L'Orecchio di Dioniso si prende qualche giorno di meritato riposo. A tutti Voi, amici vicini e lontani che mi seguite sempre con attenzione ed affetto, vanno i miei più cari e sentiti auguri di Buone Feste! Ci ritroveremo a gennaio, quando un anno nuovo sarà cominciato (speriamo tutti, migliore dei precedenti) e la vita riprenderà naturalmente il suo corso quotidiano. Un caro saluto e a presto!
venerdì 21 dicembre 2007
La Fondazione Petruzzelli e la giusta ricerca del pubblico di domani
Ieri mattina al Teatro Piccinni, il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari (nella foto), coadiuvato da Terry Marinuzzi e Ada Martella dell'Ufficio Scuola della medesima fondazione barese, ha incontrato gli studenti che parteciperanno alle anteprime delle Opere in cartellone per la “Stagione Lirico Sinfonica 2007/2008”. Un incontro che non ha visto purtroppo l'auspicata adesione e presenza di tutti i ragazzi interessati. Ce n'erano appena una cinquantina. Si sa le vacanze natalizie sono praticamente iniziate e c'è un naturale clima di smobilitazione. Un vero peccato, perchè l'incontro guidato dal sovrintendente è stato illuminante, spaziando su differenti temi (dalla mancanza dell'insegnamento musicale nei Licei, alla difficoltà oggettiva dell'ascolto della Musica "Colta" ed alla fondamentale esigenza di divulgarla tra i giovani) e coinvolgendo i ragazzi in una appassionante discussione. Incontro durato, per la cronaca, la bellezza di tre ore!
L'importante progetto di formazione del giovane pubblico, pregevolmente avviato già da alcuni anni, coinvolge studenti dei licei classici e scientifici di Bari e della Provincia, studenti dei Conservatori di Bari e Monopoli, studenti dell’Università degli Studi di Bari e dell’Accademia di Belle Arti. Lo scopo del progetto è naturalmente quello di sensibilizzare i giovani all’opera lirica, anche attraverso incontri, organizzati negli istituti scolastici, curati da esperti e critici musicali che propongono una vera e propria guida all’ascolto, spesso supportata anche da idonei materiali audiovisivi. Creare il pubblico degli appassionati di domani è una scelta tanto fondamentale quanto obbligata, come ha ricordato Vaccari. E' impensabile infatti che la Lirica e la Classica possano, almeno in Italia, contare in futuro su un pubblico che riempia i teatri, se non si lavora alacremente attraverso la scuola per creare nuovi flussi di partecipazione.
La stessa città di Bari, come ho più volte ricordato in questo blog, con l'imminente riapertura tra un anno del Teatro Petruzzelli potrà contare su circa 1600 posti a sedere. Posti che dovranno essere riempiti non solo dalle solite "teste imbiancate", da melomani ed esperti del settore, ma anche da valanghe di giovani "Under 26" che non sono mai stati in un vero teatro d'opera in vita loro e lo considerano erroneamente come un luogo troppo inamidato ed esclusivo, riservato per giunta ai soli intenditori. Niente di più sbagliato. Certo, sarà necessaria, quanto prima, una politica straordinaria che favorisca l'ingresso a prezzi accessibili agli studenti, non solo per le anteprime generali, ma anche per tutti gli spettacoli in cartellone. Al Parco della Musica di Roma (dove ci sono ben tre auditorium per un totale di 4000 posti a sedere) ci stanno provando già da un paio d'anni e con ottimi risultati. Sarebbe per esempio il caso di ritornare anche ai cosiddetti biglietti "Last minute" (al prezzo politico di 7-10 euro) onde evitare di lasciare per un concerto meraviglioso come quello di qualche sera fa del Tokyo String Quartet un centinaio di poltrone tristemente vuote. Concerti come quelli, infatti, accendono la scintilla dell'emozione, rivelano la Grande Musica eseguita al meglio con tutte le conseguenze che questo comporta. Per i soliti noti queste saranno piccole cose, ma aiuterebbero, tra l'altro, ad evitare magre figure di fronte ad un ensemble stellare come il "Tokyo" abituato a riempire rinomate sale da concerto in tutto il mondo.
Ci sarà indubbiamente anche un difetto di comunicazione (quanto in buona fede però...?!) per la Classica, che non manca, per fare un esempio attuale al pur simpatico folletto (pianista-compositore di talento) Giovanni Allevi, che gode da tempo di attenzioni costanti e affettuose di radio e tv pubbliche e private. Così, cari amici, è certo assai più agevole riempire Palasport da 4000 posti. La sfida più autentica sarebbe invece quella di togliere, cari Media, un bel po' di visibilità a Madonna, Paris Hilton, Britney Spears (e compagnia bella) e regalarne almeno un briciolo in più alle star della Classica e della Lirica. Di certo, almeno da un punto di vista etico, i nostri ragazzi avrebbero solo da guadagnarci.
Ci sarà indubbiamente anche un difetto di comunicazione (quanto in buona fede però...?!) per la Classica, che non manca, per fare un esempio attuale al pur simpatico folletto (pianista-compositore di talento) Giovanni Allevi, che gode da tempo di attenzioni costanti e affettuose di radio e tv pubbliche e private. Così, cari amici, è certo assai più agevole riempire Palasport da 4000 posti. La sfida più autentica sarebbe invece quella di togliere, cari Media, un bel po' di visibilità a Madonna, Paris Hilton, Britney Spears (e compagnia bella) e regalarne almeno un briciolo in più alle star della Classica e della Lirica. Di certo, almeno da un punto di vista etico, i nostri ragazzi avrebbero solo da guadagnarci.
giovedì 20 dicembre 2007
Caloroso successo per il Concerto di Natale del Collegium Musicum in Cattedrale a Bari
Confesso la mia suprema ignoranza: non mi sono mai chiesto che brano fosse quello che per anni, sin da bambino, “sparato” al massimo volume nel televisore in bianco e nero, rintronava le mie piccole orecchie. Alludo naturalmente alla sigla dell’Eurovisione, refrain immancabile da molti anni di ogni diretta calcistica planetaria, di ogni evento olimpico, di ogni appassionante discesa libera della Coppa del Mondo di sci e di tanti altri eventi televisivi. Ecco finalmente svelato il mistero: si tratta del Preludio dal “Te Deum” H.146 di Marc-Antoine Charpentier.
Devo dire personalmente grazie al maestro Rino Marrone (nella foto) ed al suo valido ensemble, il Collegium Musicum di Bari, dell’involontaria quanto piacevole scoperta. Infatti, nel suo bel concerto di Natale a Bari di qualche sera fa il suddetto “Te Deum” (ispirato pare a quello stupendo di Jean-Baptiste Lully: quello sì, lo conosco e adoro da sempre!) era in programma insieme alla Suite (Ouverture) n. 3 in re maggiore BWV 1068 del sommo Sebastiano Bach (quella per intenderci dell’arcinota “Aria” sulla quarta corda), ad una delicata cantata natalizia di un diciottenne Nino Rota, “Il presepio” per soprano e archi su parole popolari toscane ed a tre celebri canti natalizi (“Tu scendi dalle stelle”, “Bell’albero del mio Natal”, “Jingle Bells”) per coro di voci bianche e orchestra. Cattedrale naturalmente strapiena per il concerto gratuito offerto dal Collegium Musicum. Bravi anche i cinque solisti vocali impegnati: Dolores Carlucci, pregevole la sua prova anche nel presepio rotiano, Antonella Rondinone, Alessandra Volpe, Camillo Facchino e Angelo De Leonardis. Bene i tre cori della Polifonica Biagio Grimaldi, di voci bianche “S.Pio” e “All’Ottava” tutti diretti con la consueta competente dedizione da Emanuela Aymone (possibile che nessun grande coro, tra le 14 fondazioni liriche italiane, abbia bisogno di una professionista del suo calibro?). Un dubbio però mi arrovellava alla fine dell’applauditissimo concerto di Marrone: è ancora ammissibile nell’anno di grazia 2007, dopo peraltro quarant’anni di studi e ricerche sulla prassi esecutiva della musica antica, preziosi recuperi filologici, discussioni infinite tra musicologi di tutto il mondo, centinaia di ensemble convertiti alla lezione di Harnoncourt e…“soci” eseguire ancora oggi con strumenti e codici stilistici moderni pagine barocche come le Suite per orchestra di Bach e il “Te Deum” di Charpentier? Voi che ne dite?
Nasce in Rete l'archivio ipermediale italo-greco
Un progetto quello curato dal professor Bepi Acquaviva (denominato tecnicamente: INTERREG III A "Attraverso lo spettacolo. Archivio Ipermediale Italo-Greco in rete") che nasce dalla lodevole finalità di conservare la memoria degli spettacoli più significativi che si vedono oggi in Puglia e in Grecia. Un modo direi, a mio sommesso parere, finalmente nuovo per mettere a disposizione anche delle giovani generazioni che a teatro vanno poco o per niente di poter contare su un fitto carnet di documenti audiovisuali. Con l'aiuto indispensabile delle Teche RAI, tra i numerosi partners aderenti al progetto insieme alle Università degli Studi di Bari e Ioannina, alla Provincia di Brindisi, al Teatro Pubblico Pugliese ed alla Fondazione Petruzzelli si potranno, per esempio, rivedere ben 52 spettacoli o almeno brani significativi di essi legati alle passate e (speriano anche...future) stagioni del Teatro Petruzzelli, corredati da schede storico-critiche bilingui in italiano e greco. Progetto dunque davvero significativo che è stato presentato ieri al Teatro Piccinni di Bari in una affollata conferenza stampa - di sapore quasi "convegnistico": TRa i numerosi presenti oltre ad Acquaviva, sono intervenuti l'Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, Silvia Godelli (nella foto), Waldemaro Morgese (Direttore della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo"), il Vicedirettore delle Teche Rai, Guido Del Pino, Giandomenico Vaccari (Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli) e Jenny Georghiu (rappresentante della Regione Greca delle Isole Jonie).
"Pagine da Antigone" di Tommaso Traetta in scena a Bitonto
Appuntamento da non perdere per gli appassionati di canto e musica lirico-sinfonica.
La splendida Cattedrale di Bitonto ospiterà sabato 22 dicembre (inizio alle ore 20) il concerto “Pagine da Antigone”, ripercorrendo le parti più significative dell’opera che il musicista bitontino Tommaso Traetta compose nel 1772 alla corte di Caterina II a San Pietroburgo (il libretto della tragedia per musica “Antigone” fu scritto da Marco Coltellini).
Il concerto è prodotto dal Comune di Bitonto nell’ambito del Traetta Opera Festival, che ha celebrato a ottobre la seconda edizione grazie alla collaborazione della Regione Puglia e della Provincia di Bari. Le due soprano, che vestiranno i panni da solisti di Antigone e Ismene (Yasuko Sato e Maria Agresta), infatti, sono le prime due classificate assolute del 1° Concorso internazionale di canto lirico «Tommaso Traetta», che rappresenta il momento centrale del Festival dedicato al genio musicale bitontino.
Per l’occasione saranno eseguiti brani strumentali (Sinfonia e Ciaccona), brani corali (tra i quali il famosissimo “Piangi, o Tebe”) ed arie solistiche. Alle due soprano si affiancheranno l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, affidata alla direzione del maestro Vito Clemente, e il Coro Lirico “Città di Bitonto” guidato dal maestro Emanuela Aymone. La serata sarà presentata da Michele Mirabella (nella foto è in dolce compagnia dell'incantevole Arianna Ciampoli).
“Pagine da Antigone” apre la serie di appuntamenti con “Dulcis in Music – dialoghi tra note di Natale”, la rassegna che l’amministrazione comunale di Bitonto ha varato con l’intento di utilizzare diversificati linguaggi musicali per tracciare una linea ideale di continuità tra passato, presente e futuro, coinvolgendo nella fruizione dei concerti tutte le diverse fasce della comunità cittadina (giovani, anziani, diversamente abili, adulti, bambini).
Il programma del concerto “Pagine da Antigone” (musiche di Tommaso Traetta) prevede:
- Sinfonia
- Aria “D’una misera famiglia”
- Aria “Ah giunto invan credei”
- Aria “Ombra cara, amorosa”
- Aria “Quante lacrime”
- Aria “Finito è il mio tormento”
- Coro “Piangi, o Tebe”
- Aria “Ah lasciami morir”
- Coro “Sorgi di Venere”
- Ciaccona.
L’ingresso al concerto è libero.
La splendida Cattedrale di Bitonto ospiterà sabato 22 dicembre (inizio alle ore 20) il concerto “Pagine da Antigone”, ripercorrendo le parti più significative dell’opera che il musicista bitontino Tommaso Traetta compose nel 1772 alla corte di Caterina II a San Pietroburgo (il libretto della tragedia per musica “Antigone” fu scritto da Marco Coltellini).
Il concerto è prodotto dal Comune di Bitonto nell’ambito del Traetta Opera Festival, che ha celebrato a ottobre la seconda edizione grazie alla collaborazione della Regione Puglia e della Provincia di Bari. Le due soprano, che vestiranno i panni da solisti di Antigone e Ismene (Yasuko Sato e Maria Agresta), infatti, sono le prime due classificate assolute del 1° Concorso internazionale di canto lirico «Tommaso Traetta», che rappresenta il momento centrale del Festival dedicato al genio musicale bitontino.
Per l’occasione saranno eseguiti brani strumentali (Sinfonia e Ciaccona), brani corali (tra i quali il famosissimo “Piangi, o Tebe”) ed arie solistiche. Alle due soprano si affiancheranno l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, affidata alla direzione del maestro Vito Clemente, e il Coro Lirico “Città di Bitonto” guidato dal maestro Emanuela Aymone. La serata sarà presentata da Michele Mirabella (nella foto è in dolce compagnia dell'incantevole Arianna Ciampoli).
“Pagine da Antigone” apre la serie di appuntamenti con “Dulcis in Music – dialoghi tra note di Natale”, la rassegna che l’amministrazione comunale di Bitonto ha varato con l’intento di utilizzare diversificati linguaggi musicali per tracciare una linea ideale di continuità tra passato, presente e futuro, coinvolgendo nella fruizione dei concerti tutte le diverse fasce della comunità cittadina (giovani, anziani, diversamente abili, adulti, bambini).
Il programma del concerto “Pagine da Antigone” (musiche di Tommaso Traetta) prevede:
- Sinfonia
- Aria “D’una misera famiglia”
- Aria “Ah giunto invan credei”
- Aria “Ombra cara, amorosa”
- Aria “Quante lacrime”
- Aria “Finito è il mio tormento”
- Coro “Piangi, o Tebe”
- Aria “Ah lasciami morir”
- Coro “Sorgi di Venere”
- Ciaccona.
L’ingresso al concerto è libero.
mercoledì 19 dicembre 2007
Il Duo Igudesman & Joo inaugura la stagione degli Amici della Musica "M. Giuliani" di Barletta
“Lo show più divertente che io abbia mai visto sulla vita dei musicisti dai tempi del grande Victor Borge. Non sono riuscito a smettere dal ridere durante l’intera serata. Andate a vedere questi musicisti straordinari. Ciò che mettono in scena è la vita nel suo aspetto più comico. Non è un semplice intrattenimento, è veramente esilarante.” (Gidon Kremer).
Così uno dei più grandi violinisti viventi si è espresso su “A little Nightmare Music”, spettacolo tenuto dal Duo Igudesman & Joo (nella foto), che in prima assoluta nel meridione d’Italia, inaugurerà la Stagione 2008 dell’Associazione Amici della Musica “M. Giuliani” domani 20 dicembre presso il Teatro Curci di Barletta alle 21.15.
Aleksey Igudesman e Richard Hyung Ki Joo hanno cominciato a collaborare sin dal primo incontro, avvenuto all’età di dodici anni, in cui entrambi erano allievi della scuola Jehudi Menhuin. Il loro sogno comune era quello di diffondere la musica classica presso un pubblico più vasto. Ora, dopo anni, seguendo le impronte di luminari come Victor Borge, Dudley Moore e persino Glenn Gould, hanno creato uno spettacolo all’avanguardia che rifugge l'inquadramento in una specifica categoria e si sono avvicinati alla realizzazione del proprio sogno combinando alla perfezione umorismo e musica. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il Rotary Club Andria-Castelli Svevi, il Rotary Club di Trani, il Club Inner Wheel ed il Club Rotaract.
Così uno dei più grandi violinisti viventi si è espresso su “A little Nightmare Music”, spettacolo tenuto dal Duo Igudesman & Joo (nella foto), che in prima assoluta nel meridione d’Italia, inaugurerà la Stagione 2008 dell’Associazione Amici della Musica “M. Giuliani” domani 20 dicembre presso il Teatro Curci di Barletta alle 21.15.
Aleksey Igudesman e Richard Hyung Ki Joo hanno cominciato a collaborare sin dal primo incontro, avvenuto all’età di dodici anni, in cui entrambi erano allievi della scuola Jehudi Menhuin. Il loro sogno comune era quello di diffondere la musica classica presso un pubblico più vasto. Ora, dopo anni, seguendo le impronte di luminari come Victor Borge, Dudley Moore e persino Glenn Gould, hanno creato uno spettacolo all’avanguardia che rifugge l'inquadramento in una specifica categoria e si sono avvicinati alla realizzazione del proprio sogno combinando alla perfezione umorismo e musica. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il Rotary Club Andria-Castelli Svevi, il Rotary Club di Trani, il Club Inner Wheel ed il Club Rotaract.
Qui Bari: Dall'orchestra di chitarre di Pasquale Scarola in Vallisa alle "bacchette rosa" della Sala Giuseppina
L’Orchestra di Chitarre De Falla è la protagonista del sesto appuntamento in cartellone per la seconda rassegna chitarristica internazionale della Puglia, organizzata a Bari dall’associazione musicale De Falla, fondata sette anni or sono dal noto chitarrista e docente Pasquale Scarola (nella foto). Il concerto di questa sera (auditorium Vallisa, alle 21 Info. 347.6052769) prevede, tra l’altro, la partecipazione del sassofonista Roberto Ottaviano, da anni autorevole stella del Jazz pugliese. Sempre a Bari, per la stagione concertistica del Coretto stasera (alle 21) nella Sala Giuseppina del Teatro Kursaal Santalucia di scena due giovani “bacchette rosa”: Elisabetta Nardulli e Grazia Bonasia che dirigono l’Orchestra Symphonia e il Quartetto di Sassofoni Renaissance. Musiche di Bach, Mozart e Nicolau. E per chi ama il balletto al Piccinni c’è anche la replica dei Cosacchi del Don. Una città, come si può notare che pullula di musica, concerti e spettacoli quotidiani. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma quando finalmente sarà a disposizione dopo 17 anni il “Nuovo” Petruzzelli (con i suoi 1600 posti a sedere) siete proprio convinti che saremo in grado di...riempirlo?
Che ne dite?
Che ne dite?
Qui Lecce: L'enfant prodige americano Conrad Tao nell'annuale omaggio a Tito Schipa
Arriva alla quinta edizione “Omaggio a Tito Schipa”, la serata in ricordo del grande tenore leccese in occasione dell’anniversario della sua scomparsa (16 dicembre 1965). Ad organizzarla l’Associazione Nireo in collaborazione con la Fondazione “Tito Schipa” ente morale, il Comune di Lecce, la Provincia di Lecce e Confindustria Lecce.
Protagonista del concerto, il 21 dicembre 2007 al Teatro Paisiello di Lecce (inizio alle 21), sarà Conrad Tao (nella foto), enfant prodige americano di tredici anni che torna nel capoluogo salentino dopo il suo debutto italiano, avvenuto la scorsa estate durante la terza edizione del “Miami International Piano Festival in Lecce”.
Pianista, violinista e compositore, Tao si esibirà nella prima parte al pianoforte, mentre nella seconda parte il talento statunitense darà prova della sua riconosciuta abilità al violino. Tao è, infatti, uno dei più giovani assegnatari di strumenti da parte della Stradivari Society e attualmente suona un violino del 1750 di misura 7/8 di Nicola Gagliano.
Il programma musicale del concerto di Lecce, il cui ricavato andrà in beneficenza all’Associazione Onlus “Cuore Amico”, lo vedrà spaziare dal repertorio classico a quello più contemporaneo. Al pianoforte eseguirà la “Sonata in Do maggiore op.53 Waldstein” di Ludwig van Beethoven, la “Ballata in Sol minore op.23 n. 1” di Frédéric Chopin, la “Rapsodia spagnola” di Franz Liszt, “Etude Fantasy” di John Corigliano e la sua prima composizione “Silhouettes and Shadows”, che Tao ha scritto all’età di 10 anni e che gli è valsa il premio BMI Carlos Surinach, del quale è risultato il più giovane vincitore nell’emisfero occidentale.
Nella seconda parte, al violino, Tao proporrà Allemanda e Giga dalla “Partita n. 2 in Re minore” di Johann Sebastian Bach e “Tambourin Chinois” di Fritz Kreisler, per la quale sarà accompagnato al pianoforte dal maestro Carlo Scorrano.
Nato ad Urbana, Illinois, Conrad Tao è stato un talento precocissimo. All’età di 18 mesi, infatti, è stato visto suonare canzoni per bambini al pianoforte. Ha cominciato a prendere lezioni di violino a 3 anni e lezioni di piano a 3 anni e mezzo. A 4 anni ha tenuto il suo primo concerto in pubblico e, a 8, ha debuttato con la Utah Chamber Music Festival Orchestra suonando il concerto per pianoforte di Mozart in La Maggiore, K414. Da allora si è esibito con alcune fra le più importanti orchestre americane ed ha vinto competizioni prestigiose, fra le quali, come pianista, nel 2006, il concorso Julliard Pre-College “Gina Baucher” e il concorso “Prokofiev Concerto”, e, come violinista, nel 2003, a 8 anni, il Walgreens National Concerto Competition, seguito dall’esecuzione del Concerto per violino in Mi Minore di Mendelsshon con la Midwest Young Artist Concert Orchestra.
Dopo “Silhouettes and Shadows”, è datata febbraio 2007 la sua seconda composizione, “Duet for Erhu and Violin”, un lavoro commissionato dall’Art Institute of Chicago.
L’Associazione Culturale Nireo è stata fondata nel 2002 su iniziativa del maestro Francesco Libetta e del critico musicale Eraldo Martucci con l’aiuto della Fondazione Patrons of Exceptional Artist di Miami ed organizza, con cadenza biennale, il Miami International Piano Festival in Lecce. Altre attività dell’associazione riguardano la produzione di testimonianze multimediali di performing arts.
Il concerto a Lecce di Conrad Tao sarà videoregistrato e diventerà un dvd della VAI. Infotel:0833.564304 / http://www.nireo.it/
Protagonista del concerto, il 21 dicembre 2007 al Teatro Paisiello di Lecce (inizio alle 21), sarà Conrad Tao (nella foto), enfant prodige americano di tredici anni che torna nel capoluogo salentino dopo il suo debutto italiano, avvenuto la scorsa estate durante la terza edizione del “Miami International Piano Festival in Lecce”.
Pianista, violinista e compositore, Tao si esibirà nella prima parte al pianoforte, mentre nella seconda parte il talento statunitense darà prova della sua riconosciuta abilità al violino. Tao è, infatti, uno dei più giovani assegnatari di strumenti da parte della Stradivari Society e attualmente suona un violino del 1750 di misura 7/8 di Nicola Gagliano.
Il programma musicale del concerto di Lecce, il cui ricavato andrà in beneficenza all’Associazione Onlus “Cuore Amico”, lo vedrà spaziare dal repertorio classico a quello più contemporaneo. Al pianoforte eseguirà la “Sonata in Do maggiore op.53 Waldstein” di Ludwig van Beethoven, la “Ballata in Sol minore op.23 n. 1” di Frédéric Chopin, la “Rapsodia spagnola” di Franz Liszt, “Etude Fantasy” di John Corigliano e la sua prima composizione “Silhouettes and Shadows”, che Tao ha scritto all’età di 10 anni e che gli è valsa il premio BMI Carlos Surinach, del quale è risultato il più giovane vincitore nell’emisfero occidentale.
Nella seconda parte, al violino, Tao proporrà Allemanda e Giga dalla “Partita n. 2 in Re minore” di Johann Sebastian Bach e “Tambourin Chinois” di Fritz Kreisler, per la quale sarà accompagnato al pianoforte dal maestro Carlo Scorrano.
Nato ad Urbana, Illinois, Conrad Tao è stato un talento precocissimo. All’età di 18 mesi, infatti, è stato visto suonare canzoni per bambini al pianoforte. Ha cominciato a prendere lezioni di violino a 3 anni e lezioni di piano a 3 anni e mezzo. A 4 anni ha tenuto il suo primo concerto in pubblico e, a 8, ha debuttato con la Utah Chamber Music Festival Orchestra suonando il concerto per pianoforte di Mozart in La Maggiore, K414. Da allora si è esibito con alcune fra le più importanti orchestre americane ed ha vinto competizioni prestigiose, fra le quali, come pianista, nel 2006, il concorso Julliard Pre-College “Gina Baucher” e il concorso “Prokofiev Concerto”, e, come violinista, nel 2003, a 8 anni, il Walgreens National Concerto Competition, seguito dall’esecuzione del Concerto per violino in Mi Minore di Mendelsshon con la Midwest Young Artist Concert Orchestra.
Dopo “Silhouettes and Shadows”, è datata febbraio 2007 la sua seconda composizione, “Duet for Erhu and Violin”, un lavoro commissionato dall’Art Institute of Chicago.
L’Associazione Culturale Nireo è stata fondata nel 2002 su iniziativa del maestro Francesco Libetta e del critico musicale Eraldo Martucci con l’aiuto della Fondazione Patrons of Exceptional Artist di Miami ed organizza, con cadenza biennale, il Miami International Piano Festival in Lecce. Altre attività dell’associazione riguardano la produzione di testimonianze multimediali di performing arts.
Il concerto a Lecce di Conrad Tao sarà videoregistrato e diventerà un dvd della VAI. Infotel:0833.564304 / http://www.nireo.it/
martedì 18 dicembre 2007
"I Cosacchi del Don" oggi e domani al Teatro Piccinni per la Camerata Musicale Barese
Il Balletto Statale Russo “I Cosacchi del Don” sarà ospite della Camerata Musicale Barese questa sera e domani, mercoledì 19 al Teatro Piccinni con inizio alle ore 21.
Sarà il quarto appuntamento della Stagione con il “TeatroDanza”. In programma danze di guerra, danze tipiche di campagna, danze femminili, quadriglie, miniature scherzose e larga parte del repertorio che ha reso famosi in tutto il mondo i ballerini cosacchi, eloquente espressione di caratteristiche, inimitabili e movimentate tradizioni di questo popolo così fiero e coraggioso. Direttore artistico Viktor Preobrazhensky; coreografie di Nonna Gepfner. L’Ensemble “Cossack Curen” è stato costituito nel 1985 ed è il principale complesso artistico professionale dei Cosacchi del Don in Russia. Per il notevole contributo allo sviluppo della cultura cosacca, nel 2000 ha assunto la designazione di Statale. Dal 1994 il complesso effettua tournées di successo in Giappone, Francia, Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca. L’Ensemble si è esibito nelle più prestigiose sale concertistiche di Mosca tra cui “Rossija”, “Ciaikovskij” ed il Palazzo dei Congressi del Cremlino.
Famosi Maestri della scena russa, quali l’Artista Emerito della Russia Gennadij Minkh, l’Artista del Popolo della Russia il Prof. Anatolij Kvasov hanno collaborato con l’Ensemble dei Cosacchi del Don. La coreografa del complesso è Nonna Gepfner, Artista di grande talento. Il repertorio del balletto annovera un grande numero di danze classiche e musiche popolari cosacche, spiritose quadriglie e miniature danzanti. Per informazioni e prenotazioni gli uffici della Camerata sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20 e straordinariamente sabato e domenica mattina dalle ore 10 alle 13. Infotel 080/5211908, botteghino Teatro Piccinni Tel. 080/5212484 e Box Office La Feltrinelli Tel. 080/5240464.
Sarà il quarto appuntamento della Stagione con il “TeatroDanza”. In programma danze di guerra, danze tipiche di campagna, danze femminili, quadriglie, miniature scherzose e larga parte del repertorio che ha reso famosi in tutto il mondo i ballerini cosacchi, eloquente espressione di caratteristiche, inimitabili e movimentate tradizioni di questo popolo così fiero e coraggioso. Direttore artistico Viktor Preobrazhensky; coreografie di Nonna Gepfner. L’Ensemble “Cossack Curen” è stato costituito nel 1985 ed è il principale complesso artistico professionale dei Cosacchi del Don in Russia. Per il notevole contributo allo sviluppo della cultura cosacca, nel 2000 ha assunto la designazione di Statale. Dal 1994 il complesso effettua tournées di successo in Giappone, Francia, Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca. L’Ensemble si è esibito nelle più prestigiose sale concertistiche di Mosca tra cui “Rossija”, “Ciaikovskij” ed il Palazzo dei Congressi del Cremlino.
Famosi Maestri della scena russa, quali l’Artista Emerito della Russia Gennadij Minkh, l’Artista del Popolo della Russia il Prof. Anatolij Kvasov hanno collaborato con l’Ensemble dei Cosacchi del Don. La coreografa del complesso è Nonna Gepfner, Artista di grande talento. Il repertorio del balletto annovera un grande numero di danze classiche e musiche popolari cosacche, spiritose quadriglie e miniature danzanti. Per informazioni e prenotazioni gli uffici della Camerata sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20 e straordinariamente sabato e domenica mattina dalle ore 10 alle 13. Infotel 080/5211908, botteghino Teatro Piccinni Tel. 080/5212484 e Box Office La Feltrinelli Tel. 080/5240464.
Un Brahms da incorniciare, ma solo per pochi intimi...
Da giovane Johannes Brahms subiva l’ossessivo fascino del rifiuto di ciò che scriveva. Di solito i compositori alle prime armi si producono in pagine brevi. Brahms prediligeva invece, sin dagli inizi della sua luminosa carriera artistica, lavori di ampie, dense, corpose dimensioni. I modelli (Bach, Mozart, Beethoven, Schubert e naturalmente Schumann) erano solo un punto di partenza per sviluppare poi per gradi l’Arte del contrappunto, della fuga, della variazione. Un programma monografico su Brahms poteva forse spaventare gli appassionati (soprattutto italiani) di musica di cinquant’anni fa, non certo quelli di oggi. Eppure ieri pomeriggio al cospetto di due eccellenti artisti come il violoncellista Diego Romano e la pianista Laura De Fusco, impegnati con le uniche due sonate per violoncello e piano (la n. 1 op. 38 e la n.2 op.99) scritte dal grande compositore di Amburgo, solo pochi intimi si sono "avventurati" nel borgo antico di Bari per raggiungere l'auditorium Vallisa, dove per l’appunto si svolgeva il concerto. Si trattava poi, va detto, del primo (importante) appuntamento della nona stagione dell’Accademia dei Cameristi. Stagione che da quest’anno è a pagamento (10 euro l’ingresso, 70 euro l’abbonamento ordinario, solo 40 euro per soci e giovani), ma offre agevolazioni interessanti per diverse fasce d’età. In ogni caso, anche un biglietto da 10 euro non giustifica assolutamente la presenza di appena una cinquantina di paganti all’interno della Vallisa. Si è trattato di un concerto davvero esemplare, dove nonostante l’umidità del contenitore, sia Diego Romano (violoncellista giovane, ma già tra i più dotati ed apprezzati della sua generazione) che Laura De Fusco (pianista e docente di meritata fama internazionale, cresciuta alla gloriosa Scuola di Vincenzo Vitale) hanno offerto un’interpretazione delle suddette due sonate brahmsiane da incorniciare per l’avvolgente bellezza del fraseggio, la delicata cantabilità dell'intimo dialogo tra i due strumenti e l’approccio, talora persino impetuoso, nei momenti più esaltanti delle pagine eseguite. Peccato, davvero peccato per gli assenti…
Prossimo appuntamento con i Cameristi il 14 gennaio sempre in Vallisa, alle 18.30. In programma due Trii di Chausson e Ravel. Interpreti: Leonardo Micucci (violino), Federico Bracalente (violoncello) e Francesco Basanisi. (pianoforte).
La bellissima Petite Messe Solennelle di Rossini diretta da Fabio Mastrangelo nella Cattedrale di Bari
Sabato 22 dicembre alle 20.30 nella Cattedrale di Bari, la Fondazione Petruzzelli invita il pubblico ad un grande concerto. Sarà il maestro Fabio Mastrangelo (nella foto) a dirigere la "Petite Messe Solennelle", uno degli ultimi straordinari capolavori di Gioachino Rossini, interpretato nella versione per soli, coro, due pianoforti e harmonium da Yevgeny Akimov (tenore), Lidia Tamburino (soprano), Galina Sidorenko (mezzosoprano) e Domenico Colaianni (bass-bariton) e dai pianisti Pasquale Iannone, Paola Bruni e Gianna Valente, per l'occasione impegnata all’harmonium. Il Coro della Fondazione Petruzzelli sarà diretto dal maestro Franco Sebastiani. Ingresso libero. Informazioni: 080.521.24.84 / http://www.fondazionepetruzzelli.it/
Feste Musicali d'Inverno a Monopoli e dintorni
FESTE MUSICALI d'inverno è una rassegna musicale alla prima edizione nella città di Monopoli, nata dalla collaborazione dell'Ensemble '05 con l'Associazione Musicale Euterpe, il consolidato sodalizio che sin dall'estate 2005 produce a Monopoli il "Festival Ritratti", giunta alla sua quarta edizione, già prevista il prossimo agosto. L'Ensemble '05, fondato dalla giovanissima pianista Antonia Valente (nella foto) e dal chitarrista Massimo Felici, è una compagine cameristica "a geometria variabile" che unisce giovani e giovanissimi musicisti, molti dei quali tuttora studenti, interessati ad approfondire lo studio dell'universo cameristico al fianco di artisti con notevole esperienza in campo internazionale, nel ruolo di tutor di prestigio. Nel segno di questa formula diversi progetti sono nati per promuovere il lavoro di questo laboratorio formativo, attraverso la proposta al pubblico di programmi monografici, articolati in un caleidoscopio di formazioni molto diverse, che hanno sin dall'esordio riscosso ampi consensi di critica e di pubblico: le monografie dedicate a Mozart, Robert e Clara Schumann, Brahms, Maurice Ravel, Sergej Rachmaninov, Arno Babadjanian, Bartok, Liszt e Ligeti, Paganini, Appalachian Spring di Aaron Copland, l'allestimento dell'Opera-Tango di Astor Piazzola "Maria de Buenos Aires", ospiti al bandoneon Marcelo Nisinman e Per Arne Glorvigen, le Partite di Bach per violino solo di Pavel Berman, il recital del pianista François-Joël Thiollier, i Concerti per pianoforte di Chopin in versione cameristica, la retrospettiva dedicata a Spagna e Sudamerica. Questo nuovo cartellone musicale composto di 6 appuntamenti, patrocinato dagli Assessorati alla Cultura e al Turismo, prenderà il via il 19 dicembre alle ore 20.00 nell'incantevole cornice della Chiesa di Santa Maria Amalfitana nel Centro Storico di Monopoli, e sarà diviso in due parti. I primi 4 appuntamenti, dal 19 al 22 dicembre, saranno interamente dedicati all'universo della chitarra in diverse formazioni, con il titolo "Il Polifemo d'oro", ispirato ad un verso di Federico Garcia Lorca che, compositore lui stesso di splendidi brani per chitarra, così esternava il suo amore per le sei corde:"Nel rotondo crocevia, sei donzelle ballano. Tre di carne e tre d'argento. I sogni di ieri le cercano, ma le tiene abbracciate un Polifemo d'oro. La chitarra!" Ad aprire la rassegna il recital del chitarrista francese Philippe Villa su composizioni di Coste, Tàrrega,Giuliani, Cano, Mertz, Rudniev-Orhekov. Ospiti i solisti dell'Athesthis Chorus di Filippo Maria Bressan per il secondo concerto: insieme a Massimo Felici proporranno il "Romancero Gitano" del compositore Mario Castelnuovo-Tedesco, del quale nel 2008 si celebra il quarantennale della morte: una piccola anteprima di un ampio progetto che l'Ensemble '05 dedicherà al compositore ebreo costretto all'esilio americano dalle persecuzioninazi-fasciste. Nel terzo concerto protagonisti dalla Spagna i Fratelli Cuenca, Josè Manuel alla chitarra, Francisco al pianoforte, con musiche di Granados, Tàrrega, Boccherini, Cuenca, Rodrigo, De Falla. Sabato 22 dicembre, infine, sarà il Quartetto chitarristico "Leonardo" a chiudere gli appuntamenti all'Amalfitana: Massimo Felici, Agostino Valente, Goran Liste Alessandro Paris suoneranno musiche di Torroba, Dyens, Assad, Bellinati, Sollima. Dopo le festività natalizie le "Feste musicali"proseguiranno con altre due produzioni: il 27 dicembre, alle 19.30 presso la Masseria Spina a Monopoli, "A Ceremony ofCarols"ospite il coro "Juvenes Cantores" di Luigi Leo con il giovane arpista Antonio Ostuni - musiche di Britten, Ruttere della Tradizione del Natale. Saranno proprio i componenti dell'Ensemble '05, in formazione di Trio a chiudere questo cartellone d'inverno: alle 19.30 presso la Masseria Vagone, infatti, Nicola Fiorino, Anna Pugliese e Antonia Valente, proporranno un ritratto della Russia e dell'Armenia, con la Sonata per violoncello e pianoforte op.19 di Sergej Rachmaninov, e il Trio del 1952 di Arno Babadjanian. L'Ensemble '05 con questo nuovo appuntamento corona la volontà di collaborare con due fondamentali protagonisti del volontariato a Monopoli: l'A.P.A.D., Associazione per leadozioni a distanza, e l'A.ab.E, Associazione Amici dei Bambini dell'Eritrea, attive da diverse anni in importanti programmi di sostegno alle famiglie e allo sviluppo dialcune zone dell'Africa. Il pubblico avrà occasione di conoscere i progetti delle due associazioni, e partecipare alla raccolta di fondi promossa nel corso della serate. Infotel: 320.6646395 /339.3770307 - email: info@ensemble05.it
lunedì 17 dicembre 2007
HO IMPARATO CHE...
Ho imparato... che nessuno è perfetto... Finché non ti innamori.
Ho imparato... che la vita è dura...Ma io di più!!! Ho imparato... che le opportunità non vanno mai perse. Quelle che lasci andare tu... le prende qualcun altro. Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte. Ho imparato... che bisognerebbe sempre usare parole buone...Perchè domani forse si dovranno rimangiare. Ho imparato... che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto. Ho imparato... che non posso scegliere come mi sento... Ma posso sempre farci qualcosa. Ho imparato... che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno... ti ha agganciato per la vita. Ho imparato... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna....Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali. Ho imparato... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta. Ho imparato... che è meglio dare consigli solo in due circostanze... Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita. Ho imparato... che meno tempo spreco... più cose faccio. E' la settimana dell' amicizia...Dimostra ai tuoi amici che ci tieni.
Ho imparato... che la vita è dura...Ma io di più!!! Ho imparato... che le opportunità non vanno mai perse. Quelle che lasci andare tu... le prende qualcun altro. Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte. Ho imparato... che bisognerebbe sempre usare parole buone...Perchè domani forse si dovranno rimangiare. Ho imparato... che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto. Ho imparato... che non posso scegliere come mi sento... Ma posso sempre farci qualcosa. Ho imparato... che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno... ti ha agganciato per la vita. Ho imparato... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna....Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali. Ho imparato... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta. Ho imparato... che è meglio dare consigli solo in due circostanze... Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita. Ho imparato... che meno tempo spreco... più cose faccio. E' la settimana dell' amicizia...Dimostra ai tuoi amici che ci tieni.
Annullato a causa del maltempo il convegno su van Westerhout a Mola di Bari. Rinviato al 22 dicembre il concerto di Giuseppe La Malfa
E' stato annullato a causa della neve e del maltempo che ha imperversato in questi ultimi giorni in Puglia, ed in particolare nel Barese, l'atteso Convegno su Niccolò van Westerhout, che doveva tenersi sabato e domenica presso il teatro comunale (proprio a lui intitolato) di Mola di Bari. Nei prossimi giorni si sapranno le nuove date in cui il convegno potrà essere nuovamente organizzato. Dalla Società dei Concerti di Bari arriva la notizia che anche l'annunciato concerto di ieri, per gli stessi motivi, è stato rinviato al 22 dicembre alle 17.00, sempre al Kursaal Santalucia.
"In...canti di Natale": eventi musicali itineranti tra chiese e piazze di Bari
In occasione delle festività natalizie, l’assessorato al Decentramento del Comune di Bari, in collaborazione con la Fondazione Petruzzelli, dedica una sorpresa in musica a tutti i cittadini. Dopo il successo di “Musica in Periferia” e della “Festa dei Vicini” il sodalizio tra il Comune di Bari l’ente lirico dei baresi propone la rassegna “In…canti di Natale”. Da sabato scorso fino a domenica 30 dicembre 2007 una serie di eventi itineranti prenderanno forma tra chiese e piazze della città, con l’obiettivo di portare gli auguri in musica nelle Circoscrizioni della città di Bari. Il cartellone dell’evento, curato dal maestro Gregorio Goffredo (nella foto), sarà affidato alle note di Ensemble Castalia, Black & Blues, del Coro di Voci Bianche "SoLaRe", dei Christmas Quartet, dei Jubilee Gospel Singers ed alla magia del racconto di Natale “Cantata del Settimo Giorno”, impreziosito dalla musica del Coro Nova Artistudium. Informazioni dettagliate su interpreti, luoghi e date degli appuntamenti sono naturalmente disponibili sul sito della Fondazione barese: http://www.fondazionepetruzzelli.it/
venerdì 14 dicembre 2007
Un omaggio tra musica e poesia all'indimenticabile Mario Luzi
Domani, sabato 15 dicembre con inizio alle ore 19 presso l’Hotel Esperia di Sammichele di Bari, la Fondazione Concerti Piccinni organizza una serata di musica e poesia dal titolo “Il silenzio, la voce. Omaggio a Mario Luzi", con Leo Lestingi, voce recitante, e Mariateresa Bari al violoncello (Infotel: 080/5745761 – 335.5707272). Il recital poetico-musicale Il silenzio, la voce è incentrato sull’opera poetica e letteraria del grande poeta toscano Mario Luzi (1914-2005), che Leo Lestingi, già esponente di punta del teatro sperimentale e universitario pugliese e la giovane violoncellista Mariateresa Bari, hanno presentato con successo di pubblico e di critica in varie piazze italiane, tra cui anche Firenze nell’àmbito di un convegno luziano, alla presenza commossa e partecipe dello stesso Luzi.
Si tratta non solo di un omaggio, appassionato e “devoto”, al magistero artistico esercitato da Luzi in quasi mezzo secolo di attività poetica, ma di una sorta di affascinante viaggio all’interno delle stagioni poetiche da lui attraversate, che si snoda attraverso i termini più significativi di una sua piccola e preziosa opera, "Il silenzio, la voce" (ed. Sansoni 1984), nella quale Luzi ha chiarito i fondamenti del suo impegno poetico, alla ricerca della verità della parola e del suo senso, fra silenzio, appunto, e voce, intesa come possibilità estrema di dire e di proferire; insomma, come “profezia”. Il recital, infatti, propone un percorso denso e originale, dalle prime fasi dell’esperienza poetica luziana, ermetiche e simboliste, alle più recenti, dove la ricerca del poeta sembra coincidere in un approdo al “porto dell’anima”.
Si tratta non solo di un omaggio, appassionato e “devoto”, al magistero artistico esercitato da Luzi in quasi mezzo secolo di attività poetica, ma di una sorta di affascinante viaggio all’interno delle stagioni poetiche da lui attraversate, che si snoda attraverso i termini più significativi di una sua piccola e preziosa opera, "Il silenzio, la voce" (ed. Sansoni 1984), nella quale Luzi ha chiarito i fondamenti del suo impegno poetico, alla ricerca della verità della parola e del suo senso, fra silenzio, appunto, e voce, intesa come possibilità estrema di dire e di proferire; insomma, come “profezia”. Il recital, infatti, propone un percorso denso e originale, dalle prime fasi dell’esperienza poetica luziana, ermetiche e simboliste, alle più recenti, dove la ricerca del poeta sembra coincidere in un approdo al “porto dell’anima”.
Tokyo String Quartet: una sublime lezione di stile e civiltà musicale
A Bari non esiste purtroppo una consolidata tradizione cameristica. E’ anche raro, va detto, ascoltare ensemble di assoluto valore internazionale come il Tokyo String Quartet. Lo scorso anno abbiamo, per esempio, goduto l'ascolto – letteralmente incantati - dell’inglese Arditti String Quartet. Fortuna che in anni più recenti c’è stata l’Accademia dei Cameristi che ha proposto con lodevole continuità la presenza di una stagione di almeno una decina di concerti all'anno, tutti di buon livello, dedicata all’esecuzione di trii, quartetti, quintetti di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Brahms e tanti altri compositori noti e meno noti (anche del Novecento). Anni che hanno dunque permesso di formare comunque un discreto e solido pubblico di appassionati del genere. Ecco spiegata forse l’assenza di un pubblico più massiccio ieri sera (oltre alla disgraziata coincidenza di altri due appuntamenti di musica classica nella città: ma questa purtroppo non è una novità) al Kursaal Santalucia, dove suonava una delle migliori formazioni di quartetto d’archi al mondo. Ed è stato un vero peccato perché il concerto di ieri, tenuto dal formidabile ensemble nipponico per la stagione della Fondazione Petruzzelli, era davvero uno di quegli eventi a cui assolutamente non mancare. A dispetto del nome, va detto, il Quartetto è stato fondato nel 1969 all’interno della gloriosa Julliard School of Music di New York, dove si ritrovarono quattro musicisti precedentemente allievi della Scuola di Musica Toho di Tokyo del celebre professor Hideo Saito.
In quasi trent’anni di luminosa carriera artistica, l’ensemble ha tenuto concerti in tutto il mondo, inciso dischi importanti, organizzato indimenticabili masterclass per tanti giovanissimi musicisti.
Pur cambiando i suoi membri originali, il Quartetto di Tokyo è rimasto di straordinario, strepitoso livello. Nel programma presentato ieri sera spiccava anche una coinvolgente novità contemporanea (“Primera Luz” della giovane pianista-compositrice di Chelyabinsk Lera Auerbach) incastonata tra due note pagine come i quartetti n. 3 op. 18 e il n. 1 op. 59 “Razumovskij” di Beethoven.
I quattro solisti (Martin Beaver, Kikuei Ikeda, ai violini, Kazuhide Isomura alla viola e Clive Greensmith al violoncello: si tratta di strumenti Stradivari) hanno interpretato le pagine in programma con un’eleganza, uno stile, una qualità di suono a dir poco sublimi. La grandezza di un quartetto d’archi, si sa, non dipende solo dall’indiscussa qualità oggettiva dei quattro artisti che lo compongono ma soprattutto dalla capacità di dar vita al momento dell’esecuzione ad uno strumento unico, ad un’anima sola. Come accade per le orchestre più blasonate (si pensi ai Berliner o ai Wiener Philarmoniker e al loro “sound” da brividi) anche nella formazione del quartetto d’archi le eccellenti individualità che lo compongono devono, per così dire, “scomparire”, insabbiarsi di fronte ad un progetto comune di altissimo livello. Quello che poi sorprendeva ieri sera era d’altronde la disinvoltura del Tokyo di passare da un quartetto giovanile di Beethoven, riletto con sopraffina leggerezza e un’attenzione specialissima all’agogica e alle dinamiche, ad una pagina di invece complessa struttura armonica, eppure così drammaticamente intensa e comunicativa come “Primera Luz”. Nel primo Raszumowsky, si sa, c’è una svolta radicale nello stile beethoveniano che dai rassicuranti modelli haydniani passa ad una scrittura più personale ed esuberante, che per certi versi indica già i tratti avveniristici degli ultimi immensi capolavori cameristici. Il Tokyo String Quartet ne ha offerto un’interpretazione vivida, vibrante, appassionata, oltre che di pulizia tecnica quasi… sconcertante. Il pubblico barese ha accolto proprio quest’ultima interpretazione con tutto l’entusiasmo che meritava. Due bis da altrettanti quartetti di Mozart e Haydn hanno poi suggellato uno dei più emozionanti e raffinati concerti ascoltati a Bari negli ultimi sedici anni.
In quasi trent’anni di luminosa carriera artistica, l’ensemble ha tenuto concerti in tutto il mondo, inciso dischi importanti, organizzato indimenticabili masterclass per tanti giovanissimi musicisti.
Pur cambiando i suoi membri originali, il Quartetto di Tokyo è rimasto di straordinario, strepitoso livello. Nel programma presentato ieri sera spiccava anche una coinvolgente novità contemporanea (“Primera Luz” della giovane pianista-compositrice di Chelyabinsk Lera Auerbach) incastonata tra due note pagine come i quartetti n. 3 op. 18 e il n. 1 op. 59 “Razumovskij” di Beethoven.
I quattro solisti (Martin Beaver, Kikuei Ikeda, ai violini, Kazuhide Isomura alla viola e Clive Greensmith al violoncello: si tratta di strumenti Stradivari) hanno interpretato le pagine in programma con un’eleganza, uno stile, una qualità di suono a dir poco sublimi. La grandezza di un quartetto d’archi, si sa, non dipende solo dall’indiscussa qualità oggettiva dei quattro artisti che lo compongono ma soprattutto dalla capacità di dar vita al momento dell’esecuzione ad uno strumento unico, ad un’anima sola. Come accade per le orchestre più blasonate (si pensi ai Berliner o ai Wiener Philarmoniker e al loro “sound” da brividi) anche nella formazione del quartetto d’archi le eccellenti individualità che lo compongono devono, per così dire, “scomparire”, insabbiarsi di fronte ad un progetto comune di altissimo livello. Quello che poi sorprendeva ieri sera era d’altronde la disinvoltura del Tokyo di passare da un quartetto giovanile di Beethoven, riletto con sopraffina leggerezza e un’attenzione specialissima all’agogica e alle dinamiche, ad una pagina di invece complessa struttura armonica, eppure così drammaticamente intensa e comunicativa come “Primera Luz”. Nel primo Raszumowsky, si sa, c’è una svolta radicale nello stile beethoveniano che dai rassicuranti modelli haydniani passa ad una scrittura più personale ed esuberante, che per certi versi indica già i tratti avveniristici degli ultimi immensi capolavori cameristici. Il Tokyo String Quartet ne ha offerto un’interpretazione vivida, vibrante, appassionata, oltre che di pulizia tecnica quasi… sconcertante. Il pubblico barese ha accolto proprio quest’ultima interpretazione con tutto l’entusiasmo che meritava. Due bis da altrettanti quartetti di Mozart e Haydn hanno poi suggellato uno dei più emozionanti e raffinati concerti ascoltati a Bari negli ultimi sedici anni.
La Norma torna in scena dopo ben quarant'anni al Massimo di Palermo
Domenica 16 dicembre, alle ore 20.30, sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo torna Norma, in una coproduzione con il Teatro Massimo Bellini di Catania, un’esperienza prima nel suo genere e che ci si augura poter ripetere con successo in futuro. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro palermitano(preparato da Miguel Fabian Martinez) uno specialista del titolo belliniano, qual è indubbiamente Bruno Campanella. La regia è di Walter Pagliaro, le scene e i costumi di Alberto Verso, le luci di Bruno Ciulli. L’ultima edizione palermitana (eccetto una recita di questo stesso allestimento andata in scena nel 2006 e poi interrotta da uno sciopero) risale al 1967; alcuni ricorderanno ancora però le due recite del 1951 con Maria Callas in occasione del 150° anniversario della nascita di Bellini.
Norma, tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani dalla tragedia Norma ou L’infanticide di Alexandre Soumet, fu rappresentata per la prima volta il 26 dicembre 1931 al Teatro alla Scala di Milano, con la celebre Giuditta Pasta nel ruolo della protagonista. Il debutto non fu particolarmente felice, ma ben presto l’opera cominciò a riportare successi. A Londra, in una celebre edizione al Covent Garden di Londra, la Malibran protagonista e lo stesso compositore sul podio, furono accolti da un vero delirio di pubblico; in un’edizione scaligera del 1839, il coro “Guerra, guerra!” fu invece occasione di dimostrazione antiaustriaca.
L’azione si svolge in Gallia, all’epoca dell’invasione romana e narra la tormentata passione di Norma, sacerdotessa dei Druidi, per il proconsole Pollione, dal quale ha avuto segretamente due figli. Pollione si è però innamorato della giovane sacerdotessa Adalgisa. Commossa dall’ingenuità della giovane, Norma alla fine sacrificherà la sua vita al rogo, dove la seguirà anche Pollione ormai pentito del tradimento. L’opera, considerata “l’apoteosi del canto puro” per la sua varietà di espressione dal registro tragico a quello più lirico e amorevole di cui nel Novecento, è rimasta legata all’interpretazione di Maria Callas. Lo stesso Wagner, la cui astiosità nei confronti degli altri musicisti soprattutto italiani, ebbe ad ammettere: “Ammiro in Norma la ricca vena melodica, unita con la più profonda realtà alla passione più intima: grande partitura che parla al cuore, lavoro di un genio”.
Lo scenografo e costumista Alberto Verso (al quale è dedicata quest’edizione, poiché scomparso lo scorso marzo) ha immaginato per la scena giganteschi alberi neri che simboleggiano l’oscura foresta druidica. E il nero è il colore dominante dell’allestimento, sul quale spicca il blu della notte dominata dalla luna e il rosso del fuoco conclusivo.
Protagonisti sul palcoscenico del Teatro Massimo: Dimitra Theodossiou (Norma, nella foto), Nidia Palacios (Adalgisa), Pinuccia Passerello (Clotilde), Francesco Hong (Pollione), Riccardo Zanellato (Oroveso), Giuseppe Caltagirone (Flavio).
Calendario: domenica 16 e martedì 28 dicembre ore 20.30; martedì 18, giovedì 20, sabato 22 dicembre, ore 18.30; domenica 30 dicembre ore 17.30.
Prezzi: da euro 97,00 a euro 9,00.
Prenotazioni e acquisto: 800 907080 tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 10.00 alle ore 15.00 e a partire da un’ora prima dello spettacolo.
Norma, tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani dalla tragedia Norma ou L’infanticide di Alexandre Soumet, fu rappresentata per la prima volta il 26 dicembre 1931 al Teatro alla Scala di Milano, con la celebre Giuditta Pasta nel ruolo della protagonista. Il debutto non fu particolarmente felice, ma ben presto l’opera cominciò a riportare successi. A Londra, in una celebre edizione al Covent Garden di Londra, la Malibran protagonista e lo stesso compositore sul podio, furono accolti da un vero delirio di pubblico; in un’edizione scaligera del 1839, il coro “Guerra, guerra!” fu invece occasione di dimostrazione antiaustriaca.
L’azione si svolge in Gallia, all’epoca dell’invasione romana e narra la tormentata passione di Norma, sacerdotessa dei Druidi, per il proconsole Pollione, dal quale ha avuto segretamente due figli. Pollione si è però innamorato della giovane sacerdotessa Adalgisa. Commossa dall’ingenuità della giovane, Norma alla fine sacrificherà la sua vita al rogo, dove la seguirà anche Pollione ormai pentito del tradimento. L’opera, considerata “l’apoteosi del canto puro” per la sua varietà di espressione dal registro tragico a quello più lirico e amorevole di cui nel Novecento, è rimasta legata all’interpretazione di Maria Callas. Lo stesso Wagner, la cui astiosità nei confronti degli altri musicisti soprattutto italiani, ebbe ad ammettere: “Ammiro in Norma la ricca vena melodica, unita con la più profonda realtà alla passione più intima: grande partitura che parla al cuore, lavoro di un genio”.
Lo scenografo e costumista Alberto Verso (al quale è dedicata quest’edizione, poiché scomparso lo scorso marzo) ha immaginato per la scena giganteschi alberi neri che simboleggiano l’oscura foresta druidica. E il nero è il colore dominante dell’allestimento, sul quale spicca il blu della notte dominata dalla luna e il rosso del fuoco conclusivo.
Protagonisti sul palcoscenico del Teatro Massimo: Dimitra Theodossiou (Norma, nella foto), Nidia Palacios (Adalgisa), Pinuccia Passerello (Clotilde), Francesco Hong (Pollione), Riccardo Zanellato (Oroveso), Giuseppe Caltagirone (Flavio).
Calendario: domenica 16 e martedì 28 dicembre ore 20.30; martedì 18, giovedì 20, sabato 22 dicembre, ore 18.30; domenica 30 dicembre ore 17.30.
Prezzi: da euro 97,00 a euro 9,00.
Prenotazioni e acquisto: 800 907080 tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 10.00 alle ore 15.00 e a partire da un’ora prima dello spettacolo.
giovedì 13 dicembre 2007
Il "San Nicola" di Benjamin Britten nel concerto di Natale ad Arezzo e Firenze
Continua per il quarto anno consecutivo la collaborazione tra l’Ente Filarmonico Italiano - Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica” e la prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole (nella foto il grande violista Piero Farulli, suo fondatore) con la co-produzione di un imponente "Concerto di Natale" che sarà eseguito sabato 15 dicembre ad Arezzo nella splendida Basilica di San Francesco -ai piedi del capolavoro di Piero della Francesca “La leggenda della vera croce”- e a Firenze il giorno successivo (domenica 16) a San Salvatore al Monte, la suggestiva basilica situata nella collina dietro il Piazzale Michelangelo, il Monte delle Croci, appena al di sotto della chiesa di San Miniato. Il concerto di Natale 2007 affronta un programma di grande impegno: Britten era un musicista aperto all’idea di una musica che coinvolge il pubblico secondo un’antica consuetudine anglosassone; ma era anche un raffinatissimo costrutture di splendide, ariose architetture. Proprio il suo fortissimo legame con la tradizione protestante ha spinto la Scuola di Musica di Fiesole a rinnovare una consuetudine desueta nel nostro Paese: la partecipazione corale della congregazione. Sono così finalmente protagonisti ad Arezzo gli allievi del Liceo Musicale “Francesco Petrarca” e a Firenze i Laboratori Corali delle Cure e delle Piagge cioè quegli organismi che stanno alla base dello sviluppo della coralità della Scuola di Musica di Fiesole.
Serenade, è una rara e struggente composizione per tenore corno e archi che Britten terminò di comporre nel 1943. Nell’incipit è protagonista il corno affidato alla maestria di Guido Corti che si assume il compito di introdurre il tenore, Iain Paton, solista di eccezionale magistero stilistico per interpretare gli effetti di queste pagine dove i versi di Blake o Keats si offrono sulla translucida matassa orchestrale predisposta da Britten.
Il brano più ampio della serata sarà il Saint Nicolas, una cantata per tenore, coro misto, due pianoforti, archi, percussioni e organo scritta ed eseguita nel 1948: la parte del tenore sarà sempre affidata a Iain Paton. È un affresco della vita di San Nicola, che nella tradizione nordica si è trasformato in Santa Claus, dando vita alla figura di Babbo Natale. La cantata racconta in una successione di nove quadri la storia dei leggendari miracoli di S. Nicola, vescovo di Mira, in Asia Minore, vissuto tra il III ed il IV secolo. Lo stile musicale è vario, si passa dalla pura atonalità allo stile contrappuntistico classico, con l’inserimento di due corali della tradizione protestante, da cantare con la partecipazione dell’assemblea. Un doppio grande appuntamento affidato ad artisti di prim’ordine: l’Orchestra Vincenzo Galilei sarà diretta da Nicola Paszkowski, mentre il Maestro della Schola Cantorum F. Landini sarà Fabio Lombardo.
Il Concerto verrà eseguito ad Arezzo (sabato 15 dicembre ore 21.15) nella splendida Basilica di San Francesco e a Firenze (domenica 16 dicembre ore 21.00) nella suggestiva Chiesa di San Salvatore a Monte. Ingresso libero
Per informazioni: 055/597851 oppure sul sito della Scuola: http://www.scuolamusica.fiesole.fi.it/
Serenade, è una rara e struggente composizione per tenore corno e archi che Britten terminò di comporre nel 1943. Nell’incipit è protagonista il corno affidato alla maestria di Guido Corti che si assume il compito di introdurre il tenore, Iain Paton, solista di eccezionale magistero stilistico per interpretare gli effetti di queste pagine dove i versi di Blake o Keats si offrono sulla translucida matassa orchestrale predisposta da Britten.
Il brano più ampio della serata sarà il Saint Nicolas, una cantata per tenore, coro misto, due pianoforti, archi, percussioni e organo scritta ed eseguita nel 1948: la parte del tenore sarà sempre affidata a Iain Paton. È un affresco della vita di San Nicola, che nella tradizione nordica si è trasformato in Santa Claus, dando vita alla figura di Babbo Natale. La cantata racconta in una successione di nove quadri la storia dei leggendari miracoli di S. Nicola, vescovo di Mira, in Asia Minore, vissuto tra il III ed il IV secolo. Lo stile musicale è vario, si passa dalla pura atonalità allo stile contrappuntistico classico, con l’inserimento di due corali della tradizione protestante, da cantare con la partecipazione dell’assemblea. Un doppio grande appuntamento affidato ad artisti di prim’ordine: l’Orchestra Vincenzo Galilei sarà diretta da Nicola Paszkowski, mentre il Maestro della Schola Cantorum F. Landini sarà Fabio Lombardo.
Il Concerto verrà eseguito ad Arezzo (sabato 15 dicembre ore 21.15) nella splendida Basilica di San Francesco e a Firenze (domenica 16 dicembre ore 21.00) nella suggestiva Chiesa di San Salvatore a Monte. Ingresso libero
Per informazioni: 055/597851 oppure sul sito della Scuola: http://www.scuolamusica.fiesole.fi.it/
Il promettente maestro Giuseppe La Malfa chiude la stagione della Società dei Concerti di Bari
Domenica 16 dicembre alle ore 17.00 nel Teatro Kursaal Santalucia chiusura di stagione per la Società dei Concerti di Bari con il concerto dal titolo "Anche il buffo nel suo piccolo" diretto da Giuseppe La Malfa (recente vincitore del Premio Capuana 2007), solista il baritono Giovanni Guarino. Musiche di Rossini, Mozart, Donizetti, Paisiello e Rota. La serata è dedicata alla raccolta fondi per la Croce Rossa Italiana, Comitato Femminile Provinciale di Bari.Informazioni biglietti: Box Office c/o Feltrinelli Libri e Musica di via Melo; Botteghino del Teatro Kursaal Santalucia (Largo Adua, 5/9, Bari; info: 080.524.60.70; 080.476.81.55).
I fratelli Jashgawronsky: un modo decisamente nuovo di "far musica"
Giocano con il blues, il jazz e la classica attraverso particolari strumenti ricavati da oggetti d’uso comune, con i quali prendono in giro la musica celtica e il rock’n’roll. Sono i tre Jashgawronsky Brothers, prossimi protagonisti della «Rassegna europea di teatro musicale comico» ideata da Giovanni Tamborrino nei comuni della Terra delle Gravine per il progetto «Le grandi narrazioni» finanziato dall’assessorato regionale al Turismo di Massimo Ostillio.
Decisamente onomatopeico il titolo del loro divertentissimo show «Broom Brush Crash», uno spettacolo da far venire le lacrime agli occhi per le risate. I fratelli Jashgawronsky lo presentano, in arrivo direttamente dall’Armenia, giovedì 13 al Teatro del 31° Reggimento Carri «Caserma Trizio» di Altamura e venerdì 14 dicembre nell’auditorium della scuola media «Manzoni» di Mottola, mescolando la comicità con il virtuosismo strumentale, il teatro con la musica, l’ironia con l’invenzione.
Si potranno ascoltare i loro stravaganti strumenti: lo scopofònio, per esempio, un contrabbasso costruito assemblando un catino e una scopa uniti con una corda da biancheria. Oppure il waterdrum, un gabinetto con tanto di tavoletta che si alza e si abbassa come il charleston della batteria. O, ancora, l’arpometto, un’arpa ricavata da un appendiabiti, la secchitarra, una chitarra-secchio che si può suonare infilandosela in testa, l’imbutromba, l’innaffiasax, l’erotic pipe, la tubarimba ed altre stranezze dall’effetto comico immediato. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21 con ingresso libero sino a esaurimento dei posti. Info 393.372.88.16. Altri dettagli sul sito: www.legrandinarrazioni.it
Decisamente onomatopeico il titolo del loro divertentissimo show «Broom Brush Crash», uno spettacolo da far venire le lacrime agli occhi per le risate. I fratelli Jashgawronsky lo presentano, in arrivo direttamente dall’Armenia, giovedì 13 al Teatro del 31° Reggimento Carri «Caserma Trizio» di Altamura e venerdì 14 dicembre nell’auditorium della scuola media «Manzoni» di Mottola, mescolando la comicità con il virtuosismo strumentale, il teatro con la musica, l’ironia con l’invenzione.
Si potranno ascoltare i loro stravaganti strumenti: lo scopofònio, per esempio, un contrabbasso costruito assemblando un catino e una scopa uniti con una corda da biancheria. Oppure il waterdrum, un gabinetto con tanto di tavoletta che si alza e si abbassa come il charleston della batteria. O, ancora, l’arpometto, un’arpa ricavata da un appendiabiti, la secchitarra, una chitarra-secchio che si può suonare infilandosela in testa, l’imbutromba, l’innaffiasax, l’erotic pipe, la tubarimba ed altre stranezze dall’effetto comico immediato. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21 con ingresso libero sino a esaurimento dei posti. Info 393.372.88.16. Altri dettagli sul sito: www.legrandinarrazioni.it
mercoledì 12 dicembre 2007
Il mitico Tokyo String Quartet suona domani a Bari per la Fondazione Petruzzelli
Domani sera al Teatro Kursaal Santalucia di Bari (alle 21.00) sarà ospite della stagione cameristica della Fondazione Petruzzelli uno dei più celebri quartetti d'archi del mondo: il Tokyo String Quartet (Martin Beaver e Kikuei Ikeda, ai violini; Kazuhide Isomura, alla viola e Clive Greensmith, al violoncello). Musiche di Beethoven e Auerbach. Per il rinomato ensemble del Sol Levante si tratta del primo concerto in Puglia della sua gloriosa carriera. Ricordo personalmente di averlo più volte ascoltato in eccellenti incisioni sia di repertorio classico che contemporaneo. Un'occasione pertanto davvero unica per apprezzarne, anche dal vivo, le straordinarie qualità tecniche ed espressive.
Due giornate di Studi e Musica a Mola di Bari per ricordare degnamente il compositore Niccolò van Westerhout (1857 - 1898)
In occasione del 150° anniversario della nascita del compositore Niccolò van Westerhout si terrà nei giorni 15 e 16 dicembre presso il Teatro Comunale di Mola di Bari la presentazione della monografia: "Un musicista crepuscolare: Niccolò van Westerhout (1857-1898)" a cura di Galliano Ciliberti, volume edito dalle edizioni Florestano di Bari. L'iniziativa è promossa dal Conservatorio di Musica "Nino Rota" di Monopoli e dalla Scuola di Didattica della musica della stessa istituzione con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Bari, del Comune di Mola di Bari e della sezione AGIMUS di Mola di Bari.
Le due giornate di studio prevedono l'intervento degli autori dei saggi contenuti nel libro (che presenteranno al pubblico il frutto delle loro ricerche) e l'esecuzione di brani di Niccolò van Westerhout.
Ecco di seguito il programma integrale delle due intense giornate: sabato 15 dicembre, ore 16,00-18,30, Sessione inaugurale Apertura dei lavori Saluto del Direttore del Conservatorio di Musica «Nino Rota» M° Gianpaolo Schiavo Saluti delle autorità Ouverture musicale di Niccolò van Westerhout: Preludio per archi sul tema del «Quando Corpus» de lo "Stabat Mater" di G. B. Pergolesi Serenata per archi in Sol Orando Berceuse Menuetto in Sol Violini I: Francesca Sicolo, Francesca Esposito Violini II: Maria Antonietta Buongiorno, Û. Viola: Armando Ciardo Violoncello: Gaetano Simone, Contrabbasso: Emidio Di Maio Prolusione Pierfranco Moliterni (Università di Bari) Niccolò van Westerhout e il suo tempo Alessandro Zignani (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) La produzione per orchestra di van Westerhout coffee break Sabato 15 dicembre, ore 18.30-20.00 Ouverture musicale ii Niccolò van Westerhout Romanza patetica per violino e pianoforte Violino: Nicola Palumbo (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Paolo Palazzo (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout Valse d'amour per clarinetto in si bemolle e pianoforte Clarinetto in sib: Giuseppe Coccoli (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Ester Rausa (Scuola di Didattica della Musica) Miriam Tripaldi (Università di Roma "La Sapienza") Westerhout e l'opera: un amore non corrisposto? La ricostruzione di un rapporto difficile attraverso la corrispondenza con Giulio Ricordi Luca Marri-Paolo Palazzo (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout: immagini Roberta Argentieri (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout e il sistema operistico italiano: alcune riflessioni
coffee break Sabato 15 dicembre, ore 21.00 Concerto Niccolò van Westerhout Romanza per violoncello e pianoforte Violoncello: Marcello Forte (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Domenico Di Leo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Antonio Caputo (Scuola di Didattica della Musica) La sonata in fa minore per pianoforte: presentazione Niccolò van Westerhout Sonata in fa minore per pianoforte dedicata a Johannes Brahms i. Allegro patetico II. Cantilena III. Scherzo IV. Finale Pianoforte: Domenico Di Leo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Galliano Ciliberti (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli – Università di Perugia) Lo stile violinistico di van Westerhout: presentazione delle composizioni per violino e pianoforte Niccolò van Westerhout Sonata in mi minore per violino e pianoforte i. Allegro moderato ii. Adagio iii. Allegro con fuoco Violino: Giovanni Zonno (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Piero Rotolo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Niccolò van Westerhout Moto perpetuo per violino e pianoforte in mi maggiore Violino: Giovanni Zonno (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Piero Rotolo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Domenica 16 dicembre, ore 10.30-12.00 Ouverture musicale iii Niccolò van Westerhout Brani sinfonici nelle trascrizioni storiche per banda Banda dell'Aeronautica militare in stanza a Palese Francesco Coppola (Scuola di Didattica della Musica) Le composizioni per banda di Niccolò van Westerhout Niccolò van Westerhout Romanza appassionata per violino e pianoforte Violino: Liborio Scavone (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Paolo Palazzo (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout Sconforto per pianoforte (tratto da Ore Fosche) – Spleen per pianoforte Pianoforte: Annastasia Campanella (Scuola di Didattica della Musica)Niccolò van Westerhout Ronde D'Amour per pianoforte a quattro mani Pianoforte: Annastasia Campanella (Scuola di Didattica della Musica) – Giovanna Tricarico (Scuola di Didattica della Musica) Marco Sgura (Scuola Media Statale ad Indirizzo Musicale "Alessandro Manzoni" di Cisternino) I piccoli pezzi da salotto di van Westerhout e la cultura salottiera nell'Italia dell'Ottocento Niccolò van Westerhout Canzonetta trascrizione per pianoforte a quattro mani di R.D'Atri Pianoforte: Luigi Lorè (Scuola di Didattica della Musica) – Giovanna Tricarico (Scuola di Didattica della Musica) coffee break Domenica 16 dicembre, 12.00 – 13.00 Ouverture musicale iv Niccolò van Westerhout Rimembranze pugliesi - Ma belle qui danse (trascrizioni per settimino: flauto,clarinetto, sax contralto, sax baritono, corno, tromba, trombone) Flauto: Giacomo Bozzi (Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari) Clarinetto: Giuseppe Coccoli (Scuola di Didattica della Musica) Sax Contralto: Giancarlo Perrone (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Sax Baritono: Francesco Coppola (Scuola di Didattica della Musica) Corno: Giacinto Caldarola (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Tromba: Giovanni Domenico Lospoto (Scuola di Didattica della Musica) Trombone: Biagio Demichino (Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari) Grazia Sebastiani (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Niccolò van Westerhout: un progetto didattico Luigi Loré (Scuola di Didattica della Musica)-Giovanna Tricarico (Scuola di Didattica della Musica) L'idea della musica antica nella produzione pianistica di Niccolò van Westerhout Giuseppe Lattante La «Sonata di stile antico» in la maggiore di Niccolò van Westerhout Niccolò van Westerhout Sonata di stile antico in la maggiore per pianoforte dedicata a Beniamino Cesi i. Allegro non tanto ii. Andante patetico iii. Vivace Pianoforte: Donatella Annesi Domenica 16 dicembre, ore 17.00 – 18.00 Ouverture musicale v Niccolò van Westerhout Rimembranze Pugliesi pezzo caratteristico per pianoforte Pianoforte: Maria Teresa Paciullo Declamazione dei versi: I pastori di Gabriele D'Annunzio sulle note di Rimembranze Pugliesi Maria Antonietta Buongiorno Westerhout e l'anelito nostalgico. Alcune riflessioni sulle «Rimembranze pugliesi» Gianluigi Corsano (Scuola di Didattica della Musica) Una «Melodia Religiosa» di Niccolò van Westerhout: unicum in una moltitudine produttiva eterogenea Niccolò van Westerhout Melodia religiosa (trascrizione per voce e organo di Gianluigi Corsano) Soprano: Marinella Rizzo Organo: Gianluigi Corsano (Scuola di Didattica della Musica) coffe break Domenica 16 dicembre, ore 18.00 – 19.30 Ouverture musicale vi Niccolò van Westerhout i Agitato ii. Visione per arpa Arpa: Daniela Ippolito Marika Di Cesare (Università di Perugia) Le composizioni per arpa di Niccolò van Westerhout Ornella Lasaponara (Scuola Secondaria di Primo Grado ad Indirizzo Musicale "Alessandro Volta" di Monopoli) Niccolò van Westerhout e i poeti della sua produzione vocale cameristica Niccolò van Westerhout Antologia delle Liriche I Aprile novo (Rocco Eduardo Pagliara) Frammento (Francesco De Renzis) Ovunque tu (Conte di Lara [Domenico Milelli]) Resta (Carmelo Errico) Sola! (Rocco Eduardo Pagliara) Soprano: Maria Elena Romanazzi (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Valeria Giordano (Scuola di Didattica della Musica) Silvia Rizzo Niccolò van Westerhout: l'artista e l'uomo Matteo Summa (Conservatorio di Musica "Umberto Giordano" di Foggia, sede di Rodi Garganico) Do–a Flor tra storia e didattica Gianluigi Corsano-Luca Marri-Ester Rausa (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout e il mondo dell'opera: dizionario biografico, spoglio della stampa periodica-epistolario Giovanna Reneo Il catalogo delle opere di van Westerhout Domenica 16 dicembre, ore 20.00 Concerto di chiusura Giovanna Reneo Indagine sulle più belle pagine pianistiche di van Westerhout: gli Insonnii Niccolò van Westerhout Insonnii per pianoforte i. Lentamente in si maggiore ii. Andante mosso (un poco agitato) in sol minore iii. Un poco mosso e soave in mi bemolle maggiore iv. Lento e triste in fa diesis minore v. Andante melanconico in re minore vi. Allegro agitato in si minore vii. Lento assai in re maggiore viii. Andante mosso (un po' rubato) in si bemolle maggiore ix. Piuttosto lento e con profonda tristezza in fa diesis minore x. Lento ma non troppo in mi maggiore xi. Lentamente e soave in sol bemolle maggiore Pianoforte: Piero Rotolo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Niccolò van Westerhout Antologia delle Liriche II Lydia (Luigi Rubino) Perché non torni (Gaspare Cuomo Ulloa) Sulla mia guancia (Heinrich Heine) Pallida, mesta e collo sguardo chino! (Emilio Praga) Addio, donna adorata (Heinrich Heine) Canto melanconico (Ugo Tarchetti) Una croce! (Carlo Cosi) La serenata (Rocco Eduardo Pagliara) Sola! (Rocco Eduardo Pagliara) Sempre amore! (Eleonora Mancini) Sogno perduto! (Alfonso Compagna) PerchéÛ(Heinrich Heine[traduzione di Domenico Milelli]) Tenore: Nicola Sette (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Soprano: Viviana Manisco (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Domenico Di Leo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli).
Le due giornate di studio prevedono l'intervento degli autori dei saggi contenuti nel libro (che presenteranno al pubblico il frutto delle loro ricerche) e l'esecuzione di brani di Niccolò van Westerhout.
Ecco di seguito il programma integrale delle due intense giornate: sabato 15 dicembre, ore 16,00-18,30, Sessione inaugurale Apertura dei lavori Saluto del Direttore del Conservatorio di Musica «Nino Rota» M° Gianpaolo Schiavo Saluti delle autorità Ouverture musicale di Niccolò van Westerhout: Preludio per archi sul tema del «Quando Corpus» de lo "Stabat Mater" di G. B. Pergolesi Serenata per archi in Sol Orando Berceuse Menuetto in Sol Violini I: Francesca Sicolo, Francesca Esposito Violini II: Maria Antonietta Buongiorno, Û. Viola: Armando Ciardo Violoncello: Gaetano Simone, Contrabbasso: Emidio Di Maio Prolusione Pierfranco Moliterni (Università di Bari) Niccolò van Westerhout e il suo tempo Alessandro Zignani (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) La produzione per orchestra di van Westerhout coffee break Sabato 15 dicembre, ore 18.30-20.00 Ouverture musicale ii Niccolò van Westerhout Romanza patetica per violino e pianoforte Violino: Nicola Palumbo (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Paolo Palazzo (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout Valse d'amour per clarinetto in si bemolle e pianoforte Clarinetto in sib: Giuseppe Coccoli (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Ester Rausa (Scuola di Didattica della Musica) Miriam Tripaldi (Università di Roma "La Sapienza") Westerhout e l'opera: un amore non corrisposto? La ricostruzione di un rapporto difficile attraverso la corrispondenza con Giulio Ricordi Luca Marri-Paolo Palazzo (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout: immagini Roberta Argentieri (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout e il sistema operistico italiano: alcune riflessioni
coffee break Sabato 15 dicembre, ore 21.00 Concerto Niccolò van Westerhout Romanza per violoncello e pianoforte Violoncello: Marcello Forte (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Domenico Di Leo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Antonio Caputo (Scuola di Didattica della Musica) La sonata in fa minore per pianoforte: presentazione Niccolò van Westerhout Sonata in fa minore per pianoforte dedicata a Johannes Brahms i. Allegro patetico II. Cantilena III. Scherzo IV. Finale Pianoforte: Domenico Di Leo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Galliano Ciliberti (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli – Università di Perugia) Lo stile violinistico di van Westerhout: presentazione delle composizioni per violino e pianoforte Niccolò van Westerhout Sonata in mi minore per violino e pianoforte i. Allegro moderato ii. Adagio iii. Allegro con fuoco Violino: Giovanni Zonno (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Piero Rotolo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Niccolò van Westerhout Moto perpetuo per violino e pianoforte in mi maggiore Violino: Giovanni Zonno (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Piero Rotolo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Domenica 16 dicembre, ore 10.30-12.00 Ouverture musicale iii Niccolò van Westerhout Brani sinfonici nelle trascrizioni storiche per banda Banda dell'Aeronautica militare in stanza a Palese Francesco Coppola (Scuola di Didattica della Musica) Le composizioni per banda di Niccolò van Westerhout Niccolò van Westerhout Romanza appassionata per violino e pianoforte Violino: Liborio Scavone (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Paolo Palazzo (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout Sconforto per pianoforte (tratto da Ore Fosche) – Spleen per pianoforte Pianoforte: Annastasia Campanella (Scuola di Didattica della Musica)Niccolò van Westerhout Ronde D'Amour per pianoforte a quattro mani Pianoforte: Annastasia Campanella (Scuola di Didattica della Musica) – Giovanna Tricarico (Scuola di Didattica della Musica) Marco Sgura (Scuola Media Statale ad Indirizzo Musicale "Alessandro Manzoni" di Cisternino) I piccoli pezzi da salotto di van Westerhout e la cultura salottiera nell'Italia dell'Ottocento Niccolò van Westerhout Canzonetta trascrizione per pianoforte a quattro mani di R.D'Atri Pianoforte: Luigi Lorè (Scuola di Didattica della Musica) – Giovanna Tricarico (Scuola di Didattica della Musica) coffee break Domenica 16 dicembre, 12.00 – 13.00 Ouverture musicale iv Niccolò van Westerhout Rimembranze pugliesi - Ma belle qui danse (trascrizioni per settimino: flauto,clarinetto, sax contralto, sax baritono, corno, tromba, trombone) Flauto: Giacomo Bozzi (Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari) Clarinetto: Giuseppe Coccoli (Scuola di Didattica della Musica) Sax Contralto: Giancarlo Perrone (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Sax Baritono: Francesco Coppola (Scuola di Didattica della Musica) Corno: Giacinto Caldarola (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Tromba: Giovanni Domenico Lospoto (Scuola di Didattica della Musica) Trombone: Biagio Demichino (Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari) Grazia Sebastiani (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Niccolò van Westerhout: un progetto didattico Luigi Loré (Scuola di Didattica della Musica)-Giovanna Tricarico (Scuola di Didattica della Musica) L'idea della musica antica nella produzione pianistica di Niccolò van Westerhout Giuseppe Lattante La «Sonata di stile antico» in la maggiore di Niccolò van Westerhout Niccolò van Westerhout Sonata di stile antico in la maggiore per pianoforte dedicata a Beniamino Cesi i. Allegro non tanto ii. Andante patetico iii. Vivace Pianoforte: Donatella Annesi Domenica 16 dicembre, ore 17.00 – 18.00 Ouverture musicale v Niccolò van Westerhout Rimembranze Pugliesi pezzo caratteristico per pianoforte Pianoforte: Maria Teresa Paciullo Declamazione dei versi: I pastori di Gabriele D'Annunzio sulle note di Rimembranze Pugliesi Maria Antonietta Buongiorno Westerhout e l'anelito nostalgico. Alcune riflessioni sulle «Rimembranze pugliesi» Gianluigi Corsano (Scuola di Didattica della Musica) Una «Melodia Religiosa» di Niccolò van Westerhout: unicum in una moltitudine produttiva eterogenea Niccolò van Westerhout Melodia religiosa (trascrizione per voce e organo di Gianluigi Corsano) Soprano: Marinella Rizzo Organo: Gianluigi Corsano (Scuola di Didattica della Musica) coffe break Domenica 16 dicembre, ore 18.00 – 19.30 Ouverture musicale vi Niccolò van Westerhout i Agitato ii. Visione per arpa Arpa: Daniela Ippolito Marika Di Cesare (Università di Perugia) Le composizioni per arpa di Niccolò van Westerhout Ornella Lasaponara (Scuola Secondaria di Primo Grado ad Indirizzo Musicale "Alessandro Volta" di Monopoli) Niccolò van Westerhout e i poeti della sua produzione vocale cameristica Niccolò van Westerhout Antologia delle Liriche I Aprile novo (Rocco Eduardo Pagliara) Frammento (Francesco De Renzis) Ovunque tu (Conte di Lara [Domenico Milelli]) Resta (Carmelo Errico) Sola! (Rocco Eduardo Pagliara) Soprano: Maria Elena Romanazzi (Scuola di Didattica della Musica) Pianoforte: Valeria Giordano (Scuola di Didattica della Musica) Silvia Rizzo Niccolò van Westerhout: l'artista e l'uomo Matteo Summa (Conservatorio di Musica "Umberto Giordano" di Foggia, sede di Rodi Garganico) Do–a Flor tra storia e didattica Gianluigi Corsano-Luca Marri-Ester Rausa (Scuola di Didattica della Musica) Niccolò van Westerhout e il mondo dell'opera: dizionario biografico, spoglio della stampa periodica-epistolario Giovanna Reneo Il catalogo delle opere di van Westerhout Domenica 16 dicembre, ore 20.00 Concerto di chiusura Giovanna Reneo Indagine sulle più belle pagine pianistiche di van Westerhout: gli Insonnii Niccolò van Westerhout Insonnii per pianoforte i. Lentamente in si maggiore ii. Andante mosso (un poco agitato) in sol minore iii. Un poco mosso e soave in mi bemolle maggiore iv. Lento e triste in fa diesis minore v. Andante melanconico in re minore vi. Allegro agitato in si minore vii. Lento assai in re maggiore viii. Andante mosso (un po' rubato) in si bemolle maggiore ix. Piuttosto lento e con profonda tristezza in fa diesis minore x. Lento ma non troppo in mi maggiore xi. Lentamente e soave in sol bemolle maggiore Pianoforte: Piero Rotolo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Niccolò van Westerhout Antologia delle Liriche II Lydia (Luigi Rubino) Perché non torni (Gaspare Cuomo Ulloa) Sulla mia guancia (Heinrich Heine) Pallida, mesta e collo sguardo chino! (Emilio Praga) Addio, donna adorata (Heinrich Heine) Canto melanconico (Ugo Tarchetti) Una croce! (Carlo Cosi) La serenata (Rocco Eduardo Pagliara) Sola! (Rocco Eduardo Pagliara) Sempre amore! (Eleonora Mancini) Sogno perduto! (Alfonso Compagna) PerchéÛ(Heinrich Heine[traduzione di Domenico Milelli]) Tenore: Nicola Sette (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Soprano: Viviana Manisco (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli) Pianoforte: Domenico Di Leo (Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli).
Stasera tutti a convegno da Giannini Pianoforti a Bari
Questa sera alle 18.00 appuntamento a Casa Giannini (Via Sparano - Bari) per l'interessante convegno "Realtà socio-artistiche-culturali pugliesi.Tradizione e futuro." organizzato dall'Associazione culturale "RESEARCH PRESS" e il Centro studi "F. LISZT". Intervengono al convegno, Riccardo Risaliti, Nicola Sbisà, Nicola Scardicchio, Ebe Guerra, Pino Buzzanca, Roberta Magarelli, Marco Renzi, moderati da Detty Bozzi. Nella prima parte della serata agganciandosi alle realtà pugliesi, ci sarà poi la presentazione di 2 collane musicali dedicate ai concerti senza orchestra di Mozart, nella revisione di Hummel e al virtuosismo romantico, a cura di Mario Angiolelli, edito da Florestano Editori. Nella seconda parte sarà invece consegnato un Premio alla Carriera a Michele Marvulli (nella foto), direttore d'orchestra, pianista e didatta, nonchè autentico decano della celebre scuola pianistica barese.
martedì 11 dicembre 2007
Un significativo progetto di educazione all'ascolto della musica a Roma
Venerdì 14 dicembre, alle ore 18.00, presso l’Auditorium del C.A.S.C. della Banca d’Italia in Via del Mandrione 190 (Zona Tuscolana), prenderà il via la Rassegna "Dietro le Note" organizzata dagli "Amici della Musica" di Roma, associazione musicale operante sotto la Presidenza Onoraria del celebre compositore Ennio Morricone. Il progetto "Dietro le Note", in collaborazione con Papi Pianoforti, si rivolge a coloro che amano la musica ma non posseggono conoscenze specifiche o tecniche. Gli appassionati potranno entrare nel mondo dei suoni e delle note ed acquisire nuovi strumenti per godere dell'ascolto in modo più consapevole e gratificante. Tema del progetto sono i grandi pilastri della storia della musica – Bach, Scarlatti, Mozart, Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Chopin - contestualizzati all'interno del periodo storico e del momento socio-culturale che hanno fatto da sfondo alla loro attività artistica. L'analisi delle opere e dello stile musicale di ciascuno di essi è arricchita da numerosi esempi dal vivo al pianoforte e letture dagli epistolari che renderanno certamente più appassionante l'ascolto dei loro capolavori.
Il primo appuntamento è dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart; la giovane musicologa e pianista Laura Ruzza (nella foto), alternandosi tra la veste di relatrice e quella di pianista, presenterà al pubblico le sonate per pianoforte del grande compositore salisburghese. Ogni appuntamento della Rassegna è ad ingresso libero ma con prenotazione gratuita obbligatoria dei posti fino ad esaurimento.
Info: Amici della Musica di Roma, via Lucio Papirio, 116 , 00174 Roma,
tel. 3336470115, E-mail amicimusicaroma@tiscali.it ,
Sito web: http://www.utenti.lycos.it/amicimusicaroma7/
Sito web: www.utenti.lycos.it/lauraruzza/- Ingresso Libero.
Prenotazione gratuita telefonica dei posti obbligatoria.
Il primo appuntamento è dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart; la giovane musicologa e pianista Laura Ruzza (nella foto), alternandosi tra la veste di relatrice e quella di pianista, presenterà al pubblico le sonate per pianoforte del grande compositore salisburghese. Ogni appuntamento della Rassegna è ad ingresso libero ma con prenotazione gratuita obbligatoria dei posti fino ad esaurimento.
Info: Amici della Musica di Roma, via Lucio Papirio, 116 , 00174 Roma,
tel. 3336470115, E-mail amicimusicaroma@tiscali.it ,
Sito web: http://www.utenti.lycos.it/amicimusicaroma7/
Sito web: www.utenti.lycos.it/lauraruzza/- Ingresso Libero.
Prenotazione gratuita telefonica dei posti obbligatoria.
lunedì 10 dicembre 2007
"Buon compleanno Maestro Nino Rota" con la pianista Angela Annese
Per la XIIIesima Stagione del Collegium Musicum, questa sera dicembre, alle 19.00, appuntamento nel Salone degli Affreschi dell’Università degli Studi di Bari con la serata “Buon compleanno Maestro Nino Rota” che vedrà impegnata Angela Annese al pianoforte e l'attrice Nunzia Antonino quale voce recitante nel "Cristallo di rocca"(1950).
Il Concerto di Natale si terrà invece martedì 18 dicembre alle 20.45 nella Cattedrale di Bari. Sarà eseguita la Suite n. 3 in re maggiore bwv 1068 di Bach, Il presepio di Nino Rota e il Te Deum H 146 di Charpentier. Protagonisti: Dolores Carlucci e Antonella Rondinone (soprani), Alessandra Volpe (contralto), Camillo Facchino (tenore), Angelo De Leonardis (basso), Coro della Polifonica Biagio Grimaldi diretto da Emanuela Aymone. Dirigerà Rino Marrone. Informazioni presso la sede del Collegium, in via Dante 237, tel. 0805227986.
I prossimi appuntamenti natalizi con l'OSN della Rai
Il festoso Valzer conclusivo del balletto "La bella addormentata nel bosco" di Pëtr Il'ič Čajkovskij è il tema scelto dalla Rai per lo spot degli auguri di Natale in questi giorni in onda su tutte le reti. Protagonista l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con un'esecuzione ripresa all'Auditorium Arturo Toscanini di Torino.
Per l'Orchestra Rai, che quest'anno ha aperto la stagione con Georges Prêtre e con l'intitolazione dell'Auditorium ad Arturo Toscanini, è l'ennesimo appuntamento di rilievo, prima di altre due grandi produzioni: il 15 dicembre il concerto diretto da Wayne Marshall nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi (trasmesso in Eurovisione su Raiuno il 25 dicembre); il 20 dicembre (all'Auditorium Rai di Torino e in diretta su Radio3), il concerto straordinario "Da Vienna a Broadway", con il direttore Lawrence Foster e il soprano Barbara Hendricks, per un singolare viaggio tra le eleganti sale da ballo austriache e gli scintillanti teatri americani.
A gennaio, poi, l'attività dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai riprenderà con la quinta edizione di Rai NuovaMusica, la rassegna di musica contemporanea che si svolgerà dal 12 gennaio al 1° febbraio 2008 con quattro concerti sinfonici e tre per complessi da camera, tutti a ingresso libero.
In cartellone, prime esecuzioni assolute, prime esecuzioni italiane e opere composte su commissione dell'Orchestra Rai. Un'importante novità di questa edizione è l'omaggio a Elliott Carter, il grande compositore americano che proprio nel 2008 compirà 100 anni. A lui saranno dedicati i primi tre concerti della rassegna, che prevedono molte prime italiane di sue composizioni, tra le quali l'opera in un atto What Next? e il Boston Concerto; la prima esecuzione assoluta della nuova versione di Elegy per violoncello e pianoforte; e la partecipazione di alcuni solisti da sempre legati al compositore americano, come il pianista e musicologo Charles Rosen, il violoncellista Fred Sherry e il soprano Lucy Shelton.
Per l'Orchestra Rai, che quest'anno ha aperto la stagione con Georges Prêtre e con l'intitolazione dell'Auditorium ad Arturo Toscanini, è l'ennesimo appuntamento di rilievo, prima di altre due grandi produzioni: il 15 dicembre il concerto diretto da Wayne Marshall nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi (trasmesso in Eurovisione su Raiuno il 25 dicembre); il 20 dicembre (all'Auditorium Rai di Torino e in diretta su Radio3), il concerto straordinario "Da Vienna a Broadway", con il direttore Lawrence Foster e il soprano Barbara Hendricks, per un singolare viaggio tra le eleganti sale da ballo austriache e gli scintillanti teatri americani.
A gennaio, poi, l'attività dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai riprenderà con la quinta edizione di Rai NuovaMusica, la rassegna di musica contemporanea che si svolgerà dal 12 gennaio al 1° febbraio 2008 con quattro concerti sinfonici e tre per complessi da camera, tutti a ingresso libero.
In cartellone, prime esecuzioni assolute, prime esecuzioni italiane e opere composte su commissione dell'Orchestra Rai. Un'importante novità di questa edizione è l'omaggio a Elliott Carter, il grande compositore americano che proprio nel 2008 compirà 100 anni. A lui saranno dedicati i primi tre concerti della rassegna, che prevedono molte prime italiane di sue composizioni, tra le quali l'opera in un atto What Next? e il Boston Concerto; la prima esecuzione assoluta della nuova versione di Elegy per violoncello e pianoforte; e la partecipazione di alcuni solisti da sempre legati al compositore americano, come il pianista e musicologo Charles Rosen, il violoncellista Fred Sherry e il soprano Lucy Shelton.
venerdì 7 dicembre 2007
Serata di musica e poesia erotica al Nessundorma di Bari
Martedì 11 dicembre, alle 19,30, al Nessundorma Lounge Bar (in via Fiume 3 a Bari) sarà presentato il volume di poesie 'Denudario - Eros in obbligato ritmico' (Papageno Edizioni, dicembre 2007), scritto da Dea Cardio.'Denudario' è un gioco di rinvii con il lettore, sul filo dell'intelletto e della trasgressione, 44 modi di descrivere la passione attraverso uno dei codici più tipici: l'erotismo e l'eros. All'incontro, moderato dal giornalista Livio Costarella, parteciperanno Alina Lattarulo (portavoce ufficiale dell'autrice) e l'editore Grazia Bonasia. Interverrà inoltre l'attore Flavio Albanese che declamerà alcune poesie accompagnato al contrabbasso da Luigi Catella. La presentazione sarà anche intervallata da diversi momenti concertistici: ospiti le Faraualla, la vocalist Paola Arnesano, i pianisti Paola Bruni, Pasquale Iannone, Mario Angiolelli, Natale Catella e il chitarrista Guido Di Leone. Infotel: 080.522.88.25.
Fondazione Concerti "Niccolò Piccinni"di Bari: ecco finalmente gli appuntamenti della stagione 2007-2008
La Fondazione Concerti “Niccolò Piccinni” ha convocato ieri mattina la seconda conferenza stampa nell’arco di un paio di settimane per rendere finalmente noti luoghi e date di tutti gli appuntamenti della sua 66ª stagione musicale. Conferenza stampa tenutasi, tra l’altro, all’indomani dell’applaudita serata inaugurale allo Sheraton Nicolaus Hotel, protagonisti il cantastorie David Riondino (nella foto) e il flautista Roberto Fabbriciani. Un’apertura che ha avuto il significato di una tangibile svolta nell’indirizzo artistico anche degli altri 30 appuntamenti previsti dal cartellone. Si spazia infatti dalla musica classica e contemporanea nei suoi più variegati generi, al teatro e alla danza, che almeno nelle ultime stagioni ha soprattutto caratterizzato l’attività dell’associazione. Serate nel segno di una rinnovata volontà di produrre più che distribuire, come altre pur benemerite associazioni locali, spettacoli e concerti di giro. Di questo va dato atto al presidente Gianvito Pugliese, che nella nuova sede della storica associazione barese in via Cifarelli 28/A, ha presentato il cartellone insieme al consulente musicale Roberto Fabbriciani, all’incantevole moglie dell’artista aretino, la flautista e musicologa Luisella Botteon e a Leo Lestingi che ha ideato e curato direttamente un paio di spettacoli d’impronta teatrale. Gli appuntamenti della stagione proseguiranno il 12 dicembre presso il Teatro Di Cagno Abbrescia con un concerto dell’orchestra Sonora Mente diretta da Michele Cellaro dedicato alle “musiche da films” in pendant con una serata monotematica (“Cinema e Musica”) del giorno dopo, organizzata nella Sala “Michele D’Erasmo” della Fondazione ed ideata da Pasquale Loizzi. La tradizionale parte concertistica del cartellone partirà invece il 27 dicembre alla Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia con l’Orchestra da Camera Pugliese diretta da Walfrido Ferrari per un “Omaggio ad Astor Piazzolla”; il 28 dicembre al teatro Di Cagno Abbrescia ci sarà il primo appuntamento con la danza: si tratta di una produzione del Piccinniballet dedicata al grande regista Federico Fellini (intitolata naturalmente “Felliniana”) con coreografie originali di Giuseppe Mintrone, Antonella Lippolis, Simona De Tullio e la regia di Gianvito Pugliese. Il 29 dicembre nella Sala Giuseppina si esibirà il duo pianistico composto da Gianna Valente e Annamaria Giannelli, mentre per il nuovo anno (9 gennaio 2008) è previsto un recital pianistico di Nicola Scardicchio che suonerà un programma di musiche da lui composte. Per il 27 gennaio è poi prevista in Vallisa la presentazione del nuovo cd del Quartetto “Four for Tango” e tre giorni dopo Stefan Hussong e Mike Svoboda (30 gennaio) daranno vita nella Sala Giuseppina ad un insolito quanto atteso duo per trombone e fisarmonica in cui si spazierà dalla musica antica alle moderne fibrillazioni sonore di Stockhausen. Il 13 febbraio altro appuntamento di rilievo con un recital del celebre pianista-virtuoso pugliese Pasquale Iannone (presente alla conferenza stampa) La Fondazione avrà un suo ensemble cameristico (il debutto era già stato previsto per la scorsa stagione) il PiccinniEnsemble che diretto dal Vito Clemente debutterà il 20 febbraio (in veste di solista Roberto Fabbriciani). Da segnalare ci sarebbero ancora numerosi appuntamenti tra cui “Pilato e Nicodemo”, un dialogo del sindaco e filosofo veneziano Massimo Cacciari, adattamento e drammaturgia di Leo Lestingi, che ne sarà anche interprete accanto a Lino De Venuto con le musiche di Mimmo Senisa, un intrigante concerto della clavicembalista Margherita Porfido che spazierà da Gesualdo da Venosa a Niccolò Piccinni e un incontro con il compositore (“più noto e apprezzato all’estero che in Italia” come ha sottolineato Fabbriciani) Luca Lombardi. A chiudere il 23 novembre 208 una serrata dedicata alle celebrazioni pucciniane curata da TeatrOpera con il soprano Maria Grazia Pani, gli attori Totò Onnis e Giusi Frallonardo e la pianista Elisabetta Pani. Questi ultimi appuntamenti si dovrebbero svolgere insieme ad altre interessanti serate di cui parleremo nelle prossime settimane al Piccolo Piccinni, il contenitore da 200 posti della Fondazione che attende gli ultimi lavori (basterebbero 30-40 mila euro) prima della sua inaugurazione. Ci sarà qualche “anima buona” pubblica e privata disposta a metter mano al portafogli? “Al momento non si è fatto avanti nessuno – ha dichiarato ieri Gianvito Pugliese – nonostante anche la Gazzetta del Mezzogiorno nei giorni scorsi, senza che avessi chiesto nulla, abbia dato spazio alla necessità di completare i lavori, in modo da rendere fruibile quanto prima questo nuovo contenitore, non solo al servizio della Fondazione, ma anche di altri operatori culturali baresi che lo richiederanno.”
giovedì 6 dicembre 2007
Uto Ughi e Alessandro Specchi suonano stasera a Lecce per la Camerata Musicale Salentina
Dopo il concerto di venerdì al Teatro Verdi di Brindisi e dopo aver fatto tappa anche a Bari il mese scorso, il magico Duo composto dal violinista Uto Ughi (nella foto) e dal pianista Alessandro Specchi stasera suona a Lecce nel Politeama Greco (concerto organizzato dalla Camerata Musicale Salentina). In programma musiche di Tartini, Beethoven, Dvorak, Ravel e Saint Saens. Considerando che i due illustri artisti sono stati in Puglia per ben tre volte a distanza di poche settimane portando lo stesso programma, non sarebbe stato più logico che le associazioni organizzatrici dei concerti si mettessero d'accordo per farli esibire a pochi giorni di distanza, risparmiando così (in tempi, tra l'altro, economicamente difficili come questi) almeno sulle spese di viaggio? Infotel: 0832.309901.
mercoledì 5 dicembre 2007
"Passeggiate Musicali" al Traetta di Bitonto
Si apre domani (sipario alle 21) la stagione musicale 2007/08 del Teatro Comunale "Tommaso Traetta" di Bitonto. Le Passeggiate Musicali propongono un appuntamento (Opera, che passione!) dedicato alle grandi pagine operistiche grazie ad una formazione ben assortita di strumenti e voci. Il "Salotto dell’Opera" è un gruppo strumentale agile (quintetto d'archi e pianoforte) che ha al suo attivo numerosi concerti con un repertorio vasto e ben assortito, puntando a rivalutare la passione per la musica lirica. Alla formazione strumentale (Serena Soccoia violino - Gianni Lanzilotta violino - Paolo Messa viola - Mauro Gentile violoncello - Giuseppe Lillo contrabbasso - Annalisa Ficarra pianoforte) si accompagnano le voci di Marilena Gaudio, soprano, Lucrezia Messa, mezzosoprano, Leonardo Gramegna, tenore (nella foto il soprano Luisella Di Pietro che parteciperà ad una delle prossime "Passeggiate"). Le trascrizioni del repertorio presentato al Traetta sono del violista Paolo Messa. Biglietto d'ingresso a 10 euro; ridotto a 5 euro per under 18, over 60 e abbonati alla stagione di prosa; ridotto a 3 euro per gruppi di 5 persone e convenzionati.
Info: 0803742636
Info: 0803742636
martedì 4 dicembre 2007
Francesco Maria Colombo sul podio dell'Orchestra Verdi di Milano con un programma intrigante
Torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano (6, 7 e 9 dicembre) il bravo Francesco Maria Colombo (in un recente passato anche valente critico musicale del Corriere della Sera) con un concerto che curiosamente propone due capolavori omonimi dalle smaglianti e seducenti tinte timbriche: la celeberrima suite sinfonica Shéhérazade di Nikolaj Rimskij-Korsakov, accostata ad un'altra Shéhérazade, quella raffinatissima di Maurice Ravel per soprano e orchestra. Ad arricchire di senso lo stimolante programma della serata c’è anche un lavoro in prima esecuzione italiana del noto compositore siciliano Salvatore Sciarrino: “Storie di altre storie” per fisarmonica e orchestra, scritta nel 2005 su commissione della Radio di Colonia. Si tratta di una sorta di riflessione “in musica” compiuta dallo stesso compositore sui grandi Classici della storia musicale, da Guillaume de Machault a Domenico Scarlatti e a Mozart, attraverso un percorso d’intensa e imprevedibile suggestione. Al concerto partecipano in veste di solisti il soprano Kate Aldrich ed il fisarmonicista Davide Vendramin. Da non perdere.
Concerto di Solidarietà dell'Orchestra della Provincia di Bari nell'Auditorium Parco della Musica di Roma
"Concerto di solidarietà…Per una cultura senza barriere”. Questa sera alle 21.00 l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in concerto presso la Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica a Roma (via de Coubertin, 30), sotto la direzione del maestro Stefano Trasimeni e con la partecipazione della tredicenne violinista russa Masha Diatchenko (nella foto). Si tratta di una serata musicale di beneficenza organizzata annualmente dall'Associazione Romana "Progetto Musica" e dall' "Accademia dei Concordi", su incarico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, in occasione della Giornata Internazionale delle persone disabili. Il programma del concerto prevede dopo l’esecuzione dell’inno nazionale italiano, il poema sinfonico “Baba Yaga” di Anatolij Liadov, il celebre concerto per violino e orchestra in re maggiore di Ciaikovskij e, infine, la Sinfonia n. 5 di Alexander Glazunov. L’iniziativa è organizzata sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al concerto in rappresentanza della Provincia di Bari, interverranno il Vice Presidente, Onofrio Sisto, l’on. Rocco Pignataro, portavoce del Presidente Divella e gli assessori al Turismo, all’Ambiente e al Patrimonio, rispettivamente Sebastiano De Feudis, Romano Carone e Nicola Acquaviva.
"I sette peccati capitali" con David Riondino e Roberto Fabbriciani inaugurano domani allo Sheraton la 66a stagione della Fondazione Piccinni
Riondino e Fabbriciani (nella foto) inaugurano la 66a Stagione della Fondazione Concerti “N. Piccinni”(della quale aspettiamo di conoscere ancora tutti gli altri "eventi" con le relative date), presso lo Sheraton Nicholaus Hotel di Bari, il 5 Dicembre alle 21,00, nella data meglio nota per il folklore , come il giorno in cui il Santo Nicola portava in dono noci, mandarini e biscotti ai bambini buoni in trepidante attesa.
Quella stessa attesa premiata, per il pubblico barese, con “I SETTE PECCATI CAPITALI”, per la voce narrante di David Riondino ed il flauto di Roberto Fabbriciani, complici i testi di Benn, Ragazzoni, Ginsberg, Aretino, Mutis, Callot, Hölderlin e le musiche di Mozart, Kurtág, Piazzola e Debussy.
“I SETTE PECCATI CAPITALI” prende spunto dalla celebrazione di un defunto tratta dalla raccolta “morgue” di G. Benn nella quale l’autore, medico nella vita civile, prende occasione appunto dai cadaveri anonimi esposti nell’obitorio per una serie di poesie che ne evocano la vita e la morte.
Riondino, artisticamente nasce con la generazione dei cantautori degli anni Settanta. Giovanissimo debutta al teatro Zelig di Milano e comincia un percorso professionale che lo porta ad esplorare quasi tutte le forme di comunicazione, dal cinema ( con Salvatores, Staino, Paolo Hendel) alla musica (storico il suo “Tango dei miracoli” ormai introvabile, uscito solo in edicola con illustrazioni di Milo Manara). Sul palco, filosofeggia in musica e poesia su ira, lussuria, superbia e via peccando con aria di chansonnier divertito e metafisico, disincantato e serafico. In questo percorso di divagazioni e illuminazioni "rinvenute nell'animo di uno sconosciuto", nato un po' per caso e cresciuto strada facendo sulla scorta di una comune esigenza artistica, lo accompagna Roberto Fabbriciani che è internazionalmente riconosciuto tra i migliori interpreti, flautista della musica contemporanea, sperimentatore ed esploratore di nuovi linguaggi, suoni, digressioni. Ha studiato con Severino Gazzelloni e collaborato con alcuni tra i maggiori compositori del nostro tempo.
Disse nel 1989 John Cage “…qualsiasi cosa egli suona è sempre nel modo migliore”
Davide e Roberto si inventano un dinamismo liquido e traumatico, un dialogo fascinoso che dalla voce del flauto passa al suono della vocalità poetica e viceversa.
In tempi così inclini, perlomeno dalle nostre parti, a concentrarsi sulle magnifiche sorti e progressive del mondo - dichiara Riondino - lasciando da parte tutte quelle inquietanti indicazioni che in altri tempi eravamo soliti raccogliere da eccessi e trasgressioni d’ogni sorta, parve a me e a Fabbriciani opportuno meditare sulle voragini e sulle ambiguità che a dispetto dei buoni sentimenti e delle belle intenzioni nella vita ci si offrono: e che nel linguaggio diffuso si definiscono le deviazioni, i peccati, addirittura i peccati capitali. Cerchiamo di riflettere su ira, accidia, gola, lussuria e via dicendo attraverso i pensieri di poeti e musicisti, ritenendo che questi navigatori abbiano attraversato simili abissi quando non vi siano addirittura precipitati. E così ogni tema ogni cosiddetto peccato evoca alcune poesie concertate con la musica del flauto, ed esecuzioni particolarmente adatte.
Sulla scorta di un viaggio interiore, notturno ed errante che disseppellisce confini etici universali ma non dimentica gli angusti scenari nostrani dell'attualità politica e i peccatucci di buonismo forzato che li circondano, i due interagiscono su preordinate traiettorie, tra mille risonanze, concedendosi ogni tanto al corto circuito dell'improvvisazione, della schermaglia jazzistica. I flauti sono tanti: piccoli, medi, grandi, dritti, traversi, Fabbriciani li suona tutti, li fa vibrare di emozioni, li ascolta, li maneggia con tecnica sopraffina, mentre Riondino attraversa la sua memoria poetica, citando a destra e manca, fra Ginsberg e Hölderlin, Alvaro Mutis e il rimario popolare in ottava.
Un lavoro sperimentale, sette tappe che scivolano nell'abisso della propria coscienza, in un clima da cerimonia segreta, un’indagine eccentrica e magnetica che cerca di conciliare, fra nuove fratture e antiche armonie, la possibile e sempre auspicabile convivenza dei linguaggi e delle espressioni artistiche. Per ulteriori informazioni tel 0805745761 - 3355707272
Quella stessa attesa premiata, per il pubblico barese, con “I SETTE PECCATI CAPITALI”, per la voce narrante di David Riondino ed il flauto di Roberto Fabbriciani, complici i testi di Benn, Ragazzoni, Ginsberg, Aretino, Mutis, Callot, Hölderlin e le musiche di Mozart, Kurtág, Piazzola e Debussy.
“I SETTE PECCATI CAPITALI” prende spunto dalla celebrazione di un defunto tratta dalla raccolta “morgue” di G. Benn nella quale l’autore, medico nella vita civile, prende occasione appunto dai cadaveri anonimi esposti nell’obitorio per una serie di poesie che ne evocano la vita e la morte.
Riondino, artisticamente nasce con la generazione dei cantautori degli anni Settanta. Giovanissimo debutta al teatro Zelig di Milano e comincia un percorso professionale che lo porta ad esplorare quasi tutte le forme di comunicazione, dal cinema ( con Salvatores, Staino, Paolo Hendel) alla musica (storico il suo “Tango dei miracoli” ormai introvabile, uscito solo in edicola con illustrazioni di Milo Manara). Sul palco, filosofeggia in musica e poesia su ira, lussuria, superbia e via peccando con aria di chansonnier divertito e metafisico, disincantato e serafico. In questo percorso di divagazioni e illuminazioni "rinvenute nell'animo di uno sconosciuto", nato un po' per caso e cresciuto strada facendo sulla scorta di una comune esigenza artistica, lo accompagna Roberto Fabbriciani che è internazionalmente riconosciuto tra i migliori interpreti, flautista della musica contemporanea, sperimentatore ed esploratore di nuovi linguaggi, suoni, digressioni. Ha studiato con Severino Gazzelloni e collaborato con alcuni tra i maggiori compositori del nostro tempo.
Disse nel 1989 John Cage “…qualsiasi cosa egli suona è sempre nel modo migliore”
Davide e Roberto si inventano un dinamismo liquido e traumatico, un dialogo fascinoso che dalla voce del flauto passa al suono della vocalità poetica e viceversa.
In tempi così inclini, perlomeno dalle nostre parti, a concentrarsi sulle magnifiche sorti e progressive del mondo - dichiara Riondino - lasciando da parte tutte quelle inquietanti indicazioni che in altri tempi eravamo soliti raccogliere da eccessi e trasgressioni d’ogni sorta, parve a me e a Fabbriciani opportuno meditare sulle voragini e sulle ambiguità che a dispetto dei buoni sentimenti e delle belle intenzioni nella vita ci si offrono: e che nel linguaggio diffuso si definiscono le deviazioni, i peccati, addirittura i peccati capitali. Cerchiamo di riflettere su ira, accidia, gola, lussuria e via dicendo attraverso i pensieri di poeti e musicisti, ritenendo che questi navigatori abbiano attraversato simili abissi quando non vi siano addirittura precipitati. E così ogni tema ogni cosiddetto peccato evoca alcune poesie concertate con la musica del flauto, ed esecuzioni particolarmente adatte.
Sulla scorta di un viaggio interiore, notturno ed errante che disseppellisce confini etici universali ma non dimentica gli angusti scenari nostrani dell'attualità politica e i peccatucci di buonismo forzato che li circondano, i due interagiscono su preordinate traiettorie, tra mille risonanze, concedendosi ogni tanto al corto circuito dell'improvvisazione, della schermaglia jazzistica. I flauti sono tanti: piccoli, medi, grandi, dritti, traversi, Fabbriciani li suona tutti, li fa vibrare di emozioni, li ascolta, li maneggia con tecnica sopraffina, mentre Riondino attraversa la sua memoria poetica, citando a destra e manca, fra Ginsberg e Hölderlin, Alvaro Mutis e il rimario popolare in ottava.
Un lavoro sperimentale, sette tappe che scivolano nell'abisso della propria coscienza, in un clima da cerimonia segreta, un’indagine eccentrica e magnetica che cerca di conciliare, fra nuove fratture e antiche armonie, la possibile e sempre auspicabile convivenza dei linguaggi e delle espressioni artistiche. Per ulteriori informazioni tel 0805745761 - 3355707272
lunedì 3 dicembre 2007
"Arte e Musica": un affascinante percorso tra dipinti e suoni alla Pinacoteca provinciale di Bari
E’ partita ieri, domenica 2 dicembre, la IX edizione di “Arte e Musica”. L’iniziativa promossa dalla Provincia di Bari e realizzata dalla Pinacoteca provinciale con la consulenza musicale del maestro Rino Marrone (nella foto). La conversazione artistica svoltasi nella Pinacoteca provinciale è stata curata da Clara Gelao, storica dell’arte e direttrice della stessa Pinacoteca, ha preso spunto da un dipinto raffigurante La Maddalena – copia di una delle Maddalene del Savoldo – conservato presso la Pinacoteca Provinciale di Bari, ma proveniente dal convento di Santa Maria Vetere di Andria. Sono state inoltre esaminate tre versioni della Natività dipinte dallo stesso Savoldo, una delle quali si conserva in Puglia, nella chiesa di Santa Maria la Nova a Terlizzi. La parte musicale ha visto l’esibizione del noto clavicembalista pugliese Michele Visaggi che ha eseguito musiche di Antonio Vivaldi e Alessandro Marcello trascritte per cembalo da Johann Sebastian Bach. Il ciclo “Arte e Musica” si articola in 4 incontri e si concluderà il 2 marzo 2008.
La barese Mariacristina Petillo vince al Premio Internazionale di Saggistica "Salvatore Valitutti"
Vi segnalo che in occasione della Quattordicesima Edizione del Premio Internazionale di Saggistica “Salvatore Valitutti” è stato assegnato il Premio Opera Prima alla giovane scrittrice barese Mariacristina Petillo (nella foto). Laureata in lingue e letterature straniere, la Petillo è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università di Bari, per il suo testo: “Sulle orme degli elisabettiani: Chamber Music del giovane Joyce” pubblicato dalla Digilabs - Bari, 2007. Durante la cerimonia conclusiva, che si è tenuta a Salerno il 24 novembre scorso presso il Palazzo della Provincia, sono intervenuti il Senatore della Repubblica Emilio Colombo, il Presidente della Provincia di Salerno, Angelo Villani ed altri illustri nomi della Politica e della Cultura. La commissione così si è espressa sulla sua opera: ”Si tratta di una tesi di dottorato, corposa, ricca di suggestioni e penetrante nell’analisi di aspetti sicuramente non troppo noti al pubblico comune. L’Autrice ripercorre elementi delle poetiche di Joyce legate all’attività di poeta. E’ una fase giovanile della carriera dello scrittore, sulla quale l’Autrice ribadisce l’opportunità di una lettura attenta. Nel capitolo dedicato allo sperimentalismo vocale e fedeltà al testo poetico sono affrontate tematiche non tradizionali della personalità dello scrittore e dei rapporti con quanti hanno dato dimensione musicale alle parole di Joyce. E’ opera degna di premio.”
Sinceri auguri a Mariacristina anche dall'Orecchio di Dioniso!
Sinceri auguri a Mariacristina anche dall'Orecchio di Dioniso!
Rinviato all'11 dicembre il secondo concerto sinfonico diretto da Renato Palumbo per la Fondazione Petruzzelli
Il prossimo concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, con la direzione del maestro Renato Palumbo (nella foto di Vito Mastrolonardo) e la partecipazione della pianista Ilia Kim previsto per mercoledì 5 dicembre è stato posticipato all’11 Dicembre alle ore 21 e verrà eseguito all’Auditorium della Guardia di Finanza e non più al Teatro Piccinni. In programma musiche di Edvard Grieg e Johannes Brahms. Il 13 dicembre alle 21, al teatro Kursaal Santalucia, la Fondazione Petruzzelli propone il suo terzo appuntamento per la rassegna di Cameristica, con il Tokio String Quartet. La formazione composta da Martin Beaver (violino), Kikuei Ikeda (violino), Kazuhide Isomura (viola) e Clive Greensmith (violoncello) eseguirà musiche di Ludvig van Beethoven e Lera Auerbach. Il programma dedicato alla Sinfonica della Fondazione Petruzzelli si arricchisce, inoltre, di un altro prestigioso appuntamento fuori abbonamento: il 14 Febbraio 2008 alle ore 21, sempre all’Auditorium della Guardia di Finanza, avrà luogo infatti il concerto della celebre orchestra Philarmonia di Londra, diretto dal maestro finlandese Esa-Pekka Salonen.
Infotel: 080.521.24.84
Infotel: 080.521.24.84
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