La maestria di Peppe Barra (nella foto), la voce di Marina Bruno, gli strumenti antichi dell’Ensemble La Dirindina, in «Rosa d’Argiento Rosa d’Ammore», una nuova lettura di capolavori di tempi passati e moderni, dalla Villanella alla Canzone napoletana. Il concerto, in coproduzione con l’AgìmusFestival, sabato 23 settembre (ore 21), nel chiostro di Santa Chiara, a Mola di Bari, è il prologo dell’edizione 2017 del festival Anima Mea diretto da Gioacchino De Padova nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro.
Si celebra, dunque, l’incontro tra due membri di una celebre “famiglia”, quella de «La gatta Cenerentola» di Roberto De Simone: l’immenso Peppe Barra, storica “matrigna” della leggendaria prima edizione (1976), e Marina Bruno, la “Cenerentola” della seconda (1998). Un rendez-vous di due generazioni, due stili, due mondi uniti dalla passione per un repertorio unico ed inimitabile affidato all’esecuzione strumentale dell’Ensemble La Dirindina, con Gioacchino De Padova (viola da gamba), Sergio Lella (flauto dritto/traversiere), Giuseppe Petrella (tiorba/chitarra barocca), Valerio Fusillo (mandola/mandolino), Paolo Del Vecchio (chitarra), Giorgio Mellone (violoncello), Pippo D’Ambrosio (percussioni) ed Emidio Ausiello (tamburi a cornice).
La prevendita dei biglietti è attiva sul circuito bookingshow.
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