giovedì 18 febbraio 2010

"A colloquio con Rosa Ricciotti, artista a tutto tondo" di Enza Moscaritolo


"Interprete, regista, docente e di recente anche conduttrice e ideatrice di spettacoli. La soprano foggiana Rosa Ricciotti (nella foto) è un’artista completa, poliedrica, che ama le sfide, soprattutto quelle con se stessa. Per tutti è Madama Butterfly, il ruolo che l’ha resa celebre e in cui proprio lei forse più si riconosce. Ma oggi è una ritrovata passione per Umberto Giordano a rappresentare il filo conduttore delle sue più recenti attività artistiche, dopo anni di studio attento e approfondito.
Rosa Ricciotti sarà infatti tra i protagonisti, insieme al tenore Antonio De Palma ed al M° Nunzio Aprile al pianoforte, del concerto in programma il prossimo 25 febbraio al Teatro del Fuoco di Foggia nell’ambito della 40ma stagione degli “Amici della Musica”. «Eseguiremo un repertorio importante – spiega Rosa Ricciotti – che comprende la lirica da camera, il lied tedesco e il duetto d’opera. Concluderemo il concerto con un duetto tratto dall’Andrea Chenier di Umberto Giordano, un omaggio doveroso a chi ha reso così celebre la nostra terra, portando questo vanto in giro per il mondo». Questo prossimo impegno rappresenta un’altra tappa nel certosino lavoro di ricerca sul compositore foggiano condotto in questi ultimi anni dalla soprano originaria di Sannicandro Garganico. Nello scorso mese di ottobre, infatti, nell’ambito del Festival Giordaniano curato dalla soprano Maria Gabriella Cianci, oltre ad interpretare alcune pagine delle opere di Giordano, ha curato il dipanarsi della serata dalle immagini fino al testo dell’attore. Sul palco Umberto Giordano si racconta alla sua città, dalle sue scorribande nei vicoli del suo quartiere all’avventura napoletana, alle vicissitudini di compositore, agli incontri fondamentali per la sua carriera, all’amore per la sua famiglia, alle sue passioni. «Pochi sanno, infatti – racconta lei stessa – che Giordano si era appassionato alla fotografia, una curiosità certamente non trascurabile se si vuole conoscere l’animo di un artista e comprendere la sua genialità fino in fondo». Da regista ha curato anche la regia in forma semiscenica del Don Giovanni nell’ambito della rassegna Corti di Capitanata a conclusione del laboratorio lirico del Conservatorio “U. Giordano” di Foggia (presso la sezione di Rodi) dove è docente. La mente, poi, va subito ai nuovi propositi: «Mi piacerebbe poter continuare a sfruttare l’esperienza acquisita in anni di carriera a contatto con realtà importanti, magari coordinatrice, o magari firmare qualche regia – confessa - del resto ci sono esempi illustri, uno per tutti Renata Scotto che è stata mia maestra di interpretazione agli inizi della mia avventura nel mondo dell’opera. Avendo iniziato un percorso da didatta ho voluto acquisire competenze per poter affrontare al meglio questo difficile compito, l’esperienza artistica è fondamentale ma molto formativo è stato il corso di vocologia curato dal dott. Fussi che si occupa di fornire tutto il bagaglio scientifico che riguarda la voce. Per tutto il resto spero di avere la giusta sensibilità per passare la mia esperienza alle nuove leve»."


ENZA MOSCARITOLO

2 commenti:

  1. Una donna straordinaria....fossero tutte così le cantanti.

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  2. Una creatura dotata di un'empatia,di una sensibilità,di una raffinatezza fuori dal consueto... Eccellente cantante e superba insegnante.

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