Una bottega al posto di una scuola, che serva a creare, o meglio, ricreare corsi di formazione, laboratori permanenti in ambito artistico, artigianale, culturale e musicale. Questo probabilmente il destino della storica scuola media San Nicola di Bari che rischia la chiusura, ubicata com’è in una posizione strategica del borgo antico della città, adiacente all’omonima stupenda Basilica romanica e a due passi dallo splendido lungomare.
A presentare il progetto ieri mattina in Vallisa c’erano Don Antonio Parisi, responsabile del funzionale auditorium che da anni sopperisce alla mancanza cronica di spazi culturali, il sindaco Michele Emiliano (nella foto) e l’assessore alle politiche giovanili, Pasquale Martino insieme a una docente della scuola. Un progetto che mette in sinergia sette associazioni come l’Auditorium Vallisa, “Ri-Belle la nuova vita delle cose”, “Terrae”, “La Bottega dell’Armonia”, la Onlus “Beppe Valerio”, la “Federico II Eventi” e l’Associazione Polifonica “Florilegium Vocis”.
Un’idea bella davvero se servirà oltre che da indubbia vetrina di visibilità dei soggetti protagonisti anche a produrre uno sforzo importante per trovare le risorse occorrenti per partire con delle iniziative concrete.
Risvegliare capacità progettuali sopite, fare di Bari Vecchia, un rione mercantile dove si lavora per formare antiche professionalità e nuovi mestieri per l’arte e la cultura, attività di ricreazione per la popolazione, senza dimenticare che per anni la malavita organizzata si è annidata in quel luogo mietendo centinaia di vittime anche tra giovani innocenti.
Una sfida, una scommessa che mi ha ricordato quella messa in campo e vinta molti anni fa in Venezuela dal primo ministro Abreu quando a fronte di una disastrosa situazione sociale e occupazionale egli mise in campo le forze dell’Arte e della Musica per togliere dalla strada migliaia di ragazzi a rischio e creare nuove opportunità di lavoro. Oggi in Venezuela ci sono decine di orchestre giovanili formate proprio da quei ragazzi, la più importante la “Simon Bolivar” incide adesso regolarmente con la mitica etichetta gialla Deutsche Grammophon.
Claudio Abbado che si recò alcuni anni fa a Caracas ne rimase entusiasta. Come si vede sognare non è..peccato. Mettiamo uno strumento musicale nelle mani di un ragazzo, aiutiamolo a stimolare la sua creatività e a credere in modelli sani e migliori di quelli con cui è cresciuto. Auguri dunque alla Bottega della Ri-Creazione. Può diventare una bella sfida da vincere per tutta la città di Bari, “vecchia” e “nuova” ancora purtroppo separata, seppure invisibilmente, dal muro del sospetto e della xenofobia.
A presentare il progetto ieri mattina in Vallisa c’erano Don Antonio Parisi, responsabile del funzionale auditorium che da anni sopperisce alla mancanza cronica di spazi culturali, il sindaco Michele Emiliano (nella foto) e l’assessore alle politiche giovanili, Pasquale Martino insieme a una docente della scuola. Un progetto che mette in sinergia sette associazioni come l’Auditorium Vallisa, “Ri-Belle la nuova vita delle cose”, “Terrae”, “La Bottega dell’Armonia”, la Onlus “Beppe Valerio”, la “Federico II Eventi” e l’Associazione Polifonica “Florilegium Vocis”.
Un’idea bella davvero se servirà oltre che da indubbia vetrina di visibilità dei soggetti protagonisti anche a produrre uno sforzo importante per trovare le risorse occorrenti per partire con delle iniziative concrete.
Risvegliare capacità progettuali sopite, fare di Bari Vecchia, un rione mercantile dove si lavora per formare antiche professionalità e nuovi mestieri per l’arte e la cultura, attività di ricreazione per la popolazione, senza dimenticare che per anni la malavita organizzata si è annidata in quel luogo mietendo centinaia di vittime anche tra giovani innocenti.
Una sfida, una scommessa che mi ha ricordato quella messa in campo e vinta molti anni fa in Venezuela dal primo ministro Abreu quando a fronte di una disastrosa situazione sociale e occupazionale egli mise in campo le forze dell’Arte e della Musica per togliere dalla strada migliaia di ragazzi a rischio e creare nuove opportunità di lavoro. Oggi in Venezuela ci sono decine di orchestre giovanili formate proprio da quei ragazzi, la più importante la “Simon Bolivar” incide adesso regolarmente con la mitica etichetta gialla Deutsche Grammophon.
Claudio Abbado che si recò alcuni anni fa a Caracas ne rimase entusiasta. Come si vede sognare non è..peccato. Mettiamo uno strumento musicale nelle mani di un ragazzo, aiutiamolo a stimolare la sua creatività e a credere in modelli sani e migliori di quelli con cui è cresciuto. Auguri dunque alla Bottega della Ri-Creazione. Può diventare una bella sfida da vincere per tutta la città di Bari, “vecchia” e “nuova” ancora purtroppo separata, seppure invisibilmente, dal muro del sospetto e della xenofobia.
Il sindaco ha detto che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Spetterà proprio ai suoi concittadini...smentirlo?
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