Grande
appuntamento con la musica sacra domani sera nella Basilica di San Martino, ore
21:00. Il concerto sarà dedicato alle vittime di tutte le guerre nel centenario
della “Grande Guerra” (1915-1918). Filo conduttore della serata è la spiritualità
attraverso il tempo. I brani in concerto, infatti, si riferiscono a riti
differenti e a testi elaborati nelle più diverse epoche. Si inizia con Nicola Fago
in prima esecuzione in tempi moderni, revisione di Luisa Cosi, che si confronta
con due cantici dal Vangelo di Luca; si prosegue con Mozart e le antichissime
litanie mariane, ‘normate’ nel XVI secolo a Loreto, per coronamento del santo
rosario; si passa poi al novecento e all’essenzialismo di Arvo Pärt (nella foto) con
l’antifona mariana della compieta, attribuita ad Ermanno di Reichenau
(1050 ca.); infine, Marco Tutino si misura con l’orazione di San Papa Wojtyla.
La
distanza storica fra creazione verbale e invenzione musicale è dunque massima
in Fago, Mozart e Pärt, minima in Tutino. Si spazia da testi millenari, il Benedictus di Fago, strutturato in nove tempi, la
maestosa complessità del Mozart salisburghese delle Litanie Lauretane per soli,
coro e orchestra in Re maggiore. In Pärt
colpisce l’atmosfera generale del brano: la preghiera si intona costantemente
piano, tranne per poche fiammate centrali, determinatesi dall’accendersi della
perorazione. Sul finire del brano si accumulano maestose iterazioni corali,
intonate sempre più lentamente che portano all’ultima battuta di obbligato
silenzio. Altrettanto minimale è il modo in cui Marco Tutino si accosta alle
parole pronunciate da Papa Wojtyla ad Assisi nel gennaio del 2002. La preghiera
è organizzata in sei tempi così da favorire un ideale responsorio fra solista e
coro, per una liturgia rivolta ad uomini di ogni fede, religiosa o laica che
sia. L’ultima strofa è intonata dal
tenore per triplice ripetizione di una stessa melodia per catturare l’orecchio
per poi nell’ultima iterazione esplodere in quella piena volontà di pace verso
cui ogni parola e ogni suono hanno fin lì teso. Infine, solista e coro si
uniscono per l’ultima, catartica invocazione, nell’affievolirsi della dinamica
e in un estremo distendersi, appunto, del tempo.
Francesco
Nicola Fago BENEDICTUS DOMINUS IN RE
Tal Ganor, Shaker Bar, soprani
Francesca Sartorato, contralto
Wolfgang
Amadeus Mozart LITANIE LAURETANAE ALLA
BEATA VERGINE MARIA in re magg., K195
Tal Ganor, Shaker Bar, soprani
Francesca Sartorato, contralto
Marco Stefani, tenore
Nicolò Donini, basso
Marco
Tutino CANTO DI PACE
Lorenzo Caltagirone, tenore
Arvo
Pärt SALVE REGINA
Francesco Nicola Fago MAGNIFICAT ANIMA MEA IN RE
Coro
della Filarmonica di Stato “Transilvania” di Cluj-Napoca
Maestro
del coro Cornel Groza
Direttore
d’orchestra SESTO QUATRINI
Orchestra
ICO della Magna Grecia di Taranto
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