venerdì 3 luglio 2015

"Morricone dirige Morricone a Roma" di Elena Dandini


Ieri sera, 2 luglio, per l’ ESTATE A SANTA CECILIA 2015, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’evento per antonomasia : MORRICONE DIRIGE MORRICONE. E’ notizia recentissima che l’ottantasettenne Maestro di Roma scriverà le musiche per il prossimo film di un illustre regista, Quentin Tarantino. 
Morricone in occasione dell’Oscar alla carriera ricevuto nel 2007, aveva dichiarato che quel riconoscimento non rappresentava un punto di arrivo, ma di partenza , un ulteriore stimolo alla composizione di musica da film sempre nell'ottica  del rinnovamento e della sperimentazione. Morricone infatti vive da sempre una “pesante” dicotomia tra il compositore di musica “commerciale”, quella delle sue colonne sonore, e la sua più vera ed intima vena compositiva quella della musica contemporanea di sperimentazione. Allievo di Goffredo Petrassi, uno dei padri della musica italiana del Novecento, egli, dal 1964 entra a far parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, un gruppo di compositori,  fondato qualche anno prima da Franco Evangelisti, con cui Morricone suonò e registrò album fino al 1980. Ensemble, che si occupava principalmente di musica d'avanguardia e di improvvisazione libera e che si proponeva di ricercare nuovi metodi musicali nel campo della sperimentazione. Se la musica da film di M. è universalmente conosciuta ed amata è perché poggia le sue basi su una solidissima tecnica compositiva, tanto da rendere le sue colonne sonore, creazioni non di “musica di consumo”, bensì  grandi pagine dal respiro sinfonico classico nel senso più pregnante del temine.  Ne è stata prova lampante e folgorante il secondo brano della serata tratto da La Bibbia: LA CREAZIONE a cui ha fatto immediato seguito  LA TORRE DI BABELE.
Scritta per l’omonima produzione cinematografica del 1966 di John Huston, non fu mai inserita nella colonna sonora del kolossal hollywoodiano  per problemi burocratici contrattuali tra la RCA e il produttore Dino De Laurentiis. Lasciata nel dimenticatoio per decenni, La Creazione da qualche tempo compare nelle programmazioni dei concerti morriconiani. Una partitura completamente lontana dall’immagine usuale a cui siamo abituati, quella sicuramente più vicina alle sue  intime corde .  Un organico imponente quello dell’Orchestra  Sinfonica e del Coro dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia che in una sinergia emotiva prima che musicale  , ha ricreato anche visivamente la potenza deflagrante del  “Big Bang”. Nelle note di Morricone, potrei asserire, senza tema di smentita,  c’era il gesto supremo di Dio e tutto il suo Amore  per il Creato, nell'atto primordiale della sua nascita, paragonabile solo alla bellezza e grandiosità michelangiolesca della Cappella Sistina. Ho tralasciato volutamente di parlare degli altri brani della programmazione ( Meditazione orale - testo e voce recitante di P.P.Pasolini; Il buono, il brutto e il cattivo; Nostromo; Per le antiche scale- L’eredità Ferramonti; e il medley Oscar per i film : Days of Heven- Gli Intoccabili- Bugsy- Nuovo Cinema Paradiso- Malena- Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto- Mission- Falls- On Earth as it in Heaven)  su cui altri critici recensori hanno versato fiumi d’inchiostro, per porre l’accento sul Morricone compositore “sconosciuto” ai più, il Morricone “nascosto”  del comporre impegnato che lo mette sullo stesso piedistallo dei grandi  musicisti  del Novecento. Un doppio bis ed un’ovazione dalla forte valenza ringraziatoria ad un uomo che malgrado sia avanti con gli anni ed abbia diretto per oltre due ore, con un busto ortopedico, continua a spendersi generosamente per elargirci emozioni  profonde anche “violentando” il lato più profondo ed intimo del suo sentire compositivo.

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