
Vale la pena ricordare il considerevole investimento (oltre un miliardo di vecchie lire) che, con sacrifici e lavoro straordinario sottopagato, Attori e tecnici dell’Abeliano hanno effettuato negli anni per l’adeguamento di un capannone a Teatro accogliente e sicuro, con pavimentazione in marmo, intonaco fonoassorbente e per l’ottenimento di una Agibilità che impose poltrone e sipari autoestinguenti e tutte le pareti separatorie e il controsoffitto composti da pannelli divisori in materiale resistente al fuoco per oltre due ore; vale la pena evidenziare come tutto questo materiale, nella fase di smontaggio e trasporto, si danneggerà e perderà gran parte del proprio valore. Il “folle” investimento fu fatto dalla cooperativa perché il piano regolatore prevedeva il totale esproprio di largo 2 giugno a verde pubblico con la salvaguardia del Teatro Abeliano. Lo sfratto per fine locazione ha percorso implacabilmente il suo cammino.
L’anno scorso L’Abeliano è stato costretto (prendere o lasciare) a sottoscrivere un atto di transazione che se da un lato fermava lo sfratto e concedeva tempo fino al 31 luglio 2009, dall’altro imponeva una penale di ben 1.500 euro per ogni giorno di ritardo nella riconsegna dell’immobile completamente sgombro. Ulteriore danno e ulteriore beffa che la cooperativa non può permettersi di rischiare anche a causa della precarietà economica creata dall’ennesimo durissimo colpo infertogli dal Teatro Pubblico Pugliese che, nella stagione appena conclusa, non ha concesso all’abeliano nemmeno una recita nel circuito, pur distribuendo milioni di euro di danaro pubblico in recite e progetti a compagnie di ogni genere e dimensione, nella totale distrazione degli Organi preposti al controllo e nella egoistica indifferenza dei sazi per diritto di appartenenza. Resta ferma comunque la volontà del Gruppo Abeliano di far valere i propri diritti e le proprie ragioni in tutte le Sedi opportune. L’intera città e tantissimi protagonisti della Scena Nazionale, con il proprio incitamento e la propria solidarietà, auspicano che l’abeliano possa continuare a svolgere la propria attività, ormai irrinunciabile punto di riferimento.
Tutte le speranze del Centro Polivalente di Cultura Gruppo Abeliano sono ora aggrappate al Comune di Bari e all’incontro chiesto al Sindaco Michele Emiliano."
GRUPPO ABELIANO
Stasera la musica classica nei mitici cartoons di Walt Disney al "Miami International Piano Festival in Lecce"
Continua con successo la rassegna pianistica (e non solo) salentina.
Questa sera Gala di musica animata al "Miami International Piano Festival in Lecce", l’evento organizzato dall’associazione Nireo in collaborazione con la Fondazione americana “Patrons of Exceptional Artists” e il Comune di Lecce, sotto la direzione artistica di Francesco Libetta (nella foto) e quella organizzativa di Eraldo Martucci.
Il concerto, che è realizzato in collaborazione con F.I.D.A.P.A. Sezione di Lecce, si terrà al Teatro Paisiello con inizio alle ore 21.30 e sarà trasmesso in diretta su Telerama, media partner del Miami; la serata sarà tutta incentrata sulla grande musica classica che ha fatto da colonna sonora ai cartoni animati cult di tante generazioni, in particolare quelli della Disney e di Hanna & Barbera.
Questa sera Gala di musica animata al "Miami International Piano Festival in Lecce", l’evento organizzato dall’associazione Nireo in collaborazione con la Fondazione americana “Patrons of Exceptional Artists” e il Comune di Lecce, sotto la direzione artistica di Francesco Libetta (nella foto) e quella organizzativa di Eraldo Martucci.
Il concerto, che è realizzato in collaborazione con F.I.D.A.P.A. Sezione di Lecce, si terrà al Teatro Paisiello con inizio alle ore 21.30 e sarà trasmesso in diretta su Telerama, media partner del Miami; la serata sarà tutta incentrata sulla grande musica classica che ha fatto da colonna sonora ai cartoni animati cult di tante generazioni, in particolare quelli della Disney e di Hanna & Barbera.
La proiezione di questi splendidi cartoons anticiperà ogni brano che sarà, poi, eseguito al pianoforte alternativamente da Francesco Libetta, Gülsin Onay, Vincenzo Maltempo, Emanuele Delucchi e Marco Falossi con la partecipazione di Filippo Toma al basso elettrico.
“In Steamboat Willie, Topolino – spiega Libetta – fece la sua prima apparizione cinematografica. Fischiettando. Il sonoro era stato inventato da soli due anni, e la musica era il non plus ultra degli effetti speciali, al cinema. Beati anni furono quelli, di educazione all’ascolto, tra Bradley, Goldsmith, etc. Soprani sovrappeso cantavano Carmen, direttori con i baffi (Toscanini) dirigevano orchestre di gatti, pianisti sussiegosi e raffinati (de Pachmann, apertamente citato in Cat Concerto) eseguivano Liszt. Si suonava sulle dentature di una mucca, usando la coda della capra come manovella. E la musica, che poteva essere atonale, dodecafonica, concreta (nei primi anni 40!) era indicata come momento di gioia collettiva. Il cartone animato è stata una preziosa occasione di contatto della musica classica per generazioni di bambini, in questo più fortunati di coloro che hanno dovuto innamorarsi delle raccapriccianti musiche sintetiche dell’era televisiva”.
Il programma musicale prevede brani di Beethoven, Rossini, Strauss, Liszt, Schonberg, Dvorak, Falossi e Mendelssohn.
Il concerto della sera (costo del biglietto 15 €) sarà preceduto, nel pomeriggio, alle ore 19, dalla proiezione del film per la regia di Franco Battiato, intitolato “Libetta in Palazzo Biscari”, dvd di prossima pubblicazione per l’etichetta Nireo. La proiezione avverrà nell’Auditorium del Museo “S. Castromediano”(ingresso libero).
“In Steamboat Willie, Topolino – spiega Libetta – fece la sua prima apparizione cinematografica. Fischiettando. Il sonoro era stato inventato da soli due anni, e la musica era il non plus ultra degli effetti speciali, al cinema. Beati anni furono quelli, di educazione all’ascolto, tra Bradley, Goldsmith, etc. Soprani sovrappeso cantavano Carmen, direttori con i baffi (Toscanini) dirigevano orchestre di gatti, pianisti sussiegosi e raffinati (de Pachmann, apertamente citato in Cat Concerto) eseguivano Liszt. Si suonava sulle dentature di una mucca, usando la coda della capra come manovella. E la musica, che poteva essere atonale, dodecafonica, concreta (nei primi anni 40!) era indicata come momento di gioia collettiva. Il cartone animato è stata una preziosa occasione di contatto della musica classica per generazioni di bambini, in questo più fortunati di coloro che hanno dovuto innamorarsi delle raccapriccianti musiche sintetiche dell’era televisiva”.
Il programma musicale prevede brani di Beethoven, Rossini, Strauss, Liszt, Schonberg, Dvorak, Falossi e Mendelssohn.
Il concerto della sera (costo del biglietto 15 €) sarà preceduto, nel pomeriggio, alle ore 19, dalla proiezione del film per la regia di Franco Battiato, intitolato “Libetta in Palazzo Biscari”, dvd di prossima pubblicazione per l’etichetta Nireo. La proiezione avverrà nell’Auditorium del Museo “S. Castromediano”(ingresso libero).
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