In attesa di ritrovare la stagione della Camerata Musicale Barese in un Teatro Petruzzelli finalmente restaurato e funzionante, la storica associazione musicale pugliese (fondata nel lontano 1941) ha presentato questa mattina all’Hotel Sheraton il suo cartellone 2007-2008. Appuntamento di solito sempre molto atteso da giornalisti e soci, ma che quest’anno è stato, a dire il vero, un po’ disertato. Vuoi per la giornata di freddo intenso (più invernale che…autunnale), vuoi per l’ostinazione da parte della Camerata di far svolgere da alcuni anni questo significativo momento d’incontro e di riflessione in un albergo periferico della città di Bari.
Dopo la consueta introduzione del presidente Giovanni Girone, hanno preso la parola, tra gli altri, il vicepresidente Rosario Polizzi, il direttore generale Rocco De Venuto, il direttore artistico Giovanni Antonioni e Marcello Calbiani, vice presidente vicario della Banca CARIME, istituto che da alcuni anni accompagna come preziosa partnership le attività della Camerata, soprattutto a sostegno dell’ingresso alle sue serate di spettacolo di anziani e diversamente abili, e l’assessore alla Solidarietà del Comune di Bari, Susi Mazzei. Al telefono è poi stato raggiunto l’assessore alla Cultura Nicola Laforgia, impossibilitato per altri impegni a raggiungere lo Sheraton.
La 66ª stagione della Camerata Musicale Barese si caratterizza, rispetto alle precedenti, per una ancor più marcata diversificazione delle proposte musicali. Si spazia dalla Concertistica alla Danza, dal Teatro Musicale al Jazz (anche con l’appendice in luglio del Festival “Notti di stelle”) e all’Operetta. C’è poi da quest’anno una meritoria sezione dedicata alle scuole con lezioni-concerto da portare direttamente nelle classi. Infine non mancherà la consueta serie estiva “Dedicato a…” con una rassegna di cinque concerti incentrati sulla chitarra. “Una scelta polemica e un po’ provocatoria – ha ricordato Antonioni - nei confronti del Ministero delle Attività e dei Beni Culturali che quest’anno ha deciso dopo ben 26 anni di costante attività, di far mancare il suo essenziale contributo al Concorso internazionale di Chitarra Mauro Giuliani, che pertanto non ci sarà.” Quella che è francamente ridicola è però la motivazione, dopo ben ventisei anni di storia del “Giuliani”: “gli elementi costitutivi e, prioritariamente, la validità artistica del progetto nel suo insieme non sono rispondenti ai criteri di cui all’art. 6 del D.M. (…)”: assurdo!
Nel dettaglio la concertistica di quest’anno avrà tra le serate di rilievo oltre alla già annunciata presenza inaugurale del violinista Uto Ughi accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi (26 ottobre 2007, Auditorium della Guardia di Finanza), quelle - per la prima volta a Bari - di Lilya Zilberstein, una pianista russa di straordinario spessore tecnico ed interpretativo (20 febbraio 2008, Nuovo Palazzo), il ritorno dopo alcuni anni di un altro eccellente maestro degli 88 tasti come Dmitri Alexeev (4 marzo 2008, Teatro Piccinni); gli altri pianisti in stagione saranno la talentuosa quindicenne Leonora Armellini (12 novembre 2007, Teatro Piccinni), Natalia Morozova (7 aprile 2008, Teatro Piccinni) e il nostro Francesco Libetta (5 febbraio 2008, Nuovo Palazzo).
Non mancherà poi il ritorno di un violinista del calibro di Sergey Krilov in un concerto da solo che comprenderà anche la celebre “Sequenza” di Luciano Berio (12 febbraio 2008, Nuovo Palazzo) un Quartetto per Archi di livello internazionale, come quello norvegese tutto al femminile il Vertavo (18 marzo 2008, Nuovo Palazzo) e un Trio di talenti italiani composto dal violista Giuseppe Russo Rossi, dal clarinettista Angelo Montanaro e dalla pianista Viviana Velardi (22 aprile 2008, Nuovo Palazzo). Se la concertistica si dovrà però purtroppo “accontentare” nella maggior parte dei casi dell’acustica non proprio ideale di un cinema come il Nuovo Palazzo (quanto sarebbe stato utile l’Auditorium “Nino Rota”…?!), almeno per quanto riguarda la Danza, su cui ci pare che abbia con forza puntato negli ultimi anni la Camerata, il Piccinni ospiterà gli eventi di Teatrodanza (ndr: già riportati in un precedente post di ottobre, già dedicato alla Camerata), mentre il jazz avrà due significative serate all’Auditorium della Guardia di Finanza: Stefano Bollani ed Enrico Rava (23 novembre 2007) e l’incontro musicale in una sera di cinque mostri sacri come Gino Paoli, lo stesso Rava, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto (25 gennaio 2008). Insomma, a prima vista pare una buona stagione, costruita su cardini da tempo collaudati. Peccato che manchi un concerto sinfonico o almeno un nutrito ensemble di archi e fiati, come accaduto in anni recenti (eppure ci sarebbe da scegliere anche solo in Italia, guardando un po’ ai c.d. "barocchisti": Europa Galante, Giardino Armonico, Modo Antiquo, Concerto Italiano, Solisti Veneti...eccetera).
Con l’agognato ritorno al Teatro Petruzzelli, se tutto va bene nel 2009, la Camerata potrà tornare, si spera, a stagioni concertistiche di altissimo profilo come giustamente merita la sua lunga e gloriosa storia.
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