Domani sera, ore 21:00, atrio del Palazzo ducale, grande appuntamento con la musica sinfonica del novecento e il tradizionale concerto di chiusura del Festival. L'Orchestra Internazionale guidata dalla giovane direttrice greca Karina Canellakis (nella foto) eseguirà due capolavori della letteratura musicale: la fantasia sinfonica op.32 "Francesca da Rimini" di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la "Sinfonia dal Nuovo mondo" di Antonín Dvořák. Čajkovskij lesse in italiano il Quinto Canto dell’Inferno e ne fu tanto colpito da pensare inizialmente di trarne un lavoro teatrale, prima di dedicarsi alla versione sinfonica. La composizione del 1876, descrive con straordinaria passionalità la furia della tempesta infernale, con una precisa traccia narrativa: ingresso dei due protagonisti nel girone dei lussuriosi, il vento che trasporta le ombre dei dannati nell’oscurità del vuoto, il triste racconto di Francesca reso dal clarinetto, scena d’amore, squilli di ottoni da apocalisse per il sopraggiungere del marito e ritorno nella bufera con i due amanti avvinghiati l’uno all’altro. Verrebbe da pensare ad un poema sinfonico, ma la scrittura utilizzata dal grande compositore russo è quella di una sinfonia. Di Dvořák sarà eseguita l’opera più importante del primo periodo americano del grande compositore ceco. Traduce in musica le emozioni, autobiografiche, e la nostalgia dell’autore che non aveva potuto portare con sé tutta la sua numerosa famiglia dalla Boemia all’America. La scrittura è caratterizzata da temi molto semplici e memorizzabili che guidano una forma ben sviluppata in cui i motivi salienti rifanno capolino nei diversi movimenti. Il primo e l’ultimo movimento dell’Op. 95 fanno pensare alle strade animate della metropoli o alle stazioni pullulanti di viaggiatori, che Dvořák frequentava assiduamente perché appassionato di modelli di locomotive a vapore. I due movimenti centrali si ispirano ad alcuni passi del poema Haiwatha di Longfellow: il largo, uno dei più toccanti movimenti sinfonici della letteratura musicale, tradurrebbe una cerimonia funeraria indiana e lo scherzo una scatenata festa degli stessi.
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