Permettetemi di ringraziare gli amici del mensile “CLASSIC VOICE” che mi hanno consentito domenica scorsa di ascoltare su ARTE TV, il canale satellitare franco-tedesco, il meraviglioso concerto (registrato il 22 agosto dalla magnifica “Sala Bianca” del Palazzo dei Congressi) della Lucerne Festival Orchestra diretta da Claudio Abbado, con la partecipazione della superlativa, oltre che affascinante, pianista francese Hélène Grimaud (nella foto). Se infatti non avessi letto l’ultimo numero di settembre della suddetta rivista non avrei scoperto questo succulento, ennesimo regalo culturale di ARTE. In programma: La Tempesta, fantasia sinfonica di Ciaikovskij, il Secondo concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov e la Suite (1919) dal balletto “L’uccello di fuoco” di Stravinskij. Una serata memorabile, dove l’orchestra rifondata cinque anni fa con il sensibile apporto di Abbado, si è ancora una volta confermata compagine di livello stellare. Sarebbe bastato ascoltare anche solo l’acerba Tempesta ciaikovskiana, ancora debitrice dell’estetica nazionalista rimskiana e mousorgskiana, per apprezzare il suono sontuoso degli ottoni, la precisione maniacale dei legni, la voluttuosa morbidezza e cantabilità degli archi. E poi…Quanti straordinari giovani in questa orchestra! Che meraviglia!!! Abbado dirige con commossa e al contempo lucida espressività, distribuendo sorrisi compiaciuti qua e là. Hélène Grimaud ci regala un Rachmaninov di travolgente sensualità, oltre che di impressionante solidità tecnica. Ricorderò Hélène sempre con indicibile tenerezza alla Roque d’Antheron, ancora diciassettenne, vulcanica e bellissima, al cospetto del guru cubano Jorge Bolet, mentre suonava con strepitosa disinvoltura l’ardua Fantasia dantesca di Liszt. Rivederla (ahimè, solo in video) vent’anni dopo così matura, fiera e sicura di sé, affiancata dal grande Claudio e dall’Orchestra di Lucerna, mi ha emozionato, lo confesso, non poco. Spero, cara Hélène, di riabbracciarti presto magari qui a Bari, al Petruzzelli. Son passati davvero tanti, troppi anni dal nostro magico incontro in Provenza.
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