Dopo essere entrata nella scuderia dell’etichetta tedesca Act Music, la cantante svedese Victoria Tolstoy (nella foto) ha indubbiamente dato una svolta alla sua carriera. I suoi tre album su Act l’hanno resa un cantante nota in tutto il mondo non solo per le sue straordinarie doti vocali, ma anche per l’originalità dei suoi progetti. In “Shining On You” (ACT 9701-2), album interamente composto da brani del compianto pianista Esbjorn Sensson, Victoria Tolstoy ha tracciato un parallelo con il suono strumentale degli Est. In My Swedish Heart (ACT 9705-2) ha omaggiato 50 di jazz svedese e in Pictures Of Me (ACT 9712-2) ha dato una personalissima e riuscita rilettura di canzoni appartenenti in prevalenza al repertorio del pop internazionale. In My Russian Soul (ACT 9721-2) Victoria Tolstoy ci mostra un altro aspetto della sua affascinante personalità finora rimasto nascosto. Da molti anni ormai Victoria Tolstoy, pronipote dello scrittore Leo Tolstoj, è impegnata nella riscoperta delle sue radici culturali e musicali russe. Insieme con il trombonista Nils Landgren, già produttore dei suoi primi due album, Victoria Tolstoy ha finalmente deciso di trasformare questa ricerca in un nuovo progetto musicale. Karlzon Giacobbe, autore della maggior parte degli eccellenti arrangiamenti, appartiene all’ottima squadra che Viktoria e Nils hanno formato intorno a loro. Di questa squadra fanno parte anche il sassofonista Joakim Milder, autore di due arrangiamenti e di tutte le parti per archi, e Anna Alerstedt, giovane cantautrice di Göteborg che ha scritto la quasi totalità dei testi. Una parte importante del lavoro è stata la selezione dei brani. "Ovviamente Čajkovskij occupa molto spazio perché è moderno e senza tempo, molto simile a Tolstoj nel campo della letteratura" dice Viktoria. Così l'intima ballad "Home" si basa sul secondo movimento della Sinfonia n.5, l’emozionante "Word By Word" è costruita intorno ad un tema della Suite dello Schiaccianoci, l’inno sinfonico "The Curtain Falls" è basato sull’ Arioso # 1 dell’opera Iolanta, il cupo suono di "Aftermath" richiama il tema principale del Lago dei Cigni e "Silent Rhapsody", uno dei momenti più belli di tutto l’album prende spunto dal primo movimento della sinfonia 'Pathétique'. A Čajkovskij sono state affiancate poi riletture di Rachmaninov e di brani tradizionali. A questi si sono poi aggiunti un brano del poeta, cantante e attore russo Vladimir Vysotsky, in epoca sovietica un uomo adorato come la voce del popolo, e opere di compositori di colonne sonore come Andrej Petrov o Victor Lebedev. Un compact disc, infine, che si potrà rivelare anche come un’ottima idea regalo per l’imminente Natale.
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