Venerdì 20 giugno alle (ore 21.00) presso l’ Auditorium del Comando Allievi della Guardia di Finanza di Bari (Viale Europa) l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto diretto dal maestro messicano, Victor Kuzman; solista ospite sarà l'ottimo violinista, Francesco Mezzena, attualmente docente presso il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.
In programma brani di musica cubana ed indiana di Falide e Chavez ed il Concerto in la minore per violino e orchestra di Vieuxtemps (I biglietti sono in prevendita al Box Office della Feltrinelli Libri e Musica, Via Melo, 119. info: 080.5240464)
La concerto si aprirà con l'esecuzione di “Danzon”di Miguel Falide (1852 – 1921). Gloria della musica cubana, il matancero Miguel Falide viene ricordato come il creatore del “danzon”, un genere derivato dalla cosiddetta “contraddanza criolla”, la stessa dalla quale sarebbe poi discesa la habanera, che univa ritmi sincopati tipici della tradizione afrocaraibica a passi di danza derivati dalla tradizione europea (la “contraddanza” è infatti la traduzione latina del termine inglese “country dance”).
Il suo primo e più famoso componimento del genere è “Las Alturas de Simpson”, che venne eseguito per la prima volta a Matanzas il primo gennaio del 1879.
Sarà, poi, la volta del “Concerto in la minore per violino e orchestra n. 5 op. 37” di Henri Vieuxtemps (1820 – 1881).
Belga, virtuoso del violino, Henri Vieuxtemps ebbe una carriera brillante che lo portò ad effettuare numerose tournées fin negli Stati Uniti. Fu violinista solista dello Zar e professore al Conservatorio di San Pietroburgo, prima di avere la cattedra al Conservatorio di Bruxelles, dove ebbe tra i propri allievi il celebre violinista e compositore Eugene Ysaye.
Vieuxtemps scrisse sette Concerti per violino, ma solo il Quarto e il Quinto sono eseguiti ed incisi con regolarità. Il Concerto n. 5, “Gretry”, è scritto nella forma tripartita ed era stato inizialmente composto per un concorso del Conservatorio di Bruxelles, ma divenne popolare abbastanza rapidamente, al punto tale che anche Henryk Wieniawski, il Paganini polacco, lo inserì nel proprio repertorio. Lo stesso autore lo eseguì a Parigi nel 1862, riscuotendo un gran successo.
La serata si chiude con l’esecuzione della Sinfonia n. 2, “India” di Carlos Chavez (1899 – 1978). Senza dubbio il più importante compositore messicano del Ventesimo secolo, Chavez ha composto sette sinfonie e la n. 2, “India” per l'appunto, risale al 1935. Se per la "Prima" egli aveva tratto ispirazione dalla cultura della Grecia antica, qui Chavez guardò al proprio emisfero, ispirandosi invece alla cultura indiana e, sebbene non fosse suo costume usare autentico materiale folklorico, in questo caso le melodie impiegate sono state oggetto di una sua precisa ricerca etnomusicologia.
Il primo tema dell’esposizione proviene allora dalle tradizioni degli indiani Huichol dello stato di Nayarit. Scritto in un solo movimento della durata di quindici minuti, questo lavoro passa da atmosfere ludiche e di danza ad altre più liriche ed espressive. Notevole è inoltre l’impiego delle percussioni tipicamente indigene, espressamente indicate in partitura dallo stesso compositore, che comunque non ha mancato di indicare strumenti alternativi per le possibili esecuzioni in paesi diversi dal Messico.
In programma brani di musica cubana ed indiana di Falide e Chavez ed il Concerto in la minore per violino e orchestra di Vieuxtemps (I biglietti sono in prevendita al Box Office della Feltrinelli Libri e Musica, Via Melo, 119. info: 080.5240464)
La concerto si aprirà con l'esecuzione di “Danzon”di Miguel Falide (1852 – 1921). Gloria della musica cubana, il matancero Miguel Falide viene ricordato come il creatore del “danzon”, un genere derivato dalla cosiddetta “contraddanza criolla”, la stessa dalla quale sarebbe poi discesa la habanera, che univa ritmi sincopati tipici della tradizione afrocaraibica a passi di danza derivati dalla tradizione europea (la “contraddanza” è infatti la traduzione latina del termine inglese “country dance”).
Il suo primo e più famoso componimento del genere è “Las Alturas de Simpson”, che venne eseguito per la prima volta a Matanzas il primo gennaio del 1879.
Sarà, poi, la volta del “Concerto in la minore per violino e orchestra n. 5 op. 37” di Henri Vieuxtemps (1820 – 1881).
Belga, virtuoso del violino, Henri Vieuxtemps ebbe una carriera brillante che lo portò ad effettuare numerose tournées fin negli Stati Uniti. Fu violinista solista dello Zar e professore al Conservatorio di San Pietroburgo, prima di avere la cattedra al Conservatorio di Bruxelles, dove ebbe tra i propri allievi il celebre violinista e compositore Eugene Ysaye.
Vieuxtemps scrisse sette Concerti per violino, ma solo il Quarto e il Quinto sono eseguiti ed incisi con regolarità. Il Concerto n. 5, “Gretry”, è scritto nella forma tripartita ed era stato inizialmente composto per un concorso del Conservatorio di Bruxelles, ma divenne popolare abbastanza rapidamente, al punto tale che anche Henryk Wieniawski, il Paganini polacco, lo inserì nel proprio repertorio. Lo stesso autore lo eseguì a Parigi nel 1862, riscuotendo un gran successo.
La serata si chiude con l’esecuzione della Sinfonia n. 2, “India” di Carlos Chavez (1899 – 1978). Senza dubbio il più importante compositore messicano del Ventesimo secolo, Chavez ha composto sette sinfonie e la n. 2, “India” per l'appunto, risale al 1935. Se per la "Prima" egli aveva tratto ispirazione dalla cultura della Grecia antica, qui Chavez guardò al proprio emisfero, ispirandosi invece alla cultura indiana e, sebbene non fosse suo costume usare autentico materiale folklorico, in questo caso le melodie impiegate sono state oggetto di una sua precisa ricerca etnomusicologia.
Il primo tema dell’esposizione proviene allora dalle tradizioni degli indiani Huichol dello stato di Nayarit. Scritto in un solo movimento della durata di quindici minuti, questo lavoro passa da atmosfere ludiche e di danza ad altre più liriche ed espressive. Notevole è inoltre l’impiego delle percussioni tipicamente indigene, espressamente indicate in partitura dallo stesso compositore, che comunque non ha mancato di indicare strumenti alternativi per le possibili esecuzioni in paesi diversi dal Messico.
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