La notizia del giorno è che stamane è stato finalmente riaperto il cantiere del Teatro Petruzzelli di Bari fermo ormai da due anni. E’ venuto venerdì scorso (in carne ed ossa) persino Francesco Rutelli, Vicepresidente del Consiglio, a portare il lieto annuncio e una splendida promessa alla città: il 6 dicembre 2008 il Teatro riaprirà con un concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti, dopo 17 anni dal tragico rogo che lo devastò con una perfezione quasi chirurgica, lasciando fortunatamente intatte le mura perimetrali e molti dei locali (tra cui lo storico Circolo Unione) che si affacciano su Corso Cavour. Non è passato un giorno dalla lieta novella, che il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari insieme al suo staff, presente tra gli altri anche il consigliere del CdA della fondazione Michele Mirabella, hanno regalato alla stampa in un piacevole incontro al Caffè Perini nella centralissima Via Sparano alcune anticipazioni della prossima stagione sinfonica e cameristica. Appuntamenti, va detto subito, tutti di assoluto prestigio. Il 6 settembre 2007, tanto per cominciare subito "alla grande", sarà ospite della Fondazione Petruzzelli presso lo Spazio 7 della Fiera del Levante un’orchestra di eccellente livello internazionale come la Israel Philarmonic diretta dal celebre maestro indiano Zubin Mehta, dal 1977 suo direttore permanente o, se preferite, a vita. In programma la stupenda “Settima Sinfonia” di Gustav Mahler, segreta (ma non troppo) passione di Giandomenico Vaccari, che ha confermato l’intenzione di avviare con questa serata un ciclo di tutte e dieci le sinfonie di Mahler e poi di pensare, quando si tornerà al Petruzzelli, anche ad alcune opere liriche di Wagner. Ottima idea, anche perché Bari ha avuto solo rarissime occasioni d’ascolto delle sinfonie mahleriane, per non parlare poi di Wagner così poche volte "assaggiato", almeno nel periodo che va dal secondo Dopoguerra a oggi. In questo caso poi il livello eccelso dei maestri israeliani diretti dal mitico Zubin garantirà senz’altro la possibilità di godere finalmente di un’interpretazione tecnicamente (e non solo) esemplare. E’ chiaro che le restanti otto sinfonie complete più il frammento della Decima e (perché no, si spera…) i cicli liederistici del geniale compositore austro-boemo saranno eseguiti al Teatro Petruzzelli o all’Auditorium “Nino Rota”, altro importante contenitore che sarà restituito alla città quanto prima. Gli altri appuntamenti della prossima stagione 2007-08 anticipati in conferenza stampa: “Variazioni sui colori del cielo”, l’azione scenico-musicale dedicata alla ricorrenza dei sessant’anni dalla liberazione di Mathausen dai campi di concentramento, su testi del giornalista e critico della “Gazzetta del Mezzogiorno” Ugo Sbisà musicati da Biagio Putignano, compositore salentino che è da tempo è tra le “voci” più interessanti ed apprezzate del panorama musicale (“colto”) contemporaneo. La commissione del lavoro gli è stata affidata lo scorso anno dall’Ensemble “Project3 di Salisburgo, diretto da Albert Prommegger; e proprio a Salisburgo si è tenuta la sua prima esecuzione mondiale. A Bari sarà di scena l’11 ottobre 2007 al Teatro Piccinni. Un altro appuntamento è in calendario per il 16 novembre sempre al Piccinni con l’ Astrée, gruppo cameristico dell’Accademia Montis Regalis di Torino (in cui figura tra gli altri il “nostro” violinista Francesco D’Orazio) e il cuntista Mimmo Cuticchio. Il 13 dicembre toccherà ad un altro grande Quartetto d’archi, dopo il prestigioso Arditti String Quartet della presente stagione, questa volta al Kursaal Santalucia sarà la volta del Tokyo String Quartet, altro straordinario ensemble di fama mondiale. Non mancheranno poi ancora un’Orchestra Filarmonica del calibro di quella del Lussemburgo guidata da un altro direttore di fama internazionale come Emanuel Krivine e con ospite solista un pianista sempre godibilissimo come Rudolf Buchbinder (5 aprile 2008) e sempre in quel periodo il ritorno in Puglia (alcuni anni fa si esibì purtroppo solo a Taranto, ma non a Bari) dell'eccelso pianista polacco Krystian Zimerman. Un'autentica ciliegina sulla torta quest’ultima, che fa “sognare” anche sul restante cartellone concertistico della Fondazione Petruzzelli in una città che ha una gran fame di eventi e di grandi nomi della musica, ma anche di vedere giustamente valorizzate le forze artistiche locali. Se davvero il Teatro Petruzzelli sarà pronto - come sostiene Rutelli – a novembre 2008, bisognerà anche cominciare da subito a pensare ad un direttore musicale di prestigio: si era fatto il nome autorevole di Renato Palumbo, ma si potrebbe anche puntare su una giovane e già collaudata bacchetta di livello internazionale. Basterebbe guardarsi un po’ in giro… Inoltre, un’Orchestra e ad un Corpo di Ballo del Petruzzelli degni di quelli a disposizione nelle altre tredici fondazioni liriche italiane. Per il Coro si è già cominciato a lavorare con discreti risultati. L’Orchestra Sinfonica della Provincia con cui la Fondazione sta da un paio d’anni collaborando può essere un valido punto di partenza. Nessuno chiede di azzerarla, piuttosto di migliorarne, lì dove è necessario, la qualità complessiva ampliandone naturalmente l’organico. Se si vuole davvero entrare nell’esclusivo “Club” delle grandi fondazioni liriche che attinge ogni anno somme da capogiro dal F.U.S (Fondo Unico per lo Spettacolo) e non dal Lotto come solo a Bari accade, non si può temporeggiare più del dovuto. L’autunno 2008 è già dietro l’angolo. Speriamo che ci riporti - facendoci risvegliare da un incubo divenuto insostenibile per non dire insopportabile - davvero tutti a “Casa”. Al Petruzzelli.
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