mercoledì 8 febbraio 2017

Il musical "Un Americano a Parigi" torna a Barletta il prossimo 12 febbraio.


“Un Americano a Parigi” non è solo un musical liberamente ispirato all’omonimo film di Vincent Minnelli, bensì un tributo al compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense che scrisse l’opera sinfonica dalla quale il pluripremiato film del 1951 è tratto: George Gershwin. Domenica 12 febbraio, presso il Teatro Curci di Barletta, con porta alle ore 18,00 e inizio alle ore 18,30 nell'ambito della 33.ma Stagione Concertistica dell'Associazione Cultura e Musica "G. Curci", se ne potrà scoprire il talento ascoltando brani come “I got rhythm”, “The man I love”, “Love is here to stay” o “They can’t take that away from me”, attorno ai quali ruota lo spettacolo diretto da Enzo Sanny, che spiega: Il plot della storia narra le vicende di una compagnia stabile teatrale, che rappresenterà il musical “Un americano a Parigi”. Si entrerà quindi nel vivo della narrazione dove Gimmy (Michele Carfora), pittore americano ed ex soldato, che alla fine della guerra decide di vivere nello scenario della Parigi degli anni ’50 in cerca di fortuna, vivrà un’intensa storia d’amore con Fanny (Arianna Bergamaschi), una commessa di una nota profumeria. Fanny è a sua volta corteggiata da Jean Marie (Danilo Brugia), famoso chansonnier del Lido. Personaggio di rottura nell’idillio tra Gimmy e Fanny è Patricia (Barbara Terrinoni), miliardaria innamorata di Gimmy. L’intento della mia regia è quello di creare numeri mozzafiato sulle note del grande genio del ventesimo secolo. […] Recitazione, canto e danza, attraverseranno soprattutto il senso della sua musica, e, i protagonisti con la loro capacità di suscitare profonde emozioni, ci porteranno indietro nel tempo, a quella magica atmosfera tipica della “Ville lumière”. Lo spettatore non avrà nemmeno il tempo per un momento di distrazione poiché sarà completamente e magicamente avvolto in un sogno, tanto che, al termine dello spettacolo non avrà alcuna voglia di tornare a casa, ma soltanto… rimanere per attendere la replica successiva.
Il poema sinfonico nacque dal soggiorno che Gershwin fece a Parigi alla fine della Prima guerra mondiale. Venne eseguito per la prima volta nel 1928 alla Carnegie Hall dalla New York Symphony Orchestra. «È la musica più moderna che io abbia mai scritto», scrisse l’autore, e in fondo è sempre rimasta attuale, intramontabile. Tutto il repertorio di Gershwin valorizza gli aspetti fondamentali del musical, ma questa composizione ne racchiude l’anima, specialmente nel famoso assolo di tromba che lui stesso chiamò «il tema della nostalgia di casa». La storia narra le vicende di Gimmy (Michele Carfora), pittore americano ed ex soldato, che alla fine della guerra si trasferisce a Parigi in cerca di fortuna. Qui vive un’intensa storia d’amore con Fanny (Arianna Bergamaschi), commessa di profumeria, già corteggiata da Jean Marie (Danilo Brugia), chansonnier del Lido. A complicare ulteriormente le circostanze c’è Patricia (Barbara Terrinoni), una miliardaria innamorata di Gimmy. La volontà di Gershwin è quella di descrivere le impressioni di un americano in visita a Parigi attraverso la musica, ma anche i rumori del traffico, i clacson delle automobili. «Il nostro amico americano soccombe agli spasmi della nostalgia di casa. Ma la nostalgia non è una malattia fatale - scrisse -. Il nostro visitatore si ritrova ancora una volta all’erta, come spettatore della vita parigina, e i suoni della città e l’atmosfera francese sono trionfanti». 
Lo spettacolo è una produzione M&F Productions, la stessa che quindici anni fa fece incassi da record, nata da un'idea di Tiziana D'Anella e Lena Sarsen, con gli arrangiamenti musicali di Marco Tiso (che abbiamo già apprezzato in Cinecittà con Christian De Sica), le coreografie di Stefano Vagnoli, le scene di  Lorena Curti, i costumi di  Martina Piezzo, le luci di Massimo Tomasino
i video e gli effetti speciali di Stefano Fomasi e la regia di Enzo Sanny, un nome che non ha bisogno di presentazioni.

Nel nuovo cast Michele Carfora, Danilo Brugia, Barbara Terrinoni e Jean Michel Daquin e in particolare Arianna Bergamaschi, star italiana ma dal respiro internazionale, la cui carriera vanta collaborazioni con artisti e producer fra cui Pittbull (come dimenticare il tormentone estivo “Sexy People”?), Shaggy e Flo Rida, ma anche partecipazioni importanti come la versione di “Imagine” di John Lennon, incisa per il progetto #foreverychild di David Guetta e Yoko Ono per Unicef, o l’esibizione a Detroit nel gennaio 2016 insieme a Michael Bolton per la campagna alle presidenziali di Hillary Clinton.

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