Questa sera presso l’Hotel Sheraton si esibirà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari diretta ancora una volta (come la scorsa settimana al Teatro Piccinni) dal maestro Bruno Aprea.
La serata si apre con l’esecuzione di “Coriolano”, ouverture op. 62 di Ludwig Van Beethoven (1770 - 1827). Contrariamente a ciò che si sarebbe indotti a credere, questa ouverture, composta nel 1807, non fu ispirata dall’omonima tragedia di Shakespeare, bensì da un lavoro del tedesco Heinrich Joseph von Collin. La sua prima esecuzione si tenne con ogni probabilità a Vienna, insieme con altre due novità dell’autore: la Quarta sinfonia e il quarto Concerto per pianoforte e orchestra.
Il concerto prosegue con la Sinfonia n. 8 in si minore D. 759 “Incompiuta” di Franz Schubert (1797 - 1828).
Con l’Ottava sinfonia, ci troviamo di fronte alla più celebre composizione di Schubert. L’opera reca il nome di “Incompiuta”, poiché consta di due soli movimenti anziché dei tradizionali quattro e sul perché di questa scelta dell’autore si è discusso a lungo.
Schubert infatti iniziò a comporla il 30 ottobre del 1822, così come testimonia la copia manoscritta della partitura e ne consegnò i due movimenti a Joseph Huttenbrenner, fratello del suo amico Anselm, affinché costui li portasse alla Società Musicale Stiria di Graz, cui il compositore aveva promesso l’opera dopo esserne divenuto socio onorario. Sta di fatto che non solo la Sinfonia non venne mai ultimata da Schubert, ma la partitura rimase a lungo nelle mani dei fratelli Huttenbrenner, sebbene risulta che Anselm ne mostrò una riduzione per pianoforte a quattro mani al direttore d’orchestra Johann Herbeck, cui toccò il compito di eseguirla per la prima volta a Vienna il 17 dicembre del 1865.
La serata si conclude con l’esecuzione del “Don Giovanni”, poema sinfonico op. 20 di Richard Strauss (1864 – 1949). Strauss compose il “Don Giovanni” all’età di 24 anni e, sin dal suo debutto, quest’opera divenne un caposaldo del repertorio sinfonico. Strauss trasse l’ispirazione dalla lettura del poeta romantico Nikolaus Lenau mentre si trovava a Padova, nel 1888 e si mise rapidamente al lavoro: la partitura fu infatti ultimata il 30 settembre dello stesso anno, mentre la prima esecuzione si tenne l’11 novembre del 1889 a Weimar, sotto la direzione dello stesso autore. Tre frammenti del testo drammatico di Lenau, all’incirca una trentina di versi, introducono la composizione nella quale Strauss, con l’intento di rievocare la vita di tumulti e passioni del celebre seduttore, coglie mirabilmente lo spirito del personaggio sin dall’esposizione del primo tema.
La serata si apre con l’esecuzione di “Coriolano”, ouverture op. 62 di Ludwig Van Beethoven (1770 - 1827). Contrariamente a ciò che si sarebbe indotti a credere, questa ouverture, composta nel 1807, non fu ispirata dall’omonima tragedia di Shakespeare, bensì da un lavoro del tedesco Heinrich Joseph von Collin. La sua prima esecuzione si tenne con ogni probabilità a Vienna, insieme con altre due novità dell’autore: la Quarta sinfonia e il quarto Concerto per pianoforte e orchestra.
Il concerto prosegue con la Sinfonia n. 8 in si minore D. 759 “Incompiuta” di Franz Schubert (1797 - 1828).
Con l’Ottava sinfonia, ci troviamo di fronte alla più celebre composizione di Schubert. L’opera reca il nome di “Incompiuta”, poiché consta di due soli movimenti anziché dei tradizionali quattro e sul perché di questa scelta dell’autore si è discusso a lungo.
Schubert infatti iniziò a comporla il 30 ottobre del 1822, così come testimonia la copia manoscritta della partitura e ne consegnò i due movimenti a Joseph Huttenbrenner, fratello del suo amico Anselm, affinché costui li portasse alla Società Musicale Stiria di Graz, cui il compositore aveva promesso l’opera dopo esserne divenuto socio onorario. Sta di fatto che non solo la Sinfonia non venne mai ultimata da Schubert, ma la partitura rimase a lungo nelle mani dei fratelli Huttenbrenner, sebbene risulta che Anselm ne mostrò una riduzione per pianoforte a quattro mani al direttore d’orchestra Johann Herbeck, cui toccò il compito di eseguirla per la prima volta a Vienna il 17 dicembre del 1865.
La serata si conclude con l’esecuzione del “Don Giovanni”, poema sinfonico op. 20 di Richard Strauss (1864 – 1949). Strauss compose il “Don Giovanni” all’età di 24 anni e, sin dal suo debutto, quest’opera divenne un caposaldo del repertorio sinfonico. Strauss trasse l’ispirazione dalla lettura del poeta romantico Nikolaus Lenau mentre si trovava a Padova, nel 1888 e si mise rapidamente al lavoro: la partitura fu infatti ultimata il 30 settembre dello stesso anno, mentre la prima esecuzione si tenne l’11 novembre del 1889 a Weimar, sotto la direzione dello stesso autore. Tre frammenti del testo drammatico di Lenau, all’incirca una trentina di versi, introducono la composizione nella quale Strauss, con l’intento di rievocare la vita di tumulti e passioni del celebre seduttore, coglie mirabilmente lo spirito del personaggio sin dall’esposizione del primo tema.
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