Fino a qualche anno fa sembrava un sogno ormai impossibile da realizzare. Tra veleni, polemiche, infinite beghe giudiziarie e quant’altro, la ricostruzione del Teatro Petruzzelli sembrava davvero una chimera. Alle 10.30 di ieri c’è stato un primo importante sopralluogo all’interno del cantiere allestito nel maggio scorso per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Una delegazione guidata dal direttore generale dei Beni Culturali nonché sub commissario per la ricostruzione del teatro, Salvo Nastasi, insieme al sovrintendente Ruggero Martines, al sindaco di Bari e presidente della Fondazione Petruzzelli, Michele Emilano, a Onofrio Sisto, vicepresidente della Provincia di Bari e al sovrintendente Giandomenico Vaccari ha potuto verificare di persona il pieno rispetto del prefissato crono-programma.
Da alcune settimane, va detto, è stato installato in Piazza del Ferrarese, un cronometro digitale che scandisce inesorabilmente uno scaramantico conto alla rovescia sino alla data prevista per l’agognata apertura del Teatro: il 6 dicembre 2008 (giorno di San Nicola, Patrono della città).
Ancora quattordici mesi di attesa dunque, che non mettono però in ansia il primo cittadino: “La mia preoccupazione principale – ha detto Emiliano, incontrando i giornalisti prima e dopo il sopralluogo – non sono solo i tempi, ma la preventiva sicurezza dei lavori e dei cento operai che sono attualmente in azione nel cantiere.” Al sopralluogo era naturalmente presente anche il giovane direttore dei lavori, Enrico Bentivoglio, che vigila sul cantiere montato nella scorsa primavera dall’associazione di imprese Conscoop di Forlì-Sac di Roma: “ Stiamo rispettando la tabella di marcia. – sostiene Bentivoglio – Anzi, voglio essere ottimista: riusciremo a consegnare il teatro in anticipo rispetto alla data prevista. Abbiamo già completato il palcoscenico e le scale laterali. Fra una decina di giorni metteremo mano alla controcupola in legno lamellare antisismico, così come previsto nel progetto.” Lo stesso direttore ha assicurato che la presenza della sottostante falda acquifera non ha creato problemi di sorta alle operazioni di ricostruzione. “Tutto nella norma” – ha detto.
Parole che hanno fatto senz’altro tirare un sospiro di sollievo al sindaco, che sa bene come nel frattempo la Procura della Repubblica abbia nel merito avviato un’inchiesta. Alla fine del sopralluogo, durato all’incirca tre quarti d’ora, Emiliano è tornato all’uscita del cantiere dagli infreddoliti cronisti, fotografi e cameramen in attesa: “Qui si sta realizzando qualcosa di eccezionale, grazie soprattutto alla bravura di operai e tecnici; per la qualità delle soluzioni tecnologiche adottate, il nuovo Petruzzelli sarà un teatro all’avanguardia e soprattutto al passo con i più celebrati teatri europei. Ho appena chiesto telefonicamente al ministro Francesco Rutelli che si trova in questo momento a Napoli con il presidente della Repubblica di invitarlo all’inaugurazione. Spero proprio che Giorgio Napolitano, da sempre vicino alla città di Bari, sarà con noi in quella memorabile serata.”
Ma come sarà nel dettaglio questo nuovo Petruzzelli? Il colore del prospetto esterno sarà bianco: esattamente com’era nelle splendide foto d’epoca di Alinari. Ci sarà una nuova torre scenica, un golfo mistico con pedana mobile e rialzabile e un palcoscenico che passerà dai circa 80 metri quadrati previsti, a poco più di 105 metri. L’intero sistema scenico sarà completamente meccanizzato e permetterà di montare in rapida alternanza le scenografie di diverse produzioni. La capienza totale del teatro raggiungerà al massimo i 1600 posti, di cui 400 in platea e gli altri 1200 suddivisi in tre ordini di palco e un’ampia gradinata, dotata di comode poltroncine, che sostituirà dunque il vecchio quint’ordine e il loggione. Probabile l’utilizzo, ad esito di alcune prove acustiche, di pannelli all’altezza della cupola, che possano eventualmente migliorare la qualità del suono. Le modifiche del progetto originario pretese dal consiglio di amministrazione della Fondazione, se da un lato ridurranno sensibilmente la capienza del “vecchio” Politeama progettato dall’ingegnere Messeni Nemagna, dall’altro favoriranno una maggiore sicurezza e comodità per gli spettatori.
Insomma, alla fine del sopralluogo tutti soddisfatti e contenti. Peccato che il progetto di avere Riccardo Muti e i Wiener Philarmoniker per l’inaugurazione sia fallito per un precedente impegno assunto dal Maestro all’Opera di Roma, ma il sovrintendente Vaccari rassicura tutti, pur non volendo (e fa benissimo) scaramanticamente svelare nulla: “Riaprire dopo 17 anni il Petruzzelli sarà davvero una grande festa per l'intera città di Bari e la Puglia. E’ giusto dunque dare a tutti la possibilità di parteciparvi, programmando non uno, ma diversi eventi importanti e significativi.”
Un’ultima cosa: c’era chi aveva maliziosamente diffuso voci tendenziose sul fatto che dopo una smagliante inaugurazione il teatro sarebbe stato immediatamente richiuso per ulteriori, definitivi ritocchi. “Questo – ha detto Nastasi – non accadrà. Una volta riconsegnato, il teatro non chiuderà più. Ne siamo certi.” In ogni caso pare che per l’allestimento della prima opera lirica bisognerà attendere almeno la primavera del 2009.
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