ll primo concerto del nuovo anno all’Unione Musicale di Torino è nel segno della musica antica: lunedì 8 gennaio 2018 presso il Teatro Vittoria di via Gramsci 4 alle ore 20 torna per la serie l’altro suono La Compagnia del Madrigale (nella foto), attualmente il più accreditato gruppo madrigalistico a livello internazionale, pluripremiato con importanti riconoscimenti discografici come Diapason d’Or de l’Année, Choc di Classica, Gramophone Award, Preis der Deutschen Schallplattenkritik, fino al recentissimo Record Academy Award 2017 della critica discografica giapponese.
Dopo la splendida esecuzione del Vespro della Beata Vergine di Monteverdi nella scorsa stagione, l’ensemble fondato nel 2008 dai cantanti Giuseppe Maletto, Rossana Bertini e Daniele Carnovich, torna nel cartellone dell’Unione Musicale con un programma dedicato ai madrigali ispirati alla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Il concerto è il primo di un progetto triennale che ripercorre un’importante fase di transizione storica, tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII, musicalmente caratterizzata dalla progressiva trasformazione del madrigale polifonico e dall’avvento delle prime forme di teatro musicale.
Pare che Torquato Tasso fosse alquanto dubbioso sulla possibilità di mettere in musica le sue ottave epiche, fino a quando non ascoltò le composizioni di Giaches de Wert, maestro di cappella del ducato dei Gonzaga che, tra il 1577 e il 1586, pubblicò sui versi del poema dodici madrigali di grande intensità espressiva, utilizzando una tecnica compositiva moderna che prelude al futuro recitar cantando.
Anche Monteverdi non fu insensibile al fascino del Tasso: nel 1590 si unisce alla cappella dei Gonzaga, dove trova l’ambiente perfetto per affinare il proprio talento e dove nascono madrigali intensamente drammatici, in particolare proprio nelle due terzine Vivrò fra i miei tormenti e Vattene pur crudel tratte dalla Gerusalemme.
Il terzo compositore fortemente legato a Torquato Tasso è Luca Marenzio, all’epoca unanimemente riconosciuto come il miglior compositore di madrigali. Ne scrisse una trentina ispirati ai suoi versi, tutti caratterizzati da una notevole adesione della musica al testo, dedicando alla Gerusalemme il brano di esordio del Quarto Libro a 5 voci del 1584, Giunto a la tomba.
Un programma ricercato, un excursus fra tre differenti modi di far dialogare musica e poesia che portarono lo scettico Tasso ad affermare che «possono i poemi eroici esser con quella sorte di musica ch’è perfettissima».
Nessun commento:
Posta un commento