mercoledì 20 giugno 2007

Presentato questa mattina a Lecce il Miami International Piano Festival

Si è svolta questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo Carafa, la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del Miami International Piano Festival in Lecce, che vivrà domani, in concomitanza con il giorno della festa europea della musica, la sua serata inaugurale all’interno della suggestiva cornice del Chiostro dell’ex Monastero dei Teatini (inizio ore 21.30), con la prima esibizione pubblica dell’Orchestra di fiati del Master del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce diretta dallo statunitense William Noll. Al pianoforte, si alterneranno quattro solisti d’eccezione: Ratimir Martinovic, Valeria Vetruccio, Emanuele Arciuli e Jorge Luis Prats.
Eraldo Martucci, responsabile organizzativo del Festival e consulente alla direzione artistica, ha presentato l’evento. “Questa edizione del Miami Piano Festival a Lecce è la più corposa. Ci aspettano quindici giorni densissimi di appuntamenti con undici concerti serali al Paisiello più quelli pomeridiani e le tre serate a Gallipoli, nate dal gemellaggio con la rassegna dell’Istituto Mendelssohn, dove, oltre a Grigory Sokolov e Francesco Libetta, il 2 luglio si esibirà l’Orchestra del Festival di Miami”.
Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha ringraziato l’Associazione Nireo e la Fondazione “Patrons of Exceptional Artists” per aver scelto, nel 2003, il capoluogo salentino per ospitare l’edizione europea del Miami Piano Festival. “Grazie per averci dato la possibilità – ha detto – di diventare il palcoscenico di questa splendida manifestazione. Noi vogliamo che Lecce si distingua per essere città di eventi e al Miami parteciperanno artisti di primo livello provenienti da ogni parte del mondo. Apprezzo, poi, il connubio con alcuni dei nostri più affermati artisti locali”.
Antonio Corvino, direttore generale di Confindustria Lecce, ha spiegato la ragione per cui il Miami International Piano Festival è stato inserito fra le iniziative per gli 80 anni dalla fondazione dell’Associazione degli Industriali. “Abbiamo accolto questa proposta – ha affermato Corvino – con entusiasmo. L’obiettivo di Confindustria Lecce è quello di sradicare il Salento dalla sua condizione periferica. Vogliamo che Lecce diventi ombelico del mondo e il Festival di Miami è un’occasione importante perché in America si parli di Lecce e della nostra economia. Noi crediamo che la cultura sia una leva straordinaria per lo sviluppo complessivo del territorio”.
Giselle Brodsky, presidente della Fondazione ““Patrons of Exceptional Artists” e direttore artistico dell’edizione americana, ha fatto eco alle parole di Corvino. “Con il Festival di Miami a Lecce, è il mondo stesso che scopre a che livello Lecce può presentarsi. Il 6 maggio scorso, il New York Times – ha rivelato la Brodsky – ha pubblicato in prima pagina un lungo articolo proprio sulla capitale barocca del Salento”.
Il direttore artistico, Francesco Libetta, ha illustrato, infine, i punti di forza di questa ricca edizione del Festival, soffermandosi, fra le altre cose, sulle due serate speciali che la chiuderanno: quella del 3, con il Balletto del Sud di Fredy Franzutti e la partecipazione di Maria Luisa Bene, presente alla conferenza stampa, che reciterà Leopardi, e quella finale del 4 luglio, con lo straordinario concerto di sedici pianoforti suonati a quattro mani sotto le arcate dei Teatini.
“Nella serata del 3 luglio, in cui il Balletto del Sud – ha spiegato Libetta – porterà in scena Les Sylphides, atto unico su libretto di Mikhail Fokine e musiche di Fryderyk Chopin, con le coreografie di Fredy Franzutti, abbiamo voluto esaltare i legami strettissimi fra Chopin e Giacomo Leopardi, le cui liriche saranno recitate da Maria Luisa Bene, simbolo della cultura teatrale che guarda alla musica. L’ultima serata, poi, rappresenta un evento, credo, irripetibile: sedici pianoforti suonati a quattro mani che, a un certo punto, diventeranno addirittura ventiquattro. Fra i pianisti che suoneranno il 4 luglio, ci sono nomi di altissimo livello come Riccardo Risaliti, Stefano Fiuzzi, Roberto Prosseda, solo per citare alcuni di quelli italiani, ma, in questo festival, è rappresentato davvero tutto il mondo. In questo senso, il nostro è un investimento culturale. Il cervello umano funziona con i paragoni. Solo guardandosi attorno, riesce ad approfondire”. Per informazioni http://www.nireo.it/ .

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