lunedì 30 gennaio 2012
Il Trio Modigliani incanta con Schumann e Beethoven alla Vallisa di Bari
"Quando sei in un paese straniero riconosceresti un tuo simile fra mille. Questo è successo a noi cinque anni fa. Dopo un programma tutto Schubert, a qualche giorno di distanza, ci siamo telefonati e ce lo siamo detto: vogliamo suonare insieme.E da lì è incominciato." E' nato così, cinque anni fa, il Trio Modigliani composto da tre eccellenti musicisti (il violinista Mauro Loguercio, il violoncellista Francesco Pepicelli ed il pianista Angelo Pepicelli): due fratelli umbri e un figlio unico lombardo, come amano dire scherzosamente. Da allora il Modigliani si è fatto conoscere ed apprezzare in Italia e all'estero, pubblicando alcuni cd, di cui uno assai significativo dedicato all'integrale dei trii di Giuseppe Martucci e pubblicato nel 2010 in allegato con la notissima rivista musicale "Amadeus".
L'associazione Mirarte, giunta alla sua terza stagione, li ha ospitati nell'auditorium Vallisa per un concerto con musiche di Robert Schumann (la Phantasiestücke op.88) e Beethoven (Trio in re maggiore op. 70 n.1 "Gli Spettri"). Programma intrigante ed al contempo impegnativo, risolto con una naturalezza, soprattutto nell'approccio interpretativo, semplicemente straordinaria; l'insieme è perfetto e l'omogeneità sonora e timbrica prodotta dai tre musicisti regala la sensazione di trovarsi di fronte ad uno strumento unico e indivisibile. Peccato che la Vallisa non fosse "sold out" come in altre occasioni; questo concerto l'avrebbe senz'altro meritato.
In ogni caso, alla fine del programma, il Trio Modigliani ha generosamente concesso su sollecitazioni del pubblico, ben quattro bis, tra cui il secondo movimento "In tempo di marcia" tratto dal Piano Trio (1937) di Leonard Bernstein, tutto giocato sugli sbarazzini pizzicati di violino e violoncello alternati agli accordi staccati del pianoforte. Successo calorosissimo.
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