Venerdì 8 e domenica 10 Maggio (alle 20.30) l’opera Attila, prevista inizialmente all’auditorium della Guardia di Finanza, sarà invece eseguita nel Padiglione Spazio 7 della Fiera del Levante, per sancire la nuova intesa tra l’Ente Fieristico e la “Fondazione Petruzzelli”. L’Attila di Giuseppe Verdi chiude la Stagione Lirica 2006/2007 e sarà eseguita in forma di concerto. Dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari il maestro Renato Palumbo. Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli, Franco Sebastiani. A dare vita alla grande opera di Verdi: Michele Pertusi (Attila), Giovanni Meoni (Ezio) Andrea Gruber (nella foto, Odabella), Gustavo Ariel Porta (Foresto), Gianluca Floris (Uldino), Pietro Naviglio (Leone). L’esecuzione dell’opera verdiana sarà in forma di concerto. Il pubblico avrà la possibilità di parcheggiare anche all’interno della Fiera del Levante, accedendo dall’Ingresso Monumentale. Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro Piccinni: 080.521.24.84
Tra i tanti capolavori del più grande drammaturgo italiano dell’Ottocento, Giuseppe Verdi (1813-1901), Attila è stato tra gli ultimi ad essere rivalutato come merita, dopo un oblìo comune a quasi tutti i titoli composti tra i due colossi Ernani e Macbeth. Composto nel 1846 come ultima collaborazione con Temistocle Solera, rappresenta il passaggio dalla fase di impegno patriottico (i romani chiamati alla riscossa contro gli Unni invasori) alla nuova introspezione psicologica che caratterizzerà appunto il suo interesse per Shakespeare: Attila non è soltanto un personaggio negativo. Il temibile barbaro “flagello di Dio” si innamora di Oldabella, fidanzata di Foresto e tra i pochi scampati di Aquileia; sarà proprio quest'ultima, con l’aiuto del generale romano Ezio e del dubbioso Foresto, a preparare il tranello che consentirà di uccidere a tradimento Attila. Da segnalare la presenza di un interprete nel ruolo eponimo del calibro di Michele Pertusi, oltre naturalmente alla direzione di Renato Palumbo, già protagonista, come si ricorderà, in questa stagione della fondazione barese di un concerto sinfonico.
Tra i tanti capolavori del più grande drammaturgo italiano dell’Ottocento, Giuseppe Verdi (1813-1901), Attila è stato tra gli ultimi ad essere rivalutato come merita, dopo un oblìo comune a quasi tutti i titoli composti tra i due colossi Ernani e Macbeth. Composto nel 1846 come ultima collaborazione con Temistocle Solera, rappresenta il passaggio dalla fase di impegno patriottico (i romani chiamati alla riscossa contro gli Unni invasori) alla nuova introspezione psicologica che caratterizzerà appunto il suo interesse per Shakespeare: Attila non è soltanto un personaggio negativo. Il temibile barbaro “flagello di Dio” si innamora di Oldabella, fidanzata di Foresto e tra i pochi scampati di Aquileia; sarà proprio quest'ultima, con l’aiuto del generale romano Ezio e del dubbioso Foresto, a preparare il tranello che consentirà di uccidere a tradimento Attila. Da segnalare la presenza di un interprete nel ruolo eponimo del calibro di Michele Pertusi, oltre naturalmente alla direzione di Renato Palumbo, già protagonista, come si ricorderà, in questa stagione della fondazione barese di un concerto sinfonico.
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