Un altro evento dopo il concerto di Philip Glass a Castel del Monte, caratterizzerà nei prossimi giorni il Primitivo Festival, organizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari. Si tratta dell’esibizione presso la meravigliosa Cattedrale romanica di Trani (mercoledì 11 luglio, alle ore 21 ingresso libero) sino ad esaurimento posti) di una delle più apprezzate ed amate voci femminili del pianeta, la splendida cantante tedesca Ute Lemper, che per l’occasione sarà accompagnata dall’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari diretta da Gregorio Goffredo. Un concerto molto atteso e di cui si ebbe notizia sin dallo scorso anno, quando fu presentata la stagione concertistica della Sinfonica barese. Questa mattina Ute Lemper ha incontrato la stampa, accompagnata dall’Assessore della Provincia di Bari Vittorino Curci e dal giornalista Michele Casella, nell’Auditorium dell’Istituto Di Cagno Abbrescia di Bari, dove sono in corso di svolgimento le prove del concerto. Cantante di straordinaria levatura tecnica, la quarantatreenne artista tedesca, vera e propria icona della musica dei nostri giorni, è sembrata subito persona semplice, alla mano e di rara comunicativa, rispondendo in inglese – e sempre con estrema serenità - alle numerose domande che gli hanno rivolto i giornalisti presenti.
A chi per esempio gli ha chiesto quanto sentisse di assomigliare alla mitica Marlene Dietrich, come certa stampa specializzata sostiene da tempo, lei ha risposto con un laconico “Non sono, né mi sento una star del cinema. Amo la musica e mi dedico soprattutto a lei. D’altro canto, sono nata in un periodo storico davvero delicato per il mio paese, che ha attraversato in questi ultimi decenni anni situazioni notoriamente difficili dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla successiva Guerra fredda e infine alla sensazionale caduta del Muro di Berlino.” Le ho chiesto se non le sarebbe piaciuto da bambina diventare una cantante lirica, considerata la sua incredibile musicalità e un virtuosismo vocale di prim’ordine. “No, amo troppo il repertorio al quale mi sono legata nel tempo. Non potrei essere vincolata ad una struttura, ad una partitura, ad una pagina scritta insomma, e non lavorarci sopra liberamente, magari improvvisando. Forse se qualcuno scrivesse un’opera contemporanea su misura per me, potrei ripensarci (sorride).”
A rileggere la biografia dell’artista tedesca c’è da restare davvero sorpresi. La Lemper ha infatti incontrato artisti e musicisti di levatura internazionale sin da ragazzina, favorita dal suo cantare nei jazz club sin dalla tenera età di 15 anni. Si inserisce poi nella Panama Drive Band, una formazione punk nella quale diventa cantante solista. Nei quattro anni seguenti non si è certo accontentata delle esperienze già fatte: canta, balla, impara a recitare, prima a Stoccarda e poi a Vienna. Nel 1983 il primo grande incontro della sua vita. Ha solo vent’anni e fa un’audizione con il compositore di celeberrimi musicals (Il fantasma dell’opera, su tutti!) Sir Andrew Lloyd Webber. Dopo averla sentita cantare Webber la chiama a prender parte alla produzione viennese di uno dei suoi musical più famosi, Cats. Dopo il clamoroso successo riportato a Vienna seguiranno in breve tempo Peter Pan e Cabaret a Berlino nel 1986 con il geniale regista Jerome Savary. Ed è qui che esplode davvero la popolarità di Ute e si propaga nei cinque continenti, attraverso i suoi numerosi recital e i dischi dedicati al repertorio di Kurt Weill, ai musical e al jazz, di cui sicuramente darà un significativo saggio nel concerto di mercoledì a Trani.
Come si può notare sono più di vent’anni che la Lemper è un’artista sulla cresta dell’onda, eppure non si…vedono, tanto è rimasta così giovanile e affascinante nell’aspetto. “Adesso ho un po’ ridotto gli impegni, anche perché devo dedicarmi di più alla famiglia. Ho tre figli e non è assolutamente facile stargli dietro. Soprattutto con tutto quello che i nostri ragazzi guardano in televisione. Devo vigilare…” Il nuovo disco? “Uscirà in autunno e si chiamerà Between yesterday and tomorrow, un compact disc con canzoni tutte rigorosamente scritte da me”. In bocca al lupo Ute!
Nessun commento:
Posta un commento