Dal 1987 il Teatro Comunale di Bologna è presente sulle rive dell'Adriatico come ospite del Rossini Opera Festival, il più longevo e illustre festival monografico italiano, per una consuetudine che ha reso l'Orchestra e il Coro bolognesi protagonisti della recente storia interpretativa rossiniana.
Per l'edizione numero 37 del festival dedicato al compositore pesarese, l'Orchestra e il Coro del Comunale, insieme al Direttore musicale Michele Mariotti (nella foto) e al maestro del coro Andrea Faidutti, saranno impegnati nell'attesissima opera inaugurale, La donna del lago (Adriatic Arena, 8-11-14-17 agosto, ore 20), una nuova produzione firmata dal regista Damiano Michieletto, con protagonisti vocali Juan Diego Florez nel ruolo di Giacomo V, Marko Mimica in quello di Duglas, Michael Spyres come Rodrigo e Varduhi Abrahamayan nei panni di Malcom; la protagonista Elena è interpretata dal giovane soprano georgiano Salome Jicia.
Dopo la prima de La donna del lago, i complessi bolognesi guidati dalla bacchetta di Jader Bignamini, riprenderanno un titolo di successo del 2012: Ciro in Babilonia (Teatro Rossini, 10-13-16-20 agosto), con la regia di Davide Livermore, le scene di Nicolas Bovey e i costumi di Gianluca Falaschi, vincitore per questo spettacolo del Premio Abbiati della critica musicale italiana.
Terzo appuntamento (Adriatic Arena, 19 agosto) per “Florez 20”, concerto per festeggiare i 20 anni dal debutto a Pesaro del grande tenore peruviano; sul podio Christopher Franklin e la partecipazione di alcuni dei cantanti ospiti del ROF come Olga Peretyatko, Nicola Alaimo, Marko Mimica, Pietro Spagnoli e Michael Spyres.
Il binomio Rossini-Bologna, che si consolida di anno in anno nell'approfondimento del repertorio del compositore marchigiano, mette insieme una Fondazione Lirico-Sinfonica e un Festival estivo di primaria importanza nella vita musicale internazionale. Inoltre stabilisce un modello virtuoso di collaborazione tra realtà diverse, che producono spettacolo in contesti urbani differenti rivolgendosi a fasce di pubblico complementari: quello bolognese, quello pesarese e quello dei frequentatori di tutto il mondo, attratti dalle due città e dai diversi cartelloni.
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