Ieri mattina nella Sala Giunta della Provincia di Bari è stata presentata alla stampa la IV edizione del Bitonto Opera Festival, che dal 15 luglio al 12 agosto animerà la cittadina barese con una rassegna caratterizzata da ben due opere liriche, tre concerti per pianoforte, un concerto lirico sinfonico e un balletto classico.
Erano presenti, tra gli altri, e sono direttamente intervenuti alla conferenza stampa, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Bari Vittorino Curci, il Sindaco di Bitonto Nicola Pice, l’Assessore alla Solidarietà Sociale, sempre del comune bitontino, Francesco Ricci, il maestro barlettano Sergio Monterisi (nella foto), direttore musicale del festival, impegnato da tempo anche nel prestigioso incarico di direttore musicale aggiunto all'Opera di Nizza e la regista Rosanna Amati. Aprirà la rassegna il concerto per pianoforte di Gabriella Sanna (15 luglio) e si proseguirà poi il 22 e il 24 luglio con l'opera lirica “La Traviata” di Giuseppe Verdi, con la direzione dello stesso Monterisi e la regia di Rosanna Amati. A seguire ci sarà un concerto lirico-sinfonico dell’Orchestra e del Coro Città di Bitonto (25 luglio); spazio inoltre anche alla danza con le celebri “Quattro stagioni” di Vivaldi accostate a quelle di Astor Piazzolla (6 agosto) sul palcoscenico allestito nel chiostro dell'Istituto del Sacro Cuore di Bitonto, in compagnia dell’Altradanza di Domenico Iannone. “La Bohème” di Giacomo Puccini chiuderà infine la rassegna il 10 e 12 agosto. Il progetto Bitonto Opera Festival è nato all'interno dell'Associazione "La Macina", che già da alcuni anni è presente nella Provincia di Bari, occupandosi meritoriamente del recupero e del reinserimento sociale dei minori residenti nel centro storico di Bitonto. Ed è, oltre all’indiscussa qualità dei prodotti artistici realizzati in quest’ultimo periodo, proprio questo il dato più significativo. C’è – mi chiedo - da qualche parte in Italia un modo analogo di operare? La vicina Bari che da anni conduce un’ardua battaglia per combattere la delinquenza minorile nei quartieri più a rischio (penso a Bari Vecchia, al San Paolo e a Enziteto, in primis) dovrebbe a mio avviso saggiamente “importare” un tale modello di solidarietà attiva. Lo ribadisce con convinzione Anna Lacassia coordinatrice dell'associazione socio-culturale La Macina ed eccellente soprano ella stessa, che insieme al maestro Monterisi, al ben noto direttore del coro Emanuela Aymone (presente anche lei alla conferenza stampa) e ad altri validi collaboratori dell’associazione, è impegnata nel divulgare la grande musica e regalare soprattutto - se non la possibilità di diventare musicisti professionisti - almeno una sana e importante passione che possa arricchire e sensibilizzare l’animo umano. In chi vive condizioni sociali di estremo disagio e degrado questo sarebbe già un bel passo in avanti. Infotel: 080.9903129 / http://www.bitontooperafestival.it/
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