mercoledì 28 maggio 2008

A Bari un'esecuzione del "Saint Nicholas" di Britten da ricordare


In occasione dei festeggiamenti del decennale di attività dell’Associazione Polifonica “Florilegium Vocis” diretta da Sabino Manzo, ieri sera, in un’affollatissima Basilica di San Nicola (in foto), è stato possibile assistere all’esecuzione della Cantata “Saint Nicholas” op. 42 di Benjamin Britten, preceduta da alcuni brevi e significativi lavori di musica sacra anglicana: “O clap you hands” di Orlando Gibbons, “Ave Maria” di Robert Parsons, “Beati quorum via” di Charles V Stanford e “This have I done for my true love” di Gustav Holst. Oltre al Gruppo vocale Florilegium Vocis e all’Ensemble Strumentale Florilegium diretti con rara sensibilità musicale e piglio sicuro da Sabino Manzo, c’era la straordinaria sorpresa di trovarsi di fronte ad un Coro strepitoso: l’inglese Southwell Minster Choir diretto dal bravissimo Paul Hale. La Chiesa di Southwell Minster fondata nel x secolo, presenta una navata normanna antica novecento anni ed una meravigliosa “parte orientale”, tribuna trasversale del coro e sala capitolare (con le sue foglie scolpite nella pietra note in tutto il mondo).
Fin dai tempi della sua fondazione a Soutwell è nota la presenza di un coro costituito da bambini e uomini per il canto liturgico giornaliero; si tratta di una tradizione che continua ancora oggi, ininterrottamente. Ieri, vi assicuro, i Choristers (bambini cantori) sono stati a dir poco sublimi: timbri angelici, intonazione perfetta, musicalità fantastica. Insieme a un coro di tale livello stellare si è unito, senza sfigurare, quello barese che con l’Ensemble Strumentale Florilegium diretto da Manzo e al tenore Richard Pratt ha dato vita ad una lettura davvero commovente ed esemplare del “Saint Nicholas” di Britten: pagina, va detto, di stupendo impatto emotivo e immaginifica teatralità. Successo trionfale con “standing ovation” finale e bis. Per un attimo ho chiuso gli occhi e ho sognato di essere, come 15 anni fa, durante i Proms Concert nel cuore della Royal Albert Hall di Londra. Andateci e non ve ne...pentirete.

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