Dieci minuti di applausi hanno salutato la Prima mondiale di Ti vedo, ti sento, mi perdo, nuova opera scritta da Salvatore Sciarrino (nella foto) per il Teatro alla Scala. Un’accoglienza calorosa per il compositore italiano vivente più rappresentato al mondo, ma anche per tutta la compagnia artistica guidata da Laura Aikin, impegnata in un ruolo da vera primadonna. Come ispirazione per la sua opera, Sciarrino, poiché non vediamo mai in scena il protagonista, che viene invece evocato dal racconto dei personaggi, una compagnia di canto che attende in vano l’arrivo dell’ultima aria del grande compositore, riecheggiata fra colorature barocche e stilemi contemporanei. Un limbo metaforico, fuori dal tempo e dallo spazio, un gioco di teatro nel teatro ben colto dalla regia di Jürgen Flimm, in cui veri protagonisti sono la musica e il canto stessi, che emergono nella loro capacità di sedurre e ammaliare, come nei miti di Orfeo e delle Sirene. Repliche fino al 26 novembre.
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