La musica antica con «Il mare di mezzo». Il mare è l’Adriatico, che di volta in volta ha unito o separato due sponde, nel corso di millenni di civiltà mediterranea. E che oggi fa incontrare, nel segno di Froberger, Tartini, Marais, Corelli e la famiglia Bach, le esperienze di due musicisti pugliesi, Gioacchino Visaggi (violino barocco, nella foto) e Antonella Parisi (viola da gamba), e di un croato ormai pugliese d’adozione, Davor Krklius (clavicembalo). Il concerto, per il quale sono previste tre tappe, sabato 4 novembre nella Pinacoteca Comunale di Ruvo di Puglia, domenica 5 nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, a Bari, e lunedì 6 nella chiesa di San Nicola dei Greci di Altamura, è prodotto e presentato da Anima Mea, il festival diretto da Gioacchino De Padova nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro (i concerti sono a ingresso libero, inizio ore 20.30).
Nell’epoca moderna i rapporti culturali fra i territori bagnati dall’Adriatico si sono concentrati preferibilmente nella parte settentrionale, in prossimità della zona di confine terrestre. Per la musica, sempre pensando all’epoca moderna, è inevitabile pensare a Tartini, nato cittadino veneziano in una terra destinata dalla geografia ad essere un perenne e labile confine di lingue, culture e poteri diversi che si alternano. Questo programma, che oltre alla Sonata Il Trillo del Diavolo di Tartini prevede la Suite Seconda per clavicembalo di Johann Jacob Froberger, la Trisonata BWV 1020 di Johann Sebastian e Carl Philip Emmanuel Bach e Couplets des Folies di Marin Marais e Arcangelo Corelli, è nato non per evocare la Storia ma per far incrociare le giovani vite musicali di tre ragazzi di straordinario talento, che hanno alle spalle già importanti affermazioni, ma che suonano insieme per la prima volta rinsaldando antichi legami culturali e musicali.
Info www.animamea.it.
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