giovedì 12 novembre 2009
Un trascinante concerto al Petruzzelli per l'Orchestra Verdi di Milano diretta dallo straordinario pianista-direttore Wayne Marshall
A Bari da un bel po' di tempo non passava un'Orchestra italiana di valore. Certo, negli ultimi 5-6 anni abbiamo assistito anche a concerti sinfonici importanti (la London Symphony Orchestra diretta da Gergiev o la Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov, solo per citarne un paio) dislocati nei luoghi meno appropriati dal punto vista acustico. Ecco perchè il secondo concerto di stagione organizzato dalla Camerata Musicale Barese ieri al Teatro Petruzzelli è stata la prima vera occasione per tastare il polso alla splendida acustica del politeama ricostruito con un'orchestra sinfonica di ottimo livello come la "VERDI" di Milano.
Teatro quasi esaurito per un concerto da ricordare. Avvincente il programma con il Concerto in Fa di Gershwin (1925) e le West Side Story Symphonic dances (1957), come "piatti forti" e trascinanti della serata. La vera sorpresa, per chi scrive, è stato poi ascoltare e vedere per la prima volta dal vivo il pianista e direttore inglese di origini caraibiche, Wayne Marshall che ha conferito all'orchestra milanese una straordinaria urgenza ritmica e smagliante brillantezza al complesso, qualità purtroppo ancora assai rare nel Dna delle orchestre sinfoniche italiane (Scala, Sinfonica Rai, Santa Cecilia e Maggio Fiorentino escluse naturalmente!). Se si pensa che quest'orchestra ha rischiato poco meno di due anni or sono di sparire per sempre, c'è da gridare al miracolo per come (splendidamente) suona.
E poi...Cari signori, ma che pianista fantastico, incredibile, sorprendente è Marshall! Magari a tratti sembrerà più portato per l'elastica duttilità del jazz che per i rigidi canoni del classicismo, almeno per quanto riguarda la tenuta dei tempi, ma con il programma tutto americano qui confezionato ci poteva pur stare qualche arbitrio agogico. Pubblico in visibilio ed incessanti richieste di bis.
Riflessione finale che vi propongo: quando anche Bari potrà finalmente contare su un'orchestra sinfonica del livello della "VERDI" di Milano? I musicisti bravi non ci mancano di certo, il teatro neppure...E allora, cosa aspettiamo?
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