lunedì 22 dicembre 2014
Rinaldo Alessandrini, assicura un tocco di classe ed eleganza alle Messe di Mozart e Schubert
Il genere sacro è stato il banco di prova in cui una nutrita schiera di musicisti si è cimentata in tutte le epoche. Qui a Bari, dove la musica sacra e corale non è così usuale come in altri luoghi (si pensi a Salzburg o a Vienna), Rinaldo Alessandrini (nella foto), apprezzato direttore d'orchestra, in particolare di Monteverdi, Vivaldi ed Haendel, ha dato vita con il Coro e l'Orchestra del Petruzzelli ad un bel concerto, arricchito dalle voci giovani ed interessanti di Lavinia Bini (soprano), Romina Boscolo (contralto) Robin Tritscher (tenore) e del più maturo Christian Senn (basso). Un pomeriggio (il concerto è infatti iniziato alle 18) che si è aperto con la giovanile e un po' acerba Missa brevis K. 275 di Mozart ed è poi passato al più noto '"Exultate, Jubilate" k.165 per soprano e orchestra: buona qui la prova di Lavinia Bini, voce fresca e dal timbro suadente. Nella seconda parte, invece, abbiamo di gran lunga apprezzato gli esiti brillanti della Messa n.2 in sol maggiore di Schubert, ricca di fremiti pre-romantici e di sublimi melodie, guidata da Alessandrini con una leggerezza di fatato candore ed un tocco di classe davvero speciale.
Infine, il "Magnificat" di Schubert, pagina misconosciuta del 1816, in cui è Haydn qui ad essere l'archetipo di questa trionfale e solare pagina, che il Coro ha cantato con vena virile, come anche l'orchestra, apparsa in ottima forma. Tanti caldi e convincenti applausi a tutti, mentre adesso ci si aspetta la nuova stagione, che ha nei "Dialoghi delle Carmelitane" di Poulenc la sua operazione di punta, il prossimo 30 gennaio. Incerto, il futuro di Massimo Biscardi come sovrintendente. Vedremo ciò che accadrà con la serenità di sempre, e soprattutto con la speranza, che il prossimo sia un anno carico di fiducia nel futuro, per tutta la Musica.
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