Si tratta di un Rota fantasioso, colorato e raffinato, creatore di un universo musicale che s'infiltra indelebilmente nella memoria di chi ascolta. A dare il titolo all'album, che raccoglie brani scritti in un arco di tempo di oltre un trentennio, l'Improvviso in do maggiore "Un diavolo sentimentale" (1969), avvincente quanto brillante dialogo tra il violino e il pianoforte. Il compact disc è stato presentato alcuni giorni fa in Conservatorio a Bari, dove Rota ha insegnato per molti anni, dal musicologo Dinko Fabris (autore delle note di copertina) insieme a Jean Blanchaert, erede della famiglia Rota e a Roberto Elli (presidente della Stradivarius).
Sono intervenuti, tra gli altri, oltre a Francesco D'Orazio e Giampaolo Nuti, che hanno suonato da par loro proprio l'Improvviso in do maggiore, anche l'assessore regionale Silvia Godelli, Michele Ferrandina (sponsor Fineco) e la professoressa Giovanna Buccarella, in rappresentanza dell'assente direttore del Conservatorio di Bari, Francesco Monopoli.
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