Da diverse settimane il mondo cultural-musicale italiano (e non solo) ha lanciato un appello per salvare la prestigiosa Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” che rischiava e rischia tutt’ora la chiusura per mancanza di risorse. Se ciò si verificasse, sarebbe l'ennesima brutta figura che il Belpaese farebbe di fronte all'Europa e al mondo. Di seguito pubblico l’ultimo comunicato stampa (in ordine di tempo) che mi è giunto a tale riguardo. Comunicato dal quale trapela però qualche segnale positivo, che fa sperare.
“L'Assemblea dei Soci della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi” riunitasi sabato 19 maggio 2007, constata con soddisfazione che si è aperto uno spiraglio, che lascia intravedere una soluzione positiva. Il Ministro Rutelli ha incaricato un advisor di esaminare la situazione finanziaria.La Direzione della Fondazione ha aderito di buon grado all'iniziativa e si è dichiarata pronta a favorire in ogni modo tale esame. Per parte loro, gli enti territoriali (Regione, Provincia, Comune) hanno sollecitato la costituzione di un tavolo di concertazione con lo Stato per procedere ad un analogo esame, lasciando altresì intendere di essere disponibili a contribuire alla soluzione dei problemi. In queste settimane, un moto di opinione si è levato a sostegno della Verdi, per salvaguardare questa prestigiosa istituzione musicale e i posti di lavoro. E' possibile raggiungere questi obiettivi con il rilancio del suo progetto culturale che è patrimonio di Milano e dell'intero Paese. Del resto nei 14 anni di vita la Verdi ha offerto un servizio pubblico culturale di alta qualità, basandosi su risorse finanziarie offerte in varie forme dai cittadini per oltre 50 milioni di euro, su un moderno Auditorium costruito da un privato – Agostino Liuni – e su un apporto pubblico complessivo di circa 8,5 milioni di euro.Oggi la Verdi non chiede finanziamenti pubblici eccezionali, ma un semplice riequilibrio tra mezzi propri e mezzi pubblici (con questi ultimi, comunque, in misura inferiore alla normale consuetudine e pratica in atto nel settore).In questa situazione, l'Assemblea dei Soci, fedele, ancora una volta, a uno stile di comportamento e a una tradizione, invita tutti (soci, abbonati, sostenitori) a contribuire in prima persona alla risoluzione dei problemi. Sollecita tutti a proseguire nell'azione di pressione, inviando al Ministro la petizione per fax e per e-mail (reperibile sul sito http://www.laverdi.org/). Dà mandato al Consiglio di Amministrazione e alla Direzione Generale di seguire e di realizzare l'operazione finanziaria immobiliare che, con l'ausilio e il favore già mostrato da istituzioni bancarie e non, permetta di far fronte a una cospicua parte di debiti dovuti al ricordato squilibrio tra risorse proprie e finanziamenti pubblici. Invita la Direzione Generale e la Direzione Artistica ad annunciare il programma della Stagione Sinfonica 2007-2008, proponendo ai vecchie e ai nuovi abbonati di esprimere la loro prelazione, rinviando il pagamento al momento in cui finalmente gli enti pubblici daranno risposte positive alle richieste della Fondazione: più numerose saranno le prenotazioni e più forte sarà la richiesta di una urgente decisione delle Istituzioni pubbliche.Fa appello a tutti i Soci e a tutti gli amici della Verdi perché traducano la loro manifestata solidarietà in una adesione alla Fondazione come soci protagonisti di un progetto culturale, unico nel panorama italiano. Invita, tutti, singoli cittadini e aziende, ad una elargizione straordinaria di mezzi finanziari, al fine di dimostrare il loro autonomo impegno a sostegno della Verdi, così come la volontà di essere vicini agli orchestrali, ai coristi, al personale tutto e di garantire una “soluzione ponte” verso la definitiva risoluzione dei problemi. Ringraziando infine i mezzi di informazione, l'Assemblea dei Soci della Verdi si rivolge a loro perché seguano con altrettanta attenzione la Fondazione, l'Orchestra, il Coro e l'iniziativa di quanti si stanno adoperando per la salvaguardia e il rilancio della Verdi.”
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