giovedì 30 novembre 2006

Quotidiani come fantasmi

Da quattro giorni i principali quotidiani nazionali (La Repubblica e il Corriere della Sera in primis) stanno uscendo senza le firme dei giornalisti interni e dei collaboratori esterni. Una nuova forma di “lotta” per accelerare i tempi del sacrosanto rinnovo del contratto nazionale e soprattutto valorizzare e tutelare precari e collaboratori ai quali, in particolare a livello locale, vengono riconosciuti “compensi” (si fa per dire) indegni, vergognosi e ben al di sotto di quanto previsto dal tariffario vigente dell’ordine professionale. Tale “forma di lotta” mi troverebbe anche d’accordo perchè naturalmente spersonalizza, inaridisce, oggettivizza il giornale, lo fa diventare freddo, gelido…fantasmatico etc. Insomma, davvero qualcos’altro rispetto a quanto siamo abituati a vedere, a leggere quotidianamente. Eppure…Eppure…A mio parere (modesto, modestissimo per carità) questo non basta. Il prossimo passo, se neanche il giornale “senza firme” smuovesse la F.I.E.G., potrebbe essere, a questo punto, uno sciopero ad oltranza. 5, 10, 15, 20 giorni senza quotidiani. Ve li immaginate? I giornalisti non l’hanno mai fatta una serrata così. Farebbe saltare i vitali, essenziali, indispensabili contratti pubblicitari, quei “pochi” (si fa sempre per dire) soldini delle vendite, insomma metterebbe lentamente sul lastrico gli editori, anche quelli più piccoli, i quali non potrebbero più permettersi di comprare una costosa auto d’epoca (solitamente Ferrari, Porsche o Maserati) al mese, come da anni fa qualcuno di mia conoscenza, mentre il povero collaboratore esterno si “becca” 15 euro a pezzo. E i giornalisti che fine farebbero? Si metterebbero tutti a creare cooperative o in proprio? Saranno, saremo in grado di arrivare a tanto o è solo fantascienza? La carta, cari editori, costerà sicuramente sempre di più del pezzullo di un collaboratore esterno, ma Internet, il mondo virtuale è già all’angolo di casa. E’ già il presente della nostra vita. Oggi tutti si possono regalare un sito o un blog gratuito, tutti possono fare informazione, dare notizie (vere o false che siano, Purchè se ne parli). Mi dite, di grazia, dove li troveremo più i giornali cartacei tra 10-15 anni? In un negozio di antiquariato forse?

Goffredo, Iannone e l'I.c.o. di Bari per l'ANT


In occasione, della giornata di inaugurazione del Meeting internazionale di Oncologia toracica, organizzato dall’Unità Operativa di chirurgia toracica dell’Ospedale San Paolo, che si svolgerà a Bari dal 30 novembre al 2 dicembre, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà questa sera alle ore 20.30 presso la Cattedrale di Bari in un concerto patrocinato dall’Ant (delegazione regionale per la Puglia). E’ il contributo dell’Amministrazione provinciale ad un appuntamento molto importante per il mondo scientifico, per studiosi, professionisti, ricercatori che giungeranno a Bari da tutta Italia ed anche dall’estero.Il concerto ad inviti, che vedrà l’esecuzione di brani di Mahler e Rachmaninov, sarà diretto dal maestro Gregorio Goffredo e vedrà come solista il celebre pianista Pasquale Iannone (nella foto). La serata si apre con l’ Adagietto dalla Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler (1860 - 1911). Mahler compose la Quinta sinfonia fra l'estate del 1901 e quella dell'anno successivo e la diresse per la prima volta a Colonia il 18 ottobre 1904, ma ne rimaneggiò successivamente la partitura per arrivare a una versione definitiva solo nel 1911. L'Adagietto per archi in fa maggiore è il penultimo movimento dell'opera. Brano dal lirismo intenso questa pagina deve buona parte della sua notorietà presso il grande pubblico al film “Morte a Venezia” del regista Luchino Visconti e a una indovinata coreografia di Maurice Bejart.



Nella seconda parte l’Orchestra eseguirà il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Sergei Rachmaninov (1873 – 1943).

Pagina tra le più amate nel pur vastissimo repertorio dei concerti per pianoforte e al contempo tra le più note nella produzione di Rachmaninov, il Concerto n. 2 venne eseguito per la prima volta a Mosca il 27 ottobre del 1901 sotto la direzione di Ziloti, con lo stesso autore al pianoforte. Con quest’opera, ci troviamo di fronte a un momento significativo nella vita dell’autore, poiché segna il suo ritorno alla creatività dopo tre anni di silenzio quasi assoluto, causati dall’insuccesso della Prima sinfonia, presentata in pubblico nel 1897. Questo episodio aveva causato in Rachmaninov un profondo stato depressivo, poi superato grazie alle cure dello psicoterapeuta e ipnotizzatore Niels Dahl. Fu proprio quest’ultimo a suggerire a Rachmaninov di comporre il Concerto per pianoforte per reagire allo stato di prostrazione psicologica e questo spiega anche perché ne sia diventato il dedicatario.

mercoledì 29 novembre 2006

Un concorso musicale dedicato a San Nicola



Questa mattina alle 13, presso “Giannini Pianoforti” (via
Sparano, 172, Bari) si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del
Concorso Pianistico Europeo di esecuzione musicale «San Nicola Giovani».
I previsti interventi degli assessori Silvia Godelli, Nicola Laforgia e Pasquale
Martino non ci sono stati, in quanto i suddetti politici erano evidentemente impegnati altrove e non hanno pensato di inviare nemmeno un loro rappresentante. E dire che la conferenza stampa è stata ritardata appositamente per consentire loro di esserci. Fortunatamente c’era Gianna Valente (direttore artistico del Concorso) e docente di chiara fama presso il Conservatorio di Bari. Il concorso, patrocinato da Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari, è
organizzato dall'associazione culturale barese «Research@Press» e si
svolgerà dal 4 al 7 dicembre presso l'auditorium della Scuola Media
"Michelangelo" (via Straziota 1, Bari). Il concerto dei premiati si svolgerà invece
il 9 dicembre nella Basilica di San Nicola. Ingresso libero. Infotel: 349.09.16.066

martedì 28 novembre 2006

Mizuka Kano suona per la Camerata


Recital della talentuosa pianista giapponese Mizuka Kano (nella foto) questa sera al Teatro Piccinni (alle 20.45) con brani di Scarlatti, Brahms, Bach, Takmitsu e Ravel.In programma, più precisamente ci saranno Tre Sonate di Scarlatti, i Klavierstucke op.76 di Brahms, La Partita in re magg. di Bach, la Valse di Ravel ed un brano di Toro Takemitsu, Les yeux clos del 1979, in prima esecuzione alla Camerata. Prosegue intanto la vendita dei posti disponibili per lo spettacolo “Da Tango a Sirtaki – Omaggio a Zorba” con Raffaele Paganini del 4 e 5 dicembre, per il Balletto Nazionale della Georgia del 7 ed 8 dicembre e per il Musical “Tootsie – il gioco dell’ambiguità” con Marco Columbro del 19, 20 e 21 dicembre 2006.
Informazioni e prenotazioni presso gli uffici della Camerata. Via Sparano 141 – 70121 Bari. Infotel 080/5211908.

lunedì 27 novembre 2006

Il Collegium Musicum inaugura la sua stagione


Mozart e Shostakovich per il primo appuntamento della 12esima Stagione musicale organizzata dal Collegium Musicum, la formazione nata nel 1992 e diretta da Rino Marrone (nella foto). Sei i concerti previsti nell'ambito della programmazione artistica 2006/2007. Si parte domani alle 20.45 al Teatro Kursaal Santalucia con la Serenata notturna KV 239 di Mozart e la Suite op. 18 della Novy Vavilon di Dmitri Shostakovich, scritta per l'omonimo film di Grigory Kozintsev e Leonid Trauberg. L'atteso Concerto di Natale si terrà il 19 dicembre, a Bari, in Cattedrale. In programma la Cantata Dies Natalis per tenore e orchestra d'archi di Gerald Finzi e il Gloria in re magg. RV 589 di Vivaldi. Solisti, il soprano Anna Maria Pansini, il contralto Alessandra Volpe, il tenore Camillo Facchino.

Il 23 gennaio 2007, sempre nel Teatro Kursaal Santalucia, per la Giornata della memoria, la formazione eseguirà la Ouverture su temi ebraici op. 34 di Sergej Prokof'ev, i Tre pezzi op. 6 di Schulhoff, il Concerto grosso n. 1 di Bloch. Nella stessa serata, in prima esecuzione assoluta, la Suite ebraica per cantore e orchestra da camera di Francesco Lotoro, appositamente commissionato dal Collegium Musicum al compositore.

Il 27 febbraio, Sonia Bergamasco sarà la protagonista dell'originale Melologo per voce recitante e archi di Michele Dall'Ongaro. Riraccontare Verdi è il titolo del lavoro su testo e drammaturgia di Vittorio Sermonti.

Musiche di Haydn (Sinfonia n. 49-la Passione), Vasks (Musica dolorosa), e Mozart (Grabmusik-Passionskantate KV 42), per il Concerto di Pasqua: martedì 27 marzo si esibiranno il soprano Amelia Felle, il baritono Angelo De Leonardis, il Coro Modus Novus diretto da Luigi Leo.

Ultimo appuntamento della Stagione, martedì 24 aprile. I sassofonisti Marco Albonetti e Francesco Colatorti eseguiranno Elegy di Carter, Façades per due sassofoni e archi di Philip Glass, Psycho, la Suite dalla colonna sonora dell'onomino film di Hitchcock, scritta da Bernard Herrmann, e Porgy and Bess Suite di Gershwin, nell'inedito arrangiamento commissionato a Vincenzo Anselmi dal Collegium Musicum. E' ancora possibile abbonarsi negli uffici del Collegium Musicum ubicati in via Dante 237 (tel. 0805227986) o presso il botteghino del Teatro Kursaal Santalucia, Largo Adua 5/9 – Bari (tel. 0805246070).

Al via la stagione dei Cameristi

Presentata ufficialmente questa mattina in conferenza stampa l’ottava stagione concertistica dell’Accademia dei Cameristi; sicuramente “una delle realtà più vivaci e significative del panorama musicale barese”, ha ricordato Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università di Bari intervenuto insieme all'illuminato germanista Giuseppe Farese e all’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Bari, Pasquale Martino. Otto appuntamenti di buon livello con la musica cameristica (tutti gratuiti) che partiranno il prossimo 11 dicembre presso il Circolo Unione di Bari con il Quartetto di Cremona (“prodotto” finale del fecondo, talentuoso vivaio dell’Accademia “W.Stauffer” diretta dal celebre violinista Salvatore Accardo, in foto) che insieme al violista Giuseppe Russo Rossi e alla pianista Elisabetta Mangiullo eseguiranno due quintetti di Johannes Brahms (quello per archi op. 111 e quello notissimo per pianoforte e quartetto d’archi op. 34). Previsto anche un significativo scambio di concerti con la gloriosa Università per la Musica e le Arti di Graz il 19 e 20 febbraio. Mariarita Alfino (presidente dell’Accademia) e Nicola Sbisà (giornalista e critico musicale della Gazzetta del Mezzogiorno) hanno poi illustrato l’intera programmazione, che come al solito non contiene i nomi degli esecutori per ogni singolo concerto (per lo più si tratta di giovani talenti selezionati dall’Accademia che vengono affiancati, di volta in volta, da musicisti di fama o comunque già affermati). Una realtà pugliese dunque di lodevole portata e significato, che peraltro da anni (ahinoi) “viaggia” tra mille difficoltà di ordine finanziario, perchè come sottolinea con forza la presidente Alfino: “Oggi è praticamente impossibile trovare sponsor privati disposti a contribuire ad una stagione concertistica così concepita. A Bari poi gli imprenditori e i commercianti non mostrano il benché minimo interesse per la cultura.” Fortunatamente è arrivato un concreto sostegno dalla Regione Puglia, attraverso l’assessore alla Cultura Silvia Godelli che insieme all’obolo della Provincia e del Comune di Bari consentirà anche quest’anno di portare a termine la stagione. C’è un modo per sostenere l’Associazione Musicale Onlus Accademia dei Cameristi? “Certamente, - ricorda Alfino – noi come onlus non facciamo per i nostri concerti né biglietti, nè abbonamenti, in quanto i concerti sono gratuiti, ma l’Accademia è aperta al sostegno di tutti. Basta diventarne soci: 60 euro per gli adulti, 40 per i giovani.”
Info: Accademia dei Cameristi, Via Putignani 178, 70122 Bari / tel. 080.5211587 / cell. 347.7712034 /E-mail accademiacameristibari@interfree.it

Il Quartetto Arditti incanta Bari

Personalmente, non mi capitava da tempo di ascoltare dal vivo un quartetto d’archi di tale importanza. L’ultima volta era successo al Festival di Lucerna nell’estate del 2003, dove fui presente ad esecuzioni fantastiche di musica cameristica prevalentemente “classica”, grazie all’apporto meraviglioso di musicisti straordinari come, tra gli altri, il violista Wolfram Christ, la clarinettista Sabine Mayer, i violoncellisti George Faust e Natalia Gutman, tutte (o quasi) prime parti dei mitici Berliner Philarmoniker. A Bari, dove risiedo, non è facile ascoltare concerti cameristici di tale eccelso livello, eppure quando sabato scorso ho assistito alla splendida esibizione dell’inglese Arditti String Quartet in un Auditorium Vallisa fortunatamente affollato di appassionati soprattutto giovani, mi sono dovuto ricredere. Il programma del concerto non era dei più agevoli. La serata era promossa dalla Fondazione Petruzzelli in collaborazione con il II Festival di Musica Contemporanea URTIcanti, nato lo scorso anno da una coraggiosa idea di Raffaella Ronchi e Fiorella Sassanelli, che in quell'occasione portarono a Bari per una significativa Masterclass di una settimana Ivan Fedele, compositore salentino tra i più apprezzati della nuova musica mondiale. Quest’anno è stata la volta di Marco Stroppa (nella foto), paladino entusiasta della musica elettronica, ex direttore del dipartimento di ricerca musicale dell’IRCAM (sì, proprio quell’istituzione fondata e diretta per oltre un ventennio da un “certo” Pierre Boulez) a Parigi e attuale professore di composizione alla Musikhoschule di Stoccarda e al Conservatoire National Superieur di Parigi, dove ha preso il posto niente di meno che di Gérard Grisey. Insomma, assistere ad un concerto con lavori di György Ligeti (il bellissimo primo quartetto: “Metamorphoses nocturnes”), Maurice Ravel (Quartetto in fa maggiore) e dello stesso Stroppa (“Spirali per quartetto d’archi ed elettronica”) riletti tutti in modo perfetto da uno dei massimi quartetti d’archi del mondo, è stata un’esperienza davvero unica. Senza dimenticare che, a completare una sorta di tris d’assi della Musica Nuova, nel maggio scorso c’erano state a Bari le due serate-evento in compagnia del grande Karlheinz Stockhausen in Vallisa. Il Quartetto Arditti, va detto, ha cambiato in trent’anni di vita diversi elementi della sua formazione; eppure ancora oggi il suo sound è così omogeneo e corposo, tagliente e preciso, da non temere rivali. Superlativa, in tal senso, l’interpretazione del quartetto di Ligeti che ci ha lasciato attoniti per l’incredibile bravura di questi quattro straordinari musicisti. Da tempo, lo sappiamo bene, la musica è diventata maniacale, ossessiva ricerca fisica/acustica del suono nella miriade di tutte le sfaccettature dinamiche e agogiche possibili, attraversando frequenze, decibel e scarti temporali inauditi. Ascoltare, pertanto, i fremiti (ancora carichi di una credibile spasmodica tensione estetica) del quartetto ligetiano accostati al modalismo nostalgico ma sempre elegante del primo Ravel e poi…trovarsi di colpo immersi nel vortice “spazializzato” dall’elettronica di una musica (quella di Stroppa) alienata ed alienante, senza più anima, bellezza o poesia alcuna da regalare, ma esclusivamente tesa alla ricerca tanto apprezzabile quanto artificiosa di sonorità anche volentieri “rumorose”, può lasciare perplessi sui futuri destini della nostra amata Musa. L’Arditti String Quartet sa muoversi nei meandri di questi tre differenti mondi musicali con l’eclettismo, la duttilità e la sicurezza che solo pochi altri grandi ensemble possono oggi vantare. Successo trionfale.

venerdì 24 novembre 2006

"La voce dei secoli" canta a Loseto

S'inaugura domani a Loseto (Bari) l’attesa rassegna La Voce dei Secoli, quattro concerti dedicati alla musica vocale da esplorare in un percorso che dalla scuola napoletana del Settecento arriva alla musica contemporanea più attuale. Quattro gli appuntamenti, tutti presso la Chiesa del SS. Salvatore di Loseto, che ospiterà il Coro ORFFEA in diverse formazioni composte da coro a voci miste e solo femminili, ensemble orchestrali e solisti, concertati dalla bacchetta del maestro Donato Sivo (nella foto).
La serata inaugurale, sabato 25 Novembre, sarà dedicata a Franz Liszt, eccelsa espressione del misticismo romantico: Via Crucis per soli, coro a voci miste e organo. La seconda tappa di questo originale percorso artistico, sabato 2 Dicembre, sarà invece dedicata ai compositori pugliesi della scuola napoletana e alle musiche di rara esecuzione ma bellissime per coro misto, due violini e basso continuo dei nostri Piccinni, Tricarico, Colaianni, Felis, De Benedictis e Pasqale Cafaro, che hanno reso celebre la Puglia del ‘700. Il giorno dell’immacolata venerdì 8 Dicembre, terza tappa della rassegna, sarà invece dedicato all’ormai celebre programma Novecantum con musiche di Gustav Holst, Francis Poulenc, Benjamin Britten: la storica formazione del coro Orffea a voci pari femminili accompagnati dall’arpa e dall’organo, per un programma di grande suggestione mistica. La rassegna si concluderà sabato 27 Gennaio 2007 per celebrare il compositore contemporaneo brindisino Giuseppe Gigante e la sua opera in un atto Il coraggio di Mischie. La serata, dal titolo Misha e i lupi, sarà l’occasione più importante, per avvicinare al variopinto mondo della musica anche i più piccini, attraverso una storia vera e bellissima sul tema della giornata della memoria. Si esibirà il coro di voci bianche e l’Ensemble orchestrale di ORFFEA insieme al soprano Rosa Sorice e al baritono Francesco Laino.
L’ingresso ad ogni concerto sarà libero grazie alle forze congiunte della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Bari. Ogni concerto inizierà alle 20.15.

Fabio Mastrangelo dirige i "suoi" Russi




Sarà dedicato a composizioni di Rachmaninov, Glinka e Sviridov il prossimo interessante concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari in programma domani 25 novembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium Guardia di Finanza di Bari (i biglietti sono solo in prevendita al box office della Feltrinelli Libri e Musica in via Melo, 119 a Bari. Info: 080.5240464).
Per l’occasione l’Orchestra sarà diretta dal barese Fabio Mastrangelo (nella foto), sensibile interprete del repertorio russo domani in programma (considerata anche la sua significativa militanza alla Filarmonica di San Pietroburgo, quale assistente del grande Yuri Temirkanov) e con solista al pianoforte Giuseppe Buzzanca.
La serata si aprirà con l’esecuzione del Concerto n. 3 in re minore op. 30 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov. L’opera 30, nota come “Rach 3”, che deve la riaccesa popolarità degli ultimi tempi al film “Shine”, girato nel 1996 dal regista australiano Scott Hicks che lo pose al centro della vicenda biografica del pianista David Helfgott, magistralmente interpretato dall’attore Geoffrey Rush. Film che vinse, tra l’altro, l’Oscar. Questo Concerto fu composto fra la primavera e l’autunno del 1909 a Ivanovka, dove il compositore possedeva una casa. Dalle proporzioni decisamente più vaste del Secondo concerto, è caratterizzato da una scrittura pianistica particolarmente complessa che ne fa una delle opere in assoluto più impegnative dell’intero repertorio pianistico.
Il Concerto n. 3 venne eseguito per la prima volta a New York il 28 novembre 1909 con l’autore al pianoforte e Walter Damrosch sul podio.

Sarà poi la volta de “Le danze di Ruslan and Ludmilla” di Michail Glinka.
Sebbene quest'opera, composta fra il 1837 e il 1842, goda oggi di una buona popolarità, va detto che all'epoca della sua prima rappresentazione, avvenuta il 9 dicembre del 1842 a San Pietroburgo, fu accolta molto freddamente dal pubblico. Glinka la compose ispirandosi al poema di Puskin e ne scrisse egli stesso il libretto, in collaborazione con Shirkov e Bakhturin.

Il concerto si chiude con l’esecuzione de “La tempesta di neve” di Georgy Sviridov .
Composta originariamente nel 1964 come colonna sonora per un film tratto dall’omonima novella di Puskin, “La tempesta di neve” rappresenta in un certo senso un efficace esempio del cosiddetto “realismo sovietico” e fa impiego di numerose melodie derivate dal folklore russo.

giovedì 23 novembre 2006

Elio Orciuolo dirige Mozart







Sabato 25 novembre alle ore 20.30 nella Basilica di San Nicola, per iniziativa dell’Ente Artistico “l’Opera” di Bari, è previsto un importante appuntamento concertistico dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart in occasione del 250° anniversario della nascita. In programma la Messa dell’Incoronazione KV.317 e il Vesperae Solemnes de Confessore KV.339. Impegnati nell’esecuzione la celebre Orchestra da Camera di Praga e il Coro l’Opera con la direzione del maestro Elio Orciuolo (nella foto). Solisti: Gabriella Corsaro (soprano), Lucia Mastromarino ( Mezzosoprano), Bruno Ribeiro (tenore), Reda El Wakil (basso). Maestro del coro Michelino Valente.
Il concerto, che sarà replicato il 27 novembre nel Duomo di Reggio Calabria, è organizzato nell’ambito delle celebrazioni del 55° anniversario della presenza dei Padri Domenicani in Bari e si avvale del patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, della Regione Puglia, della Provincia di Bari e dei Rotary Club metropolitani.

La superba Messa in Do magg., appartiene al periodo salisburghese di Mozart e probabilmente fu eseguita per la prima volta nel Duomo di Salisburgo durante la Pasqua del 1779. Il nome Kronungsmesse (Messa dell’Incoronazione), appare per la prima volta nel 1873. Si pensava, allora peraltro erroneamente, che fosse stata composta per l’Incoronazione della statua della Madonna nel Santuario di Maria Plain nei pressi di Salisburgo. Il Vesperae Solemnes de Confessore (come il Vesperae Solemnes de Domenica) fu scritto per quattro parti vocali con l’impiego anche di soli, due violini, basso continuo, due trombe, tre tromboni (raddoppio delle parti corali secondo la tradizione dell’epoca) e organo. I versetti sono tratti dai Salmi 109 (Dixit), 110 (Confitebor), 111 (Beatus Vir), 112 (Laudate Pueri), 116 (Laudate Dominum) conclusi dal cantico Magnificat. Mozart teneva in modo particolare a queste composizioni, al punto da chiedere al padre Leopold, in una lettera datata 12 marzo 1783, di spedire i manoscritti delle opere a Salisburgo per poterli mostrarli al Barone Gottfried van Swieten, suo noto mentore.

Senza dubbio, motivo di grande interesse della manifestazione è costituito dalla straordinaria partecipazione della formazione orchestrale praghese. La Prague Chamber Orchestra si è formata per volontà delle prime parti dell’Orchestra Sinfonica della Radio Cecoslovacca, spinte dalla necessità di creare un’orchestra dall’organico più piccolo, più adatta quindi a rispondere alle loro esigenze musicali focalizzate maggiormente sulla musica antica boema, come testimonia la loro prima incisione discografica del 1951 della versione orchestrale del Quartetto di Karel Stanic. L’apparizione al Festival Primavera di Praga l’anno successivo ne aumenta incredibilmente la visibilità, rendendolo improvvisamente uno dei più richiesti complessi cechi. Con il passare degli anni, l’incremento dell’attività dell’ensemble si rivela inconciliabile con gli impegni dei musicisti nell’Orchestra Sinfonica della Radio, inducendo la Prague Chamber Orchestra a costituirsi autonomamente nel 1965. Dopo il crollo del regime comunista, i musicisti assumono personalmente la direzione dell’orchestra, attraverso la PKO Agency Ltd, il cui direttore esecutivo è Jiri Krob. La considerevole attività della Prague Chamber Orchestra, protrattasi per oltre mezzo secolo, ha lasciato un notevole segno nel panorama concertistico sia locale che internazionale. Oltre ai concerti per la stagione del Rudolfinum’s Dvorak Hall, è stata regolarmente ospite di Festival, come quelli di Praga, Biarriz, Rheingau e Mozartfest a Wuerzburg. Frequenti sono anche stati i tour internazionali in America Latina, negli Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea, Malaysia e Singapore. L’Orchestra ha inciso per Supraphon, Denon, BMG, Decca e Telarc ottenendo prestigiosi riconoscimenti quali il Disco D’Oro di Supraphon, il Wiener Floetenuhr ed il Grand Prix du Disque Académie Charles Cros. L’orchestra ha collaborato con direttori come Vaclav Neumann, Gerd Albrecht e Sir Charles Mackerras e solisti, quali Emil Gilels, Paul Badura-Skoda, Arturo Benedetti--Michelangeli, Rudolf Buchbinder, Salvatore Accardo, Henryk Szeryng, Maxim Vengerov, Barbara Hendricks, Heinrich Schiff, Uto Ughi, Boris Pergamenschikow, Stefan Vladar, Massimo Quarta ed il Trio Beaux Arts.

La partecipazione al concerto è libera. Per informazioni tel 080/9909127

Paolo Fresu, Nguyen Le e la JSO




Stagione concertistica 2006/2007 Centromusica J.S.O.
/ sesto appuntamento /

Sabato 02 Dicembre 2006 ore 21.00 /
Teatro Royal, C.so Italia, 112 – Bari.
Ospite della Serata il Trombettista PAOLO FRESU (nella foto) accompagnato dal chitarrista Nguyên Lê. Paolo Fresu è ospite ormai consueto nel cartellone del Centromusica JSO, molto apprezzato dal pubblico che ha sempre partecipato numeroso ai suoi concerti. In passato lo abbiamo ascoltato in trio e con la Jazz Studio Orchestra diretta da Paolo Lepore; quest'anno Paolo Fresu propone un progetto molto interessante in duo con Nguyên Lê, musicista francese dalle spiccate qualità musicali.

PAOLO FRESU
tpt, flh, effects
&
NGUYÊN LÊ
guitars & electronics



Info e prevendita:
Box office c/o La Feltrinelli 70122 Bari-Via Melo,119 Tel. 080 5240464

Le poetiche ottave di Restani

Martedì scorso, in quella che il quotidiano “La Repubblica” ha giustamente ribattezzato come la “notte dei virtuosi” - considerata la contemporanea esibizione a Bari di due eccellenti pianisti, come il russo Boris Petrushansky (per la Camerata Musicale Barese al teatro Piccinni) e il nostro Paolo Restani (al Kursaal Santalucia per la Fondazione Petruzzelli) - ho scelto di assistere, dopo aver lanciato, sia ben chiaro, tre volte i dadi sul tavolo, al concerto di quest’ultimo. Il programma di Restani, del resto, m’intrigava non poco: 12 Preludi di Rachmaninov, un Preludio di Chopin (quello, per l’esattezza, in do diesis minore op.45) e poi alcune significative pagine pianistiche di Franz Liszt: 2 Studi da Concerto ( Waldesrauschen e Gnomen-Reigen), 3 Etudes d’Exècution Trascendante (n.9 Ricordanza – n.10 in fa minore – n.11 Harmonies du soir) e la Rapsodia Spagnola. Un concerto, dunque, da autentico virtuoso degli 88 tasti, che Restani ha affrontato con la consueta granitica concentrazione, evidenziando un esemplare controllo sonoro anche dei materiali più incandescenti nei lavori in programma, ma soprattutto ripiegandosi nelle suadenti intimità (isole felici) che spesso affiorano sia nei turbolenti Preludi di Rachmaninov che nei pirotecnici Studi lisztiani. Ma mentre degli Studi del celeberrimo pianista-compositore ungherese conoscevamo già l’ottima incisione da lui realizzata nel luglio del 2005 per la rivista musicale Amadeus, non mi era invece ancora capitato di apprezzare Restani nei “Preludi” di Rachmaninov e in particolare nella superba Rapsodia Spagnola di Liszt, dove il pianismo scintillante e al contempo dalla gestualità naturalissima e affatto plateale, era al completo servizio del compositore eseguito. Il pianista spezzino è oggi profondamente maturato rispetto a dieci, quindici anni fa, ma soprattutto è consapevole che la digitalità (a tratti “maniacale”) delle famigerate, talora solo artificiose “Ottave” lisztiane non è sempre fine a se stessa, ma sottende, a ben vedere, una sua interiore, delicata poesia. Successo meritato e calorosissimo.

La Russell Maliphant Company a Bari

Questa sera ( alle 20.30)al Teatro Piccinni per la Fondazione Petruzzelli di Bari si esibirà la celeberrima Russell Maliphant Company. In programma tre lavori significativi: FLUX, TRANSMISSION e PUSH.Il grande coreografo canadese Russell Maliphant ha studiato alla Royal Ballet School e ha danzato al Royal Ballet prima di intraprendere una carriera nella danza indipendente, lavorando con il DV8 Physical Theatre, la Michael Clark & Company, la Laurie Booth Company e Rosemary Butcher. Ha fondato la sua compagnia nel 1996 utilizzando una vasta gamma di tecniche (dal balletto classico, alla contact improvisation, allo yoga, alla capoeira e al tai chi). Ha studiato anatomia, fisiologia, biomeccanica e il metodo Rolfing dell’integrazione strutturale. Nell’aprile 2000 ha ricevuto l’Arts Council Fellowship.
Ha creato più di 20 coreografie, collaborando strettamente con il lighting designer Michael Hulls e ha creato coreografie con Sylvie Guillem, la George Piper Dances, il Ballet de l’Opéra de Lyon, la Ricochet Dance Company e il Batsheva Ensemble.

Nel 2003 ha creato Broken Fall con Sylvie Guillem e George Piper Dances su musica di Barry Adamson. Broken Fall ha debuttato alla Royal Opera House nel dicembre 2003 e ha segnato l’inizio di una collaborazione con Sylvie Guillem che ha poi dato vita a due nuove coreografie, Push e Solo, vincitrici di numerosi riconoscimenti. Queste due coreografie hanno debuttato al Sadlers Wells nell’autunno 2005 e hanno permesso a Maliphant di vincere il South Bank Show Award e l’Olivier Award; Sylvie Guillem ha anche vinto il TimeOut Live Award per Solo. Nel 2006 Russell Maliphant è stato insignito del National Dance Critics Circle Award nella categoria “migliore coreografia (moderna)” per Broken Fall che ha vinto anche l’Olivier Award nel 2003. Info@fondazioneliricabari.it / tel.080.5228012.

mercoledì 22 novembre 2006

Cameristica a Palo del Colle

Oggi (alle 19,30), nella Chiesa del Purgatorio di Palo del Colle, si terrà il terzo concerto della Prima Stagione Concertistica organizzata dal Comune di Palo del Colle in collaborazione con le Associazioni Eurorchestra da camera di Bari e Parnaso Donne in Musica di Puglia.
La direzione artistica è affidata a Francesco Lentini (nella foto) e Angela Montemurro. La prima stagione di musica da camera di Palo del Colle, che è intitolata "Soli Deo Gloria", nasce con lo scopo di creare un nuovo pubblico per la Musica e per l'Arte e con il desiderio di valorizzare il patrimonio architettonico della città di Palo del Colle, una delle più belle cittadine del Sud, carica di storia e di tradizioni. Il concerto di questa sera ha come titolo: "Armonia spirituale". Nella prima parte sarà eseguito di Telemann il Concerto per due viole e Archi in sol maggiore, nella riduzione per due viole e pianoforte. Il duo di viole è formato dai violisti Giuseppe Corrieri e Giuseppe Piccininni, che saranno accompagnati dal pianista Fabio Calabrese.
Nella seconda parte il concerto vedrà l'esecuzione di musiche di Chopin (Sonata n. 2 Op. 35 in si b. minore:per pianoforte) Schumann (“Cinque pezzi in stile popolare” per pianoforte e violoncello Op. 102 )e Peroni (“Viaggio silenzioso” per pianoforte e violoncello ) ad opera della pianista Roberta Peroni e della violoncellista Valeria Sirangelo.

Due Master al Conservatorio di Foggia


Presentati ufficialmente il 18 novembre scorso al Conservatorio di Musica
“U. Giordano” di Foggia due Master di primo livello in “Teoria e
tecniche di musicoterapia nella prevenzione del disagio” e “Alta
scuola di direzione d’orchestra”, cofinanziati dal FSE, dalla Regione
Puglia, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito
di attività formative elevate post-lauream nel campo dell’Alta
Formazione Artistica e Musicale.

La conferenza stampa è iniziata con un breve indirizzo di saluto del
Dottor Antonio Vitulli, Presidente del Conservatorio foggiano, di cui ha
evidenziato il ruolo di primario centro culturale, con i suoi 1.100
allievi, 156 docenti, le 40 cattedre di insegnamento, le molte iniziative
realizzate nel campo della didattica, della ricerca e dei concerti. Ha
anche ricordato che presto saranno avviati i lavori per la
ristrutturazione della sala grande che potrebbe essere pronta per le
manifestazioni con le quali saranno celebrati gli 80 anni dalla fondazione
del Conservatorio.

Il direttore M° Mario Rucci ha rivolto un caloroso ringraziamento
all’Assessore alla Formazione della Regione, Marco Barbieri, per
l’attenzione riservata ai Conservatori ed alle Accademie d’Arte
regionali, per altro desuete a tanta sensibilità istituzionale da parte
della Regione Puglia, che ha reso possibile l’attivazione dei due
Master, ma soprattutto per aver operato una inversione di tendenza volta a
sostenere e valorizzare le istituzioni per la formazione culturale,
musicale ed artistica del territorio. Ha inoltre ringraziato tutto coloro
che hanno lavorato ai due progetti formativi, che vedranno la
partecipazione come partner le Fondazioni lirico sinfoniche del Teatro
dell’Opera di Roma ed I Teatri di Bari, l’ISFOM, l’ISMEZ/Onlus e
l’Università di Foggia con la Facoltà di Medicina.

L’autorevole commissione per le audizioni del Master di “Alta scuola
di direzione d’orchestra” composta da Alain Lombard, direttore
d’orchestra, Sergio Segalini, direttore artistico del Festival della
Valle d’Itria e Mauro Trombetta, direttore artistico del Teatro
dell’Opera di Roma, ha selezionato i 12 musicisti che frequenteranno le
lezioni che saranno affidate a prestigiose bacchette quali Bruno
Bartoletti, Piero Bellugi, Nir Kabaretti, Lü Jia, Joema Padula e Donato
Renzetti (nella foto). I maggiori esperti di musicoterapia, nazionali, quali Diana
Facchini, Elena De Rosa, Renato di Michele, Giulia Cremaschi Trovesi, i
professori Gianpaolo Pierri, Antonello Bellomo, ed internazionali, Rolando
Benenzon, Kennet E. Bruscia, Patxi del Campo e Tony Wigram saranno i
docenti del Master in “Teoria e tecniche di musicoterapia nella
prevenzione del disagio”.

L’Assessore Barbieri ha posto in rilievo le ragioni della scelta di
sostenere le Accademie di Belle Arti ed i Conservatori, quelle di
valorizzare le istituzioni deputate all’alta formazione presenti nella
Regione Puglia, perché la civiltà di un territorio dipende anche dal suo
livello culturale, artistico e musicale. Ha, inoltre, assicurato, che
sarà data in futuro continuità a questi interventi formativi con i quali
si intende offrire ulteriori opportunità per innalzare il livello delle
competenze già acquisite nei percorsi formativi nella nostra regione.

Dino De Palma, quale coordinatore generale di questi master ne ha
illustrato le modalità di svolgimento. Ha inoltre ricordato che per la
prima volta nell’ambito dei POR in Puglia, ma anche in Italia, la
Regione ha deciso di sostenere la formazione culturale e musicale, fatto
di estrema importanza che segna una svolta significativa nel rapporto tra
la Regione e le Istituzioni di alta formazione culturale.

Per informazioni: I
ISMEZ/Onlus
Tel. 06-3242440/32591316

martedì 21 novembre 2006

"I viandanti del mistero"

Partitura n. 3 - Dal 3 dicembre «I viandanti del mistero» un progetto itinerante nel segno del sacro. Natale con «Le grandi narrazioni» nelle chiese di tredici centri delle province di Bari e Taranto. Archiviate le partiture «I teatri della musica» e «Meta-jazz-colori», l’articolato progetto artistico firmato per la Regione Puglia dal compositore Giovanni Tamborrino apre una finestra sul sacro con la partitura «I viandanti del mistero», in programma dal 3 dicembre 2006 al 14 gennaio 2007 a Castellaneta, Ginosa, Altamura, Mottola, Santeramo, Statte, Crispiano, Montemesola, Palagianello, Massafra, Grottaglie, Gravina e, infine, Laterza, che dell’intero progetto è comune capofila.
Un progetto itinerante che, spostandosi da un comune all’altro, mette in luce alcuni dei luoghi di culto più solenni e suggestivi della Terra delle Gravine e dell’habitat rupestre, con l’intento di promuovere all’interno di un processo di identificazione culturale col territorio un’arte desiderosa di andare tra la gente, lì dove la gente si ritrova per riflettere sul profondo significato del mistero.
Con tredici concerti e rappresentazioni sacre la partitura «I viandanti del mistero» si propone, pertanto, come momento di partecipazione più consapevole al Natale e occasione di riflessione sulla verità di fede e il valore etico dell’arte in tutte le sue forme.
Accanto a concerti di musica classica, antica e liturgica, sono infatti previste rappresentazioni in abiti medievali, excursus nella tradizione sudamericana, del gospel e del folklore afroamericano, performance di musica contemporanea e concerti di musica vocale polifonica: appuntamenti in alcuni casi accompagnati da opere pittoriche utilizzate come quadri scenici.
Il primo appuntamento è in programma domenica 3 dicembre nel nuovo convento di Santa Chiara di Castellaneta con gli ensemble LaterChorus e Mediterraneo Chamber Orchestra diretti da Vincenzo Perrone. Si proseguirà il 7 dicembre nella chiesa Matrice di Ginosa con la sacra rappresentazione «Donna de Paradiso» di Iacopone da Todi, protagonista il Libre Ensemble. Altamura ospiterà il 10 dicembre, nella chiesa di San Domenico, un Concerto di musica sacra su ritmi e melodie argentine di Francesco Clemente (violino), Angela Zaccaria (pianoforte) e Angelica Girardi (voce), mentre a Mottola l’11 dicembre, nella chiesa Matrice, arriverà lo Zenit Tour 2006 di Gen Rosso, la nota band internazionale del Movimento dei Focolari che sinora ha tenuto 1.700 concerti in 41 nazioni totalizzando oltre 5milioni di spettatori. Il 16 dicembre, nella chiesa del Sacro Cuore di Santeramo, è in programma il concerto «Silenzio con variazioni», con Gianpaolo Mastropasqua (clarinetto,voce recitante), Antonio Ciavarella, (tastiere, dijeridou e computer programming) e Roberta Cavallone (voce).
Poi prenderà il via un ciclo di concerti gospel. Si inizierà il 17 dicembre, nella chiesa di Santo Spirito di Laterza, con Wanda Trent Phillips, e si proseguirà il 26 dicembre nella chiesa Madre di Statte col Jubilee Gospel Singers e il 27 dicembre nella chiesa Madre di Crispiano con Markey Montague and The New Fellowship Ministries, per chiudere il 28 dicembre nella chiesa Santa Maria della Croce di Montemesola ancora col Jubilee Gospel Singers.
La voce tonante di Lucilla Galeazzi, tra le interpreti più rappresentative della musica popolare, incontrerà le sonorità arcaiche del quartetto vocale femminile Faraualla, il 29 dicembre nel nuovo santuario Santissima Maria delle Grazie di Palagianello e il 30 dicembre nella chiesa di San Leopoldo di Massafra.
Gli ultimi due appuntamenti arriveranno con l’anno nuovo, il 6 gennaio nella chiesa Matrice di Grottaglie con l’opera senza canto «Il giusto paese dell’isola» di Giovanni Tamborrino eseguita dal Tamborrino Ensemble e il 14 gennaio nella chiesa Madonna delle Grazie di Gravina con un concerto di musica antica della Schola Gregoriana Resurrexi.
Tutti i concerti sono a ingresso libero e avranno inizio alle ore 20.30. Info 393.372.88.16.

Incontri da Giannini a Bari


“Gentili Amici,
Vi informiamo che daremo l'avvio, presso la nostra sede (ndr in via Sparano 172 a Bari), ad una serie di incontri per presentare al pubblico le novità editoriali e discografiche e proporre la lettura d'opera in coincidenza di ogni "Prima" della stagione lirica, organizzata dalla Fondazione Petruzzelli.
Il primo incontro, che si terrà mercoledì 22 Novembre alle ore 18.45, sarà la presentazione del libro di Aquiles Delle Vigne: "VIAGGIO NELL'INTIMO DI UN PIANISTA", Florestano Edizioni.
Alla fine del mese di Novembre avremo la conferenza stampa dell'Associazione culturale "RESEARCH PRESS" per il I Concorso Europeo di Esecuzione Musicale "S.Nicola Giovani".
Seguirà il 18 Dicembre l'esecuzione pianistica commentata della composizione di Livio Minafra "LE DANZE DELLO ZEFIRO".
A metà gennaio 2007 presenteremo il libro di Emanuele Arciuli "RIFUGIO INTERMEDIO".
Vi invitiamo ai nostri incontri e restiamo in attesa di Vostre interessanti segnalazioni.
Grazie dell'attenzione e a presto.”
Gianna Giannini - gianninipianoforti@libero.it

lunedì 20 novembre 2006

Il Festival URTIcanti al via

Questa mattina presso il Salone degli affreschi dell' Ateneo di
Bari si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di
URTIcanti, festival di musica contemporanea che da oggi sino
al prossimo 27 novembre darà vita a concerti, incontri di approfondimento sulle musiche eseguite, mostre di arte moderna, presentazioni di compact disc. All’incontro erano presenti, tra gli altri, oltre al compositore Marco Stroppa (nella foto: www.marcostroppa.com ) secondo ospite della masterclass di composizione (dopo che lo scorso anno lo fu Ivan Fedele) cui sarà, tra l’altro, dedicato il concerto monografico del festival il 26 novembre al teatro Kismet, le organizzatrici della rassegna Raffaella Ronchi e Fiorella Sassanelli, l’Assessore alla Cultura del Comune di Bari Nicola Laforgia, il dottor Ricci (dirigente dell’Ufficio dello Spettacolo della Regione Puglia), Luigi Fuiano (Fondazione Petruzzelli), Domenico D’Oria (Alliance Française) e naturalmente il nuovo Rettore dell’Università di Bari Corrado Petrocelli. Il festival è promosso dall'associazione Diapason e sostenuto dagli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di
Bari e della Regione Puglia, dall'Università di Bari e dal Conservatorio
”Nino Rota” di Monopoli e gode della collaborazione della Fondazione Lirico
Sinfonica “Petruzzelli e Teatri di Bari”, dell'Alliance Italo-Française e di
Feltrinelli Libri e Musica. Il calendario degli appuntamenti è disponibile sul sito dell’Associazione Musicale Diapason – www.urticanti.com. Info: 349.8882304

Boris Petrushansky suona per la Camerata




Primo appuntamento col pianismo per la 65ª Stagione della Camerata Musicale Barese in programma domani sera al Teatro Piccinni: suonerà il noto pianista russo Boris Petrushansky.Nato a Mosca nel 1949 da genitori musicisti, a soli 8 anni viene ammesso alla Scuola Centrale presso il Conservatorio di Mosca nella classe di Inna Levina. Nel 1964 il giovanissimo pianista incontra uno dei più grandi musicisti dei nostri tempi, Heinrich Neuhaus, diventandone l'ultimo allievo. I tre concorsi (Leeds 1969, Monaco 1970, Mosca 1971) sono seguiti da una pausa, terminata con la vittoria al Concorso "Casagrande" di Terni nel 1975. Da qui seguì poi una lunga tournèe di concerti. Dal 1991 Boris Petrushansky vive in Italia, ad Imola, dove insegna presso l’Accademia Pianistica "Incontri col Maestro", continua un’intensa attività concertistica in Italia, Russia, Germania, Austria, USA, Francia, Svezia, Finlandia, Irlanda, Inghilterra, Spagna, Belgio, Slovenia, Polonia, Ungheria, Israele, Egitto, Messico, Taiwan etc.
Ha registrato diversi compact disc per la Melodia (Russia), Art & Electronics (Russia-USA), Symposium (Inghilterra), Fone, Dynamic e Agora (Italia).
Boris Petrushansky è stato membro della giuria dei concorsi di Terni, Vercelli, Bolzano, etc.
E'stato, inoltre, più volte ospite della stessa Camerata e l’anno scorso si è esibito nella serata inaugurale dell'associazione barese con l’Orchestra Sinfonica di Mosca.
In programma domani sera ci saranno la “Sonata, quasi una fantasia, in do diesis min. op. 27 n. 2 Al chiar di Luna” di L. Van Beethoven, “Drei Klavierstucke D. 946” di F. Schubert, “Sonata n. 5 in do magg. op. 38/135” di S. Prokofiev, “Sette Preludi op. 34 ” e “Due Preludi e Fughe op. 87” di D. Shostakovic.

L’appuntamento è dunque fissato per domani alle ore 20.45 al Teatro Piccinni, in contemporanea (ed è un vero peccato) con il recital dell'ottimo pianista Paolo Restani (che suonerà invece per la Fondazione Petruzzelli) alla stessa ora presso Kursaal Santalucia. Insomma, ci toccherà, come spesso ci capita, scegliere tra due significativi appuntamenti musicali. Basterebbe che le associazioni musicali baresi fossero appena più coordinate tra loro o almeno si "parlassero" una volta all'anno. Prendano esempio da Torino e dal suo virtuoso "Sistema Musica". Lì cose del genere capitano assai di rado. E Torino, signori miei, non è Bari...

venerdì 17 novembre 2006

Percezioni di donna

Dopo il successo riscontrato a Roma e a Parigi la mostra itinerante del fotografo romano Riccardo dalla Chiesa in questi giorni è a Bari con un nuovo e seducente allestimento presso l’esclusivo spazio NESSUN DORMA (dal 16 novembre 2006 all’8 gennaio 2007). Incuriosito l’ho visitata, ieri sera, accompagnato nel suo affascinante percorso dalla gentile e assai graziosa Letizia Bied, che cura le relazioni esterne dell’artista. Si tratta di foto di variegata impostazione, frutto di oltre quindici anni di ricerca. Da quelle tradizionali a quelle sperimentali d’avanguardia, dove sono miscelate in modo eclettico fotografia analogica e digitale, pittura e incisione, rafforzando cosi’ il concetto che la fotografia è oggi diventata, a pieno titolo, la prima forma d’arte tra quelle squisitamente figurative.
Riccardo dalla Chiesa, grazie al supporto delle nuove tecnologie, decompone l’immagine per poi ricostruirla, inserendovi colori, segni o altre immagini con lo scopo di raccontare non solo ciò che vede, ma anche ciò che interiormente sente.
La scelta del titolo ”Percezioni di donna” e’ un omaggio alla bellezza della donna e alle mille percezioni che evoca in lui. Attraverso i suoi elegantissimi scatti Riccardo restituisce pertanto alle donne fotografate un’identità, un sentimento, una storia, ma soprattutto un’espressione dell'anima. L’assemblaggio di queste opere per la mostra racconta, infatti, non solo l’estetica o l’apparenza femminile ma anche il contrasto tra forza e fragilità presenti in ogni donna. Ad esempio, l’estremo senso di ricerca dell’equilibrio rappresentato in “Looking for Balance”, la sensualità “Silver Tears”, la purezza e la delicatezza di “Angelica”. I suoi nudi sono a volte sensuali, a volte solo corpi ripresi in pose semplici e naturali e unicamente spogliati delle loro vesti.
L’artista nel suo percorso fotografico ama misurarsi con le altre forme d’arte contemporanea quali il cinema e la pittura; nel primo caso il suo challenge è raccontare con un solo fotogramma una storia, nel secondo caso, con un quadro “fotografico” l’astrattismo o l’espressionismo. Per Riccardo dalla Chiesa oggi la fotografia rappresenta nell’arte la naturale evoluzione di ciò che è stata la pittura nel secolo scorso.
“Come un compositore compone la sua musica per un determinato strumento, così Riccardo concepisce e compone l’immagine per la materia su cui stampa, facendo sì che immagine e materia si rafforzino fondendosi l’uno con l’altra.”
La stampa diretta vede protagonisti: rame, alluminio, ferro e plexiglass, mentre per la stampa in sublimazione viene preferito il vetro e l’acciaio specchiato.
La stampa in sublimazione permette all’artista di esaltare la luminosità delle opere, garantendo una riproduzione perfetta in termini di gradazione e sfumature della quadricromia, nonché una durevolezza eterna delle opere (la sublimazione è un vero tatuaggio della materia).

Cenni Biografici

Riccardo dalla Chiesa, classe 1970, è ammesso nonostante la giovanissima età all’Università del Cinema di Roma nel 1986 e vince subito il premio per la miglior sceneggiatura con il cortometraggio “Déjà Vu”. Il corto viene presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia e Riccardo dalla Chiesa si guadagna l’appellativo di “enfant prodige”. Si diploma al Liceo Artistico e frequenta per un anno la Scuola di Fotografia di Urbino.
Negli anni successivi si trasferisce a Los Angeles dove lavora come assistente alla Fotografia di Alberto Tolot e di suo fratello Carlo.
Collabora con agenzie importanti come L.A Models ed Elite.
I suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti e l’Europa alla ricerca di nuove immagini e tecniche sono stati fondamentali per l’ispirazione e la realizzazione delle sue opere.
Riccardo dalla Chiesa è oggi molto richiesto per i suoi ritratti. Attualmente, l’artista sta lavorando ad un progetto-evento fotografico legato alla musica e all’arte in genere che si terrà il prossimo aprile a Palermo.

I prossimi appuntamenti della Fondazione Petruzzelli

Due appuntamenti per la Cameristica e un grande evento per la sezione Danza.

Prosegue dopo la Carmen di Bizet la stagione 2006/2007 organizzata dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
Martedì 21 novembre (alle 21) nel Teatro Kursaal Santalucia, si esibirà il celebre pianista spezzino Paolo Restani (nella foto).
In programma, musiche di Rachmaninov, Chopin e Liszt.

Giovedì 23 (alle 21) nel Teatro Piccinni di Bari, di scena la Russel Maliphant Dance Company che racconterà al pubblico barese il fascino di tre creazioni come Flux, Trasmission e Push.

E sempre in ambito cameristico, sabato 25 novembre (alle 21) nell’Auditorium La Vallisa, il Quartetto Arditti eseguirà musiche di Ravel, Stroppa e Ligeti. Il concerto è realizzato in collaborazione con la II edizione del Festival di musica contemporanea URTIcanti.

Informazioni al botteghino del Teatro Piccinni (tel.080.5212484)

martedì 14 novembre 2006

Il Libertino di Stravinskij secondo Bieito

Oggi vi “regalo” (si fa per dire) la lettura di un articolo di Giuseppina Manin tratto dall’odierno Corriere della Sera. Il pezzo-intervista ci presenta l’allegra (o solo scanzonata se preferite) “follia” di uno dei registi d’opera più discussi, amati-odiati del momento: Calixto Bieito. “Altro che Luca Ronconi, Robert Carsen, Bob Wilson qui siamo proprio alla…frutta” direbbero i soliti conservatori della tradizione più rispettosa al testo. Lo spettacolo che firmerà Bieito e che costituisce il suo debutto italiano ha per oggetto nientedimeno che The Rake’s Progress (La carriera di un libertino) di Igor Stravinskij, che sabato prossimo inaugurerà la stagione del Teatro Comunale di Bologna. Ecco (vi propongo solo la prima parte: il resto, se volete, potete leggerlo per intero sul sito del Corriere – www.corriere.it ), l’intrigante articolo dal titolo BIEITO, LIRICA E TRASGRESSIONI: IN SCENA L’EROS IN UN LUNA-PARK: “Altro che Paese impazzito. In realtà siamo già tutti belli e pronti per finire in un gran manicomio collettivo. “Cos’altro attendersi da una società di silicone, gonfia, stanca, nevrotica e depressa?”, si chiede Calixto Bieito, 43enne regista catalano di fama sulfurea internazionale, ora al suo debutto in Italia, al Comunale di Bologna, dove sta allestendo The Rake’s Progress di Igor Stravinskij che aprirà la stagione lirica bolognese con la direzione di Daniele Gatti. Una “prima" in puro stile Bieito, che promette sorprese e forse anche sobbalzi. Tanto per cominciare a far da sfondo alla tumultuosa carriera del libertino (il tenore Marlin Miller), la scena (di Rifail Ajdarpasic) inventa un coloratissimo Luna Park che assembla elementi gonfiabili, materassi elastici, funghi fallici, seni esagerati, labbra-vagina. “Perché nonostante il titolo questo Libertino più che a Don Giovanni somiglia a Peter Pan, incapace di crescere, votato solo al gioco, all’edonismo, all’inseguimento di un’eterna giovinezza nella folle illusione di scampare alla morte”, spiega Bieito. Una malattia, anzi una psicosi, che, assicura il regista, sta devastando l’Occidente e l’Europa “ormai diventata un continente debole, nevrotico, incamminato verso un’incosciente autodistruzione”. Per questo – conclude – oggi è difficile raccogliere l’indicazione di Stravinskij che parlava di questo Libertino come di un “racconto morale”. Questo apparteneva a un’altra epoca. L’opera è andata in scena la prima volta alla Fenice di Venezia nel 1951 dove l’ironica parabola di Stravinskij ebbe esito trionfale. Un tempo vicino, ma lontanissimo. In quest’ultimo mezzo secolo la nostra società è radicalmente cambiata, ha fatto piazza pulita di tutti i valori, ha perso ogni riferimento etico. Incapaci di distinguere più tra bene e male, ci siamo trasformati in adolescenti a vita cinici e brutali, bloccati nel presente per paura del futuro (…)”
Non c’è che dire! Sapete che vi dico? Mi è venuta una gran voglia di andare a vedere (quasi più che a sentire) il Rake’s Progress di Bologna. Tra l’altro, c’è anche l’assemblea annuale dei critici musicali italiani (di cui faccio immeritatamente parte) che si terrà proprio nel pomeriggio di sabato, prima della…Prima. Lo dico allora a mia moglie: “Cara hai problemi se sabato vado a vedere il Rake’s Progress a Bologna?”. Risposta telegrafica, ma ferma, incisiva: “No caro,non puoi, abbiamo già un impegno…Ti sei dimenticato?”. Insomma, niente da fare, anche questa volta dovrò rinunciare a godermi uno spettacolo di livello sconvolgente, a tratti sicuramente pruriginoso, che farà gridare allo scandalo la gente per bene. E poi il Rake’s Progress mica lo danno tutti gli anni in Italia…Peccato, almeno lo ascolterò (prometto) su Radiotre, ma non sarà la stessa cosa, perché mi perderò la visione fantasmatica di “funghi fallici, labbra a forma di vagina, seni esagerati” e chissà quant’altro…

Lambertini dirige l'Ico di Bari





Con un programma dedicato a brani di Giovanni Nazzareno Francia, Aaron Copland e Giuseppe Verdi proseguono i concerti dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari che si esibirà sotto la direzione del maestro Massimo Lambertini (nella foto) e con solista il soprano barese Maria Grazia Pani venerdì 17 novembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium della Guardia di Finanza a Bari (i biglietti sono solo in prevendita al box office della Feltrinelli Libri e Musica in via Melo, 119 a Bari. Info: 080.5240464).

Il concerto si apre con l’esecuzione di “Memorie” di Giovanni Nazzareno Francia (1964).
Il brano, un omaggio a Mozart, è stato commissionato per la commemorazione del grande compositore austriaco del 2006. L’idea è stata di scrivere un pezzo permeato in toto dal pensiero di Mozart ma nel contempo originale e figlio del suo tempo. Piuttosto che rivisitare pagine del grande salisburghese, l’autore è partito dalla ricerca di denominatori comuni nell’opera mozartiana, come ad esempio l’utilizzo sistematico di una successione, sostanzialmente identica, di note dell’accordo di tonica nelle linee melodiche di molti dei suoi temi. Sono stati scelti così gli incipit di alcune melodie con queste caratteristiche e successivamente si è proceduto alla composizione del brano.
“Memorie” risulta essere quindi composto con un materiale frequenziale derivato nelle sue strutture portanti da questi temi, ma al tempo stesso si rivela libero nella sua articolazione e assolutamente autentico. I temi mozartiani, d’altronde, in alcuni momenti dell’opera emergono nella loro originale fattezza, come citazioni.

La serata prosegue con “Appalachian Spring” di Aaron Copland (1900 - 1990).
La lunga e articolata produzione di Copland si può suddividere in diversi periodi che hanno risentito, di volta in volta, dell'influenza dell'Europa di Ravel e Stravinsky, del jazz, della dodecafonia o di un recupero del più genuino "epos" americano.
A quest'ultimo gruppo appartengono le opere probabilmente più indovinate ed eseguite di questo autore, fra le quali spicca "Appalachian Spring", una suite orchestrale composta fra il 1943 e il 1944 per la compagnia di danza guidata dalla celebre coreografa Martha Graham.
Scritta originariamente per un ensemble di tredici strumenti, la suite "Appalachian Spring" deve il suo titolo a un poema di Hart Crane ed è ispirata dall'omonima catena montuosa situata a sud della Pennsylvania. Permeata di una più che autentica "americanità", la suite costituisce decisamente uno dei capolavori dell'autore. Il soggetto che l'ha ispirata è in realtà un semplice pretesto: le tribolazioni di una giovane coppia trasferitasi sulle montagne della Pennsylvania all'inizio del XIX secolo e la festa della primavera, con le relative danze, celebrata dai pionieri ivi residenti.
Il balletto "Applachian Spring" andò in scena per la prima volta il 30 ottobre del 1944 alla Libreria del Congresso di Washington, riscuotendo un successo non meno generoso di quello successivamente riservato alla suite orchestrale.

La seconda parte del concerto è tutta dedicata a Giuseppe Verdi (1813 - 1901).
Si comincia con “Tu che le vanità” dal Don Carlos.
Grand-opéra in cinque atti su libretto di François-Joseph Méry e Camille Du Locle tratto dal dramma “Don Carlos, Infent von Spanien” di Friedrich Schiller, “Don Carlos” venne rappresentato per la prima volta l’11 marzo del 1867 all’Opéra di Parigi per poi tornare in scena in una versione rivista dallo stesso autore e privata di un intero atto il 10 gennaio del 1884 al Teatro alla Scala di Milano. Ci troviamo di fronte a una delle opere forse maggiormente complesse e dibattute di tutta la produzione verdiana: basti dire che solo nella seconda metà del Novecento si è cominciato a riconoscerle la giusta importanza, sino ad attribuirle lo status di capolavoro.
L’aria “Tu che le vanità” proviene dal quinto atto dell’opera ed è la preghiera di Elisabetta sulla tomba di Carlo V, nel chiostro del convento di San Giusto.

Sarà, poi, la volta di “Sinfonia”, tratta da Luisa Miller. Composta su un libretto di Salvatore Cammarano a sua volta ricavato da “Amore e raggiro” di Schiller, “Luisa Miller” andò in scena per la prima volta a Napoli l’8 dicembre del 1848. Con quest’opera, si suole identificare l’abbandono delle metafore politiche tipiche della precedente produzione verdiana e l’avvicinamento alle tematiche del dramma e del destino.

Il concerto prosegue con “Morrò, ma prima in grazia” da Un ballo in maschera.
Melodramma in tre atti su libretto di Antonio Somma ispirato a un soggetto di Eugène Scribe, “Un ballo in maschera” debuttò al teatro Apollo di Roma il 17 febbraio 1859. “Morrò, ma prima in grazia” proviene dal terzo atto dell’opera ed è cantata da Amelia che, dopo essere stata condannata a morte da Renato, ottiene di poter vedere il figlio per l’ultima volta.

Ultimo brano in programma sarà “Pace, pace, mio Dio” dalla Forza del destino.
Ventiduesima opera di Giuseppe Verdi, la “Forza del destino” venne rappresentata per la prima volta a San Pietroburgo il 10 novembre del 1867 e, dopo alcuni ritocchi, alla Scala di Milano il 22 febbraio del 1869, dove ottenne un successo a dir poco trionfale. Per questa nuova versione, Verdi sostituì la breve introduzione con una vera e propria sinfonia, destinata a riscuotere un grande successo anche come brano da concerto. “Pace, pace, mio Dio” è tratta dal secondo quadro del quarto atto ed è la preghiera con la quale Leonora, in convento, chiede di essere affrancata dal tormentato ricordo di Alvaro.

Il teatro esce dal teatro



Per una volta sull'Orecchio di Dioniso si parla di teatro e non di musica, grazie ad una interessante iniziativa di un locale barese.Domani, infatti, presso il Nessundorma di Bari (via Fiume 3, alle spalle del teatro Petruzzelli), alle ore 21.00 si apre la rassegna “A CENA CON…”.
Serate dedicate al teatro in cui attori famosi e talenti locali si intratterranno a cena con il pubblico dando vita a letture, monologhi e performance del loro repertorio. Momenti teatrali a volte divertenti, a volte romantici, a volte più raffinati e comunque sempre intriganti e coinvolgenti. Rilettura tanto di capolavori della drammaturgia quanto di opere meno note, spaziando anche nei territori contigui della letteratura non specificamente teatrale.
Questa formula, già sperimentata con successo in altre città, viene realizzata a Bari per la prima volta, caricandosi di valore aggiunto con l’individuazione di spazi insoliti, come quello del NessunDorma, dove l’assenza di “palcoscenico” abbatte le barriere tra pubblico e artisti, il teatro esce dal teatro, si muove tra il pubblico coinvolgendolo, ammaliandolo e rendendolo partecipe.
L’iniziativa è stata promossa dal Movimento per la valorizzazione del ruolo sociale e politico delle donne “Cinquantaduepercento”, di recente costituzione. Il Movimento si propone di promuovere e valorizzare il ruolo della donna nella società quale soggetto proponente e decisionale, di creare un “agorà” di discussione e confronto ove ciascuno possa presentare e proporre temi e problematiche, azioni, idee, progetti, rimostranze, per la tutela e/o il riconoscimento di diritti ed impegni che ci appartengono.

“A CENA CON….” si avvale dell’ospitalità e della primaria sponsorizzazione del NessunDorma struttura polifunzionale improntata ad attività di ristorazione, lounge bar ed enoteca che, per la sua particolare conformazione, risulta un inedito ed alternativo contenitore culturale. Contribuiscono alla realizzazione dell’iniziativa la DIEMMEBI Italia S.r.l. per la parte tecnica e La Matma Project per la parte organizzativa.


Il primo appuntamento è con l'attore Paolo Panaro (nella foto) in “Meridional Decadance”.
Il racconto Meridional Decadence è stato assemblato da Paolo Panaro raccogliendo e riscrivendo alcune pagine semisconosciute di vari autori, cementate fra loro da raccordi romanzeschi nel più puro e divertente stile del pastiche.
Vi confluiscono pagine dimenticate di Tomasi di Lampedusa, Giovanni Verga, Luigi Capuana, Federico De Roberto ma anche Landolfi, Delfini, Proust, Pirandello, D’Annunzio, con riferimenti costanti al cinema, al teatro e a tutti i luoghi comuni sugli italiani e sul ‘calore’ della gente del Sud. Il risultato è un racconto teatrale in forma di esperimento pseudo-libertino.
E’ la saga di una famiglia patrizia giunta al suo capolinea gentilizio, schiacciata dai vizi e dalla modernità e prostrata dinanzi al nuova economia borghese. Il contesto ambientale è, ovviamente, sempre lo stesso: sole abbagliante, afa insopportabile, mare sterminato, interminabili pomeriggi d’agosto, la vecchina vestita di nero, cicale che cantano e terra arida faticata e ingrata.
In presenza del pubblico, Panaro leggerà il racconto ‘che si va formando qui e ora, sotto gli occhi di tutti,’ come fosse la prima lettura di un’infima sceneggiatura di una soap opera, che attende impaziente l’inappellabile responso dell’audience. Si ride.


Gli altri appuntamenti per i mesi di novembre e dicembre sono con Nunzia Antonino, Paola Paglionico, Rocco Capri Chiumarulo, Cristian Di Domenico e Antonella Maddalena.
In allegato il programma della rassegna.

Info e prenotazioni: NessunDorma tel. 080-5228825 eventi@nessundormabari.it


1^ Rassegna “A Cena con…..”
a cura di Marta Gargano e Filli Albanese
presso NessunDorma Bari
Via XXIV Maggio 35

PROGRAMMA novembre – dicembre 2006

15 novembre: Paolo Panaro -
“Meridional Decadence” – Letture e riscritture di Autori vari /

22 novembre: Nunzia Antonino -
“Passioni”

30 novembre: Paola Paglionico -
“L’Angelo Disobbediente” /

5 dicembre: Rocco Capri Chiumarulo - “Cancionero” de Albeniz ... a Lorca /

13 dicembre: Christian Di Domenico -
“Novecento” di Baricco /

21 dicembre: Antonella Maddalena -
“Kalusa - Reverie”.

sabato 11 novembre 2006

Tutti pazzi per Carmen

Com’è bello vedere 450 ragazzi (ma forse saranno stati anche di più…) a teatro ad ascoltare l’opera. E’ accaduto al Teatro Piccinni di Bari l’8 novembre scorso. Si dava la Carmen di Bizet, uno dei capolavori assoluti dell’Ottocento. La stagione era quella della Fondazione Petruzzelli. Non si trattava di una prima, bensì di un’anteprima o prova generale aperta. L’idea non è nuova, perché il progetto con le scuole di Bari e provincia è già attivo da alcuni anni e lo cura l’Ufficio Scuola della Fondazione coordinato dall’impeccabile Terry Marinuzzi, ma è sempre straordinariamente bello ammirare tanti ragazzi comodamente seduti in platea o abbarbicati nei palchi a godersi in religioso silenzio un’opera come la Carmen ( con le sue 2 ore e 40 minuti di musica: non è mica uno scherzo per loro!). L’allestimento barese porta la firma di Federico Tiezzi sulle scene di Pierpaolo Bisleri e i costumi di Giovanna Buzzi. Si tratta di una Carmen dal sapore coloniale, ambientata in un pezzo d’Africa del Maghreb tra enclavi franchiste, suggestioni pasoliniane e genetiane, spostata di un secolo avanti rispetto all’azione originale (lì eravamo peraltro a Siviglia…o sbaglio?), attualizzata nelle intenzioni del regista forse anche per “regalarsi” una gitana di seducente spessore, bruciata com’è dal sole del deserto tra palme, sabbia e luci di raffinato gusto. All’inizio invece pensi, in verità, di essere piombato su un set da film di guerra con soldati in tuta mimetica stile Africa Korps. Le comparse entrano dagli ingressi laterali dei palchi, persino Escamillo e i suoi picadores fanno altrettanto nel quarto atto, sicchè gli spettatori non sono in platea, ma virtualmente dentro un immaginario palcoscenico. L’orchestra si divide tra la buca e un paio di palchi di proscenio (è il prezzo da pagare, quando si vuol allestire Carmen in un teatro di prosa, aspettando il ritorno agognatissimo del Petruzzelli). Buona complessivamente la direzione del maestro libanese George Pehlivanian, anche se priva, almeno a tratti, di quell'urgente verve ritmica, di quel pathos (quasi da tragedia greca), indispensabili per “incendiare” un’orchestra anch'essa composta prevalentemente da giovani, come quella barese. Nel cast c’è però una Carmen, signori miei, che valeva da sola il prezzo del biglietto. Si chiama Nino Surguladze: georgiana, naturalmente giovane, bellissima (peculiarità che in quest’opera non guasta mai), bravissima e ci regala un’interpretazione esemplare del ruolo, con tutte le sfumature e gli accenti possibili di una vocalità certo ancora in espansione, ma ampiamente supportata da una presenza scenica già assai significativa. Il Don Jose (Kostyantyn Andreyev) che l’affianca non è sempre all’altezza di una compagna di viaggio così brillante: traballa negli acuti, ma possiede, d’altro canto, un timbro, un colore che convince. Positivi l’Escamillo di Marco Di Felice e la Micaela di Maria Luigia Sborsi. Nei ruoli secondari degna di nota la vivace Frasquita di Teresa di Bari. Il Coro Lirico di Lecce, che ha sostituito negli ultimi giorni quello dell’Ente Opera di Bari, se la cava egregiamente insieme al piccolo coro dei bambini del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, istruito a dovere dalla brava Emanuela Aymone. Alla fine, per Carmen, morte in diretta sotto le telecamere, mentre cala una gigantografia della coloratissima Marilyn di Warhol, icona generazionale proprio come Carmen. I 450 ragazzi applaudono e fischiano come “impazziti”. Successo pieno per la mezzosoprano Nino Surguladze, giovane sì ma già con la stoffa di chi potrà fare molta strada nei teatri che contano.

L'organista Diego Cannizzaro a Bari


Lunedì 13 novembre 2006 alle 20.30 presso la Parrocchia Santa Croce di Bari (Piazzetta Frati Cappuccini ex via Fornari), per il ciclo "I Lunedì della Musica d'Organo", si esibirà il M° Diego Cannizzaro, organista della Cattedrale di Cefalù e docente presso il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di San Pietroburgo. Il programma comprenderà brani di Johann Sebastian Bach, Robert Schumann e Filippo Capocci. Ingresso libero.



ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA D'ORGANO
I LUNEDÌ DELLA MUSICA D'ORGANO
PARROCCHIA SANTA CROCE - BARI

venerdì 10 novembre 2006

Il nuovo album di Cecilia Chailly



L’11 novembre Cecilia Chailly presenterà alla Fnac di Milano (ore 18.00 - via Torino) il suo nuovo album “Alone” uscito lo scorso 29 settembre su Emi Classics Italy.
Cecilia si esibirà con l’arpa e con altri strumenti, proponendo al pubblico alcuni brani tratti dal suo nuovo lavoro. La Chailly può essere definita un’artista poliedrica del panorama musicale italiano: infatti non è solo una celebre arpista, ma una musicista davvero a 360 gradi. In questo nuovo disco possiamo ascoltarla esibirsi con l’arpa, il violino, le percussioni, gli strumenti etnici e, naturalmente, la sua splendida voce.
Cecilia Chailly è inoltre la prima artista “firmata” da EMI Classics Italy dopo la grande Maria Callas. “Alone” è disponibile anche in digitale: dal 22 settembre è in esclusiva su iTunes.
“Alone, che per me non significa essere da soli ma in compagnia di sé stessi, con i propri pensieri, nel proprio mondo, fuori dal mondo” -così Cecilia Chailly commenta il suo nuovo disco. “ALONE” suonato e registrato da Cecilia Chailly in casa con vari strumenti acustici, rappresenta il ritorno alle origini classiche, al crossover e al polistrumentismo. Diciassette brani introdotti da voci di famiglia del passato, fra struggenti canzoni dedicate alla memoria di suo padre.
Unica partecipazione all’album, l’amico e compositore Ludovico Einaudi che, oltre ad affiancare Cecilia nel progetto, ha registrato con lei, sul pianoforte del padre Luciano Chailly, il brano Living Room. Cecilia Chailly è nata e vive a Milano. A diciassette anni è prima arpa della Scala di Milano; intraprende un'intensa attività concertistica e collabora, fra gli altri, con il gruppo dei Neoromantici e con John Cage.
Nel 1997 esce l'album "ANIMA" (CGD East-West), con il quale vince il premio De Sica '97 per la musica. Nel 1998 pubblica anche il romanzo "Era dell'amore" (Bompiani), con il quale vince i premi Pisa e Calabria Opera prima 1998, Rapallo e Procida Elsa Morante Opera prima 1999. Nel 2002 esce l’album “AMA” (Sony Columbia), del quale è produttrice, autrice di musica, testi, arrangiamenti e orchestrazioni.
Nel 2006 affianca Ron al Festival di Sanremo nel brano "L'uomo delle stelle".

giovedì 9 novembre 2006

Allevi al Festival Time Zones


Il pianista-compositore Giovanni Allevi(nella foto) sarà domani a Bari ( Palamartino, ore 21) per inaugurare il Festival Time Zones, la nota rassegna sulle "musiche possibili" giunta alla ventunesima edizione.
Dopo l’album “No Concept”, uscito nel maggio 2005, che ha riscosso ampi consensi di critica e di pubblico (30.000 copie vendute), venerdì 29 settembre è uscito “Joy” (Ricordi/SonyBmg Music Entertainment), il nuovo album di pianoforte solo di Giovanni Allevi (l’artista sta anche lavorando alla colonna sonora di un importante film, nelle sale cinematografiche il prossimo anno).

Il compositore e pianista marchigiano recentemente premiato come miglior pianista dell’anno con il “Premio Carosone 2006”, in autunno terrà tre importanti anteprime del suo “Joy Tour 2007” (da febbraio nei teatri delle principali città italiane): 22 ottobre - Roma (Auditorium Parco della Musica, Sala S.Cecilia), 27 ottobre - Milano (Blue Note), 10 novembre - Bari (Festival “Time Zones”).

Questa la track-list delle 12 composizioni inedite di “Joy” registrate nell’ agosto 2006 (10 ore al giorno, per 5 giorni) a conclusione di una lunga ed intensa tournèe in cui Giovanni Allevi ha presentato “No Concept” in giro per il mondo tra Italia, Usa (tra cui il Blue Note di New York dove l’artista ha suonato più volte), Nord-Europa, Cina e Hong Kong, riscuotendo una straordinaria partecipazione di pubblico: “Panic”, “Portami via”, “Downtown”, “Water dance”, “Viaggio in aereo”, “Follow you”, “Vento d’Europa”, “L’orologio degli dei”, “Back to life”, “Jazzmatic”, “Il Bacio”, “New Renaissance”.
“Joy” è stato registrato e mixato da Emiliano Alborghetti al Jungle Sound Station di Milano e masterizzato da Antonio Baglio al Nautilus Mastering di Milano. Il progetto grafico è a cura di Flora Sala (Studio Anastasia) e le foto del disco portano la firma di Maki Galimberti. Il concept della cover è di Giovanni Allevi e Flora Sala.Diplomato in Pianoforte con il massimo dei voti al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia e in Composizione con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e laureato con lode in Filosofia con la tesi “Il vuoto nella Fisica Contemporanea”, Giovanni Allevi rielabora la tradizione classica europea aprendola alle nuove tendenze pop e contemporanee. L’album “No Concept” ha portato Allevi alla ribalta italiana e internazionale ed è stato pubblicato anche in Germania, Austria e Corea. Stesso successo per gli spartiti musicali di “No Concept” (pubblicati dalla Carish) che hanno ottenuto lo spartito di platino.I più importanti giornali nazionali ed internazionali hanno definito Giovanni Allevi “genio italiano del pianoforte”, il “Mozart del 2000”, il “filosofo del pianoforte”, “modern and free spirit”, grazie alla sua capacità di “traghettare” il mondo classico alle nuove generazioni, contribuendo a rinnovare il repertorio della musica colta. Il regista americano Spike Lee ha scelto il brano “Come sei veramente” (terza traccia dell'album “No Concept”) come colonna sonora del suo ultimo spot per la Bmw (andato in onda in Italia, Norvegia, Portogallo e Spagna).

martedì 7 novembre 2006

Appello per una "brutta" storia di tasse

Ricevo e pubblico il seguente appello.Mi sembra sacrosanto darsi una mossa...Che ne dite?



"AIUTIAMO LA MUSICA!

Gentilissimi
Musicisti - Direttori artistici - Presidenti di enti, società ed associazioni musicali e culturali - Orchestre sinfoniche - Giovani Musicisti - Artisti - Consulenti di enti musicali - Appassionati di Musica e Sostenitori della Cultura

in riferimento alla nota questione "aliquota IVA concerti" dal 7 novembre fino al 14 novembre prossimi è stata indetta una iniziativa nazionale a mezzo FAX per alzare l'attenzione sul caso presso il Ministero dei Beni Culturali; sono stati allertati enti, operatori musicali, musicisti in tutta Italia.
Vi preghiamo di girare la presente ad operatori musicali di Vs conoscenza, in particolare della vostra Regione, ed anche a vostri amici appassionati di musica: la posta in gioco è importante!

Dal 7 al 14 novembre INVIAMO TUTTI:

a) un semplice FAX al Ministro On. Francesco Rutelli: al N° 06-77232287

b) una e-mail al Ministro On. Francesco Rutelli, ai seguenti indirizzi:
ministro.segreteria@beniculturali.it
seggab@beniculturali.it
c) un telegramma, o lettera:
On. Ministro Francesco Rutelli
Ministero per i Beni Culturali
Via del Collegio Romano 27
00186 ROMA


con la seguente frase:

On.le Ministro Rutelli,
per evitare che il mondo della musica sia messo in ginocchio per un errore di stampa su una gazzetta ufficiale, chiediamo un Suo autorevole intervento al fine di riportare alla legalità l'aliquota IVA per gli spettacoli!

decidete liberamente se firmare l'appello, indicando possibilmente il proprio ruolo (pianista, associazione, orchestra, ecc.) o inviarlo con il solo testo; se volete cambiate anche il testo, importante è che sia breve e lapidario!

Storia
L'appello fa riferimento alla nota questione delle aliquote IVA da applicare sulle fatture connesse e relative ai concerti vocali e strumentali.
La questione è ben conosciuta presso il Ministero delle Finanze e da qualche mese anche al Ministero dei Beni Culturali.
La posta in gioco non è da poco: vogliamo rinunciare al diritto di applicare l'aliquota agevolata del 10% sulle fatture relative ai concerti, diritto che la legge ci garantisce?
Ormai da qualche anno non siamo solo in una fase di incertezza tributaria (quale aliquota dobbiamo applicare?) ma possiamo ben dire di illegalità diffusa: sia da parte degli operatori che, applicando l'aliquota al 10% e continuando ancora oggi a difenderne le ragioni sulla base di una corretta lettura della normativa, disattendono inevitabilmente le indicazioni, opinabili, dell'Amministrazione Finanziaria (e molti di essi sono enti finanziati dal Ministero dei Beni Culturali); sia da parte degli operatori che avendo applicato l'aliquota del 20% si accorgono o si convincono solo oggi della giustezza giuridica del'aliquota agevolata; sia soprattutto da parte dell'Amministrazione Finanziaria che pretende di far passare un'interpretazione che, comunque la si veda, va contro la lettera e la ratio della normativa IVA sugli spettacoli.
Già numerose circolari AGIS (Associaz. Generale Italiana Spettacolo), inviate a tutte le attività musicali italiane (tra ottobre 2004 e luglio 2006), hanno ripercorso la corretta storia dell'iter legislativo, spiegando la svista clamorosa di un D. Lgs. ( il n. 60 del 1999) sulla quale una enigmatica frase della circolare 165/E del 2000, per nulla considerata dagli operatori del settore, diventa 4 anni dopo la base di una bizzarra interpretazione-risoluzione dell'Agenzia Entrate (la n. 83/E del 15.06.2004) che sovverte l'aliquota IVA prevista per gli spettacoli (quelli indicati nella voce 123 della Tabella C parte Terza della legge DPR 633/72, tabella si badi bene intitolata "Beni e servizi soggetti all'aliquota del 10%"), relegando solo i concerti vocali e strumentali (causa il punto e virgola del D. Lgs. del 1999!!) all'aliquota ordinaria del 20% e lasciando a tutti gli altri spettacoli compresenti nella stessa tabella la possibilità di usufruire dell'aliquota agevolata del 10%.
In tal modo un'orchestra che esegue un'opera lirica gode dell'aliquota del 10% e la stessa orchestra o un'altra di eguale stato contributivo che esegue un concerto o anche la stessa opera lirica, ma in forma di concerto, deve (!) applicare l'aliquota del 20%.
Visto che anche coloro che avessero in questi anni applicato il 20% non potranno chiedere il rimborso perché hanno versato all'erario le somme IVA riscosse dai clienti ( non versando di certo imposte dirette non dovute), UNIAMOCI TUTTI in questa battaglia decisiva sia per risolvere un caso di clamorosa incertezza tributaria sia per salvare l'intero settore da insopportabili ispezioni, accertamenti e sanzioni (peraltro retroattive rispetto all'unico chiarimento giunto dall'Amministrazione Finanziaria solo nel 2004) ed infine per chiedere a gran voce di ripristinare l'aliquota agevolata prevista nelle leggi ordinarie non derogate da successive circolari o decreti legislativi, in vigore fin dal 1989."

Ottavio Dantone inaugura il nuovo teatro di Monfalcone

Giovedì 16 novembre 2006, alle ore 20.45 il Nuovo Teatro Comunale di Monfalcone inaugura la stagione 2006-2007 e riapre al pubblico con una struttura completamente rinnovata nell’estetica, nel comfort e nelle condizioni acustiche. Ed è un importante appuntamento musicale a dare il via alla nuova programmazione: sarà infatti sul palcoscenico l’Accademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone (in foto), che eseguirà alcune tra le più straordinarie pagine strumentali del periodo barocco, tratte dai repertori di Georg Friedrich Händel, Antonio Vivaldi, Arcangelo Corelli, Giuseppe Torelli e Francesco Geminiani.

Il nome dell’Accademia Bizantina si è ormai stabilmente affermato nel novero ristretto dei complessi con strumenti originali a cui sono riconosciuti meriti di freschezza, creatività ed energia nell’interpretazione del repertorio barocco. L´odierno successo internazionale è maturato lungo un percorso di studio più che ventennale, ed attualmente l’Accademia Bizantina è un organismo di meravigliosa vitalità, in cui concerti e incisioni, ricerca e promozione della cultura musicale esibiscono un singolare equilibrio.
Oltre alle numerose e pluripremiate incisioni discografiche (per Thymallus, Arts, Decca e Naïve), l’Accademia ha debuttato anche sulle scene operistiche, in partiture celebri come l´Orlando di Händel e l’intera trilogia monteverdiana. E’ ospite di rassegne quali il “Festival di Beaune" e quello di Jesi, e realizza e produce il Festival di musica sacra “Creator” a Faenza.
Ottavio Dantone, che dal 1996 dirige l’Accademia Bizantina, è organista e clavicembalista e ha intrapreso giovanissimo la carriera concertistica, dedicandosi fin dall’inizio allo studio e al costante approfondimento della musica antica. Ottenuti diversi premi a livello internazionale in ambito clavicembalistico, dal 1999 affianca alla sua abituale attività di apprezzatissimo solista e leader di gruppi da camera, quella di direttore d’orchestra, estendendo il suo repertorio all’opera (del 2005 è la direzione del Rinaldo alla Scala) e al periodo classico e romantico. E’ regolarmente ospite dei più prestigiosi teatri d’opera e dei più grandi Festival internazionali ed ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti dalla critica per molte delle sue incisioni.

Un programma e un ensemble d’eccezione, dunque, che permetteranno senz’altro di far risaltare appieno le nuove, ottimali condizioni acustiche del Comunale, tanto per la scelta del repertorio - suonato con strumenti originali - quanto per la tipologia dell’ensemble: saranno tredici gli strumentisti che si alterneranno sul palcoscenico ad interpretare alcuni tra i più grandi capolavori della storia della musica strumentale che racchiudono l’essenza della forma del Concerto (o più specificamente del Concerto Grosso), tecnica compositiva trainante ed onnipresente in Italia e in Europa tra il Sei e il Settecento.

La scelta dell’Accademia Bizantina, per Monfalcone, si concentrerà sul Concerto op. VI, n. 4 di Corelli, che si distingue per la brillantezza e il vivacissimo dialogo tra gli strumenti solisti, sul Concerto Grosso op. VI, n. 1 di Händel, dal carattere impetuoso e virile e sui Concerti per due violini n. 5 e n. 8 dal celeberrimo Estro Armonico di Vivaldi, caratterizzati da un ampio respiro melodico e dalla limpida espressività.
A completare il programma, il Concerto Grosso op. VIII, n. 2 di Giuseppe Torelli, che mette in risalto le capacità espressive strumentali del violino, il concerto La Follia di Francesco Geminiani, virtuosistica elaborazione di uno dei più celebri ed antichi temi di danza, e due brevi e bellissimi concerti di Vivaldi, il Concerto in do maggiore per archi e basso continuo (da RV 114 e 116) e il Concerto in sol minore per archi e cembalo (RV 156).

Interessante prolusione alla serata inaugurale sarà la conferenza che Carlo de Incontrera, direttore artistico della stagione musicale del Teatro, terrà lunedì 13 novembre, alle ore 18.00 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Monfalcone (via Ceriani, 10): l’incontro, dal titolo Musica poetica (1600 - 1750), verterà sulle caratteristiche della musica, e dei suoi riferimenti storico-letterari, nel periodo sei-settecentesco, cui il Teatro dedica quest’anno grande attenzione anche oltre a questo primo concerto (da Il clavicembalo ben temperato di Bach interpretato da Angela Hewitt, al variegato programma del soprano Emma Kirkby con l’ensemble London Baroque). La conferenza sarà a ingresso libero.


Prevendita biglietti: da lunedì 6 novembre presso la Biglietteria del Teatro (situata fino al 15 novembre presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di piazza Cavour, 44), tel. 0481 45840 oppure 0481 790470, dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 19.

Prenotazione telefonica: per chi risiede fuori Monfalcone è possibile prenotare telefonicamente (tel. 0481 45840 oppure 0481 790470, dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 19) un massimo di due posti a partire dal secondo giorno di prevendita. I biglietti dovranno essere pagati tramite versamento su c/c postale o bancario e la notifica di avvenuto pagamento dovrà essere inviata all’Amministrazione del Teatro.

Vendita on line: è possibile acquistare i biglietti sul sito sul sito www.greenticket.it tramite carta di credito. Il biglietto potrà essere spedito direttamente a casa dell’acquirente o ritirato presso il Teatro il giorno dello spettacolo. Il diritto di prevendita ammonta al 10% del costo del biglietto.

Un raro Shostakovich per il Collegium Musicum

Novembre è il mese della piena ripresa delle attività musicali e concertistiche c.d. ordinarie. Anche il Collegium Musicum, ensemble fondato e diretto nel 1992 dal maestro barese Rino Marrone (nella foto), non si sottrae a questa consolidata tradizione. La sua dodicesima stagione verrà, infatti, inaugurata il prossimo 28 novembre (alle 20.45) al Kursaal Santalucia di Bari con un doppio omaggio a Mozart (per il 250° anniversario della nascita) e Shostakovich (per il centenario della nascita). In programma: la Serenata Notturna K.239 di Mozart e la rara colonna sonora appositamente scritta dal celebre compositore russo per il film muto Novy Vavilon (La nuova Babilonia) di Grigory Kozintsev e Leonid Trauberg. Si tratta del primo di sei appuntamenti mensili con il Collegium di Marrone, tutti di particolare interesse, sia per l’originalità, sia per la qualità delle proposte che da sempre contraddistinguono l’ensemble barese e il suo direttore artistico. Info.: 080.5227986 / 080.5246070 / website: www.collegiummusicumbari.it

Da Roma a San Pietroburgo


"Da Roma a San Pietroburgo":omaggio a Shostakovich
(18 - 27 novembre) - Auditorium Parco della Musica - Roma.
Il 25 settembre di 100 anni fa nasceva, a San Pietroburgo, uno dei massimi compositori del XX Secolo, Dmitri Shostakovich. Per celebrarne la ricorrenza, l'Accademia di Santa Cecilia gli dedica il festival "Da Roma a San Pietroburgo", con un programma affidato al grande Valery Gergiev (nella foto), che di Shostakovich è oggi tra i massimi interpreti. Con l'Orchestra e il Coro dell'Accademia di Santa Cecilia, l'Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e solisti di alto profilo come il giovane, violinista Nikolaj Znaider e il violoncellista Enrico Dindo. Evento di spicco del Festival, e senz'altro tra le più stimolanti offerte musicali dell'intera stagione sinfonica, l'esecuzione dell'opera Boris Godunov di Mussorgskij nella versione originale strumentata dall'autore (22 novembre), e nella versione orchestrata da Shostakovich (23 novembre). Sarà possibile, dunque, confrontare le versioni nell'occasione unica di questa doppia esecuzione del Boris, affidata alla bacchetta di Valery Gergiev

lunedì 6 novembre 2006

Auguri Filarmonica della Scala !


Permettetemi di fare i più sentiti e calorosi auguri alla Filarmonica della Scala, che sotto la guida del giovane talentuoso maestro venezuelano Gustavo Dudamel (in foto) apre questa sera la sua venticinquesima stagione concertistica scaligera. In programma quella Terza sinfonia di Gustav Mahler che Claudio Abbado, suo fondatore diresse un quarto di secolo fa. Oggi sul Corriere della Sera c'è un bellissimo speciale sull'evento. Auguri Filarmonici!!!

venerdì 3 novembre 2006

La Carmen a Bari


Sarà Carmen di Bizet a inaugurare venerdì 10 novembre al Teatro Piccinni alle 20.30, la Stagione lirica 2006/2007 organizzata dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
L’opera, diretta da George Pehilivanian per la regia di Federico Tiezzi, su scene di Pierpaolo Bisleri, costumi di Giovanna Buzzi e coreografie di Roberto Zappalà, andrà in scena anche domenica 12 alle 17 e martedì 14 novembre alle 20.30.

Nel cast: Nino Surguladze (Carmen, nella foto), Kostyantyn Andreyev (Don José), Marco Di Felice (Escamillo), Teresa di Bari (Frasquita), Gianfranco Capelluti (Le Dancaïre), Maria Luigia Borsi (Micaëla), Raffaella Ambrosino (Mercédès), Giuseppe Cacciapaglia (Le Remendado), Antonio De Gobbi (Zuniga), Marcello Rosiello (Moralès).
Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, Coro Lirico di Lecce (preparato da Franco Sebastiani), Coro di Voci Bianche del Conservatorio "N. Piccinni" di Bari (preparato da Emanuela Aymone).Info: botteghino del Teatro Piccinni 080.5212484

giovedì 2 novembre 2006

Master al Conservatorio "N. Piccinni"

CONSERVATORIO DI MUSICA ‘N.PICCINNI’ - BARI

MASTER ‘Il Solista e l’Attività Concertistica’

Master A.A. 2006/2007


Il Solista e l’Attività Concertistica.

Organizzazione, Gestione e Promozione della Professione Musicale oggi.



Presso il Conservatorio di Musica ‘N. Piccinni’ di Bari sono aperti i termini per l'ammissione al Master di I livello in

" Il Solista e l’Attività Concertistica. Organizzazione, Gestione e Promozione della Professione Musicale oggi.".
Le domande di ammissione al Master, redatte in carta semplice secondo il fac-simile allegato al Bando di concorso ed indirizzate al Direttore del Conservatorio di Bari, via M. Cifarelli 26 - 70123 Bari, vanno presentate direttamente alla Segreteria del Conservatorio di Bari, il lunedi', mercoledi' o venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 o inviate via fax o fatte pervenire via posta o corriere entro e non oltre le

ore 12 del giorno 13 novembre 2006.
Non saranno prese in considerazione le domande pervenute oltre il termine anzidetto.

In caso di domanda inoltrata tramite il servizio postale con raccomandata A.R. fara' fede la data del giorno di ricezione della domanda da parte dell'Ufficio Protocollo, non fara' fede la data del timbro postale accettante.
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Coordinatore: m° Francesco Monopoli - tel. 080.5740022 –

mastersolista@conservatoriopiccinni.it

francesco.monopoli@conservatoriopiccinni.it
n. posti: 20
www.conservatoriopiccinni.it
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Il Master è destinato a strumentisti e cantanti diplomati presso i Conservatori di Musica e gli Istituti Musicali Pareggiati, in possesso anche di Diploma di Maturità, o Laureati in discipline musicali residenti nella Regione Puglia.
Il Master è interamente gratuito.

L’intero ammontare del costo del Master sarà coperto con fondi del POR Puglia 2000/2006 destinatario di risorse nell’ambito della misura 3.7 “Formazione Superiore”.

Tutti gli ammessi avranno diritto a un voucher della Regione Puglia a copertura totale dei costi di iscrizione e frequenza

del Master.

Il Master di I livello in “Il Solista e l’Attività Concertistica.

Organizzazione, Gestione e Promozione della Professione Musicale oggi.”

è diviso in 12 moduli in cui verranno trattati i seguenti argomenti:
La Gestione del Repertorio

1-Il repertorio del solista

2- Il solista e l’Orchestra

3- L’attività musicale in gruppi da camera

L’Organizzazione delle Attività Musicali

4- Stagioni Concertistiche e Festival

5- Agenzie di Spettacolo

6- I Concorsi Musicali Internazionali

7- L’attività Musicale all’estero

8- La legislazione e il finanziamento pubblico e privato dell’attività musicale

Promozione e Gestione dell’Artista

9- La promozione dell’immagine: giornali, radio e televisione

10- Il mercato del disco : produzione di cd e dvd musicali

11- Problematiche fiscali e previdenziali

12- Le malattie professionali del musicista


Sono inoltre previsti stages, workshops e attività concertistiche presso Istituzioni ed Enti di produzione e distribuzione musicale.
Il corso ha la durata di 12 mesi circa, per un totale complessivo di 1500 ore corrispondenti a 60 crediti formativi.



Le prove di selezione si svolgeranno a partire dal 15 novembre 2006 e consisteranno in:

1- Valutazione curriculum artistico professionale

2- Colloquio motivazionale

3- Prova pratica di esecuzione con programma a scelta di durata compresa fra i 15 e i 20 min.



Si prega di contribuire alla diffusione della notizia relativa a questa opportunità formativa
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m° Francesco Monopoli
Docente di Pianoforte Principale del Conservatorio di Bari
Coordinatore del Corso Accademico di II livello di Pianoforte
Conservatorio di Bari
via M.Cifarelli, 26 - 70123 Bari
tel: (39) 080.5740022
fax: (39) 080.5794461
cell. (39) 349.5621533
e-mail: francesco.monopoli@conservatoriopiccinni.it
http://www.conservatoriopiccinni.it

Gli appuntamenti dell'Agimus

XII STAGIONE AGIMUS
"Autunno Musicale 2006"

sabato 4 novembre 2006 – ore 20.30 -
Teatro Angioino (Mola di Bari)


DUO SHOSTAKOVICH – pianoforte 4 mani
LUISA FANTI ZURKOWSKAJA - SABRINA ALBERTI
"concerto degli anniversari"
In programma musiche di Mozart, Schumann, Busoni


GLI ALTRI CONCERTI :
Domenica 12 novembre “Funny Sax” vincitori di Concorsi Internazionali

DOMENICO LUCIANO – sax
ALBERTO GAETA – pianoforte
In programma musiche di Bozza, Desenclos, Piazzolla, Yoshimatsu, Molinelli, Iturralde


Domenica 19 novembre “Il Romanticismo musicale nella Germania del XIX sec”

TRIO CALLIOPE
Gian Marco Solarolo, oboe - Alfredo Pedretti, corno - Cristina Monti, pianoforte
In programma musiche di Herzogenberg, Reinecke


Giovedi 7 dicembre “WordWideJazzElectric” gruppi emergenti

HEADQUARTERS
Luigi Tridente, saxofones – Enrico De Trizio, piano, synth & live el. – Giancarlo De Trizio, drums

Sono previste inoltre, per la serie "Musica & Scuola" lezioni-concerto mattutine.


Sabato 28 ottobre “LET IT BE.....ATLES”
Progetto multimediale in collaborazione con il Laboratorio Teatro Orvieto


Giovedi 7 dicembre “LA TECNOLOGIA (hardware e software) APPLICATA ALLA MUSICA”

“WordWideJazzElectric” HEADQUARTERS

Informazioni: AGIMUS “Giovanni Padovano” tel. 368.568412