lunedì 18 gennaio 2010
Il Teatro Regio di Torino nei ricordi di Elena Dandini
“All'epoca ero una studentessa del liceo-ginnasio "Massimo d'Azeglio" di Torino, storico istituto dove grandi personalità della cultura e politica italiane, quali Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Giancarlo Pajetta, nonché gli allora rampolli della famiglia Agnelli avevano compiuto i loro studi umanistici.
Non rammento più con precisione se frequentassi in quel periodo il quarto o quinto ginnasio (1977 o 1978), ma ho ancora vivo, indelebile il ricordo della comunicazione della nostra insegnante di lettere sulla possibilità di acquistare (con la consueta riduzione-studenti) l'abbonamento per la stagione corrente del Teatro Regio.
In cartellone quell’anno era previsto, tra l'altro, lo "Schiaccianoci" di Ciaikovskij con le stupende coreografie di Marius Petipa.....Un sogno si stava avverando!!!
Proprio in quel periodo avevo acquistato presso il negozio musicale Maschio, in Piazza Castello (storico luogo di ritrovo dei melomani torinesi, che ormai ahinoi da anni ha chiuso i battenti), gli LP sia dello "Schiaccianoci" in versione completa eseguito dalla London Symphony Orchestra guidata da André Previn sia del Primo Concerto per pianoforte e orchestra sempre di Ciaikovskij, nella storica edizione di Emil Giles al piano e Fritz Reiner alla guida della Chicago Symphony Orchestra, che proprio per caso sto ascoltando in questo momento, mentre vado a ritroso con la memoria.
Entrare per la prima volta al Teatro Regio era come per Cenerentola fare il suo ingresso nella sala da ballo del Castello, marmi e cristalli mi abbagliarono nel loro moderno splendore, la violacea conchiglia del soffitto era un cielo immenso su di me ed il rosso velluto delle poltrone un abbraccio affettuoso ed avvolgente!
Seguii il balletto con religiosa attenzione, stavo assistendo alla mia prima "messa musicale" ed entrando con la fantasia in un mondo fiabesco di adulti-bambini. La mia commozione raggiunse la vetta suprema nel momento del “Pas de Deux”... gli occhi mi si riempirono di lacrime! Grazie Ciaikovskij di continuare a donare, attraverso la tua grande sofferenza interiore e la tua meravigliosa musica attimi sublimi di gioia e poesia per le nostre anime ed i nostri corpi!
Grazie Teatro Regio di continuare a produrre emozioni a chi ha ancora tanta voglia di sognare! Vostra per sempre.”
ELENA DANDINI
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