Domenica 23 marzo, alle 17.00, va in scena al Petruzzelli di Bari la prima della "Traviata", opera tra le più celebri del melodramma italiano, con la regia prestigiosa del turco Ferzan Ozpetek (nella foto, in primo piano, con Biscardi e Rustioni) e la direzione musicale di Daniele Rustioni. Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa, eccezionalmente aperta anche al pubblico, visto il notevole interesse suscitato dello spettacolo.
La "prima volta" del nuovo sovrintendente Massimo Biscardi è coincisa con un'opera così nota, da far tremare i polsi a chiunque. "Quando si ascolta Traviata, si sa, ci si aspetta che l'opera venga cantata e suonata al meglio. Una volta, Yuri Temirkanov, grande direttore russo, mi diceva che in Russia sono soprattutto due le opere più temute: L'Onegin di Ciaikovskij e la Traviata di Verdi. Il pubblico si aspetta sempre il massimo, ascoltando questi capolavori. Ergo, non ci siamo certo risparmiati, mettendo su un cast di tutto rispetto e avvalendoci di una produzione proveniente dal San Carlo di Napoli, coprodotta anche da noi." ha ricordato Biscardi.
All'incontro con la stampa ascoltiamo anche Ferzan Ozpetek, grande regista turco, che da anni vive a Roma ("Innamorato dell'Italia e soprattutto della sua capitale") dove ha portato al cinema i suoi pluripremiati film, da Cuore sacro a Saturno contro, da Una finestra di fronte ad Un giorno perfetto.
Il suo rapporto con l'opera risulta invece più recente, ed è nel 2011 con l'Aida di Verdi, diretta al Maggio Fiorentino da Zubin Mehta ("L'uomo che mi ha insegnato ad amare veramente l'opera e a capirne di più") e, di seguito, proprio la Traviata di Napoli, lo scorso anno, qui ripresa in collaborazione con Marina Bianchi. L'opera, va detto, è ambientata nella Parigi proustiana degli inizi del Novecento con tinte vagamente ottomane negli arredi, curati dallo scenografo, Premio Oscar, Dante Ferretti e dai costumi di Alessandro Lai, dal disegno luci di Giuseppe Di Iorio e dalle coreografie di Luigi Neri.
Il cast vocale, va detto, è completamente cambiato rispetto a quello del San Carlo. Qui nell'ordine delle otto recite previste ci sono ben due compagnie vocali che si alterneranno: Elena Mosuc (23/25/27/30 marzo) e Francesca Dotto (26/29 marzo 1 e 3 aprile), nel ruolo di Violetta Valery, Francesco Demuro (23/25/27/30 marzo) e Atalla Ayan (26/29 marzo, 1 e 3 aprile) nel ruolo di Alfredo Germont, Giovanni Meoni (23/25/27/30 marzo) e Alessandro Luongo (26/29 marzo e 1 e 3 aprile) nel ruolo di Germont Padre.
E poi ancora: Annunziata Vestri, Simona Di Capua, Massimiliano Chiarolla, Francesco Castoro, Gianfranco Cappelluti, Rocco Cavalluzzi, ed i "nostri" Domenico Colaianni ed Antonio Muserra nei ruoli di comprimariato.
A dirigere il capolavoro verdiano è stato chiamato Daniele Rustioni, reduce dallo stupendo Falstaff dello scorso anno e dal più recente Trovatore alla Scala, oltre che da alcuni memorabili concerti al Petruzzelli. Sarebbe un vero peccato, se Rustioni non rimanesse ancora come Direttore Musicale al politeama barese, visto che ha appena un anno di contratto ancora. I suoi risultati encomiabili, e talora addirittura straordinari, meriterebbero un'ulteriore riconferma alla guida del Petruzzelli. lui si è detto molto soddisfatto dell'intesa con Ozpetek, che ha ricambiato facendo dei complimenti davvero sinceri al giovane maestro milanese.
Oggi, intanto, si svolgerà alle 19.30, l'anteprima per i giovani, aspettiamo di capire da loro, quale sarà l'esito di uno spettacolo, che al San Carlo di Napoli ha ottenuto lo scorso anno un notevole successo di pubblico, meritando persino la ripresa televisiva di Rai 5. Cosa rara in televisione.
La foto è di Carlo Cofano
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