Il compositore bolognese Fabrizio Festa (nella foto), il Trio Aedòn e il percussionista Federico Poli sono i protagonisti di New Lands, prossimo appuntamento della rassegna “Passeggiate Musicali”, ideata dal maestro Vito Clemente, in programma al teatro comunale Tommaso Traetta di Bitonto giovedì 19 aprile con inizio alle 20.00. New Lands è un concerto incentrato sull’esecuzione del brano di Fabrizio Festa New lands, No borders cui si arriverà attraverso un programma ricco che spazia dalle note di Procaccino, Rota e Irrualde passando per Betta. Sul palco lo stesso Festa, sintetizzatori e live electronics, il Trio composto da Stefano Marzi, clarinetto, Gabriele Zoffoli, violoncello e Stefano Bartolucci, pianoforte e Poli alle percussioni.
"New lands, No Borders" è una composizione per clarinetto, violoncello, pianoforte, sintetizzatori, percussioni e versi di Michael Hall su supporti registrati con la voce dello stesso autore, scomparso lo scorso gennaio. Mai titolo fu più profetico: questo brano ha girato il mondo essendo stato commissionato nel 2004 dal Festival Encuentros di Buenos Aires - il più importante Festival di Musica Contemporanea dell’America Latina – nell’ambito del quale è stato eseguito nello splendido Teatro Colòn di Buenos Aires e poi a Lima (Perù), al BBK Festival di Bilbao (Spagna), all’Istituto di Cultura Italiana di Vilnius (Lituania) e in Italia al GAM di Torino, a Musica Insieme in Ateneo di Bologna, al Festival di Musica Contemporanea di Avellino, a Pavia, Padova.
Il brano parte da un’immagine - come racconta Fabrizio Festa - “Ulisse che narra la sua storia nella reggia dei Feaci” e dall’ispirazione del testo di Michael Hall che Festa immagina come espressione poetica dei pensieri di Ulisse. “D’altro canto, il musicista, come il re di Itaca, vede nelle Colonne d’Ercole un confine oltre il quale vi sono nuovi tesori di conoscenza. Superare le Colonne d’Ercole è una sfida, che, per il compositore, si concretizza in termini linguistici e sonori ed egli, dunque, sta tra il timoniere e l’esploratore. Quando scopre una terra incognita non agisce però da conquistatore. Al contrario. Impara, assimila, osserva, ascolta. Poi, scrive. Nella combinazione tra l’autonomia dell’individuo e l’oggettività materiale di ciò che trova sta la natura speciale della sua arte."
Fabrizio Festa, compositore e direttore d’orchestra, dopo una lunga attività professionale come pianista, in particolare in ambito jazzistico, incentra il suo impegno sulla composizione, colta e d’uso. Tra gli impegni più recenti la commissione di un brano, "Clouds and birds", per sassofono e pianoforte per John Harle, uno dei più bravi e famosi sassofonisti al mondo che lo ha eseguito in prima assoluta lo scorso 15 febbraio a Bologna. Tra gli impegni prossimi più importanti un nuovo quartetto d’archi su commissione dell’eccezionale Quartetto Brodsky e una nuova produzione di teatro musicale in collaborazione con lo scrittore Marcello Fois. Sue pagine sia sinfoniche sia cameristiche sono state eseguite negli Stati Uniti, in Canada, in Sud America, in Europa e in Asia. Alcuni tra i più importanti teatri italiani (Opera di Roma, Massimo di Palermo, Comunale di Bologna, Valli di Reggio Emilia) gli hanno commissionato pagine sia sinfoniche sia operistiche sia per il balletto. Il Teatro Comunale di Bologna gli ha affidato la progettazione e la programmazione di musica contemporanea (d’uso e d’arte) per le stagioni 2005/2006 e 2006/2007. È critico musicale e docente di Arrangiamento e Orchestrazione presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna nell’ambito del corso sperimentale di Musica d’uso ad indirizzo multimediale e di Musica e Danza presso il Biennio specialistico del Dipartimento di Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) dell’Università di Bologna. E’ direttore artistico del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto”, che ha sede a Bologna.
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