Per i cinquant’anni della prima rappresentazione in Italia ( avvenuta al Teatro alla Scala di Milano il 26 gennaio 1957) del capolavoro di Francis Poulenc Les Dialogues des Carmélites, l’Ambasciata di Francia a Roma ha reso omaggio alcuni mesi fa a questo compositore tanto amato dall’Italia e dagli italiani con una mostra documentaria intitolata:
“Poulenc e l’Italia”.
I rapporti tra Poulenc e l’Italia sono stati infatti numerosi, intensi e assai articolati. Oltre ad un’ampia ricerca presso la famiglia del compositore e nelle istituzioni che hanno accolto le prime italiane, come la Scala e l’Accademia di Santa Cecilia, il curatore della mostra, il musicologo e critico musicale Pierre Miscevic ha attinto dagli archivi privati dei personaggi legati al compositore. Molti dei documenti presentati dalla mostra sono inediti. A Bari, in occasione dell’allestimento dell’opera “La Voix Humaine” del celebre compositore francese, l’esposizione è stata presentata questa mattina con una ricca relazione dallo stesso curatore Miscevic presso il Museo Civico (Strada Sagges 13, nel cuore del Borgo Antico del cpoluogo pugliese), dove resterà aperta fino al 9 maggio 2007. All’inaugurazione barese di stamane sono intervenuti Paola Bibbò, Direttore del Museo Civico di Bari, Nicola Laforgia Assessore alle Culture del Comune di Bari, Mimmo D’Oria, Segretario generale dell’ Alliance Française di Bari e promotore-organizzatore in loco di questa importante Mostra e il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Giandomenico Vaccari.
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