Su Facebook può spesso capitare di fare incontri straordinari. A me solitamente succede di "incontrare" artisti di fama mondiale, chattare con loro, e grazie a questo blog di ricevere in dono dischi sorprendenti da ascoltare e riascoltare in religioso silenzio. L'incontro con la celebre quanto affascinante violista russa Anna Serova, ma ormai da tempo veronese di adozione, è stato senz'altro uno di questi. La splendida signora della viola, dopo gli studi a San Pietroburgo, si è perfezionata con il grande Bruno Giuranna all'Accademia Stauffer di Cremona ed oggi insegna a Biella all'Accademia Lorenzo Perosi, è ambasciatrice in Italia e in Europa della sua città natale Krasnoyarsk (Siberia) e ciò che conta ancor di più, oltre a suonare stupendamente il suo strumento, svolge attività benefiche e umanitarie a favore delle persone che soffrono. Il cd che mi ha gentilmente spedito alcune settimane fa ne è una testimonianza lodevolissima. Prodotto dalla casa discografica Red Dress di Asti, il compact è intitolato alla preziosa viola Amati "La Stauffer" del 1615. Strumento che venne appunto costruito dal liutaio cremonese Gerolamo Amati, portando però sull'etichetta anche il nome del fratello Antonio. La viola finemente lavorata, è in perfetto stato di conservazione e fu acquistata dall'Accademia Stauffer nel 1966. ma non è l'unico motivo per cui questa incisione è senza dubbio significativa. L'altro è contenuto nella finalità benefica dell'incisione: il ricavato della vendita del cd sarà, infatti, destinato al programma "End Polio now" per l'eradicazione totale della poliomelite.Nel disco, ascoltato e riascoltato con sommo piacere, dallo scrivente sono state incise alcune pagine di raro ascolto per viola e pianoforte, come l'inedita Reverie in re maggiore del compositore cremasco Giovanni Bottesini (in prima registrazione mondiale), affiancate da pagine più o meno celebri del repertorio virtuosistico romantico (da Paganini a Wieniawsky, da Vitali a Bruch e Fauré), sino alla godibilissima Sonata per la Gran Viola di Paganini, arrangiata per orchestra da camera Giovanni Petterlini, e che vede protagonista anche la Krasnoyarsk Chamber Orchestra diretta da Filippo Faes. La pianista che accompagna con rara sensibilità Anna Serova è Jenny Borgatti. Un disco da non perdere!
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