martedì 20 dicembre 2016

Uto Ughi e un autentica lezione da "musicologo" al pubblico del Petruzzelli nel concerto di Natale.


E' stata una bellissima, autentica lezione al folto pubblico del Petruzzelli quella del grande violinista Uto Ughi. un modo unico di rendere vivida la musica del capolavoro vivaldiano " le quattro stagioni", rilette ed analizzate con la passione straordinaria delle studioso e musico d'altri tempi. La Primavera, l'Estate, l'Autunno e l'Inverno, attraverso le letture stupende dei sonetti associati alle immagini poetiche e descrittive dei fantastici concerti. Certo è un po' dura la "lezione" quando ti aspetteresti un concerto classico e tradizionale. Ma il pubblico ha resistito pazientemente ad un'ora e mezza, senza intervallo alcuno. resistendo con piacere al fascino unico dei Filarmonici di Roma, in grande spolvero (c'era anche il bravo violista barese Michelangelo Lentini, tra gli archi solisti).
Uto Ughi è poi entrato in scena da par suo, esibendo la sua arte violinistica e coniugando il suo eloquio musicale a quello "pittorico" con sapiente connubio e densità di parole.
Alla fine splendidi i bis. Da la Ridda dei folletti, pagina di un allievo di Paganini, velocissima e ricchissima. Ed ancora il celeberrimo Oblivion di Piazzolla, con il suo malinconico e piacevolissimo scorrere romantico. Infine, Ughi ha ricordato le grandi difficoltà che la musica colta vive in questi giorni difficili. Il pubblico entusiasta ha regalato autentiche ovazioni al suo alfiere della Musica. Un testimone prezioso e fantastico di oggi, che sa regalare ancora emozioni trascendentali al pubblico di oggi. Successo straordinario.

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